Monterosso al Mare – le Cinque Terre

Panorama sul borgo storico di Monterosso al Mare e Ferrovia

Le 5 Terre della Liguria sono una delle mete turistiche più apprezzate da chi visita l’Italia. La loro scomoda posizione sulla roccia è seconda solo alla loro bellezza, per questo motivo è d’obbligo visitarle almeno una volta nella vita. Il nostro percorso prevede di visitarle tutte da nord a sud, per questo motivo la visita parte da Monterosso al Mare, la terra più a nord delle cinque.

Siamo in primavera e il tempo meteorologico è estremamente variabile. Infatti partiamo da La Spezia, in cui facciamo base, con il sole e arriviamo a Monterosso al Mare con un pioggia fina ma fitta che ci accompagna durante tutta la visita al borgo.

Monterosso al Mare – Cosa Vedere ^

Monterosso al Mare è molto apprezzata dagli abitanti dei dintorni e dell’entroterra di questo ultimo tratto meridionale della Liguria. Il motivo è presto detto: si tratta dell’unica delle cinque terre ad avere a disposizione una spiaggia vera e propria dove poter fare il bagno e stendersi per qualche ora di relax. Nelle altre terre sarà necessario accontentarsi di scogli e piccole lingue di cemento in cui stendersi.

Il borgo di Monterosso si divide in due parti: il borgo storico e la parte di Fegina, che è il borgo nuovo, nel quale si arriva con la stazione. Qui un mucchietto di case si sviluppa intorno alla stazione e davanti le spiagge. Da Fegina parte anche un breve sentiero che conduce fino al vecchio centro storico di Monterosso al Mare, quello sicuramente più interessante da visitare. Lungo questo tragitto si trova anche una seconda via che si arrampica per il crinale della montagna e attraverso via Bastioni immette nella via delle agavi che conduce fino al convento dei frati Cappuccini.

Il Borgo Nuovo di Fegina ^

Grazie all’area del borgo nuovo di Fegina, Monterosso al Mare diventa la terra più a ovest, oltre che quella più a nord. Anche questo borgo fa parte del Parco Naturale delle Cinque Terre, così come le sue acque appartengono all’area marina protetta Cinque Terre.

Il borgo di Fegina è separato dal borgo di Monterosso al Mare dal colle dei Cappuccini, che è possibile attraversare con un’apposita galleria di qualche metro scavata sul lungo mare. Sarà praticamente impossibile non vedere Fegina, perché la stazione ferroviaria di Monterosso arriva proprio qui e, anzi, è inglobata nelle case di Fegina.

Una volta scesi dal treno ci si trova direttamente sul lungomare dove si sviluppano le spiagge più spaziose dell’intero comprensorio del Parco Naturale delle Cinque Terre.

Statua del Gigante ^

Nel borgo di Fegina si trova anche la statua del Gigante conosciuta anche come statua del Nettuno. Si tratta di una grande statua in cemento armato in parte caduta a pezzi. Originariamente l’uomo scolpito appoggiato alla roccia sorreggeva un’enorme conchiglia che fungeva da terrazzo con affaccio sull’omonima spiaggia del Nettuno. Purtroppo, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, la statua venne danneggiata e crollò la terrazza che non fu più ripristinata.

La statua del Gigante venne costruita nel 1910 su di un progetto dell’architetto Francesco Levacher realizzato da Arrigo Minerbi e aveva un peso di circa 170 tonnellate distribuite sulla sua altezza di 14 metri.

Scoglio di Fegina ^

Proseguendo la passeggiata verso il borgo di Monterosso al Mare si noterà senz’altro il grande scoglio posto a pochissimi passi dalla fine della spiaggia. Questo scoglio, a causa della sua posizione, è conosciuto come Scoglio di Fegina e come riportano i cartelli apposti nei dintorni è vietato scalarlo o utilizzarlo per fare tuffi nell’acqua ancora troppo bassa.

Lo scoglio di Fegina è anche conosciuto come i “faraglioni” a causa della sua spaccatura in due pezzi, nella quale rimbalza l’acqua che vi si scaglia contro.

Torre Aurora ^

A metà strada tra i due borghi non si può notare la suggestiva Torre Aurora, a strapiombo sul mare, che attualmente ospita una residenza privata e non è pertanto visitabile. Questa torre è il segno di una storia movimentata, dove gli scontri erano frequenti e dove il castello che si trovava anticamente su Monterosso al Mare rappresentava una forma difensiva per l’abitato. Altre torri sono sparse per il centro storico, come una torre medievale nel borgo antico.

La torre si allunga sul promontorio del Colle di San Cristoforo e venne costruita durante il XVI secolo per proteggere la repubblica genovese dagli attacchi saraceni che si facevano via via più frequenti.

Torre Aurora dalla via delle Agavi - Monterosso al Mare - Cinque Terre

Il Bunker della Seconda Guerra Mondiale ^

Bunker della Seconda Guerra Mondiale

Proprio al di sotto di Torre Aurora si trova una strana costruzione arrotondata: un bunker. Percorrendo il breve sentiero che la separa dal bunker ci si potrà arrivare piuttosto vicino, ma non è possibile entrarci. Siamo davanti al bunker costruito durante la seconda guerra mondiale in una posizione piuttosto insolita perché scoperta. Probabilmente l’accesso (o la fuga) via mare aveva fatto ritenere buona questa postazione.

La Statua di San Francesco ^

Statua di San Francesco sul panorama di Monterosso al Mare

Sopra a questa parte del lungomare si affaccia la grande statua di San Francesco d’Assisi che, accompagnato da un cane, guarda verso la spiaggia. Si può raggiungere la statua di San Francesco attraverso la passeggiata delle agavi che, con una piccola deviazione prima di proseguire per la chiesa di San Francesco, porta nel terrazzino su Monterosso nel quale si trova la statua.

Chiesa di San Francesco ^

Cimitero di Monterosso al Mare - Cosa Vedere

La nostra passeggiata sotto la pioggia continua sul sentiero che ci dirige fino all’ingresso della Chiesa di San Francesco. La chiesa si trova in un’unica struttura con il convento dei cappuccini e la piazzetta esterna sulla quale si affaccia è, probabilmente, più bella degli interni. La facciata esterna della chiesa è a righe orizzontali bianche e nere e, insieme al convento, venne costruita a partire dal XVII secolo.

Per tutti questi secoli fu di uso esclusivo dei frati francescani, se non per un piccolo periodo tra il XVIII e il XIX secolo durante il quale l’intero complesso venne confiscato e adibito a sede di guarnigione. Solo dal 1816 il convento venne restituito ai frati.

Parte del complesso venne distrutto nel 2013 a causa di una frana che portò verso valle diversi metri cubi di detriti, che fortunatamente non toccarono la chiesa.

Attraverso una scalinata che parte dalla piazzetta di San Francesco si arriva anche al cimitero della chiesa. L’incuria del tempo qui mostra i suoi anni e se non fosse per il suggestivo panorama di cui si gode al secondo piano del cimitero, non varrebbe la pena visitarlo.

Il Borgo Antico di Monterosso ^

Borgo Storico di Monterosso al Mare - Portici e piazza Principale

Siamo scesi dal colle di San Cristoforo e abbiamo raggiunto il borgo antico di Monterosso. Per accedervi è necessario passare sotto ai binari del treno e, proprio oltre questa infrastruttura, ci si apre la vista sugli edifici storici.

Monterosso vive di turismo e di certo non mancano bar, ristoranti e negozi di souvenir e prodotti tipici. L’intero centro storico è spesso invaso dai turisti attratti da quest’angolo di Liguria.

Noi ci spostiamo tranquillamente nonostante il grande numero di turisti. Questa terra, come le altre quattro, si può visitare piuttosto velocemente, ma è il perdersi tra i suoi vicoli che le rende così attraente.

Prima di concludere la visita di questa parte del centro storico, ci fermiamo a mangiare in focacceria, approfittando di questa irresistibile pietanza ligure.

Oratorio dei Bianchi o di Santa Croce ^

Nel cuore del centro storico di Monterosso al Mare si nasconde l’oratorio della Confraternita dei Bianchi o Oratorio di Santa Croce. La sua origine risale al XVI secolo, periodo nel quale venne costituita la confraternita dei bianchi che si occupava di opere caritatevoli in aiuto dei più bisognosi. Il nome “Oratorio dei Bianchi” deriva dalle vesti indossate solitamente dai confratelli durante le processioni.

All’interno si trovano numerosi ex-voto in favore o lasciati dai marinai, come testimonia il piccolo vascello appeso al centro della navata.

Come in tante altre città, anche a Monterosso al Mare, erano presenti più confraternite, e questo si può evincere dal vicino Oratorio dei Neri.

Oratorio dei Neri ^

Su piazza Don Giovanni Minzoni, nel pieno cuore del borgo di Monterosso al Mare, si affacciano due chiese. Una di questa è l’Oratorio dei Neri, dalla facciata a righe bianche e nere. Già al suo ingresso, sopra al portale, si può notare il teschio sovrapposto a due tibie incrociate che ci fa capire cosa aspettarci.

Noto anche come Oratorio di Santa Maria di Porto Salvo o Oratorio di Morte e Orazione, è un edificio in stile barocco la cui facciata venne riammodernata nel 1922. Varcando l’ingresso si accede alla chiesa, attualmente sottoposta a ristrutturazione, nella quale i simboli legati alla morte sono tutt’altro che rari: dall’alto delle decorazioni in stucco e affreschi si affacciano spesso teschi e scheletri che guardano verso i visitatori. Tutte queste decorazioni sono strettamente legate alla confraternita dell’Orazione e Morte che, attiva già dal XVI secolo, vide costruire questa chiesa durante il secolo successivo.

Nonostante il nome richiami lati negativi legati allo scorrere della vita, l’attività della confraternita era molto utile ai cittadini: un tempo solo i nobili riuscivano a dare sepoltura ai loro morti, mentre attraverso la confraternita si riusciva a dare un degno saluto anche alla popolazione meno abbiente. Inoltre la confraternita si occupava di aiutare vedove e orfani ed era usuale vestire con abiti neri con cappuccio, da cui il nome “Oratorio dei Neri”.

Scheletro interno Oratorio dei Neri

Attualmente la chiesa versa in condizioni critiche ed è possibile visitare il retro dell’altare attraverso un passeggiata di 15 secondi previo il versamento di un euro. In realtà non c’è nulla da vedere, ma è giusto contribuire in qualche modo al mantenimento di questa chiesa dalla storia così particolare.

La Chiesa di San Giovanni Battista ^

Sulla stessa piazza Don Giovanni Minzoni c’è la cattedrale di Monterosso al Mare: la chiesa di San Giovanni Battista. Questa è anche una delle chiese più antiche di tutta la zona: la sua costruzione cominciò nella seconda metà del XIII secolo e si concluse in circa venticinque anni. Ancora una volta la facciata della chiesa è decorata da linee orizzontali bianche e nere e il portone di ingresso è sormontato da un piccolo affresco che rappresenta il battesimo di Cristo. Sopra, nella parte alta della facciata, si trova un grande rosone.

L’intera chiesa è stata ristrutturata in epoca barocca in stile gotico genovese ed è divisa in tre navate. All’interno è ancora possibile vedere la fonte battesimale del XIV secolo e ammirare gli alti spazi della cattedrale cittadina.

Il campanile della chiesa di San Giovanni Battista risale al XIII secolo ed era stato inizialmente costruito come torre di vedetta da parte della Repubblica di Genova. Dopo essere stato alzato di qualche metro nel XV secolo, rimase vittima di un terremoto che ne richiese una parziale ricostruzione nel XVIII secolo.

Le Spiagge di Monterosso al Mare ^

Monterosso al Mare è l’unica delle cinque terre ad avere a disposizione una spiaggia e per questo motivo è molto amata. Buona parte delle spiagge del paese sono attrezzate con lettini, sdraio e ombrelloni e di tanto in tanto è presente anche qualche noleggio di canoe per vivere il mar ligure da sportivo.

Le spiagge a disposizione di questo borgo sono tre e tutte a pochi passi di distanza l’una dall’altra:

  • La spiaggia del Nettuno è quella più a Nord, ed è situata proprio sotto la grande statua del gigante;
  • La spiaggia di Fegina è quella in cui ci si imbatte scendendo dalla stazione dei treni. Questa è la spiaggia più lunga e prosegue verso il vecchio centro storico di Monterosso. Su questa spiaggia si trova anche lo scoglio di Fegina;
  • L’ultima spiaggia è quella di Monterosso, che si trova proprio davanti alla parte vecchia del centro storico. Si tratta di una spiaggia più piccola rispetto a quella di Fegina, ma molto più affollata, nella quale gli ombrelloni degli stabilimenti sono praticamente appiccicati.

Come Arrivare a Monterosso al Mare nelle 5 Terre ^

Per visitare Monterosso al Mare ci sono diverse possibilità. Sicuramente quella che mi sento di sconsigliare è di arrivare in città con la propria automobile: come in tutta la Liguria è praticamente impossibile trovare un posto auto comodo e disponibile e, magari, a tariffe umane.

La via più comoda e veloce è quella di arrivare in treno: c’è un treno ogni mezz’ora che congiunge Monterosso al Mare alle altre cinque terre e alle città limitrofe. Si tratta della soluzione migliore perché veloce, economica e perché la stazione è nel pieno centro del borgo di Fegina, a pochi passi (5 minuti a piedi) dal vecchio centro storico di Monterosso al Mare.

In alternativa, per un arrivo più scenografico, è possibile utilizzare i traghetti che permettono di navigare tra tutte le cinque terre e scendere a proprio piacimento per visitare i borghi.

Leggi la guida completa per organizzare un weekend alle Cinque Terre.

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Monterosso al Mare - le Cinque TerreCome organizzare la propria visita a Monterosso al Mare, il borgo più a nord delle 5 terre. Cosa vedere e come arrivare nel'unica terra con spiaggia.https://www.lorenzotaccioli.it/monterosso-al-mare-le-cinque-terre-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli