Penne – Cosa vedere nel borgo abruzzese

Penne - I borghi piu belli d'Italia

Penne è un bel borgo abruzzese, riconosciuto nel circuito dei Borghi più belli d’Italia dal 2012. L’intero centro storico si snoda tra quattro colli: colle Sacro, colle Romano, colle Castello e colle Cappuccio. Ciò ha dato vita al toponimo Pinna (altura), che nei secoli si è poi trasformato in Penne.

Nonostante buona parte del centro storico cittadino risalga all’epoca medievale, la sua storia è in realtà ben più antica. Un primo agglomerato era presente già nell’età del ferro e nel VI secolo avanti Cristo fu costruita la cittadina vestina. Divenne presto l’antica capitale dei Vestini.

Oggi troverai un borgo vivo e movimentato, che tra le strette vie del centro, conserva tutto il suo sapore storico.

Dove si trova Penne ^

Penne è un bel borgo dell’Abruzzo. Più in particolare è in provincia di Pescara ed è posizionato sulle colline ai piedi del parco nazionale del Gran Sasso. La cittadina è più o meno a metà strada tra le alte montagne del Gran Sasso e il mare Adriatico.

Il borgo sorge a un’altitudine di 438 metri sul livello del mare.

Distanza tra Penne e Pescara ^

La distanza tra Penne e il centro storico di Pescara, suo capoluogo di provincia, è di circa 35 chilometri. In auto impiegherai più o meno 40 minuti per arrivarci. Con i mezzi pubblici (autobus) la percorrenza varia invece tra i 50 minuti e l’ora e un quarto.

Cosa vedere in un giorno nel borgo di Penne ^

Il borgo di Penne è ricco di monumenti ed edifici storici. Buona parte di questi sono stati costruiti in mattone, elemento utilizzato anche in alcune pavimentazioni. Ciò le è valso il nome di Città del Mattone.

Nonostante durante la seconda guerra mondiale la città abbia subito alcuni distruttivi bombardamenti (che l’hanno portata al conferimento della medaglia d’argento al merito civile), sono ancora molti gli edifici storici da vedere.

In una giornata riuscirai a percorrere l’intero centro storico e a raggiungere anche l’omonimo lago. Ricordati però di indossare scarpe comode, perché i vicoli del centro sono un continuo sali e scendi.

Ecco cosa vedere in un giorno nel paese di Penne.

Porta San Francesco ^

L’ingresso principale al borgo di Penne è la sua imponente porta San Francesco. L’aspetto attuale è frutto di una costruzione del 1780, restaurata poi nel 1870. Le sue dimensioni notevoli sono realizzate attraverso l’uso di mattoni, che definiscono un’unica fornice con un grande arco a tutto sesto. Le decorazioni alla struttura sono le lesene posizionate sui massicci basamenti che terminano in capitelli e sorreggono l’architrave sormontata da un timpano curvilineo.

Proprio nel timpano trova posto la statua di San Massimo, il patrono della città.

Su porta San Francesco, in passato nota come porta San Nicola, c’è anche una lapide marmorea in ricordo della visita di San Francesco nel 1216. Ai suoi lati, invece, trovi due antiche strutture:

  • a sinistra la torre urbica del XV secolo;
  • a destra la chiesa di San Nicola, ristrutturata nell’ottocento.

Piazza Luca da Penne ^

Giungi ora alla piazza Luca da Penne, la piazza principale del borgo. Questa è a metà via tra i due colli principali della città, colle Sacro e colle Castello. Da qui parte il corso dei Vestini, la strada centrale dell’area settentrionale del centro, mentre quella meridionale è tagliata da corso Umberto I.

Qui, oltre ad alcuni bar e attività, sorgono importanti edifici come quello del municipio e la chiesa di San Domenico.

Chiesa e chiostro di San Domenico ^

Sulla piazza Luca da Penne trovi la chiesa e il chiostro di San Domenico. Queste strutture, di origine medievale, risalgono al duecento. Sono state riviste durante i secoli portandole a uno stile barocco nella prima metà del settecento.

La facciata della chiesa di San Domenico è dotata di due paraste laterali che stringono il portale centrale dotato di una cornice marmorea e che si chiude in un timpano spezzato. Al di sopra c’è una piccola nicchia con la statua quattrocentesca della Madonna in trono. Gli interni sono a navata unica e dotati di piccole cappelle laterali decorate anche con dipinti cinquecenteschi. Una cupola anticipa lo spazio riservato al presbiterio.
L’altare maggiore è decorato con marmi policromi e anticipa un coro in legno settecentesco.

Collegato alla chiesa di San Domenico c’è la cappella del Rosario, un piccolo edificio barocco costruito agli inizi del seicento. Qui puoi vedere alcune importanti opere in legno, tra cui il soffitto a lacunari di metà seicento.

Facciata della chiesa di San Domenico a Penne
Chiostro di San Domenico - Sede del municipio

Il chiostro di San Domenico è attaccato alla chiesa e conserva al suo interno il lapidario civico. Puoi accederci liberamente e troverai davanti a te un porticato a base rettangolare con grandi archi a tutto sesto al pian terreno e doppi archi al piano rialzato.

Al fianco dell’ingresso alla chiesa di San Domenico trovi anche gli uffici del municipio di Penne.

Piazza XX settembre ^

Proseguendo nella passeggiata e salendo sul corso dei Vestini, arriverai a piazza XX settembre. Questa bella piazzetta è attualmente utilizzata come parcheggio ed è contornata da storici palazzi ben conservati.

Monumento ai Martiri Pennesi ^

Monumento ai Martiri Pennesi in piazza XX settembre

Al centro di piazza XX settembre svetta il monumento ai Martiri Pennesi del 1837. Questo è un omaggio agli otto cittadini che vennero fucilati il 21 settembre del 1837 a Teramo. La loro colpa era di aver cospirato contro il governo borbonico e di aver dato il via a un moto insurrezionale. Ben presto divenne il simbolo del risorgimento locale e fu al centro delle cerimonie commemorative dei tre moti insurrezionali degli anni 1821, 1837 e 1848.

Il monumento ai Martiri Pennesi è composto da un massiccio podio a gradoni da cui si innalza l’obelisco che emerge dal grande basamento in pietra a forma di parallelepipedo. Qui, a protezione del monumento c’è un grande leone ruggente.

Alla base dell’obelisco c’è una targa in marmo che ricorda l’evento della fucilazione. Sulla sommità dell’obelisco, invece, c’è la stata di un’aquila con una palma e una stella a cinque punte.

Chiesa di San Giovanni Evangelista ^

Continuando a salire su corso dei Vestini arriverai nei pressi della chiesa di San Giovanni Evangelista. Questo massiccio edificio, corredato anche da un monastero, è oggi impiegato come auditorium e spazio per mostre.

La chiesa di San Giovanni Evangelista è dotata di due portali, entrambi rinascimentali. Sono stati costruiti a pochi anni di distanza: il primo è del 1594 e si affaccia sulla Salita degli Orti, il secondo è del 1604 e si affaccia sull’omonima piazzetta.

Le origini dell’edificio sono più antiche, infatti era già presente in epoca medievale quando fu costruito in mattoni. Solo successivamente venne rivisto in stile gotico. A questa revisione fanno riferimento le monofore e i piccoli archi.

Al fianco della chiesa di San Giovanni Evangelista sorge il campanile a base quadrangolare e dotato di finestre circolari impreziosite da formelle colorate, anch’esse circolari.

Gli interni della chiesa sono invece stati rivisti nel XVI secolo e sono disposti su di un’unica navata. Qui trovi molte decorazioni: da affreschi romanici a stucchi con gli stemmi delle famiglie nobili locali. Tutte queste opere sono valorizzate anche grazie al profondo intervento di restauro terminato nel 2009.

Piazzetta Santa Croce e Porta da Capo ^

Corso dei Vestini termina nella piazzetta Santa Croce. Le sue dimensioni sono modeste e la sua pianta in pendenza rappresenta il punto d’incontro di ben sei strade.

Siamo nella parte nord occidentale del centro storico di Penne. Se osservi attentamente ti accorgerai di avere davanti la cinta muraria cittadina e, infatti, a sinistra della chiesa di Santa Croce trovi le due fornici della Porta da Capo, anche nota come porta Santa Croce. A destra della chiesa c’è invece la Salita Castello, che conduce a uno dei punti più alti di questa parte del centro di Penne.

Chiesa di Santa Croce ^

Chiesa di Santa Croce in piazza santa Croce e Porta da Capo

A dare il nome alla piazzetta è la chiesa di Santa Croce. La facciata porta con se alcuni simboli riferiti alla Passione di Cristo, aggiunti nel XIX secolo da alcuni passionisti.

La chiesa di Santa Croce prese il posto delle precedente chiesa di Sant’Erasmo, costruita ad inizio del trecento. Solo nel cinquecento venne ricostruita in questo stile barocco. Particolare è la sua facciata simmetrica dove puoi trovare due portoni d’ingresso sormontati da due finestre circolari e due lesene ai lati che si concludono in una trabeazione curvilinea. Al centro si innalza poi il campanile a vela.

Al suo interno, tra le opere che puoi vedere, la più importante è la rappresentazione della Deposizione, opera dell’artista pennese Ronzi. Qui c’è anche un piccolo altare in legno dorato che chiude l’aula unica a base rettangolare, coperta da capriate in legno a vista.

Chiesa di Santa Chiara ^

Continuando a salire lungo i vicoli in pendenza di Penne arriverai nella piazzetta su cui si affaccia la chiesa di Santa Chiara. Siamo in uno dei punti più alti del borgo sul colle Castello. Questo è il colle che insieme al colle Sacro ha ospitato le prime urbanizzazioni della città.

La chiesa di Santa Chiara risale al duecento. In quell’epoca fu costruita insieme al convento delle Clarisse (trasformato in ospedale agli inizi dello scorso secolo), al fianco della già esistente chiesa di San Lorenzo. L’aspetto attuale della chiesa è però frutto di una ricostruzione del XVII secolo.

La facciata è piuttosto semplice e dalla forma regolare, con un portone centrale sormontato da una finestra rettangolare. Sul lato destro svetta il campanile che termina con una cupola a bulbo in bronzo.

Gli interni della chiesa di Santa Chiara sono disposti su di una pianta a croce greca, con quattro bracci delle stesse dimensioni. Appena entri ti colpirà il pavimento a mosaico, abbastanza ben conservato. Il resto dei decori risale per lo più al settecento. Questi sono stucchi alle pareti e un grande affresco nella cupola che risale al 1782 e rappresenta il Paradiso.

Ai fianchi dell’altare puoi vedere due grate in ferro. Queste erano utilizzate dalle monache che assistevano così alla messa, sedendo sugli scranni in legno nascosti dietro al muro. Dentro alla chiesa di Santa Chiara è anche conservato l’ossario delle suore clarisse nel presbiterio. Questo è segnalato da una lapide romana del I secolo dopo Cristo che serve a chiuderlo.

Giro del Belvedere ^

Giro del Belvedere - Sulla mura storiche di Penne

Scendendo dalla chiesa di Santa Chiara e raggiungendo la Salita Castello arriverai all’inizio di una bella passeggiata. Da qui parte il sentiero noto con il nome di Giro del Belvedere. Questo percorre i margini del centro storico e sale e scende lungo delle scalette tra le antiche mura cittadine e le facciate delle case. Di tanto in tanto si apre uno scorcio suggestivo sul resto del centro cittadino.

Casa di Margherita d’Austria ^

In questa parte del centro cittadino di Penne c’è anche la casa di Margherita d’Austria. Infatti devi sapere che la città di Penne fu controllata dal casato dei Farnese per circa due secoli a partire dalla metà del cinquecento circa.

Proprio durante questa dominazione, la regina Margherita d’Austria (nata nelle Fiandre nel 1522 e morta ad Ortona nel 1586) soggiornò in città. La regina era figlia dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, che le lasciò in eredità gli stati farnesiani, tra cui questa città su cui governò fino alla morte.

La facciata della casa di Margherita d’Austria risale al XVI secolo e nasconde un cortile con un loggiato rinascimentale. Il palazzo dispone di diversi vani segreti. In uno di questi si nascose Clemente De Caesaris dopo i moti del 1837.

Oggi ospita al suo interno l’istituto delle suore della Sacra Famiglia.

Chiesa di San Ciro ^

Facciata della chiesa di San Ciro a Penne

Riprendi a scendere verso la piazza centrale di Penne. Ripercorrendo il corso dei Vestini noterai la semplice facciata della chiesa di San Ciro. Fa parte di un unico complesso con il convento della Sacra Famiglia.

La chiesa di San Ciro e il monastero nacquero nel XVI secolo. Fu proprio Margherita d’Austria a permetterne la costruzione, cedendo un’intera ala del suo palazzo del Governo ai monaci della Sacra Famiglia.

La facciata in laterizio è decorata da due paraste per lato che stringono il portone centrale e il finestrone rettangolare che vi sorge al di sopra. La facciata si conclude poi con una forma semicircolare.

Gli interni sono distribuiti su di un’unica navata e presentano decorazioni con intonaco e stucchi.

Fonte Manente ^

Fonte Manente ricavata sotto al piano stradale - Penne

Procedi scendendo per circa 300 metri (4 minuti) e sulla sinistra troverai il largo Fonte Manente. Questo deve il suo nome alla Fonte Manente, l’unica fontana antica rimasta dentro al centro storico.

La sua particolarità è che è posizionata ad un piano inferiore rispetto a quello del piano stradale, per cui ti troverai davanti una specie di invaso all’interno del quale potrai scendere per via di una breve scalinata. A proteggere la fonte Manente dalla strada c’è una ringhiera che segue la forma curvilinea dell’incavo.

Come buona parte delle costruzioni di Penne, anche la struttura di questa fontana è per lo più in mattoni e conduce lo sguardo verso la vasca in pietra dalla forma semicircolare. Sopra alla fontana ci sono tre finestrelle, di cui due quadrate ed una ad arco a tutto sesto, tutte chiuse da grate in ferro. Sotto a quella centrale una targa in marmo riporta l’anno 1886.

Chiesa dell’Annunziata ^

La prossima tappa tra le cose da vedere a Penne è la chiesa dell’Annunziata. L’attuale chiesa è frutto di una ristrutturazione del 1773, fatta eseguire su volontà della Compagnia della Pietà. La chiesa era però già esistente da un secolo.

La chiesa dell’Annunziata ha una facciata imponente, più recente del resto dell’edificio. Questa risale infatti agli inizi dell’ottocento ed è caratterizzata da una libertà compositiva che contiene in sè diversi elementi barocchi. Particolare è la sua forma concava e il distacco dalle colonne che scandiscono l’andamento frontale.

Gli interni della chiesa dell’Annunziata sono invece caratterizzati da una cellula centrale coperta a calotta. Questa è affiancata da due campate minori coperte invece con volte a botte. L’altare maggiore è invece posizionato in un ulteriore vano, a base rettangolare.

Portici Salconio ^

Portici Salconio - XX secolo

Tra le parti più recenti del centro storico di Penne ci sono i portici Salconio. Ben conservati, risalgono agli inizio dello scorso secolo. Furono infatti eretti nel 1911 lungo il corso di Mezzo, titolato poi ad Emilio Alessandrini.

I portici Salconio sono proprio al fianco della chiesa dell’Annunziata e davanti al muro del vecchio monastero di San Giovanni dei Templari. In totale sono dieci grandi archi a tutto sesto che sorreggono un edificio in stile classico/neorinascimentale. Passeggiando al loro interno potrai vedere anche le volte a crociera del porticato.

Solo nel 1929 questi portici furono titolati a Cola Giovanni Salconio, uno storico pennese vissuto durante il cinquecento.

Duomo di Penne – Chiesa di Santa Maria degli Angeli e San Massimo Martire ^

La prossima tappa tra le cose da vedere a Penne è il suo duomo. La sua posizione è privilegiata, sorge infatti sul punto dominante dell’intero centro storico: il colle Sacro o colle del Duomo.

La chiesa di Santa Maria degli Angeli e San Massimo Martire era l’antica cattedrale cittadina. Questa risale al trecento, anche se già prima dell’anno mille qui era posizionata un’importante chiesa cittadina. Già in epoca antica infatti questo luogo era volto al culto: qui sorgeva un tempio romano del VI secolo dopo Cristo.

Il duomo è una vivida testimonianza della storia medievale del borgo, anche se durante i secoli diversi interventi ne hanno modificato l’aspetto. Qui, nell’868, furono trasferite le reliquie del patrono cittadino, San Massimo. Nei secoli successivi vennero fatti numerosi interventi.

Tra il X e l’XI secolo ci fu un primo adeguamento. A quest’epoca risale la cripta. Nel XIV secolo venne aggiunto il campanile con forme gotiche e alcune statue con moitivi a girali, fiori e animali. Nel XVII secolo venne invece fatta una revisione degli interni. Purtroppo durante la seconda guerra mondiale un bombardamento colpì la cattedrale di San Massimo e per questo nel 1955 ci furono ulteriori interventi che riconferirono l’aspetto romanico alla chiesa.

Della costruzione antica, formata da tre navate con altrettanti absidi, rimane esclusivamente il campanile, la cui altezza è stata diminuita nel tempo. Questo porta ancora le sue decorazioni con archetti intrecciati e il portale scolpito.

La facciata è molto semplice ed è caratterizzata da una forma spiovente e un’intera superficie in laterizio. Al centro c’è il portone con un timpano a sesto acuto e due colonne tortili ai lati. Sopra un piccolo rosone illumina gli interni. Questi due elementi sono entrambi originari del trecento, anche se il portone rappresentava un ingresso sul fianco orientale. Quello principale era invece il portone architravato rinascimentale che oggi occupa il fianco orientale.

Gli interni della cattedrale di San Massimo sono a pianta basilicale con tre navate suddivise su quattro campate attraverso archi a sesto acuto. Qui puoi vedere diversi elementi storici, tra cui:

  • i sarcofagi del seicento in legno dorato di Anastasio e San Massimo;
  • l’altare del vescovo Oderisio del XII secolo;
  • alcuni affreschi di fine trecento.

All’interno del duomo puoi vedere anche la cripta, precedente all’epoca trecentesca ma restaurata durante i secoli. Questa è formata da cinque piccole navate e segue la forma dell’antico presbiterio. Inoltre è caratterizzata dalla presenza di numerose colonne di recupero e da alcuni affreschi risalenti all’epoca tra il duecento e il trecento.

Museo Archeologico di Penne ^

Museo Archeologico civico diocesano Giovanni Battista di Penne

Poco distante dal duomo c’è il museo archeologico civico dioceseno Giovanni Battista. Al suo interno puoi scoprire la preistoria di questo territorio e la storia dei Vestini. Il percorso museale è ospitato all’interno del palazzo vescovile, recentemente restaurato.

Al suo interno, attraverso dieci sale, puoi ripercorrere la storia che va dal Paleolitico al Medioevo e troverai resti che arrivano anche da accampamenti e città databili fino a 14.000 anni fa. Una vasta collezione è legata alle sepolture locali, con corredi funerari rinvenuti in fosse scavate a terra, ricostruzioni di tombe e tombe a camera con letti decorati grazie a rilievi in osso.

Tra gli elementi più importanti che puoi vedere al museo archeologico di Penne c’è anche una statua acefala del I secolo avanti Cristo che rappresenta una sacerdotessa. Questa arriva da una necropoli di età romana.

Fornace del Bono ^

Scendendo nuovamente dal colle del Duomo ti troverai davanti un lunghissimo palazzo. Questo è il palazzo del Bono e ospita al suo interno l’omonima fornace del Bono. L’edificio è un’ottima espressione del barocco abruzzese e come buona parte degli altri palazzi cittadini è costruto con mattoni a vista.

L’intero palazzo del Bono deriva dall’unione di diversi edifici preesistenti operata nella seconda metà del settecento.

L’ingresso è per mezzo di un alto portone sul fronte risalente al seicento e caratterizzato da una coppia di colonne per lato con capitelli ionici. Accedendovi dall’androne troverai due rampe di scale: una conduce al piano nobile dove puoi vedere gli affreschi rappresentanti elementi storici, mitologici e paesaggistici realizzati a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. L’altra scala porta invece al cortile, posto a un livello ribassato, dove anticamente c’erano le stalle, alcuni alloggi e i magazzini.

Il palazzo del Bono svolse diverse funzioni durante i secoli. Solo a partire dal novecento venne impiegato come scuola di avviamento professionale e per ospitare gli sfollati della seconda guerra mondiale. Oggi è invece la sede della fornace Del Bono.

Durante alcune ristrutturazioni del palazzo nel 2006 vennero riscoperte diverse ceramiche rinascimentali. Ciò ha aspirato il proprietario Fabio Giancaterino a dare vita, nel 2019, a una fornace che producesse ceramiche artistiche dipinte a mano e che raccontassero la storia del territorio e del popolo Vestino.

A completare l’anima artistica della fornace Del Bono c’è poi un jazz club. La musica accompagna le esposizioni delle ceramiche e, inoltre, durante i sabato sera fa da sottofondo ad aperitivi e drink in questa location suggestiva.

Chiesa di Sant’Agostino ^

Dall’aspetto particolare è anche la chiesa di Sant’Agostino, eretta una prima volta nel duecento e rivista durante i secoli. Della struttura originaria conserva le monofore sui fianchi, mentre la facciata rettangolare ed estremamente semplice, risale alla fine degli anni cinquanta. Fu infatti ricostruita dopo un bombordamento della seconda guerra mondiale. Oltre a una sottile cornice è dotata di una monofora centrale circolare e di un portone ad arco a tutto sesto.

Il campanile della chiesa di Sant’Agostino è invece formato da una torre medievale a base quadrata, sormontata da una cuspide ottagonale. Ad impreziosirlo ci sono alcune maioliche colorate. Il campanile risale al quattrocento ed è posizionato sul fianco destro della chiesa, in corrispondenza dell’adiacente convento.

Gli interni della chiesa di Sant’Agostino sono disposti su di un’unica navata. Particolare è il fatto che ci sia un doppio ingresso: quello sulla facciata è rialzato e conduce a una breve scalinata che porta a un livello inferiore. Quello sul piazzale laterale è posto al di sotto di un piccolo porticato.

Chiesa di San Panfilo ^

Prima di lasciare il centro storico di Penne c’è un’ultima chiesa da vedere: la chiesa di San Panfilo. Le sue origini sono duecentesche, ma le forme attuali risalgono a una ristrutturazione settecentesca che le ha conferito uno stile barocco.

Siamo sempre sul colle Sacro ed è qui che la facciata della chiesa di San Panfilo sorge al culmine di una breve scalinata. Completamente realizzata in mattone a vista è dotata di svariati fori pontai. Sulla destra della facciata c’è il campanile a vela, dotato di due archi all’interno dei quali trovano posto le campane.

Gli interni della chiesa di San Panfilo sono a croce greca allungata. Gli spazi sono distribuiti su un’aula unica con un vestibolo all’ingresso. La parte centrale presenta una cupola ed è affiancato da due cappelle laterali. A scandire gli spazi interni sono le lesene che si congiungono a una trabeazione continua su tutto il perimetro interno.

Mappa dell’itinerario di Penne ^

Ecco la mappa dell’itinerario tra le cose da vedere a Penne. Puoi seguirlo interamente a piedi, passeggiando per il grande centro storico.

Il lago di Penne ^

A poca distanza dal centro storico puoi raggiungere anche il lago di Penne. Questo è un bacino artificiale, ottenuto nel 1965 sbarrando il fiume Tavo per dare vita alla diga di Penne. La superficie dello specchio d’acqua è abbastanza ampia, raggiunge infatti i 70 ettari. La profondità media è invece di 10 metri.

Il lago ha dato vita a un’ecosistema protetto dal 1987 sotto al nome di Riserva Naturale Lago di Penne. Qui vengono fatte ricerche e incontri didattici, per lo più a favore della protezione della lontra e delle anatre selvatiche.

Non a caso all’interno della riserva c’è il museo naturalistico “Nicola De Leone”, dedicato a un celebre ornitologo pennese.

Durante una passeggiata sulle sponde del lago di Penne potrai visitare anche l’orto botanico.

Dove dormire a Penne ^

Le sistemazioni in cui dormire a Penne sono diverse. Devi considerare che il borgo è nell’entroterra abruzzese, tra due zone turistiche: la costa e Campo Imperatore. La scelta c’è, ma non è poi così varia.

Tra bed and breakfast, agriturismi e host privati, ti consiglio di scegliere una struttura in centro se sei nel periodo invernale o autunnale, mentre per le stagioni più calde ti consiglio di scegliere una struttura meno centrale, magari con piscina o comunque immersa nella natura.

A questo link puoi trovare le diverse sistemazioni disponibili in città.

Immagini di Penne in Abruzzo ^

Qui a seguire puoi trovare alcuni immagini di Penne, il bel borgo abruzzese.

Se ti è piaciuto Penne visita anche gli altri borghi nelle vicinanze. Scoprili nel viaggio di due giorni in inverno in Abruzzo.

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Penne - Cosa vedere nel borgo abruzzesePenne è annoverato tra i borghi più belli d'Italia. Scopri l'itinerario tra le cose da vedere per visitarlo in un giorno.https://www.lorenzotaccioli.it/penne-cosa-vedere-nel-borgo-abruzzese/
Lorenzo Taccioli