Site icon Lorenzo Taccioli

Parco delle Cave di Milano

Il parco delle Cave è una della aree verdi più grandi di Milano, infatti si trova al terzo posto per estensione tra i parchi cittadini, subito dopo al parco Nord e al parco Forlanini.

Si tratta di un’area verde inaugurata nel 2002, in cui la natura viene lasciata abbastanza selvaggia e libera di crescere. Così a sentieri più curati se ne alternano altri in cui la vegetazione è libera di crescere e ci si ritrova praticamente immersi in un bosco. Il parco delle Cave deve il suo nome ai quattro bacini artificiali che vennero scavati proprio qui e che oggi sono riempiti d’acqua, tanto che in molti si può persino pescare.

La sua storia, da cava a parco urbano, la rende anche il primo esempio italiano di forestazione urbana. Venire qui per fare sport o una semplice passeggiata sarà estremamente piacevole, per via dei bellissimi scorci fatti di natura verdeggiante, acqua, passerelle in legno e sentieri terrosi facilmente percorribili che conducono tra bassi arbusti e boschetti veri e propri.

Dove si trova il Parco delle Cave ^

Il parco delle Cave si trova nel comune di Milano, ad ovest della città, all’interno del comune di Baggio nel municipio 7. Le sue vaste dimensioni di circa 135 ettari l’hanno fatto divenire una parte importante del parco agricolo Sud Milano, che si estende da qui verso la parte meridionale della città, inglobando il Boscoincittà e il parco di Trenno.

Come arrivare al Parco delle Cave ^

Per arrivare al parco delle Cave si può optare per l’automobile o per i mezzi pubblici. Arrivando con la propria macchina non si avranno difficoltà a trovare parcheggio, questa parte di Milano è sufficientemente periferica per poter trovare comodamente un posteggio.

Se invece si scelgono i mezzi pubblici, tendenzialmente dal centro di Milano, ci sono più possibilità, ma si dovrà sempre optare per un autobus, perché le fermate della metropolitana sono distanti da qui:

Se invece avete intenzione di farvi una lunga passeggiata e volete arrivare in metropolitana le due fermate più vicine sono:

Breve storia del Parco delle Cave ^

La nascita del parco delle Cave va ricercata nello scorso secolo, nonostante il parco vero e proprio sia di origine più recente. Milano fu una città in cui durante i decenni si costruì molto e servivano continuamente nuovi materiali per produrre cemento. Questi venivano estratti nelle aree agricole e proprio l’estrazione di ghiaia e sabbia, avvenuta dove ora si trova il parco, causò la creazione delle quattro cave che oggi possiamo ancora vedere e che danno il nome a quest’area. 

Si tratta della cava Cabassi, cava Casati, cava Ongari-Cerutti e cava Aurora che vennero generate a partire dagli anni venti del novecento. L’estrazione continuò però un lungo periodo, terminando solo negli anni settanta. Sfruttato il terreno questo venne lentamente abbandonato a se stesso. 

Qualcuno vide però in queste cave un’opportunità e già dalla fine degli anni venti alcune associazioni di pescatori cominciano a sfruttare questi enormi bacini naturali che si erano venuti a creare. 

La conversione da aree riservata esclusivamente a cava e alla pesca, a quella di parco pubblico si è avuta con la collaborazione dei pescatori, del consiglio di zona e con l’assessore all’ambiente del comune di Milano, attuando quanto previsto dal piano regolatore del 1976 che destinava questa area proprio a parco naturale. In quell’occasione è stata risanata l’intera zona e le cave riempite con le acque del fiume Ticino, portate qui per via del canale Villoresi.

Il progetto Parco delle Cave venne messo a punto negli anni ottanta e prese il via ufficialmente negli anni novanta, dopo aver suddiviso l’area in lotti e cominciata la loro lavorazione che, sul finire del progetto, venne affidata all’associazione Italia Nostra, che gestiva già il Boscoincittà. I lavori ebbero fine nel 2002 con una grande festa di inaugurazione.

La collaborazione con Italia Nostra terminò nel 2009 su scelta dell’associazione e la gestione venne quindi affidata alla facoltà di biologia dell’università Statale.

Le Cave del Parco delle Cave ^

Il parco delle Cave è un parco ad accesso libero, dove tutti possono entrare per rilassarsi in un grande polmone verde della città. I suoi sentieri sono adatti per fare jogging e i suoi grandi alberi per fermarsi all’ombra per un pic nic lasciandosi alle spalle lo stress cittadino.

Chi ama la pesca sportiva, se di sport si può parlare (…), potrà inoltre iscriversi a una delle associazioni che gestiscono queste cave. La presenza dei pescatori permette anche di avere un presidio sul territorio mantenendo la sua fruizione sicura per tutte le famiglie che giungono qui.

L’intero Parco delle Cave è una vera e propria oasi naturale al lato della città, tra i suoi sentieri si possono incontrare diversi boschi in cui l’intervento dell’uomo è ridotto al minimo, così che in autonomia si ricrei un ecosistema tipico di queste zone. Anche gli alberi morti o caduti vengono lasciati al loro posto, così da creare rifugi per gli animali o da biodegradarsi direttamente sul terreno.

Non è invece possibile fare il bagno nelle acque delle cave, anche se durante la nostra passeggiata abbiamo visto numerosi bambini e famiglie nuotare nella cava Cabassi. 

All’interno del parco delle Cave di Milano sono presenti anche due cascine:

Il parco delle Cave è abitato da numerosi animali, tra cui rettili, uccelli di svariate varietà, anfibi, upupe, conigli, volpi, aironi, cormorani e durante le ore notturne si risvegliano anche pipistrelli e civette.

Cava Ongari Cerutti ^

La cava Ongari Cerutti è la più grande in assoluto tra le quattro cave del parco. Occupa la parte più settentrionale del parco ed ha una forma allungata che si ricongiunge, attraverso una strettoia, ad un bacino più sferico. Passandoci intorno può quindi dare l’impressione di essere divisa in due elementi, mentre in realtà si tratta della stessa cava. Originariamente, però, come è deducibile dal nome si trattava effettivamente di due cave distinte.

Questa è stata quella aperta più di recente, venne infatti scavata intorno agli anni sessanta e fra le quattro fu l’ultima ad essere dismessa.

Cava Casati ^

Cava Casati è invece la seconda cava che si incontra percorrendo il parco delle Cave da nord a sud. Anche nella classifica delle grandezza questo specchio d’acqua ricopre la seconda posizione ed ha una forma decisamente irregolare. 

Questa cava è, in ordine temporale, la seconda ad essere utilizzata per la pesca sportiva. Nel 1933 vi ci si insedia l’associazione di pesca Il Bersagliere.

Nella stradina che separa la Cava Casati dalla Cava Ongari Cerutti si trova il circolo dei bersaglieri, un basso agglomerato di costruzioni rosse che si affacciano sul lago e dove è possibile acquistare qualcosa da bere in un piccolo punto ristoro. Nei pressi del circolo si trovano anche alcune barchette ormeggiate direttamente dentro alla cava.

Al centro della cava Casati è presente anche un minuscolo isolotto, raggiungibile solo in barca, dove sotto a una tettoia improvvisata è stata installata una piccola panchina.

Cava Aurora ^

Cava Aurora è quella centrale, la seconda da sud e la più piccola in assoluto. Ha una forma regolare quasi circolare ed è separata da uno stretto sentiero alberato dalla cava Casati.

La cava Aurora, tra le quattro, è la prima che le associazioni di pescatori occupano per la loro pesca sportiva. Già nel 1929 l’associazione U.P. Aurora Arci comincia a frequentare le sue sponde.

Cava Cabassi ^

L’ultima fossa del parco delle Cave è la cava Cabassi. Si tratta di quella posta più a sud, vicina comunque ad uno degli ingressi del parco. Tra tutte quelle viste è anche quella più affollata, probabilmente per via del fatto che è praticamente l’unica ad avere dei lunghi giardini accessibili a tutti lungo le sue sponde. Le famiglie sono quindi numerose lungo questo specchio d’acqua, che è anche quello che viene preso d’assalto da chi, in barba ai regolamenti del parco, decide di fare un bagno nelle sue acque.

La cava Cabassi è stata aperta negli anni cinquanta e terminata l’attività estrattiva è stata parzialmente richiusa fino al 1977.

La cava Cabassi è stata quella recuperata più recentemente rispetto a tutte le altre, nel 2000 per la precisione, anno in cui l’Associazione Pescatori Cava Cabassi viene fondata e comincia ad utilizzare le sue acque per la pesca sportiva.

Lucciole nel Parco delle Cave ^

Il parco delle Cave di Milano è famoso anche per le sue lucciole. Essendo un’area naturale (quasi) incontaminata, negli anni si è sviluppata una flora e una fauna tipica dei parchi e delle zone boschive. Tra questi, nelle sere di primavera ed estate, è possibile vedere le luci intermittenti delle centinaia di lucciole che qui si aggirano.

La loro presenza è talmente famosa che decine di persone vengono qui apposta per avvistare questo fenomeno che effettivamente in città è più unico che raro. Vengono proprio organizzate delle passeggiate notturne all’interno del parco, volte all’avvistamento di questo fenomeno.

La cascina Linterno, ogni anno da fine Maggio a Giugno inoltrato, organizza proprio delle serata a tema, chiamate Lusiroeula (ovvero Lucciolata). Le serate sono un paio a settimana e si svolgono con una passeggiata ad anello alla ricerca di questo fenomeno che le lucciole mettono in atto per compiere l’accoppiamento. L’appuntamento è ad offerta libera ed è preceduto da un breve briefing sulle norme di comportamento da adottare.

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