Lodi, la Città Risorta – Cosa Vedere

Lodi Piazza della Vittoria - Edifici Storici

Sono già stato a Lodi qualche anno fa, ma ci ritorno volentieri con l’obiettivo di vedere la Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri. Terminata la visita all’installazione naturale, poco fuori il centro storico, abbiamo il tempo per fare una passeggiata lungo le vie più centrali della città Lombarda.

Lodi Piazza della Vittoria - Edifici Storici

Posizione Geografica di Lodi ^

Lodi si trova nella bassa pianura lombarda, in quell’area a confine tra l’Emilia e la Lombardia sulla riva destra del fiume Adda, il quale bagna la città insieme ad altri corsi d’acqua minori come il canale della Muzza o la roggia Molina. Quest’area, in epoca medievale, era per la maggior parte paludosa, ma grazie all’intervento dei monaci cistercensi e benedettini venne bonificata e diventò un’area estremamente produttiva dal punto di vista agricolo.

Il centro storico di Lodi si sviluppa sopra al colle Eghezzone, leggermente rialzata rispetto al letto del fiume Adda.

Fiume Adda - Natura e Cattedrale Vegetale di Lodi

Breve storia di Lodi ^

La città di Lodi venne fondata a metà del XII secolo, dopo la distruzione dell’antico borgo di origine celtica che qui si trovava. La sua posizione è sempre stata strategica nell’arco dei secoli perché si trovava all’incrocio tra due vie principali: quella che da Piacenza conduceva a Milano e quella che da Pavia portava fino a Brescia. Proprio per via di questa posizione, per Lodi divenne presto di primaria importanza il settore del commercio, oltre che quello agricolo, molto proficuo grazie alla terra semi paludosa.

L’antico borgo Laus Pompeia si trovava qui già dall’89 A.C. e venne raso al suolo all’inizio del XII secolo durante un assedio proveniente da Milano. Tuttavia gli accordi di pace prevedevano l’impossibilità di ricostruire sulle rovine dell’antico borgo, così 50 anni dopo, Federico I (conosciuto come Barbarossa) rifondò la città poco distante dalla precedente posizione. Lodi venne ricostruita sull’argine del fiume Adda, posizione anche più strategica per tenere sotto controllo la zona, ma la sua crescita fu frenata dai forti condizionamenti ricevuti da Milano, che la obbligarono ad aderire alla lega lombarda e ad arruolare i lodigiani per combattere la battaglia di Legnano.

Le angherie subite da Lodi vennero in parte alleviate grazie alla protezione di Federico II e durante i secoli successivi la città passò sotto a varie potenze, le quali la valorizzarono e aumentarono le sue fortificazioni, tra cui il Ponte sull’Adda.

I secoli successivi furono più critici per la città, che vide passare diverse dominazioni: dagli spagnoli che ridussero la città ad una mera fortezza, agli austriaci e fino ai francesi. Nel 1796 però Napoleone Bonaparte combattè e sconfisse gli austriaci nella battaglia conosciuta proprio con il nome di battaglia del ponte di Lodi.

Verso la fine dell’Ottocento Lodi riprese la sua crescita, cominciando ad espandersi anche oltre le mura cittadine grazie alla fiorente industrializzazione del territorio e all’apertura della linea ferroviaria che collega Piacenza a Milano.

Durante il novecento, invece, Lodi si distinse come Legnano per la grande forza partigiana messa in campo e che portò anche a tristi ripercussioni sugli stessi lodigiani.

Cosa Vedere in un Giorno a Lodi ^

Il centro storico di Lodi è sufficientemente circoscritto da essere visitato comodamente in una giornata. Un bell’itinerario che si snoda tra i maggiori punti di interesse della cittadina lombarda può essere organizzato secondo le seguenti tappe.

Chiesa di San Rocco ^

La chiesa di San Rocco si trova a ridosso del Ponte sull’Adda, dal quale è possibile raggiungere l’installazione della Cattedrale Vegetale. La sua costruzione è abbastanza recente, risale infatti agli inizi dello scorso secolo e la sua struttura è piuttosto evidente anche esternamente: si tratta infatti di tre navate ben definite suddivise dalle colonne che arrivano fino all’abside centrale, contornato da due piccole cappelle.

Poco distante dalla Chiesa di San Rocco si trova Piazzale Padre Barzaghi, una piccola piazzetta molto curata, attraversata però dal traffico cittadino. In questa piazzetta si trova anche una casa sulla cui facciata è presente un piccolo affresco, malamente riparato dalle intemperie e che guarda una statua rivolta verso la strada.

Chiesa di San Francesco ^

Molto più antica è invece la Chiesa di San Francesco, risalente alla fine del duecento e anche considerata come esempio precursore di uno stile che si svilupperà un paio di secoli dopo nell’Italia settentrionale. La sua facciata, piuttosto squadrata e costruita in cotto rosato, presenta infatti due bifore totalmente aperte ai lati della facciata.

La chiesa di San Francesco sorge sui resti di una piccola chiesa titolata a San Nicolò ed è stata ristrutturata in maniera molto invasiva durante l’ottocento, per poi entrare tra i monumenti nazionali italiani.

Gli interni della chiesa sono divisi su tre navate con pianta a croce latina e cappelle laterali. All’interno sono presenti grosse colonne, le quali sostengono gli archi che compongono le 4 campate nelle quali si sviluppa la chiesa di San Francesco. All’interno sono inoltre presenti tantissimi affreschi databili tra il trecento ed il settecento.

Piazza Ospitale ^

Avvicinandoci sempre di più verso la piazza principale di Lodi (Piazza della Vittoria), si aprono davanti a noi una serie di piazze e piazzette più piccole. Una di queste è Piazza Ospitale, una piazza piuttosto grande e sulla quale si affaccia un grande palazzo piuttosto maestoso e lineare in stile rinascimentale. I suoi colori caldi interrotti dalle numerose finestre seguono buona parte di Piazza Ospitale.

Al suo interno sono attualmente ospitati gli uffici dell’azienda sanitaria.

Piazza della Vittoria ^

Piazza della Vittoria è la piazza principale di Lodi, conosciuta con il nome di Piazza Maggiore fino al 1924. Su di questa piazza si affacciano alcune delle architetture più importanti di tutta Lodi, tra cui la cattedrale della Vergine Assunta, ovvero il duomo della città, ed il municipio. Oltre a questi si trovano una serie di palazzi storici sorretti da frequenti porticati al piano terra che abbelliscono la piazza.

Tra i palazzi storici si trova anche l’antico palazzo Vistarini, costruito nel ‘300, proprio all’incrocio tra piazza della Vittoria e corso Vittorio Emanuele II, affacciato sull’attuale filiale della banca popolare di Lodi. Questo palazzo in stile gotico venne costruito dalla famiglia di cui porta il nome, importante famiglia ghibellina, come propria residenza.

Il resto della piazza ospita ben 66 colonne a sorreggere i numerosi portici che si estendono per gli oltre 70 metri di lunghezza della piazza. La bellezza di questa piazza ha fatto sì che il touring club la scegliesse tra le piazze più belle d’Italia durante il 2004.

Una particolarità di Piazza della Vittoria di Lodi e che accomuna numerose piazze di origine medievale, è che venne costruita secondo il principio del lotto gotico. Questo particolare tipo di costruzione fa sì che le facciate delle diverse case siano piuttosto strette, mentre le piante si sviluppino prevalentemente in profondità. Lo scopo di questa tipologia di costruzione era quello di sfruttare al massimo gli affacci sulla piazza principale della città, per il maggior numero di case possibili.

Basilica cattedrale della Vergine Assunta – Duomo di Lodi ^

Fianco del Duomo con Campanile
Duomo di Lodi - Basilica cattedrale della Vergine Assunta

Su piazza della Vittoria si affaccia la Basilica della città: la cattedrale della Vergine Assunta, nonché Duomo di Lodi. La sua facciata è estremamente massiccia e decorata dall’alto campanile a lato, che essendo anche piuttosto largo risulta un po’ tozzo. Le sue dimensioni sono talmente grandi che si tratta di una delle chiese più grandi di tutta la regione Lombardia.

Si tratta anche dell’edificio più antico della città di Lodi, si narra infatti che la prima pietra venne posata proprio alla proclamazione della nuova città. L’intera costruzione avvenne tra il 1158 (anno di fondazione di Lodi) e il 1284 e venne costruita in stile romanico. Questo stile non venne conservato fino ai giorni nostri, subendo un restauro nel ‘700 che ne cambiò i connotati, anche se durante il secolo scorso venne ripristinata l’antica forma, mantenendo ben poche variazioni rispetto all’aspetto originario, la maggiore delle quali è l’apertura delle due bifore sulla facciata in cotto e la creazione di un nuovo rosone (di origine rinascimentale).

Il campanile venne invece costruito durante il ‘500 sul progetto di un architetto lodigiano, mentre nello spazio contenuto tra il duomo e il palazzo vescovile è ancora oggi possibile accedere al cortile dei canonaci.

Gli interni, divisi in tre navate separate da alti archi, sono piuttosto ricchi e decorati e conservano tantissime opere d’arte. Tra queste opere è presente anche un bellissimo organo dell’800 a trasmissione interamente manuale.
Inoltre è possibile accedere anche alla cripta, che è la parte più antica di tutta la cattedrale della Vergine Assunta. Qui è presente l’antico altare all’interno del quale sono conservati i resti di San Bassiano, patrono della città, all’interno di una teca d’argento.

Municipio di Lodi e Broletto ^

Proprio al fianco del duomo di Lodi si trova il Palazzo Broletto, ovvero l’edificio che ospita il municipio della città di Lodi. Anche questo è piuttosto antico, anche se non quanto la cattedrale. Venne infatti costruito a partire dal 1284 ed è in stile neoclassico, come i classici broletti del nord Italia. Mentre al pian terreno sono presenti due grandi porticati, al piano superiore è presente la loggia sulla quale si affaccia la sala del consiglio comunale.

La parete in cotto che dà sul cortile condiviso con il duomo è la testimonianza dell’età dell’edificio, infatti durante i secoli ha subito diversi restauri, con la costruzione di una nuova loggia durante il ‘600 e una ristrutturazione piuttosto invasiva durante l”800 che ne muta profondamente l’aspetto intervenendo direttamente sulla facciata del broletto, mentre questa parete è stata rimaneggiata molto meno.

Lodi Broletto e Fontana

Quello che sembra un pozzo ottagonale all’interno del cortile del broletto, è in realtà la fonte battesimale della cattedrale, risalente al ‘500 e ricavata da un unico blocco di marmo rosa di Verona. Durante i secoli questa fonte passò diversi sedi, da dentro alla cattedrale, al suo cortile, fino ad arrivare all’attuale posizione negli anni ’50 del secolo scorso, quando venne concesso in comodato d’uso al comune di Lodi.

Castello Visconteo di Lodi ^

La costruzione del castello di Lodi fu particolare, perché nacque in maniera bizzarra successivamente alla presenza delle mura. Infatti la cinta muraria della città è più antica del castello e solo in un secondo momento venne fatto costruire il castello proprio in corrispondenza di una delle porte di accesso alla città. Successivamente alla sua costruzione venne modificato, ma solo nel 1355 la famiglia Visconti ordinò una totale ristrutturazione, che durò circa 15 anni e che portò all’assetto attuale del castello, ampliato rispetto al precedente ed arricchito di quattro torri agli angoli che sovrastano i profondi fossati.

Il torrione rotondo però è di epoca ancora successiva, venne infatti costruito circa un secolo più tardi su richiesta di Francesco Sforza per avere un maggior controllo sulle aree circostanti. Attualmente questo torrione, oltre ad essere uno dei simboli della città di Lodi è anche un serbatoio idrico (da inizio del ‘900), il cui adattamento a questa funzione ha richiesto di innalzarlo rispetto all’aspetto originario.

Durante i secoli successivi furono fatti diversi altri lavori che hanno portato il castello visconteo all’aspetto attuale, tra cui fortificazioni di mura e innalzamenti di baluardi, fino a quando, all’inizio del XIX secolo, sotto la dominazione austriaca ebbe inizio un’opera di vera e propria demolizione, con riempimento dei fossati e rimozione di ponte levatoi perdendo di fatto la funzionalità di castello e riconvertendosi ad altre funzioni. Attualmente ospita la questura della città di Lodi.

Chiesa di San Filippo Neri ^

Prima di abbandonare il centro storico di Lodi è obbligatorio fare una tappa fino alla chiesa di San Filippo Neri. Imboccando via Volturno, ci si troverà davanti l’alta facciata della chiesa risalente al settecento. La sua facciata estremamente curata rispecchia totalmente lo stile rococò, tanto da esserne diventata uno dei simboli conosciuti a livello dell’intera Europa.
Sopra al portone di ingresso si trova il busto di San Filippo Neri, a cui è titolata la chiesa, mentre sopra la finestra posta sopra all’ingresso si trova una statua raffigurante la Madonna e diversi angeli che si sollevano verso il cielo proprio sopra la chiesa.

La chiesa ha una pianta a croce greca e gli interni sono completamente affrescati e decorati, così come i tre altari in marmo i cui orpelli sono affidati al bronzo e ferro battuto. All’interno si trova anche un antico organo, risalente alla seconda metà del settecento, posto proprio sopra l’ingresso.

Purtroppo, nonostante il tesoro storico contenuto all’interno della Chiesa di San Filippo Neri, c’è stato un totale disinteresse fino al 2008, che ha causato l’ammaloramento di tutta la struttura e il patrimonio che contiene.

Facciata Chiesa di San Filippo

Palazzo Arcivescovile ^

Prima di terminare la nostra visita di Lodi siamo tornati nei pressi del duomo e, proprio dietro alla piazza più importante della città si trova un grande parcheggio, nel quale viene anche fatto il mercato (piazza del mercato) e sul quale si affaccia anche il palazzo arcivescovile di Lodi, che è stato per parecchi anni sede residenziale dei vescovi della città.

La costruzione del palazzo fu un po’ travagliata, infatti non cominciò subito dopo la costruzione del duomo, che azzerò tutti i fondi cittadini, ma venne cominciato nel XII secolo per poi subire un arresto e procedere con diversi strascichi, compiendosi finalmente durante il XV secolo.

Durante il ‘600 venne inoltre ristrutturato l’intero palazzo, per essere poi nuovamente e totalmente rivisto appena un secolo dopo. Quest’ultima ristrutturazione è quella che l’ha portato fino ai giorni nostri, nello stile settecentesco che si può ammirare.
Subito dopo l’unità d’Italia venne però emanata una legge secondo la quale i vescovi non potevano esercitare alcun potere o possedere beni e così in questo periodo il palazzo arcivescovile venne abbandonato e cominciò un lento deperimento, fino a quanto questa legge non venne sospesa ed i vescovi poterono riappropriarsi del palazzo che nel frattempo richiedeva gli ennesimi lavori che terminarono nel 1879.

Parco d’isola Carolina ^

Terminata la visita del centro storico della città torniamo verso la stazione, essendo arrivati con i mezzi. Passiamo davanti ad una piccola piazzetta che celebra e dà lustro all’acquedotto cittadino e, prima di arrivare in stazione ci troviamo davanti ai giardini di Parco Isola Carolina, estremamente vicini alla nostra destinazione.

Questo parco, che sorge in mezzo ad alcuni palazzi, risale addirittura a metà del secolo scorso e fu finanziati da Enrico Mattei in persona, ritratto in un busto all’inizio del parco. Mattei decise di omaggiare Lodi come ringraziamento verso la città nella quale furono scoperti importanti giacimenti di gas naturale. Il finanziamento servì per piantumare con speci particolari l’area del parco che, grazie alle inusuali essenze, è ancora oggi di rilevante interesse botanico.

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Lodi, la Città Risorta - Cosa VedereCosa Vedere nella città di Lodi, al confine tra Lombardia ed Emilia Romagna. Le maggiori attrazioni in una passeggiata per il centro storico..https://www.lorenzotaccioli.it/lodi-citta-risorta-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli