Montalcino – Cosa Vedere in Mezza Giornata

Fortezza di Montalcino ora Blu

Il centro storico di Montalcino è un borgo antico di grande bellezza e ancora oggi è stretto dalle mura medievali. Passeggiando tra le sue vie troverai palazzi antichi, piazzette e vicoli che ti riporteranno nel cinquecento.

Patria del Brunello, uno dei vini più conosciuti al mondo, è la destinazione ideale per unire cultura al buon mangiare e buon bere.

Montalcino - Skyline al tramonto

Dove si trova Montalcino ^

Montalcino è una piccola cittadina toscana, in provincia di Siena, da cui dista circa 40 chilometri in direzione sud ovest. Più precisamente è nella splendida Val d’Orcia, immersa tra colline e paesaggi suggestivi. Dalla rocca cittadina puoi affacciarti e vedere il monte Amiata, le Crete Senesi e persino le colline della Maremma. Leggi anche l’itinerario di due giorni in Val d’Orcia.

Anche il centro storico di Montalcino sorge su di una collina, è infatti a 567 metri sul livello del mare. Puoi raggiungerla facilmente imboccando l’uscita Torrenieri lungo la SS2.

Per cosa è famosa Montalcino ^

Montalcino non è celebre solo per il suo bellissimo centro storico e la suggestiva posizione in Val d’Orcia, ma anche per la produzione vitivinicola. Nonostante già dal quattrocento qui si producessero vini rossi, è il Brunello di Montalcino a consacrare la città.

La formula ancora oggi impiegata nella produzione del Brunello risale al 1888, quando Ferruccio Biondi Santi decise di utilizzare eslcusivamente la varietà Sangiovese.

Il Brunello di Montalcino segue ancora la ricetta originale e viene prodotto e invecchiato almeno 5 anni prima di poter essere consumato. Due dei cinque anni sono in botti di quercia.

Quanto tempo ci vuole per visitare Montalcino ^

Per visitare Montalcino ci vogliono poche ore. Le sue dimensioni sono sufficientemente raccolte per attraversarla completamente in poco tempo, ma non sono piccole quanto quelle di altri borghi vicini, come Pienza o Bagno Vignoni.

In mezza giornata riuscirai a vedere tranquillamente ciò che Montalcino ha da offrire, ma se vuoi fare con più calma potrai dedicare anche l’intera giornata al borgo.

Cosa vedere a Montalcino ^

Il centro di Montalcino è ricco di cose da vedere. Potrai visitarlo interamente a piedi, passando tra tutte le sue attrazioni. L’itinerario che ti propongo comincia dalla rocca cittadina e si snoda tra i vicoli della città passando per antiche porte, palazzi storici, chiostri, chiese e piazzette.

Potrai percorrerlo tranquillamente in mezza giornata e poi fermarti per un pranzo o una cena in uno dei ristorantini accoglienti del centro. Soprattutto durante la stagione estiva e i weekend ti consiglio di prenotarne uno già qualche ora prima.

Ecco cosa vedere in mezza giornata a Montalcino.

Porta al Cassero ^

Puoi fare accesso al centro storico di Montalcino attraverso la sua porta al Cassero. Questa è ricavata nelle mura duecentesche in pietra e praticamente addossata alla rocca cittadina. Posta al termine della breve salita che conduce fino al centro della città, è una delle sei antiche porte ancora esistenti, che sono:

  • Porta Cerbara;
  • Porta al Cassero;
  • Porta al Cornio, fusa con le mura della chiesa della Madonna del Soccorso;
  • Porta Burelli;
  • Porta Castellana;
  • Porta Gattoli.

Porta al Cassero era l’ingresso sud occidentale alla città e le sue dimensioni importanti conservano ancora oggi la forma ad arco acuto senese, con uno stemma mediceo al di sopra del varco.

Fortezza di Montalcino ^

La visita tra le cose da vedere a Montalcino continua con la sua rocca. Questa si staglia nello skyline cittadino e risale alla seconda metà del XIV secolo, quando Mino Foresi e Domenico di Feo ottenero il dominio del territorio senese.

La fortezza di Montalcino ha una pianta pentagonale con cinque sottili torri distribuite nei cinque angoli. Le torri sono decorate con archetti pensili sorrette da mensole che conservano in parte gli antichi merletti. Lungo il perimetro della rocca furono sfruttate le preesistenti mura duecentesche per erigere i muri.

Puoi accedere al cortile interno della rocca di Montalcino per via del grande portone ad arco acuto senese originale. All’epoca rappresentava l’unico varco che dava accesso a questo luogo, mentre oggi c’è un’ulteriore porta che ti conduce fino a un piccolo parco. Più recente è invece il bastione San Giovanni eretto sul lato meridionale della rocca, risalente al 1559 quando Montalcino passò in mano alla famiglia dei Medici.

In un angolo della fortezza troverai anche gli spazi utilizzati come residenza e che oggi sono occupati da un’enoteca. Qui potrai anche salire sulle mura e passeggiare sul camminamento di ronda, che ti conduce fin sotto alle torri. Il costo è di 4 euro. Sul lato opposto rispetto all’enoteca ci sono i resti di un’antica basilica divenuta poi cappella.

Oggi il suo cortile viene utilizzato per spettacoli teatrali e altre iniziative culturali durante i mesi estivi.

Chiesa di Sant’Egidio ^

Procedi verso il centro storico e ti imbatterai nella chiesa di Sant’Egidio. Un lato è affiancato a un antico palazzo in pietra, come in pietra è la facciata a capanna della chiesa. La facciata in stile romanico è collegata al piano stradale per via di una breve scalinata che conduce al portale incorniciato da un arco in pietra chiara. Al di sopra c’è una monofora circolare con sopra la balzana senese, ovvero lo stemma del comune di Siena.

In posizione arretrata c’è il piccolo campanile a vela.

La chiesa di Sant’Egidio risale al 1325 e fu eretta per sostituire una precedente chiesa distrutta per lasciare spazio al cassero della fortezza. Gli interni dell’edificio sono a navata unica e scanditi da grandi archi che sorreggono il soffitto con travi in legno. L’altare maggiore è arricchito da un tabernacolo ligneo con dipinto il Cristo risorto e Santi. Sulla parete destra del presbiterio c’è invece un affresco staccato con la Madonna col Bambino e i Santi datato al trecento.

Chiesa di Santa Croce ^

Facciata della chiesa di Santa Croce a Montalcino

Raggiungi ora la piccola chiesa di Santa Croce, su via Panfilo dell’Oca. La vedrai spiccare tra le case in pietra, completamente intonacata di un colore giallino. La parte centrale accoglie il portale incorniciato da un arco in laterizio, richiamato poi dalla finestre a semiluna al di sopra. Sul fianco sinistro si erge poi il campanile a vela.

La chiesa di Santa Croce prese il posto di un antico oratorio e dal trecento al 1785 ospitò una compagnia laica. Successivamente versò in stato di abbandono fino al 1872, quando subì un profondo restauro e fu nuovamente utilizzata come chiesa.

Gli interni sono organizzati su di una pianta rettangolare, chiusa da una copertura a capanna realizzata in laterizio. Qui puoi vedere un affresco della Madonna della Provvidenza, risalente agli inizi del cinquecento. Questo fu donato alla chiesa da parte del municipio a fine ottocento per celebrare la sua riapertura.

La colonna pretoria di Montalcino ^

Colonna pretoria di Montalcino - Colonna con la statua della lupa

Durante la tua passeggiata per Montalcino ti sorprenderà trovare una colonna in marmo con sopra la statua della lupa. Si tratta della colonna pretoria, o meglio di una copia posizionata qui nel 2012 che richiama l’antica colonna che insisteva davanti al palazzo pubblico fino al 1618. In quell’anno la lupa venne decapitata e gettata a terra.

Pare che il gesto venne compiuto da un gruppo di fiorentini in segno di sfregio verso i senesi. La lupa decapitata è oggi ospitata nel museo cittadino. Ma perché c’è una lupa a Montalcino? Il significato va ricercato nella leggenda che vuole che Siena sia stata fondata dai discendenti di Remo e perciò era considerata la “città sorella” della Città Eterna.

Infatti, dopo che Romolo uccise Remo, si mise in testa di uccidere anche i due figli Senio e Aschio, per non avere ulteriori pretendenti al trono. Il dio Apollo procurò ai due fratelli due cavalli con i quali scapparono portando con loro una statua in marmo della lupa rubata a Romolo. Dopo alcuni giorni arrivarono sulle rive del fiume Tressa, dove incontrarono mandriani e boscaioli. Qui Senio e Aschio crearono un accampamento di cui divennero presto capi. Decisero quindi di costruire un fortino sulla collina più alta.

Nel frattempo Romolo inviò due generali per catturare i fratelli, e questi costruirono due fortini nelle vicinanze. Dopo vari scontri si arrivò a una tregua, che non ebbe lunga durata. A distanza di breve Roma inviò gli ambasciatori Pirro e Flaminio in loco e questi portarono la pace dando vita a un’unica comunità. Era nata Siena e il fortino dei due fratelli rappresenta oggi Castelvecchio di Siena, il nucleo più antico della città. I fortini dei due generali sono invece Camolia e Camporegio.

Piazza del Popolo ^

In pochissimi passi arriverai alla piazza principale di Montalcino: piazza del Popolo. La sua forma è estremamene allungata e si snoda tra via Matteotti e via Mazzini.

Come ti accorgerai la sua posizione è lungo il crinale della collina su cui è costruita la città. La costruzione di piazza del Popolo ha richiesto, nell’anno mille, l’opera di diversi ingegneri che fecero livellare il terreno per poter renderla fruibile.

Incontrerai diversi edifici storici qui, ma il principale è il palazzo dei Priori.

Palazzo dei Priori ^

Loggiato del palazzo dei Priori con statua cinquecentesca di Cosimo I dei Medici

Il palazzo dei Priori, conosciuto anche come palazzo comunale, risale agli anni tra il duecento e il trecento. Interamente costruito in pietra, sulla facciata principale è dotato di numerosi stemmi araldici appartenuti ai podestà che goverarno Montalcino durante i secoli.

L’edificio è a pianta rettangolare, molto allungata, avendo una facciata piuttosto stretta. Alla base c’è un portico ribassato liberamente accessibile. In fondo, tra le volte che movimentano il soffitto, appare la statua cinquecentesca di Cosimo I dei Medici, rappresentato nella forma di un guerriero.

Dal palazzo dei Priori parte anche un’alta torre medievale con un grande orologio sul lato rivolto verso la piazza. Questa è affiancata da due grandi finestre ad arco che illuminano gli spazi interni.

Oggi il palazzo dei Priori è impiegato come sede del comune e al suo interno sono ospitati svariati uffici.

La Loggia di Montalcino ^

Di fronte al palazzo dei Priori, in posizione distaccata, c’è la Loggia. Questo è un edificio in stile rinascimentale dotato di sei grandi archi che si aprono su piazza del Popolo e completati ognuno da tre scalini che raggiungono il piano stradale.

La Loggia del Palazzo dei Priori risale alla fine del trecento, ma durante i secoli ha subito numerosi lavori di restauro. Infatti i sei archi hanno fattura ed epoca differente: i due più a sinistra sono stati costruiti in pietra nel trecento e si presentano a sesto acuto ribassato. Gli altri quattro sono invece in mattone e a tutto sesto e furono aggiunti durante il quattrocento.

La Loggia di Montalcino è anche conosciuta come Logge del Cappellone, perché anticamente ospitava al suo interno una cappella con un affresco sul Redentore, opera di Vincenzo Tamagni. Oggi invece contiene un altare in omaggio dei caduti.

Teatro degli Astrusi ^

Facciata del Teatro degli Astrusi

Sempre su piazza del Popolo, ma in posizione rialzata, si affaccia il teatro degli Astrusi. Le sue origini sono nel XVII secolo, anche se venne poi modificato durante i secoli, ad esempio nel 1766 quando Leonardo De Vegni realizzò negli interni la struttura all’italiana: a ferro di cavallo con due ordini di palchi decorati con stucchi e dipinti e la platea.

Se riuscirai a visitarne gli interni non devi perdere la copertura, dove trovi l’affresco neoclassico Carro del Sole con Apollo circondato dalle nove muse, risalente agli inizi del XIX secolo.

Dopo la seconda guerra mondiale ha avuto un periodo di decadenza, che l’ha portato ad essere impiegato come cinema e poi come night. Solo a metà degli anni ottanta è tornato nelle mani del comune di Montalcino che l’ha ristrutturato e riportato al suo uso originario.

Il teatro degli Astrusi ha dimensioni raccolte, può infatti ospitare circa 180 spettatori tra la platea e i due ordini di palchi. Al suo interno accoglie spettacoli teatrali, ma anche balletti, concerti, convegni e meeting.

Chiesa del Corpus Domini ^

Facciata della chiesa del Corpus Domini

Raggiungi ora via Bandi e in pochi passi arriverai davanti alla chiesa del Corpus Domini. La sua fondazione risale al 1510, anche se durante i secoli venne parzialmente rivista, come nell’aggiunta di decorazioni a stucco negli interni, eseguite alla fine del seicento.

In questo stesso luogo si trovava lo spedale di San Cristoforo, istituzione che rimase attiva fino al 1510, anno in cui venne eretta la chiesa.

La chiesa del Corpus Domini nacque inizialmente come oratorio della confraternita del Corpus Domini. Vi facevano parte una serie di laici che si ritrovavano per pregare e fare opere di carità. La facciata presenta quattro lesene che scandiscono verticalmente gli spazi. Al centro c’è il portale, dotato di lunetta, e una grande finestra, entrambi incorniciati in mattoncino.

Internamente troverai, sopra all’altare maggiore, un dipinto del XVI secolo raffigurante il Trionfo dell’Eucarestia, mentre sull’altare sinistro c’è un Crocifisso ligneo trecentesco.

Chiesa di Sant’Agostino ^

Tra le chiese più importanti e più scenografiche di tutta Montalcino c’è senza dubbio la prossima tappa dell’itinerario: la chiesa di Sant’Agostino, risalente agli inizi del trecento.

L’edificio è piuttosto imponente e fa parte di un complesso che comprende anche il convento agostiniano. Dal trecento si stabilì al suo interno l’ordine mendicanti che aveva lo scopo di accogliere il maggior numero possibile di fedeli.

La chiesa di Sant’Agostino è in stile gotico italiano e presenta una facciata divisa in due da una sottile fascia di pietra. La parte inferiore contiene il portale cuspidato con cornice in pietra chiara e presenta pinnacoli laterali, con una cornice a fogliette stilizzate. La parte superiore della facciata presenta invece un grande rosone e, sopra, una fine cornice al termine della facciata.

L’intera struttura è in pietra e presenta alcune aperture sul lato sinistro: un grande portone ad arco e quattro grandi finestre, sempre ad arco. Sul retro del fianco sinistro si erge inoltre il campanile.

Gli spazi interni sono organizzati su di un’aula unica, con una copertura a capriate. Si conclude in una cappella quadrangolare con volta a crociera. Passeggiando negli interni della chiesa di Sant’Agostino ti imbatterai nei variopinti affreschi quattrocenteschi che decorano le pareti con scene della Passione di Cristo e Storie della vita di Sant’Antonio Abate.

Il coro presenta invece affreschi trecenteschi con Storie di Sant’Agostino, Evangelisti e Dottori della Cheisa.

Chiostro della chiesa di Sant’Agostino ^

Chiostro cinquecentesco della chiesa di Sant'Agostino - Oggi Museo Civico

Gli spazi del convento degli agostiniani, collegati alla chiesa, accoglievano i locali dei monaci. La loro vita scorreva tra il refettorio e le stanze che si affacciavano sui due bellissimi chiostri cinquecenteschi.

Sul fianco destro della chiesa si allunga un piccolo portico che immette nel primo dei due chiostri.

Il convento divenne poi il seminiario vescovile, in seguito alla soppressione dell’ordine degli agostiniani, avvenuto a fine settecento. Al suo interno si formarono anche molti montalcinesi. Oggi invece il chiostro è stato ristrutturato e l’area del cortile è chiusa da grandi vetrate. Questi locali sono stati adeguati per accogliere le stanze e le opere del museo civico e del museo diocesano di arte sacra, aperti qui già dal 1997.

Al suo interno troverai opere che vanno dal medioevo al novecento, tra cui molte sculture in legno dipinte nel quattrocento e realizzate per necessità liturgiche. Inoltre ci sono alcuni significativi reperti di ceramica medievale, tessuti e pezzi in oro.

Duomo di Montalcino – Concattedrale del Santissimo Salvatore ^

Facciata del duomo di Montalcino

Il duomo di Montalcino è la concattedrale del Santissimo Salvatore. Questa è posta al termine di una lunga e suggestiva scalinata, nel punto più alto della città, in quello che è il nucleo più antico di Montalcino. Risale all’anno mille, ma questo spazio era già dedicato al culto da diversi secoli, infatti la chiesa è stata costruita sui resti di un tempio Romano, la cui cripta ospita i resti di diversi vescovi ed è posta sotto all’altare maggiore. Non è chiaro a cui fosse dedicato il tempio. Alcuni studi portano a Giove, mentre altri alla dea Lucina, da cui prenderebbe il nome Montalcino.

Il duomo di Montalcino è stato elevato a chiesa Cattedrale nel 1492, su volontà di papa Pio II.

Lo stile impiegato nella concattedrale del Santissimo Salvatore era quello romanico. Purtroppo però durante i secolì si ammalorò e agli inizi dell’ottocento era decisamente fatiscente, tanto che si decise di demolirla e ricostruirla integralmente in stile neoclassico. La costruzione iniziò nel 1818 e richiese 14 anni, per poi essere consacrata nel 1864. Anche nel novecento venne modificata e risistemata più volte, tra cui nel 1934 e a fine degli anni cinquanta.

La facciata del duomo è dotata di un alto pronao sorretto da sei colonne ioniche realizzate in mattoni e terminanti in capitelli marmorei. L’architrave contiene l’iscrizione latina che significa “In nessun altro luogo c’è la salvezza“. Al di sopra una grande finestra a mezzaluna anticipa il timpano triangolare. Sul lato sinistro c’è invece il campanile, costruito in pietra e con un’alta cella campanaria su cui si aprono le finestre ad arco.

Gli spazi interni del duomo di Montalcino sono distribuiti su tre navate in stile neoclassico e su di un doppio transetto. Uno è, come usuale, tra l’abside e l’aula, mentra l’altro è nella controfacciata. Lungo i bracci dei transetti troverai degli altari e dei dipinti cinquecenteschi attribuiti a Francesco Vanni. Le navate sono divise tra loro per mezzo di alte colonne ioniche. Al termine della navata centrale ci sono le statue in gesso ottocentesche di San Michele Arcangelo e di San Giovanni Evangelista.

L’imponente altare risale agli anni intorno al 1830 e si trova sotto al tabernacolo sorretto da quattro colonne e decorato con un bassorilievo raffigurante l’Agnus Dei. Dietro l’altare ci sono poi gli stalli in legno riservati ai canonici e risalenti all’ottocento.

Da non perdere è anche, all’inizio della navata sinistra, la cappella del Battistero, con al centro una fonte battesimale e a sinistra l’architrave della vecchia chiesa che raffigura al centro Cristo in trono tra due angeli.

Chiesa della Madonna del Soccorso ^

Altare barocco della chiesa della Madonna del Soccorso

Prosegui visitando Montalcino fino ad arrivare alla chiesa della Madonna del Soccorso, che ti si presenterà ai piedi di una bella via con muretti in pietra.

Questa è un’altra delle chiese storiche della città e risale alla prima metà del trecento, quando fu eretta sui resti di una chiesa medievale per ospitare l’icona della Madonna raffigurata su di una tavoletta. L’assetto attuale è però legato a diversi rimaneggiamenti, tra cui uno piuttosto invasivo operato tra la fine del quattrocento e gli inizi del seicento.

La facciata è invece ancora più recente e risale agli inizi dell’ottocento. Interamente rivestita in pietra chiara, è divisa verticalmente da quattro lesene e sormontata da un ampio frontone triangolare. La facciata è simmetrica e presenta due portoni laterali sormontati da due monofore circolari e un portone più grande sovrastato al centro da una finestra semicircolare. Sul lato destro della chiesa si erge poi il campanile, interamente realizzato in mattone.

Gli interni sono suddivisi su tre navate chiuse da volte a crociera affrescate. Gli altari sono in stile barocco e raccolgono tele cinquecentesche come quella dell’Assunzione della Vergine, della Crocifissione (Francesco Vanni) e della Sacra Famiglia (Stefano Volpi).

Ospedale di Santa Maria della Croce – Comune di Montalcino ^

Facciata dell'Ospedale di Santa Maria della Croce - Comune di Montalcino

Attraverso via Roma raggiungi la vicina piazza Cavour. Ti troverai nella parte più settentrionale del centro storico di Montalcino e arriverai fin davanti al palazzo del comune della città.

Quello che oggi ospita gli uffici comunali, era anticamente l’ospedale di Santa Maria della Croce, risalente al 1214. Durante i secoli iniziò ad ospitare al suo interno, oltre ai malati, anche gli indigenti e le orfane. La sua missione era infatti quella di fornire assistenza in senso lato alla città e ai dintorni.

A capo dell’ospedale di Santa Maria della Croce c’era un rettore che gestiva il patrimonio dell’istituzione, assistito da tre deputati del Consiglio Generale. A fine settecento il granduca cittadino emise una riforma che favorì la funzione di assistenza ospedaliera rispetto a quella assistenziale. L’edificio mantenne questa funzione fino al 1872, quando l’ospedale venne trasferito nella vicina chiesa di San Francesco.

Il palazzo si presenta con una forma piuttosto articolata e con una facciata divisa in due: la parte bassa è ricoperta in pietra, mentre la parte più alta è intonacata con un color ocra. Tutte le finestre sono inoltre incorniciate in pietra. Accedendovi potrai entrare nella stanza nota come Scrittoio e utilizzata anticamente come pellegrinaio e farmacia, interamente decorata con affreschi cinquecenteschi.

Porta Burelli ^

A poca distanza dall’ex ospedale di Santa Maria della Croce puoi raggiungere l’accesso più settentrionale al centro di Montalcino: porta Burelli. Particolare è sapere che, così come la maggior parte delle altre cinque porte cittadine, deve il suo nome a una potente famiglia locale, in questo caso i Della Morella.

Questa porta, con struttura ad arco a tutto sesto, si apre nelle vecchie mura cittadine risalenti al XII secolo in direzione della val d’Arbia e di Siena. La sua struttura è la più articolata tra tutte le porte della città, ed era dotata di un doppio portone, uno interno e uno esterno, e di una saracinesca in ferro che scorreva verso l’alto. Il piano superiore era occupato da alcune stanze, di cui puoi ancora vedere le finestre.

Sul lato esterno è inoltre presente una massiccia mensola al di sopra dell’arco.

Chiesa di San Lorenzo in San Pietro ^

Anziché risalire subito verso il cuore di Montalcino, continua l’itinerario tra le cose da vedere in città verso la parte bassa del centro storico, nel quartiere Pianello. Attraverso via Lapini e via delle Scuole arriverai fin dietro la chiesa di San Lorenzo in San Pietro. Puoi riconoscerla per via del suo campanile a vela con due archi ospitanti una campana, che si staglia sul retro della chiesa.

Imboccando piazzetta San Pietro arriverai dinnanzi alla chiesa trecentesca. Il suo aspetto è però mutato durante il seicento, secolo in cui gli è stata conferita la forma attuale.

La chiesa di San Lorenzo in San Pietro ha una facciata a capanna in pietra stretta e alta, nella quale si apre l’ingresso raggiungibile attraverso qualche scalino. Nella parte centrale trova posto un foro con posizionata la statua di un busto. Al di sopra una finestra vetrata conferisce luce agli interni.

Gli spazi sono organizzati su di un’unica navata. Qui puoi trovare tre opere di Ventura Salimbeni realizzate a cavallo tra il cinquecento e il seicento. Cristo che consegna le chiavi a San Pietro, l’Esaltazione dell’Eucarestia e il Cristo inchiodato alla croce.

La curiosità principale è sul dipinto dell’Esaltazione dell’Eucarestia che secondo alcuni è una testimonianza ufologica. Tra la rappresentazione di Dio, Gesù e lo Spirito Santo c’è infatti un oggetto rotondo che somiglia a un satellite artificiale con le antenne, oggetto ovviamente non ancora inventato all’epoca della realizzazione del dipinto. In realtà nell’iconografia della Trinità oggetti simili rappresentavano la “Sfera celeste“, ovvero l’Universo.

Ex Chiesa di San Francesco ^

Procedi nell’itinerario delle cose da vedere a Montalcino con la chiesa di San Francesco, o meglio l’ex chiesa di San Francesco. Infatti questo edificio di culto duecentesco è oggi sconsacrato e detenuto tra le proprietà del comune. Al suo interno si svolgono eventi culturali, unici momenti in cui è possibile accedervi.

Con la sua costruzione, la chiesa di San Francesco prese il posto della chiesa di Sant’Angelo in Castelvecchio. Durante i secoli subì poi diverse modifiche, la più grande delle quali durante il settecento.

Oggi la sua facciata è un po’ malandata e tra la pietra che caratterizza l’intero complesso si apre il portone dotato di timpano spezzato e sormontato da una grande finestra ad arco.

All’interno della chiesa di San Francesco sono presenti alcuni affreschi cinquecenteschi.

Chiostro di San Francesco ^

La chiesa di San Francesco è adiacente al chiostro di San Francesco, facente parte di un ex complesso conventuale. Il primo insediamento è di epoca duecentesca, ma nel trecento venne costruito il convento vero e proprio.

Nei secoli successivi vennero fatti ulteriori lavori, tra cui la creazione del chiostro e della sacrestia durante il cinquecento. L’intero complesso fu ristrutturato nel settecento, per poi essere soppresso nell’ottocento. A partire dal 1870 circa ospitò l’ospedale, dopo la dismissione di quello di Santa Maria della Croce. Ciò richiese diverse modifiche al convento, ma rimase inalterato l’aspetto del chiostro cinquecentesco e della sacrestia.

Oggi puoi ancora accedere al chiostro attraverso la porta alla sinistra della chiesa, che ti condurrà nello spazio verdeggiante circondato dagli alti portici sui quattro lati. In questi spazi non c’è più un ospedale, ma un presidio socio-sanitario al servizio della comunità.

Chiesa dei Bianchi ^

Facciata della chiesa dei Bianchi a Montalcino

L’ultima tappa tra le cose da vedere a Montalcino è la chiesa dei Bianchi, anche conosciuta come chiesa della Madonna della Pace. La sua facciata si presenta imponente, con una parte centrale intonacata in colore chiaro e due ali laterali, simmetriche, in pietra a vista.
In ognuna di queste si apre un portale. Quello centrale e quello sinistro sono incorniciati in travertino, mentre quello laterale destro ha una cornice in mattone come le finestre che si aprono lungo la facciata. Tutti e tre sono poi dotati di timpano triangolare. La parte centrale della facciata ha inoltre due lesene che si collegano in una mensola al di sotto della finestra che dona luce agli interni.

Gli interni della chiesa dei Bianchi è a navata unica ed è decorata con dipinti cinquecenteschi. L’altare maggiore presenta un dipinto noto come Madonna della Pace.

Mappa dell’itinerario di Montalcino ^

Ecco la mappa che puoi seguire nell’itinerario alla scoperta di Montalcino.

Hotel a Montalcino ^

Montalcino è una città piuttosto turistica della Val d’Orcia e quindi non avrai difficoltà a trovare una sistemazione in cui dormire. A questo link trovi le numerose strutture disponibili.

Se hai intenzione di fermarti qualche giorno in città il mio consiglio è quello di scegliere una sistemazione centrale. Se invece sei all’interno di un viaggio itinerante tra i borghi di questa bellissima zona, puoi preferire una sistemazione più pereferica, magari un agriturismo, che ti permetterà di muoverti più agevolmente tra una cittadina e l’altra.

In quest’ultima situazione ti consiglio di dare un’occhiata anche alle strutture a questo link. Sono in una posizione ottima, più centrale rispetto alle varie mete della Val d’Orcia.

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Montalcino - Cosa Vedere in Mezza GiornataScopri la guida completa di cosa vedere a Montalcino in mezza giornata. Mappa, immagini e descrizioni della città del Brunello.https://www.lorenzotaccioli.it/montalcino-cosa-vedere-in-mezza-giornata/
Lorenzo Taccioli