Leandro Erlich a Milano – Oltre la Soglia

Leandro Erlich a Milano - Oltre la Soglia

Oltre la Soglia è la più importante mostra di Leandro Erlich mai tenuta in Europa. Palazzo Reale di Milano ha adeguato e riprogettato i suoi spazi al pian terreno per ospitare le sorpredenti opere di questo artista contemporaneo.

Visitandola ti troverai a mettere in discussione le tue aspettative su oggetti, ambienti e situazioni di tutti i giorni. Sarai continuamente sollecitato e vivrai le opere in prima persona. La maggior parte di queste è stata infatti pensata per mettere il pubblico al centro, dando vita quasi a una scena performativa in cui il fruitore è continuamente sorpreso.

Chi è Leandro Erlich ^

Leandro Erlich - artista argentino del 1973

Leandro Erlich è un’artista argentino, nato nel 1973 a Buenos Aires, dove ancora oggi vive e lavora dividendosi tra qui e Montevideo, capitale dell’Uruguay. Gode di grande fama come artista contemporaneo, tanto che le sue opere hanno attraversato il mondo negli ultimi due decenni e sono entrate in importanti contesti internazionali e in celebri collezioni permanenti.

Lo stesso artista si autodefinisce in questa maniera: “mi piace presentarmi come un’artista concettuale che lavora nel regno del reale e della percezione. Il mio soggetto è la realtà, i simboli e il potenziale di significato. Mi impegno a creare un corpo di opere, soprattutto nella sfera pubblica, che si apra all’immaginazione, sovverta la normalità, ripensi la rappresentazione e proponga azioni che costruiscano e decostruiscano situazioni per sconvolgere la realtà. Parlando in generale.”.

Le opere di Leandro Erlich riscuotono da tempo un grande successo e per questo motivo sono state esposte nei più prestigiosi musei internazionali, come al MoMA di New York, alla Biennale di Venezia e al Mori Art Museum di Tokyo. Nei suoi pezzi l’artista cerca di conciliare elementi opposti, l’illusione alla realtà, il concettuale all’emozionale, la fantasia alla concretezza. In questo modo mette continuamente il fruitore dell’opera alla prova, sbaloredendolo e spingendolo a cercare i trucchi utilizzati nelle sue installazioni.

Con le sue opere Leandro Erlich dà una lettura diversa alla vita di tutti i giorni e ti porta a riflettere sulle leggi della fisica, cercando, appartenemente, di sovvertirle, ma in realtà utilizzandole per creare stupore. Oltre al divertimento c’è una lettura più profonda del lavoro dell’artista, ovvero la volontà di Leandro Erlich di far interrogare il fruitore sulle ragioni e sui modi in cui percepisce la realtà.

La mostra di Leandro Erlich al palazzo Reale di Milano ^

Un’intera mostra dedicata a Leandro Erlich permette al palazzo Reale di Milano di tornare protagonista in prima linea sull’arte contemporanea. Questa esposizione vede la collaborazione del palazzo Reale con Arthemisia e la curatela di Francesco Stocchi.

Oltre la Soglia è la più importante esposizione in Europa di Leandro Erlich e raccoglie in un unico percorso 19 importanti opere dell’artista argentino. Le opere sfruttano oggetti della quotidianità, portati in mostra così come sono, ma conferendogli dei dispositivi in grado di ribaltare percezioni e realtà.

La mostra a palazzo Reale ha richiesto un grosso sforzo progettuale anche per gestire la complessità tecnica delle ambientazioni qui riprodotte. Molte delle opere esposte sono infatti delle vere e proprie costruzioni architettoniche.

Oltre la Soglia – Le Opere di Leandro Erlich ^

Visitando la mostra Oltre la Soglia potrai farti un’idea precisa della ricerca artistica dell’autore, un’arte concettuale che unisce creatività, emozioni e anche divertimento.

Nonostante le sue opere si prestino estremamente alla condivisione social, non sono state pensate per questo e, anzi, molte sono nate ben prima del fenomeno Instagram.

In Oltre la Soglia sarai continuamente coinvolto e farai tu stesso parte dell’opera. Leandro Erlich vuole infatti coinvolgere lo spettatore attraverso cambi di prospettiva, illusioni ottiche, manipolazione percettiva e scene inaspettate.

Nelle opere di Oltre la Soglia troverai oggetti quotidiani e luoghi che vivi abitualmente privati della loro essenza e impiegati per stupirti.

Gli schermi di Leandro Erlich ^

Percorrendo la mostra Oltre la Soglia di Leandro Erlich ti troverai davanti a tanti schermi, nelle condizioni più differenti. Questi sono impiegati dall’artista per rappresentare la realtà all’interno di contesti inattesi. Altre volte, invece, la realtà si fonde con la fantasia, spesso in una maniera piuttosto sottile della quale farai fatica ad accorgerti.

Sovente gli schermi sono nascosti dietro ad altri elementi e completano l’opera, giocando sul senso di stupore. Le opere in Oltre la Soglia che potrai incontrare con l’impiego di questo strumento sono diverse, tra cui:

  • Elevator Pitch del 2011, la prima delle opere che vedrai. Ti troverai davanti la porta di un ascensore reale che si apre con cadenza regolare. Ogni volta un grande schermo a grandezza naturale ti propone una scena differente. Nessuno scende e nessuno sale dall’ascensore e nessuno interagisce con il tuo sguardo;
  • Window Captive Reflection del 2013. È una finestra che si apre nel muro del palazzo Reale. Se la trovi completamente spenta, attendi qualche minuto, fino a quando lo schermo non restituisce una routine e un’atmosfera statica degli interni di un atelier. L’immagine ti potrà sembrare confusa, perché è sovrapposta a quella di una vegetazione. Una sorta di riflesso nel riflesso;
  • Subway del 2009, come in Elevator Pitch, ti troverai davanti a una porta di metallo. In questo caso è una di quelle impiegate per dividere le cabine delle metropolitane. Attraverso lo schermo, che rappresenta la finestre della porta, potrai percepire il ritmo ipnotico del viaggio e del transito dei passeggeri. Le sequenze, spesso mute, sono regolate secondo i parametri di verosomiglianza cinematografica, per farle percepire il più realistiche possibile;
  • Night Flight ed El Aviòn, del 2015 e del 2011. Attaccati al muro trovi gli oblò di un aereo attraverso i quali puoi vedere i paesaggi notturni e diurni che stai attraversando in questo ipotetico volo. Qui è riprodotta sia la meraviglia, che la noia che accompagna i lunghi viaggi in volo dove una delle poche azioni che puoi fare è guardare il paesaggio intorno;
  • The View, del 1997. In questo caso gli schermi sono nascosti dietro a un paio di veneziane attraverso le quali il pubblico può sbirciare e guardare verso gli schermi che raccontano numerose stanze di un palazzo in cui avvengono le cose più disparate. È sera e una dozzina di vicini sono rientrati a casa e stanno facendo le azioni tipiche della loro quotidianità;
  • Global Express del 2011. In questo caso ad essere riprodotto sul muro del palazzo Reale è il finestrino di un treno. Potrai vedere scorrere velocemente i paesaggi attraverso il vetro, ma c’è una particolarità. In un unico viaggio percorrerai velocemente migliaia di chilometri e senza soluzione di continuità passerai da Tokyo a New York fino ad arrivare a Parigi e a tante altre città. Potrai riconoscerle per l’architettura e i monumenti. Il viaggio è un parallelo con quello che la tecnologia ci offre, ovvero attraversare in pochi secondi distanze impossibili per il mondo reale.

Le Nuvole di Leandro Erlich ^

A rendere celebre Leandro Erlich, oltre le sue opere monumentali, sono le sue Nuvole. Queste installazioni sembrano contenere all’interno di una teca queste speciali formazioni, ben illuminate e soffici così come siamo abituati a vederle in natura.

Le Nuvole di Leandro Erlich sono però l’ennesima illusione che l’artista sottopone al pubblico. Guardando attentamente ti accorgerai che delle luci led illuminano una serie di lastre di vetro sovrapposte le une alle altre e in cui ognuna ha una stampa digitale ad inchiostro ceramico. Viste insieme queste riescono a restituire quell’idea di tridimensionalità e sofficezza tipica delle nuvole. Questo è un esempio delle opere illusorie dell’artista.

Incontrerai prima The Cloud Venere di Willendorf, del 2021, posizionata quasi in disparte lungo il corridoio e dalle dimensioni abbastanza contenute. In pochi istanti ti troverai poi in una stanza interamente riempita dalle tre grandi teche di Tlon, Acacia e Uqbar, tutte del 2023. Ognuna di queste nuvole ha una forma differente.

Rain ^

Rain - 1999

Già dalla sala delle Nuvole ti capiterà di sentire a intermittenza il rumore di alcuni tuoni. Avvicinandoti alla loro provenienza ti accorgerai che questi sono creati dall’opera Rain, del 1999. Si tratta di un’opera dalla doppia faccia, che puoi ammirare da due stanze differenti e che porta ad Oltre la Soglia una finestra su di un muro in mattoni che, semiaperta, ti permette di assistere a un temporale.

L’esterno è competamente buio e si illumina a tratti grazie alla luce dei lampi che accompagnano la pioggia reale e battente.

Rain è stata realizzata per la Biennale Whitney del 2000 a New York e sfida la concezione secondo la quale un temporale può avvenire solo all’esterno. Facilmente potrai vivere emozioni malinconiche e di spavento, legate alla scena che ti trovi davanti.

Port of Reflections ^

Prosegui lungo la mostra di Leandro Erlich e ti troverai davanti a un’intera stanza che nel buio della notte ti porterà in un porto. Sei davanti a Port of Reflections, del 2014.

Le tre barche davanti a te, vuote ed illuminate, sono quasi ferme e galleggiano sull’acqua, dondolando lievemente a causa delle onde. Ma ne sei sicuro? Guarda meglio e cerca di capire se l’acqua c’è realmente.

Le tre barche sono infatti movimentate attraverso un computer che ha calcolato in modo preciso la maniera in cui le barche dondolano sull’acqua e quel che sembra il riflesso della barca è in realtà il continuo della sua struttura.

Port of Reflections dimostra quanto siamo abituati a vedere le cose attraverso l’utilizzo dei nostri preconcetti e stereotipi.

Ascensore ^

Ascensore in mostra in Oltre la Soglia
Interni dell'ascensore con gioco di specchi

Nella prossima stanza vedrai un ascensore abbandonato a sè stesso e posizionato in un angolo. Si tratta proprio dell’opera Ascensore, del 1995.

A renderlo strano, oltre la sua posizione insolita, è che sia scollegato e non in funzione. Sarai però curioso e avvicinandoti ci sbircerai all’interno. Avrai così l’impressione che sopra e sotto all’ascensore ci siano numerosi piani, piani di uno spazio che in realtà non esiste. In questo momento la percezione prevale sulla logica, ma è tutto un gioco di specchi che crea la finta illusione di una profondità inesistente.

Blind Window ^

Blind Window del 2016 - Leandro Erlich

Cosa ci fa una finestra in mattoni, per di più murata, all’interno di una stanza del palazzo Reale di Milano? È la prossima opera di Leandro Erlich: Blind Window del 2016.

La stranezza nella stranezza è che questa finestra, posizionata nel mezzo di una stanza, non rappresenta un’apertura sul mondo ma al contrario una chiusura. L’oggetto è utilizzato per rappresentare il suo contrario e sfidare i limiti dell’immaginazione.

La rappresentazione di un oggetto quotidiano messo fuori posto stimola il pubblico a reinterpretare la visibilità delle relazioni tra spazi pubblici e privati.

Lost Garden ^

Tra le opere più sorprendenti nella mostra di Leandro Erlich al palazzo Reale di Milano c’è Lost Garden, del 2013. Qui è riprodotto un piccolo giardino decisamente particolare. Affacciandoti in una delle sue due finestre per sbirciare l'”esterno” ti troverai a comparire anche alle altre finestre che danno sul giardino.

Ancora più particolare è il fatto che vedrai un giardino composto da quattro lati e con due finestre per lato, ma allontanandoti e guardando la struttura ti accorgerai che questa ha una pianta triangolare.

Nella volontà di Leandro Erlich c’è la creazione di una profondità nell’esperienza banale degli spazi quotidiani, con uno stato di nostalgia permanente. Il nome dell’opera richiama il desiderio di recuperare e immortalare ciò che è passato.

Changing Rooms ^

La mostra continua con Changing Rooms, un’opera del 2008. Si tratta di una serie di camerini dove è difficile distinguire il reale da quello che non lo è. Ogni camerino è dotato di tre grandi cornici per lato, che ospitano gli specchi… o almeno è quello che credi. Solo alcuni di questi riflettono effettivamente la tua immagine, mentre altri sono solamente dei varchi che, grazie alla presenza di ulteriori camerini al di là di loro, confonderanno le tue percezioni.

E così, mentre credi di specchiarti, vedrai apparire davanti a te un’altra persona che sta passeggiando all’interno dell’opera. Per capire meglio inizierai ad attraversare i camerini attraverso gli specchi e solo in questo modo ti accorgerai di quanto sia vasta e labirintica l’opera. A conti fatti si tratta di ben 30 camerini collegati gli uni agli altri.

Infinite Staircase ^

Se ti sei informato sulla mostra Oltre la Soglia, avrai sicuramente visto qualche fotografia della prossima opera: Infinite Staircase. In questa installazione del 2020 ti troverai davanti a una scala a chiocciola a grandezza naturale, che si sviluppa però in orizzontale.

Grazie alla prospettiva avrai la sensazione di guardare verso il basso anziché verso un lato. Gli specchi posti alle estremità dell’installazione aiutano a creare ulteriore profondità e a fruire dell’opera anche se sei da solo.

Leandro Erlich con Infinite Staircase elimina la funzione della scala di far salire e scendere le persone e la trasforma in un’opera d’arte autonoma attraverso la sovversione percettiva.

Traffic Jam ^

Traffic Jam del 2018 - opera sul cambiamento climatico

Traffic Jam è un’opera del 2018 e rappresenta un’ampia veduta di una strada interamente ricoperta di sabbia. Le automobili e i tir sono disposti in fila come in un ingorgo e sono anch’essi ricoperti di sabbia.

Questa installazione è il modo che Leandro Erlich utilizza per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico. Le auto e la strada sono vittima dell’innalzamento del livello del mare causato dal riscaldamento globale. L’autore sollecita una risposta immediata a un problema attuale e urgente.

Traffic Jam rappresenta l’adattamento di Order of Importance, presentata nel 2019 sulla spiaggia di Miami Beach. Qui l’artista ha creato un’installazione con 66 automobili e camion realizzati in sabbia, disposti in modo da ricordare lo stesso ingorgo stradale. Nello schermo a lato dell’opera puoi vedere un video dell’installazione.

Classroom ^

La stanza successiva che troverai in mostra è quella che mi è piaciuta più di tutte, probabilmente per la sua vena estremamente malinconica. Si tratta di Classroom (2017), una stanza semibuia divisa in due parti da un grande vetro. La stanza a cui puoi accedere è estremamente spoglia, dotata solamente di alcuni sgabelli e tavoli che ti invitano a sederti.

Girandoti sulla destra, oltre il vetro, potrai notare un’aula scolastica fatiscente, illuminata da una luce fioca. Tu e le altre persone sedute al di qua del vetro sarete riflesse nell’aula e apparirete quasi come fantasmi all’interno della classe che sembra essere ferma nel tempo.

Leandro Erlich invita così il pubblico a ricordare scene tipiche della propria infanzia. D’altra parte pone l’accento sui problemi di calo della natalità tipica dei paesi occidentali.

Hair Salon ^

Sempre del 2017 è anche la stanza successiva, molto più luminosa della precedente: Hair Salon. Sulle porte ci sono le vetrofanie con gli orari di apertura del salone da parrucchiere e entrandovi ti troverai in una fedele ricostruzione di un salone, con tanto di spazzole, pettini, spruzzini e phon.

Ogni postazione dispone di una sedie e di uno specchio, ma mentre gli specchi sui lati esterni riflettono le immagini delle persone, quelli centrali sono solo delle cornici, anche se dotate degli stessi accessori disposti in maniera speculare. Sedendoti in queste postazioni non ti vedrai riflesso, ma dall’altra parte troverai una persona differente che ti guarderà in maniera disorientata.

Leandro Erlich fa leva sull’aspettativa del pubblico di trovare riflesso il proprio volto e lo disorienta così attraverso un gioco di pieni e vuoti che spesso ritornano nelle sue opere.

Palazzo ^

Il pezzo più celebre di tutta la mostra Oltre la Soglia è ospitata nel cortile del palazzo Reale (e nelle ore di pioggia non è possibile visitarlo!). Si chiama Palazzo ed è del 2023.

L’opera è composta dalla facciata di un palazzo posizionata in orizzontale su cui si erge un enorme specchio posto obliquamente a 45° sugli spettatori. In questo modo gli stessi possono vedersi e disporsi in azioni performative decisamente insolite. Lo specchio dà l’impressione che le leggi della gravità siano momentaneamente sospese.

Si tratta di un’opera d’arte interattiva, in cui il pubblico è invitato a salire sulla facciata e ad arrampicarsi, dando vita a una vera e propria performance.

Palazzo è un rifacimento di Batiment, esposto per la prima volta a Parigi, ed è un tratto distintivo di Leandro Erlich. A seconda dei contesti in cui si trova lo ripropone modificando le facciate delle case per renderle più somiglianti alle città che lo ospitano.

La Documentation Room ^

La mostra Oltre la Soglia di Leandro Erlich si chiude con la Documentation Room, una stanza in cui puoi vedere riprodotti modellini e fotografie di alcune sue grandi installazioni.

Spesso le opere di Leandro Erlich nascono infatti da un’idea che dopo essere formalizzata viene affidata a uno studio tecnico che la realizza nel luogo prescelto. Questa metodologia di lavoro richiama quella di uno studio di architettura e per sua natura le opere diventano spesso temporanee e site specific.

Sono numerose la maquette che trovi nella Documentation Room, come:

  • Batiment e Dalston House, del 2004 e del 2013. Si tratta di alcune versioni dell’opera Palazzo esposta all’esterno. Questa è nata come Batiment per la Notte Bianca di Parigi. Girando per varie parti del mondo, l’opera è stata ogni volta adattata facendola assomigliare all’architettura locale;
  • Swimming Pool del 1999. Rappresentata attraverso tre fotografie, è un’opera realizzata la prima volta durante il Core Program al Museum of Fine Arts di Houston e poi portata alla quarantanovesima Biennale di Venezia. Dopo essere passata anche al MoMA di New York è poi stata installata in maniera permanente in Giappone e nei Paesi Bassi. Grazie a quest’opera le persone sembrano immergersi e camminare all’interno di un’acqua che in realtà non esiste;
  • Monte-Meubles L’ultime Déménagement del 2012. Nata per il festival Le voyage à Nantes del 2012, quest’opera rappresenta il frammento della facciata di un edificio che sembra fluttuare nel nulla e che è però raggiungibile attraverso la scala di un montacarichi per traslochi. Alcuni mobili reali sono posti a metà strada. L’opera era esposta in Place du Bouffay, una piazza che negli ultimi 500 anni ha subito numerose variazioni architettoniche e sociali. L’opera allude quindi a un passato non più accessibile, ma di cui rimane traccia attraverso un pezzo di palazzo staccato dal suo contesto;
  • Pulled by the Roots del 2015, opera commissionata dal ZKM Center for Art and Media di Karisruhe. All’epoca questa città tedesca era al centro di grossi lavori pubblici e lo skyline era definito dalle gru. Leandro Erlich ha quindi aggiunto una casa sospesa attraverso una gru da cui fuoriescono le radici, alludendo così al legame con la terra che calpestiamo e che sostiene la nostra esistenza. È però anche un richiamo ai numerosi rifugiati del mondo che vedono la loro vita sradicata dai loro paesi di origine;
  • Maison Fond del 2015. Commissionata dalla città di Parigi e installata nella Gare du Nord durante la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, rappresenta un tipico palazzo parigino nell’atto di sciogliersi, per portare l’argomento trattato dall’istituzione al grande pubblico. Inoltre il nome Maison Fond, in francese suona simile a Mes Enfants (i miei figli), alludendo alla generazione che pagherà le conseguenze del cambiamento climatico.

Prezzi e orari della mostra di Leandro Erlich ^

La mostra Oltre la Soglia di Leandro Erlich al palazzo Reale di Milano è aperta dal 22 aprile al 4 ottobre 2023. Gli orari di apertura sono i seguenti:

  • dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.30;
  • il giovedì chiusura prorogata alle 22.30;
  • lunedì chiuso.

L’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura.

Il prezzo per accedere alla mostra è, senza eventuali diritti di prevendita da applicare se acquisti il biglietto online, il seguente:

  • 15€ il biglietto a prezzo intero (17€ con data open);
  • 13€ il biglietto ridotto standard o per gruppi di almeno 15 persone;
  • 10€ il ridotto convenzionato per studenti di massimo 25 anni, disabili con invalidità inferiore al 100%, abbonati Musei Lombardia Milano, soci Orticola;
  • 7,5€ il ridotto per chi arriva alla mostra con Frecciarossa;
  • 6€ il ridotto speciale per i dipendenti comunali di Milano, i volontari del servizio civile in comune, i giornalisti non accreditati, gruppi Touring Club o FAI e per le scuole con almeno 15 persone.

Biglietti per la mostra di Leandro Erlich ^

Puoi acquistare il biglietto per l’ingresso alla mostra direttamente in biglietteria, senza pagare costi di prevendita. Considera però che puoi incorrere in lunghe file, ed è quindi consigliabile soprattutto nel weekend acquistare il biglietto online, riservando la fascia oraria preferita. Nei weekend potrebbe non essere possibile accedere alla mostra senza prenotazione.

Puoi acquistare il biglietto a data fissa a questo link, mentre quella a data aperta a questo link.

Le Nuvole di Leandro Erlich – Prezzo di acquisto ^

Se dopo aver visto la mostra Oltre la Soglia ti viene voglia di acquistare una delle Nuvole di Leandro Erlich, sappi che è possibile conoscere il loro prezzo solo su richiesta, ma che ognuna di queste ha una quotazione indicativa che si aggira tra i 65.000 dollari e i 300.000 dollari.

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Leandro Erlich a Milano - Oltre la SogliaGuida alla mostra Oltre la Soglia di Leandro Erlich. Chi è l'artista e quali sono le opere esposte. Tutti i dettagli da conoscere.https://www.lorenzotaccioli.it/leandro-erlich-a-milano-oltre-la-soglia/
Lorenzo Taccioli