Laufskalavarda e la Natura Selvaggia del Sud dell’Islanda

Campi di Lava Muschio e Licheni

La partenza dal parco dello Skaftafell

Siamo all’uscita del parcheggio del parco nazionale dello Skaftafell nel sud dell’Islanda e non sappiamo ancora che lungo il nostro tragitto vedremo il Laufskalavarda.. come non siamo pronti a tutte le meraviglie che ci si pareranno davanti da qui ai prossimi minuti nella natura selvaggia del sud dell’Islanda.

In Islanda è un’usanza piuttosto comune chiedere passaggi lungo la strada. Decine e decine di islandesi che allungano i loro pollici verso le automobili che transitano, soprattutto nella parte meridionale dell’isola, in quanto maggiormente turistica ed abitata. Proprio all’uscita del nostro parcheggio vediamo una ragazza che fa l’autostop e decidiamo di darle un passaggio per approfittarne anche per scambiare quattro chiacchiere sull’Islanda.

Ci fermiamo e anche lei deve andare nella nostra direzione, quindi partiamo tutto insieme. Le spieghiamo subito, però, che di tanto in tanto ci fermeremo per qualche foto chiedendole se non ha nulla in contrario. Cominciamo quindi a parlare di come va il paese e ci racconta di quanto sia facile trovare lavoro, anche ben retribuito, per una persona del luogo. Le offriamo un po’ di pesce essicato, piatto tipico islandese utilizzato anche come snack e di cui io faccio fatica a sentire l’odore anche solo da lontano da quanto mi ripugna. Lei accetta di buon grado e ne prendi grossi pezzi inondando l’auto di un alito davvero poco piacevole. Tira fuori un po’ di frutta secca varia e ce la offre.

Le meraviglie della natura selvaggia del sul dell’Islanda

Noi intanto abbiamo abbandonato il parco durante il lunghissimo tramonto delle sere islandesi, e la terra e sabbia fine della lava lascia progressivamente spazio a rocce appuntite e grandi altopiani, fino ad arrivare a un paesaggio al quale non ero proprio preparato. Si tratta di piccolissime colline, anche queste di lava, sulle quali nell’arco di centinaia di anni sono nati muschi e licheni. Si tratta di qualcosa di inimmaginabile per me che dalla strada vedo come delle morbide bolle soffici su cui si avrebbe l’impressione di rimbalzare camminando, quasi come in una camminata sulla luna. Ho proprio l’impressione di essere in un paesaggio lunare.
Ci fermiamo e ne approfitto per toccarne delicatamente qualcuna, in realtà il suolo è piuttosto duro e solo la piccola parte superficiale ricoperta di muschio e licheni è soffice al tatto.

In auto la ragazza ci spiega che in Islanda iniziano ad essere preoccupati per la conservazione di questi spettacoli naturali. L’incremento vorticoso del turismo che sta colpendo l’isola negli ultimi anni porta naturalmente ad un turismo meno consapevole e attento. Il risultato di ciò è che alcuni visitatori poco rispettosi tendono a estirpare per ricordo questi muschi, che impiegheranno altre centinaia di anni a ricrescere. Da parte sua il governo islandese sta iniziando a mettere delle piccole recinzioni per tentare di salvaguardare queste meraviglie, ma ovviamente senza il buon senso dei visitatori queste non saranno sufficienti. L’autostoppista ci spiega anche che stanno pensando ad una sorta di tassa/biglietto cumulativo per i turisti che permetta di accedere a tutte le attrazioni naturali dell’isola ed i cui fondi serviranno per salvaguardarle al meglio.

Io sono veramente colpito da questo spettacolo e vorrei che il tempo si dilatasse e mi permettesse di godere di questa vista per tantissime ore. Così purtroppo non è e noi stiamo percorrendo la Ring Road da circa un’ora quando la ragazza ci dice che è arrivato il momento di procedere a piedi per lei, perché deve prendere una via totalmente fuori mano rispetto alla nostra. Ci spiega anche che se non troverà un passaggio dovrà camminare per circa tre quarti d’ora, ma che per loro è una cosa piuttosto normale.

La scoperta di Laufskalavarda

Noi ripartiamo e poco dopo scorgiamo sulla destra una piazzola con tanti piccoli sassi a ridosso della strada. Ci fermiamo e ci mettiamo i giubbotti a causa delle temperature proibitive esterne. Ci troviamo a Laufskalavarda, poco distanti dal grande ghiacciaio Myrdalsjokull. Qui si trova un grande, grandissimo campo di sassolini ammucchiati dai passanti. Spesso capita, soprattutto quando si è in montagna, di vedere piccole piramidi di pietre o mucchiette di sassi, ma questi a Laufskalavarda, nel sud dell’Islanda, sono davvero tantissimi! Moltissime cunette artificiali di sassolini di lava impilati fanno di Laufskalavarda il più grande campo di ‘preghiere’ mai visto. All’ingresso del campo, sul ciglio della strada, c’è un cartello che spiega brevemente la provenienza di questa usanza, che risale a centinaia di anni fa: poco distante qui sorgeva una fattoria che nell’894, in quella che fu la prima grande eruzione registrata del vulcano Katla, venne totalmente rasa al suolo. Dopo questo fatto, ovviamente, gli abitanti della zona cercarono piano piano di ripristinare quanto c’era prima e tutti quelli che passavano, in segno di incoraggiamento e di buon auspicio, ammucchiavano una piccola pietra.

L’ente che cura le strade dell’Islanda, negli ultimi anni decise di spostare buona parte di queste mucchiette che hanno continuato a comporsi fino ai giorni nostri, proprio sul ciglio della strada, per incoraggiare i turisti che passano per questa splendida regione dell’Islanda a continuare la tradizione di Laufskalavarda e comporre qualche piramide di pietra. Noi ovviamente abbiamo aderito ed abbiamo lasciato un nostro segno, come fatto da tantissimi altri turisti.

Il vulcano Katla, che diede involontariamente vita a questo spettacolo è tuttora in attività ed è ricoperto dal grande ghiacciaio Myrdalsjokull. Si teme che un’improvvisa eruzione del vulcano porti allo scioglimento di così tanto ghiaccio da causare l’allagamento di tutta l’area circostante. Questo accadimento è talmente possibile che una televisione islandese ha persino installato alcune telecamere in loco per documentare l’eventuale fenomeno.

Un’altra leggenda che gira intorno a Laufskalavarda è che quelle piccole costruzioni di pietre e sassi siano le minuscole case in cui vivono spiritelli ed elfi islandesi che provvedono direttamente alla loro costruzione. Insomma, ancora una volta l’Islanda si rivela terra di ghiaccio, fuoco e leggende.

Ripartiamo verso l’albergo, sono circa le 23.30 di sera e grazie al fenomeno noto come “solo di mezzanotte” c’è ancora abbastanza luce fuori. L’atmosfera è magica: lungo la strada non incrociamo anima viva e la natura è maestosa e spesso variabile. Dove siamo partiti ci trovavamo su di un terreno composto da sabbiolina nera, causata dalle eruzioni vulcaniche, abbiamo attraversato campi lunari di lava con muschio e licheni, siamo passati per un campo di piccoli cumuli di pietre ed ora, fuori dal nostro finestrino, degli sterminati campi di erica viola con sullo sfondo un altopiano roccioso che sorge vicino alle spiagge. Fermiamo l’automobile e capiamo che non è ancora ora di andare in albergo!

Scopri tutto il tour di 8 giorni in Islanda:

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Laufskalavarda e la Natura Selvaggia del Sud dell'IslandaLa natura selvaggia del sud dell'Islanda: Laufskalavarda con le piramidi di pietra e paesaggi lunari di lava, muschi, licheni, durante il sole di mezzanottehttps://www.lorenzotaccioli.it/laufskalavarda-natura-selvaggia-sud-islanda/
Lorenzo Taccioli