Il nostro risveglio a pochi passi dal Lago di Sainte-Croix, dopo aver attraversato le Gole del Verdon, prevede la prima tappa al paese di Moustiers-Sainte-Marie, prima di partire alla scoperta della Valensole e dei campi di lavanda fioriti.
Moustiers-Sainte-Marie Posizione e Altitudine
Cosa Vedere a Moustiers-Sainte-Marie
La Leggenda e la Stella di Moustiers-Sainte-Marie
Chapelle Notre Dame de Beauvoir
Grotta della Madeleine
Chiesa Notre Dame de l’Assomption
Il Centro Storico
Le Botteghe di Ceramica di Moustiers-Sainte-Marie e il Museo di Faiance
Chapelle Sainte Anne
Lac de Sainte-Croix
Dove dormire a Moustiers-Sainte-Marie
Moustiers-Sainte-Marie è ritenuto il più bel villaggio della zona, e non a torto. Questo paese è inserito tra “Les Plus Beaux Villages de France”, una classifica che raccoglie i primi trenta borghi nazionali che si distinguono per bellezza. Il suo territorio è compreso all’interno del Parco Naturale Regionale del Verdon.
Il borgo di Mousters-Sainte-Marie dista circa sette chilometri dal lago di Sainte-Croix e si trova costruito su di una collina rocciosa, divisa da un corso d’acqua che scende a valle e che crea una piccola cascata in paese. Ci troviamo nella regione a metà tra l’Haut Var e l’Haut Provence.
L’altitudine sul livello del mare del villaggio di Moustiers-Sainte-Marie è a 631 mslm, mentre il territorio comunale varia da 474 metri fino ad arrivare alle vette di 1729.
Arrivare a Moustiers-Sainte-Marie significa rimanere subito impressionati dalla sua bellezza. Per vederla, però, non bisogna sbagliarsi fermandosi nella parte bassa del nuovo borgo abitato. Da qui parte infatti una stradina in salita (lungo la quale sono numerose le macchine parcheggiate) che arriva fino all’ingresso del vecchio borgo.
Al centro del paese si trova il torrente che scende dalle montagne e che divide le due alte pareti rocciose su cui si sviluppa il centro storico.
Sul centro storico di Moustiers-Sainte-Marie si trova la stella delle falesie. Questa stella è appesa ad una catena che collega le due cime che si innalzano sulla città e che si narra essere stata messa da un cavaliere di ritorno dalle Crociate.
La leggenda vuole infatti che il cavaliere Blacas venne fatto prigioniero dai mamelucchi durante una crociata. Questi, fece quindi il voto di consacrare un monumento alla Madonna, qualora fosse stato liberato. Riuscito a fuggire, sulla strada del ritorno, si fermò a Moustiers-Sainte-Marie e attraverso una catena issò la stella a sedici rami (emblema della sua famiglia) tra le due vette che dominano la città. In realtà, però, ci sono altre sedici versioni sulla genesi di questa stella e nessuno sa quale sia quella reale.
Il suo peso, però, ha causato qualche problema: facendola precipitare ben undici volte e richiedendo, di tanto in tanto, una sua sostituzione. Quella attuale è una riproduzione del 1957, issata dopo l’ennesima caduta e semplificata a sole cinque punte.
Nel 1995 la stella venne sganciata e precipitò nel burrone. A distanza di un mese i cittadini si prodigarono per avere nuovamente la loro stella nella posizione ormai storica.
Attraverso duecento scalini, che cominciano a poca distanza dal parcheggio delle automobili, si può raggiungere la Chapelle Notre Dame de Beauvoir. Questa chiesetta regala paesaggi suggestivi sul centro storico e la vallata sottostante.
All’arrivo si sarà praticamente sotto la stella delle falesie, che dondola sopra le nostre teste. Gli scalini per arrivare alla cappella sono di pietra ormai liscia, a causa del forte afflusso di pellegrini che sono passati da qui lungo i secoli. In quindici minuti o poco più si arriva alla cappella, ma è consigliabile fare questa passeggiata nella primissima mattinata o nel tardo pomeriggio, quando il sole batte meno forte.
Arrivati alla chiesa Notre Dame de Beauvoir si rimarrà stupiti dal buio che vi è all’interno, che rende l’ambiente anche piuttosto fresco. Se volete vedere meglio l’altare potete avvicinarvi al lato destro, dove si troverà un piccolo marchingegno che con 50 centesimi o un euro permetterà di attivare l’illuminazione per un paio di minuti.
Questa chiesa risale al XII secolo, così come il suo campanile e presenta davanti un porticato in stile romanico. La porta di accesso in legno è invece di epoca rinascimentale. La chiesa è composta al suo interno da quattro campate a navata unica: le prime due sono in stile romanico, le altre invece in stile gotico.
Dalla scalinata che conduce alla Chapelle Notre Dame de Beauvoir, è possibile anche raggiungere una caverna poco distante, scavata nella roccia, che dietro ad un’inferriata nasconde alcune statue e ricorda il punto in cui avvenne un’apparizione della Madonna.
Questa si chiama Cappella della Madeleine.
Nella piazza centrale di Moustiers-Sainte-Marie si trova la particolare chiesa di Notre Dame de l’Assomption, con il suo bel campanile. La fiancata della chiesa definisce tutto un lato della piazza e nasconde al suo interno una struttura irregolare ma piuttosto curiosa.
Questa chiesa, in stile romanico, risale al XII secolo e durante il XIV secolo venne attuata una ricostruzione. La ricostruzione in stile gotico, però, si limitò solamente alla parte del coro e questo è il motivo per cui si trova fuori asse rispetto alla navata della chiesa.
Entrando si potrà ascoltare la particolarissima musica lounge, del tutto insolita per una chiesa e che viene diffusa sulla lunga navata in stile romanico/provenzale, divisa da cinque campate i cui archi sono scavati nella pietra di tufo.
Nella parte del coro, si trova l’altare ottenuto da un sarcofago in marmo risalente al IV secolo. Usciamo dal lato opposto rispetto all’ingresso, ma solo allontanandoci possiamo ammirare il grande campanile in stile romanico/lombardo. I suoi cinque livelli sono ottenuti dalla pietra di tufo calcareo. Nonostante i notevoli rinforzi alla base, fino al XVII secolo, il campanile tendeva a dondolare sotto l’oscillazione delle campane, solo dopo un’ulteriore intervento per renderlo ancora più stabile la situazione si è consolidata.
La bellezza di Moustiers-Sainte-Marie è anche il suo centro storico. Le forme delle case sono tutte diverse tra loro e le facciate chiare sono decorate da persiane verdi, azzurre e rosse. I vicoli stretti su cui danno gli ingressi si aprono di tanto in tanto su piccole piazzette.
Sono numerosi i negozi che vendono souvenir e oggetti in ceramica, ma non sono invadenti come nelle classiche cittadine turistiche. Mi piace il clima che respiro in questo borgo e, essendo ancora mattina presto, ne approfittiamo per fare una sosta al forno e mangiare un dolce tipico francese: la Tropézienne, un pan brioche farcito con una crema pasticcera mista alla meringa all’italiana.. una botta di zuccheri insomma! (Il nome deriva dal luogo in cui questo dolce ha avuto origine: Saint Tropez).
Il centro storico è ricco di botteghe che vendono oggetti in ceramica. Gli oggetti in vendita sono tendenzialmente tradizionali e non brillano certo per gusto moderno. L’alto numero di botteghe è dovuto alla celebrità delle ceramiche di Moustiers-Sainte-Marie, tanto da essere presente un museo dedicato a quest’arte.
Il museo di Faiance venne pensato nel 1930 ed è completamente dedicato alla maiolica di Moustiers. All’interno si trovano oggetti di terracotta appartenenti a diversi periodi e provenienti dal villaggio. Alcuni dei pezzi più belli sono delle maioliche decorate risalenti al XVII e al XVIII secolo.
Subito fuori dal centro storico, nella strada lungo la quale si trovano i parcheggi, c’è un piccolo sentiero in salita che, tra due muri di pietra, porta alla Chapelle Sainte Anne. Quella che ci troviamo davanti è una piccola cappella in pietra e legno, che sembra quasi essere stata abbandonata. Avvicinandoci alla porta sbirciamo al suo interno, grazie ai pali di legno che sbarrano l’ingresso: si tratta di uno spazio ormai vuoto riempito da un piccolo presepe.
Sembra che già in epoca medievale fosse qui presente una cappella, ma la Chapelle Sainte Anne risale al 1616 e venne costruita utilizzando materiali prelevati da una vecchia torre demolita nelle vicinanze.
Se si arriva a Moustiers-Sainte-Marie, probabilmente è perché si è passati dal grande Lac de Sainte-Croix. Questo dista appena sette chilometri ed è considerata la spiaggia degli abitanti di questa regione della Francia. Durante i mesi estivi, infatti, numerosi francesi si ritrovano qui per una giornata di relax e qualche bagno nel lago.
Il Lac de Sainte-Croix è anche il punto di arrivo del percorso sulle gole del Verdon, il canyon più grande d’Europa che è visitabile sia nelle sue acque, anche attraverso alcuni sport praticabili con una delle agenzie del luogo, che dalle strade panoramiche che si sviluppano sia sul lato nord (Route de Crêtes) che sul lato meridionale (Corniche Sublime) della sponda del canyon.
Moustiers-Sainte-Marie è un piccolo paese, ma rispetto alla natura selvaggia delle gole del Verdon che la precedono, è davvero ben attrezzato a livello di strutture ricettive.
Come ho fatto durante il mio tour della Provenza, ti consiglio questa cittadina come base di appoggio per dormire e per visitare, oltre che il paese, anche le destinazioni vicine come il Lac de Sainte-Croix, le gole del Verdon, la Valensole e la sua fioritura della lavanda.
Io ho scelto questo bell’hotel immerso nella natura e dallo stile provenzale. Ha poche camere, ma è molto comodo perché non avrai problemi di parcheggio. A questo link trovi invece numerose altre destinazioni nella città.
Se sei all’interno di un viaggio itinerante ti consiglio di scegliere un hotel subito al di fuori del centro storico, così da essere comodo anche ad arrivare e ripartire con l’auto. Se invece prevedi di rimanere a rilassarti qualche giorno in paese, puoi optare per un hotel in centro storico e vivere al massimo l’esperienza di questo bellissimo paesino.
Moustiers-Sainte-Marie è solo uno dei tanti bellissimi borghi che incontriamo lungo il nostro viaggio per tutta la Provenza: scopri tutte le tappe.