Un Giorno ad Otranto – Cosa Vedere

Abitazioni, Centro Storico

Lasciata Lecce continuiamo il viaggio verso Sud con destinazione Otranto. Continuo a confondere Otranto con Ostuni e non riesco mai a ricordare quale delle due città abbiamo già visitato e quale stiamo per visitare.

La Storia di Otranto in Breve

Teschi ed Ossa Otranto

Come prima cosa raggiungiamo l’hotel, leggermente fuori dalla piccola cittadina, lasciamo i bagagli e ci riposiamo qualche minuto, poi andiamo in visita al centro cittadino. Otranto viene definita anche come la “porta d’Oriente” perché è distante solamente 80 km (in linea d’aria) dall’Albania. Nel passato, grazie alla sua posizione, fu una delle città più importanti della zona, infatti nell’XI secolo con l’espressione “Terra d’Otranto” si intendeva tutta l’area geografica che ora comprende anche il Salento, Lecce, Brindisi, Taranto ed addirittura Matera.
Nel 1480 ci fu però un episodio sanguinoso: i Turchi assaltarono la città e decapitarono poco meno di mille otrantini perché non rinnegarono la loro fede cristiana. Gli Aragonesi, in seguito a ciò provvederono a fortificare la cittadina con un castello e la cinta muraria: Otranto divenne così inespugnabile.

Oggi la città è molto bella, conservata bene e curata: infatti molti pugliesi benestanti hanno comprato qui la casa di villeggiatura, ristrutturando vecchi palazzi, vista la vicinanza con le più belle costiere del Salento. La sensazione che ci sia un buon potere d’acquisto tra i visitatori della città si percepisce dai numerosi negozi che vendono artigianato artistico e prodotti di lusso, ed anche alla sera vedremo un centro pienissimo, al limite della possibilità di muoversi.

L’Itinerario di Otranto

Arrivando verso il centro si incontra la torre Alfonsino con la sua vicina Porta di Terra. Dalla parte opposta c’è invece un ingresso sul ponte che sostituì quello levatoio, appena varcato ci si ritrova in una piazzetta del centro storico dal quale è possibile accedere al Castello Aragonese risalente al 1480 sostituì il precedente edificio di origine normanno-sveva ed ospita oggi manifestazioni e mostre.

Salendo tra le stradine pedonali della città si arriva fino alla piazza Basilica, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, la cui facciata risulta essere molto semplice, ma all’interno ha uno splendido mosaico pavimentale (il più grande di tutto il sud Italia) raffigurante scene dell’Antico Testamento con creature fantastiche, grande 800 metri quadrati e risalente all’XI secolo. Non è l’unica particolarità di questa Cattedrale, dotata anche di una cripta dal soffitto molto basso con numerosissime colonne (42) finite da capitelli di diversa fattura: corinzi, dorici e romanici.. La cosa più strana, però si trova nella cappella dei Martiri, edificata nel 1480 da Ferdinando I: qui si trovano le reliquie degli otrantini decapitati in grandi teche di vetro. Inoltre dietro l’altare si trova anche il masso sul quale avvenne l’esecuzione. Lo spettacolo è decisamente inusuale ed un po’ macabro, con tutti quei teschi mischiati alle ossa degli scheletri.

Purtroppo è ancora troppo presto per entrare: la porta è chiusa, perciò torneremo più tardi..

Continuiamo a passeggiare per il centro storico in un continuo sali e scendi di vie: in un attimo siamo ad ammirare il panorama sul porto del mar Adriatico, poco dopo usciamo da porta Terra e ci troviamo nella piazza sul Mare, proprio fuori le mura.
In una parte del centro la cinta muraria è a strapiombo sull’acqua.
Decidiamo di fermarci in un bar per rifocillarci tra le specialità pugliesi ed una birra fresca.

Ripartiti raggiungiamo la Basilica di San Pietro che si trova vicina a Piazza del Popolo sull’omonima via. Costruita tra il IX ed il X secolo è abbastanza piccola, ma inizialmente rappresentava la chiesa principale di Otranto. La piccola basilica deve il nome ad una sosta che fece San Pietro nel suo viaggio verso Roma.. e già che c’era ne approfittò per una predica. All’interno sono custoditi alcuni affreschi bizantini, ma gli orari di apertura estremamente ristretti diventano un ostacolo alla sua visita.

Si è fatto finalmente l’orario per poter visitare la Cattedrale, quindi la raggiungiamo per ammirarne gli interni..

Terminata la visita abbandoniamo la città ed andiamo un po’ in spiaggia a fare un bagno, approfittando delle bellissime scogliere. La sera, al nostro ritorno, la città si è riempita di gente: facciamo fatica a trovare un posto dove fermarci per cena.. Quando torniamo tra le vie del centro c’è talmente tanta gente che fatichiamo a camminare tranquillamente..

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Un Giorno ad Otranto - Cosa VedereScopri l'itinerario di cosa vedere a Otranto in un Giorno. Ecco anche i segreti legati ai macabri ritrovamenti dentro alla Cattedrale della città pugliese.https://www.lorenzotaccioli.it/un-giorno-a-otranto-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli