Pienza – Cosa vedere in mezza giornata

Pienza - città ideale rinascimentale

Pienza è una piccola e bellissima cittadina con due particolarità: è all’interno di un territorio dalla rara bellezza, la Val d’Orcia, e rappresenta il primo esempio di città ideale rinascimentale.

Prima del 1459 era solo un piccolo borgo noto come Corsignano. Qui nacque il futuro papa Pio II, che per rendere onore al suo borgo decise di trasformarlo completamente insieme all’architetto Bernardo Rossellino, concependo una nuova città rinascimentale che, allo stesso tempo, conservava il tessuto medievale.

Potrai visitare tranquillamente Pienza in mezza giornata e rimarrai incantato dalle sue strade e i suoi palazzi. Io l’ho visitata durante un itinerario di tre giorni in Val d’Orcia.

Dove si trova Pienza ^

Pienza è in Toscana e più precisamente in provincia di Siena. Dista circa 55 chilometri in direzione sud est dalla città di Siena ed è immersa in un territorio collinare dalla rara bellezza: la Val d’Orcia.

Intorno a Pienza sorgono tanti piccoli borghi, uno più bello dell’altro, che potrai raggiungere passando tra panorami davvero suggestivi. Anche dal centro storico di Pienza potrai affacciarti sulla valle, grazie alla sua posizione rialzata su di un colle che verso ovest guarda in direzione delle pendici del monte Amiata, distante appena 30 chilometri.

Quanto tempo ci vuole per vedere Pienza ^

Il centro storico di Pienza ha dimensioni compatte e potrai girarlo tranquillamente a piedi. Una mezza giornata è il tempo giusto da dedicargli per poter vedere tutto con la dovuta calma. Ovviamente se non ti interessa visitare tutti i monumenti, ma solo immergerti nel suo clima, potranno essere sufficienti anche un paio d’ore.

Siamo comunque in una zona molto bella, quindi al di là della visita di Pienza, troverai tante altre cose da vedere nelle vicinanze e puoi trascorrere in zona tranquillamente un weekend o tre o quattro giorni.

Perché Pienza è patrimonio dell’UNESCO ^

Piazza di concezione umanistica rinascimentale - Patrimonio UNESCO di Pienza

Pienza è considerata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1996. Il motivo è che il suo piccolo centro storico rappresenta il primo esempio di urbanistica di concezione umanistica del tempo, rendendola il simbolo di città ideale. Ma non solo, l’urbanistica di Pienza è stata proprio d’esempio per altre città sorte successivamente sia in Italia che all’estero.

Cosa vedere a Pienza ^

Il centro storico di Pienza sembra essere fermo nel tempo. Concepita tra il 1459 e il 1462 su volontà di papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), ha subito poche modifiche alla sua struttura durante i secoli. Fu proprio Pio II, poi, ad emettere la bolla papale che di fatto salvaguardava i beni archeologici e quelli a tutela della ‘sua’ Cattedrale.

Passeggiando per i vicoli di Pienza, oltre a perderti tra bellissimi palazzi e piccole piazzette, potrai ripercorrere la storia dei suoi quartieri, anche grazie alle tabelle informative sparse qua e là.

Ecco cosa non devi perdere nella tua visita di Pienza.

Quartiere Case Nuove ^

La visita al cento storico di Piena parte dal quartiere Case Nuove. In questa zona potrai vedere “dodici case nuove”, ovvero uno dei pochi esempi storici di edilizia pianificata. Fu proprio Pio II che nel 1463 decise di farle realizzare in quella che anticamente era la prima periferia di Pienza.

Prima della costruzione, in questa zona comunque interna alle mura, c’erano orti e giardini. L’obiettivo era quello di erigere palazzi che potessero ospitare i cittadini meno abbienti e quelli che avevano perso la casa a causa delle demolizioni fatte per lasciare posto ai monumenti della piazza.

Nonostante durante i secoli queste case popolari siano state modificate, puoi ancora riconoscerle grazie alla lora linearità e la regolarità delle finestre e porte. Nello slargo del quartiere Case Nuove c’è anche un piccolo pozzo che serviva per l’approvvigionamento idrico.

Chiesa di San Carlo Borromeo ^

Facciata della chiesa di San Carlo Borromeo

Raggiungi ora la piazzetta San Carlo. La potrai riconoscere per la presenza della chiesa di San Carlo Borromeo, con la sua stretta facciata intonacata di un colore chiaro che contrasta con gli elementi in mattone degli angoli e delle cornici delle finestre e del portone.

La chiesa di San Carlo Borromeo fa parte del complesso del monastero delle suore Agostiniane, fondato del 1634. La sua costruzione fu voluta da Ottavio Preziani, che nel 1613 acquistò questo terreno dalla fraternita di Corsignano.

Il monastero venne chiuso nel 1785, quando il complesso fu trasformato in conservatorio femminile, attivo a partire dal 1787.

All’interno della chiesa di San Carlo Borromeo, sull’altare maggiore, troverai una tela seicentesca raffigurante la Madonna con il Bambino e i Santi Giovanni Battista, Caterina da Siena, Carlo Borromeo, Chiara e Francesco.

Porta al Ciglio ^

Porta al Ciglio di Pienza

La porta al Ciglio è l’ingresso meridionale aperto nelle mura di Pienza e che guarda verso la città di Monticchiello. Attraverso corso Rossellino si congiunge alla porta al Murello, nella parte opposta della città.

Direttamente aperta nella cinta muraria, porta al Ciglio presenta un grande arco a tutto sesto. Il suo nome è legato al fatto che si trovi sul bordo esterno (ciglio) dell’altura su cui venne costruito il centro di Pienza.

Piazza Pio II ^

Piazza Pio II è la piazza principale di Pienza ed è dedicata al papa che fondò l’intero centro urbano. Su di questa piazza si affacciano alcuni dei più importanti edifici cittadini, tra cui il duomo. Nella progettazione della piazza nulla è stato lasciato al caso, tanto che due volte all’anno, nell’equinozio di primavera e nel solstizio d’estate alle ore 12 l’ombra della chiesa si distende in maniera perpendicolare alla piazza.

Questo è il motivo per cui, nella progettazione della piazza è stato interpellato, oltre che un architetto, anche un astronomo.

Palazzo Borgia ^

Su piazza Pio II, ma che avrai già notato su corso il Rossellino, trovi il palazzo Borgia. Questo ospita il museo diocesano dal 1998. Prima era invece all’interno del palazzo dei Canonici con il nome di museo della cattedrale.

Il palazzo Borgia comprende due palazzi rinascimentali, ovvero l’edificio che fu la residenza del cardinale Rodriguo Borgia (papa Alessandro VI) e la residenza del cardinale Jean Jouffroy di Arras. Prima di divenire il museo diocesano svolgeva la funzione di palazzo vescovile. Nel cortile interno potrai vedere un antico pozzo ottagonale.

All’interno del museo diocesano trovi opere d’arte che vanno dal periodo medievale fino a quello moderno e che provengono dal territorio e dalla cattedrale di Pienza. Ci sono ben 11 sale che seguono un ordine cronologico e che snodano il percorso tra quadri, pale d’altare, trittici, arredi sacri, sculture in legno, arazzi e pezzi di oreficeria. Tra questi ci sono diversi arredi liturgici donati da papa Pio II alla cattedrale.

Il pezzo più pregiato dell’interno museo è il piviale di Pio II, ovvero il paramento liturgico del papa. Si tratta di un ricco vestito di manifattura inglese, con rappresentate ben 27 storie della vita della Madonna.

Palazzo comunale di Pienza ^

Palazzo comunale di Pienza

Dall’altro lato di corso il Rossellino rispetto al palazzo Borgia, trovi il palazzo comunale di Pienza. Anche conosciuto come palazzo Pretorio o palazzo Pubblico, era l’antica residenza dei Priori della città. La sua facciata è opposta a quella del duomo, sempre su piazza Pio II. Questo è il motivo per cui si dice che questa piazza rappresentava il potere cittadino, sia politico che religioso.

Probabilmente progettato da Bernardo Rossellino, il palazzo comunale che puoi vedere oggi è il frutto di alcuni rimaneggiamenti novecenteschi. Il pian terreno è dotato di un vasto portico a cui puoi accedere per mezzo dei tre grandi archi frontali o dell’arco laterale. Questi poggiano su massicce colonne con capitelli di ordine ionico e sono a tutto sesto. Accedendo al portico potrai notare i graffiti e gli stemmi dei vari podestà cittadini sulla facciata. Tra questi ci sono anche quelli di papa Pio II e della provincia e del comune di Pienza.

L’intera facciata del palazzo comunale è in travertino e al piano nobile presenta quattro bifore, divise da colonnine. Sul lato destro si innalza una torre con orologio costruita in mattoni in cotto con un doppio ordine di merli. La torre è più bassa del vicino campanile, per simboleggiare la predominanza del potere ecclesiastico su quello civile.

Tra le sale interne del palazzo comunale spicca quella del Consiglio. Qui c’è un affresco quattrocentesco che raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Vito, Modesto e Matteo, patroni della città.

Ancora oggi il palazzo ospita gli uffici dell’amministrazione comunale.

Pozzo dei Cani ^

Pozzo dei Cani di Pienza in piazza Pio II

Sull’angolo della piazza Pio II con corso Rossellino e il palazzo Piccolomini, potrai scorgere un antico pozzo: il pozzo dei Cani di Pienza. La sua forma circolare è rialzata per mezzo di due scalini. L’intera struttura è in travertino bianco e lungo la circonferenza si ergono due colonne che sostengono un’architrave riccamente decorata con bassorilievi.

Questo pozzo risale alla costruzione della piazza e veniva utilizzato dalla popolazione per attingere l’acqua potabile, fino a quando non venne costruito l’acquedotto.

Sull’architrave del pozzo dei Cani c’è un’iscrizione che ricorda il papa che ha voluto questa città rinascimentale. L’iscrizione recita infatti papa Pio II – 1462.

Duomo di Pienza – Cattedrale di Santa Maria Assunta ^

Un intero lato di piazza Pio II è occupato dal duomo di Pienza, la cattedrale di Santa Maria Assunta.

L’edificio sorge sui resti della pieve di Santa Maria e come il resto del centro è sorto tra il 1459 e il 1462. Stilisticamente ha in sé diversi elementi, come il tetto a due spioventi e la monofora centrale che richiamano lo stile gotico utilizzato in alcune chiese tedesche visitate da papa Pio II. Il resto della chiesa è invece in stile rinascimentale con una facciata in travertino scandita da quattro lesene che danno vita a tre grandi archi. Questi riflettono la suddivisione in tre navate degli interni.

Una cornice marcapiano divide in due la facciata che si chiude poi con un grande timpano triangolare con lo stemma dei Piccolomini. Al pian terreno ci sono i tre ingressi, mentre al piano superiore si chiudono i grandi archi, con quello centrale più ampio dei laterali. Sul retro spunta il campanile, danneggiato durante un terremoto del 1545 e ripristinato a distanza di 25 anni.

Gli interni sono organizzati su di una pianta a croce latina e le tre navate sono della medisima altezza e divise tra loro da due file di pilastri. L’abside è composto da tre cappelle con quella principale dotata di coro ligneo quattrocentesco. Ulteriori due cappelle sono ricavate nei bracci della crociera. Da vedere anche il tabernacolo del Santissimo Sacramento in travertino, risalente alla metà del quattrocento.

Molti dei dipinti interni al duomo di Pienza sono originari del quattrocento, commissionati da papa Pio II ai più noti artisti senesi.

Chiesa di San Giovanni ^

Sotto l’abisde del duomo c’è la chiesa di San Giovanni, raggiungibile attraverso una porta laterale della cattedrale e una breve scalinata. Al suo interno è ospitata una fonte battesimale decorata con motivi rinascimentali.

All’interno della chiesa di San Giovanni sono inoltre murati alcuni reperti derivanti dalla precedente chiesa di Santa Maria, di cui il duomo ha preso il posto. Interessante è l’architrave del portale, risalente al XII secolo, con scene in bassorilievo tratte dall’Antico Testamento.

Al di sotto della chiesa di San Giovanni ci sono infine le opere di sottofondazione della cattedrale cittadina.

Palazzo Piccolomini ^

Archi verso il giardino pensile del palazzo Piccolomini

Procedi la visita tra le cose da vedere a Pienza con palazzo Piccolomini. Eretto come residenza estiva di papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), è oggi inserito all’interno del complesso monumentale che include anche la cattedrale e la piazza Pio II.

L’edificio, voluto da papa Pio II e per questo chiamato anche palazzo Pontificio, è stato progettato dall’architetto Bernardo Borsellino, allievo di Leon Battista Alberti, e costruito nel 1459. Borsellino trasse ispirazione proprio da un palazzo di Alberti, ovvero palazzo Rucellai di Firenze, dando vita a uno dei primi esempi di architettura rinascimentale.

L’edificio è a pianta quadrata con un loggiato centrale sostenuto da colonne in pietra e si sviluppa su tre piani. L’intera facciata presenta un leggero bugnato ricavato nella pietra viva. Se il pian terreno è caratterizzato dal portone che si affaccia direttamente sul cortile, i piani superiori sono dotate di ampie finestre bifore separate da lesene. Ogni piano è poi dotato di una cornice marcapiano dove occasionalmente è posto lo stemma di famiglia.

Durante la sua visita, possibile attraverso l’acquisto di un biglietto, potrai vedere la corte interna, le sale del palazzo con i suoi arredi d’epoca e accedere al loggiato che ti regala una bella vista sulla Val d’Orcia.

Inoltre potrai entrare nel giardino pensile, protetto dall’esterno attraverso alte mura ricoperte internamente di edera. Questo è posto sul lato sud del palazzo ed era stato progettato insieme a quest’ultimo. Si tratta di un’area terrazzata che domina la Val d’Orcia e presenta i canoni tipici dei giardini rinascimentali. Due sentieri ricoperti di ghiaia si incrociano perpendicolarmente nel punto in cui sorge una fontana. Non manca anche un pozzo decorato con mezzaluna, chiavi e tiara dello stemma dei Piccolomini. Al di sotto dei giardini ci sono le volte delle vecchie stalle.

Girando intorno al palazzo Piccolomini potrai notare due pozzi addossati all’edificio, tra cui il pozzo del Canonico.

Devi sapere che il palazzo Piccolomini è stato frequentemente il set di alcuni film e serie, come L’arcidiavolo e Le piacevoli notti con Gassman e Tognazzi o la serie tv I Medici, oltre che per il film Romeo e Giulietta di Zeffirelli.

Piazza di Spagna ^

Piazza di Spagna con antico pozzo - Piazza del potere economico di Pienza

Raggiungi piazza di Spagna. È praticamente dietro a piazza Pio II, di cui è complementare. Questo è il luogo in cui si svolgeva il mercato cittadino e per questo motivo è anche nota come piazza delle Erbe. Architettonicamente parlando è meno importante della piazza principale, anche se i palazzi che la circondano presentano delle facciata graffite, frutto anch’esse di una particolare attenzione.

Nella visione urbanistica della nuova Pienza, piazza di Spagna funge da contraltare a piazza Pio II. Se quest’ultima è il centro del potere politico e religioso, piazza di Spagna si occupa di quello economico.

Oggi la sua superficie è riempita da tavolini e ombrelloni di bar e ristorantini e, al centro, puoi vedere un vecchio pozzo circolare.

Punto panoramico di Pienza ^

Punto panoramico di Pienza sulla Val d'Orcia e monte Amiata
Arco del palazzo Piccolomini verso il punto panoramico

Torna ora in direzione del palazzo Piccolomini e prendi via del Balzello. Attraverserai un arco e camminerai al fianco di un intero lato del palazzo per poi arrivare sulla sua parte posteriore. Da qui potrai notare i tre grandi archi rialzati che danno direttamente sul giardino pensile.

Papa Pio II aveva scelto bene la posizione del suo palazzo e, anche se non sei all’interno del giardino, potrai godere anche da qui di un bellissimo punto panoramico sulla Val d’Orcia. Pienza sorge in posizione rialzata, quindi avrai un punto di vista privilegiato. Al di sotto delle mura del punto panoramico scorre una strada che separa i campi ricavati sulle dolci colline.

Davanti a te, oltre ai terreni coltivati, vedrai un insieme di sentieri ombreggiati da cipressi e, in lontananza, anche il profilo del monte Amiata. In quella direzione, ma più vicino, c’è il borgo di Bagno Vignoni e, poco più in là, quello di Castiglione d’Orcia.

Chiesa di San Francesco ^

Ritornando verso corso il Rossellino ti imbatterai nella facciata della chiesa di San Francesco.

La chiesa di San Francesco fa parte di un complesso monastico ed è una delle più antiche in città, risale infatti al XIII secolo. La sua struttura è quella tipica delle chiese francescane: una pianta a navata unica con scarsella terminale con volte a crociera e una facciata piuttosto sobria e lineare.

Il tetto spiovente corona l’intera struttura in blocchi di pietra su cui si aprono solo una monofora circolare e il portale d’ingresso. Questo è l’unico elemento decorativo della facciata, grazie alle sue colonnine e alla lunetta affrescata.

L’intera chiesa di San Francesco è in stile gotico e negli interni è dotata di affreschi che narrano la storia del Santo, ma non solo. Questi affreschi risalgono al trecento e sono numerosi nell’abside. Anche l’altare, più recente, è molto particolare e ottenuto da tre grossi blocchi di pietra. Questo è opera dello scultore senese Massimo Lippi ed è stato posizionato qui dopo i restauri di inizio secolo.

Dietro l’altare c’è un bel coro ligneo sormontato da numerosi affreschi. Sulla destra invece si apre una piccola cappella con possenti colonne che sorreggono le volte e che conducono prospetticamente l’occhio verso l’altare.

La chiesa di San Francesco fu quella in cui papa Pio II, durante la sua prima visita da papa in città, celebrò la prima messa.

Chiostro di San Francesco ^

Al fianco della chiesa di San Francesco, essendo questa appartenuta all’omonimo monastero, trovi l’ingresso al chiostro. Potrai accedervi e vedere i suoi ampi archi che si aprono sul porticato che scorre lungo l’intero perimetro quadrato del chiostro. La sua costruzione risale agli anni tra il duecento e il trecento. Al centro c’è un antico pozzo circolare con sopra lo stemma dei Piccolomini.

I francescani stettero ininterrottamente qui fino al seicento, quando con una bolla papale si decise di sopprimere i piccoli conventi. I frati se ne andarono, ma la popolazione si battè per il loro ritorno e già nel 1658 i frati riottennero il loro monastero. Rimasero poi fino al 1788, quando il vescovo soppresse nuovamente il monastero e destinò i locali al convitto dell’accademia ecclesiastica, sostituito poi dal seminario vescovile nel 1792.

Oggi il chiostro di San Francesco e il convento sono occupati da un relais con 37 camere, dove potrai scegliere di soggiornare per trovarti in pieno centro storico a Pienza.

Anche il chiostro di San Francesco è dotato di un suo giardino pensile dove anticamente i frati coltivavano erbe officinali ed essenze. Ora nella bella stagione è utilizzato per apparecchiare i tavoli del relais.

Porta al Murello ^

Porta al Murello o Porta al Prato di Pienza con affresco

Porta al Murello è l’accesso settentrionale della città. Anche conosciuta come porta al Prato, ha conservato intatte le sue forme medioevali. Direttamente collegata al corso principale di Pienza, dovrai attraversarla per uscire dalla città e andare in direzione della pieve di Carignano.

Nel suo arco conserva un vivido affresco con rappresentata la città al di sotto di due angeli che simboleggiano la protezione della Madonna su Pienza. In realtà, guardando con attenzione l’affresco, ti accorgerai di alcuni errori nella rappresentazione della piazza Pio II.

Pieve di Carignano ^

La pieve di Carignano è raggiungibile con una passeggiata di qualche minuto. Si trova fuori dal centro storico, ad un’altitudine inferiore. Questa chiesa risale al VII secolo, ma fino al duecento subì diversi rifacimenti.

Anche conosciuta come pieve dei Santi Vito e Modesto, si compone di strutture architettoniche di diverse datazioni. La facciata attuale risale all’XI secolo, tranne per la parte destra ripristinata il secolo successivo in seguito ad un crollo. A coronamento della struttura ci sono una serie di archetti pensili, mentre una figura muliebre sorregge il pulvino della bifora. I portali sono decorati con motivi geometrici e floreali che rappresentano il tema del Viaggio dei Magi in facciata e della Natività nel portale laterale. La torre campanaria, a base cilindrica, è più antica ed ha un influsso ravennate.

Gli interni sono divisi in tre navate scandite da archi diversi tra loro e poggianti su grossi pilastri. È inoltre presente una piccola cripta absidata che rappresenta la parte più antica di tutta la pieve di Carignano.

Il Gladiatore a Pienza ^

Una cosa particolare da sapere è che nei campi al di sotto della pieve di Carignano è stata girata la scena finale del film il Gladiatore, con Russel Crowe. Qui Massimo Decimo Meridio, dopo essere stato ucciso con una pugnalata, rincontra la moglie e il figlio uccisi e bruciati all’inizio del film.

Dalla pieve di Carignano prendi la strada sterrata bianca che scende in direzione dei campi e potrai presto riconoscere il set.

Chiesa di Santa Caterina ^

Facciata della chiesa di Santa Caterina a Pienza
Interni della chiesa di Santa Caterina

L’ultima tappa tra le cose da vedere a Pienza è la chiesa di Santa Caterina, risalente alla fine del seicento. Anche questa chiesa sorge al di fuori delle mura cittadine, nella parte più occidentale della città.

La chiesa di Santa Caterina ha una facciata semplice, in laterizio, che compare avvicinandosi alla chiesa tra gli alti alberi che caratterizzano il lungo viale che arriva fin qui. Il portale centrale è affiancato da piccole finestre rettangolari e sormontato da un’altra finestra rettangolare che regala luce naturale agli interni.

Gli interni sono organizzati su di un’unica navata che conduce fino all’altare maggiore in stile barocco, dotato di un affresco trecentesco di cui rimane visibile la Madonna col Bambino, proveniente da un tabernacolo. Ci sono inoltre due altari laterali decorati con dipinti seicenteschi.

Mappa dell’itinerario di Pienza ^

Ecco la mappa delle cose da vedere durante l’itinerario di Pienza.

Dove dormire a Pienza ^

Pienza è tra le città più celebri di tutta la Val d’Orcia e dispone di hotel e bed and breakfast sia nel centro storico che nelle immediate vicinanze, con prezzi per tutte le tasche. Le sistemazioni centrali sono tendenzialmente più costose, ma anche meno comode se stai facendo un giro itinerante per la Val d’Orcia. Soprattutto nei weekend e nella bella stagione il traffico in città può diventare davvero molto.

Per questo motivo ti consiglio di scegliere una sistemazione nel centro di Pienza solo se vuoi fermarti qualche giorno in città, diversamente prediligi una stanza in agriturismo o bed and breakfast nei dintorni. A questo link puoi vedere le varie sistemazioni disponibili a Pienza.

Sei sei alla scoperta della Val d’Orcia, però, ancora meglio potrebbe essere un soggiorno più verso sud ovest, nel cuore delle attrazioni di questa magnifica valle e più vicino agli altri borghi da visitare. A questo link trovi tante sistemazioni nella posizione migliore per il tuo viaggio itinerante.

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Pienza - Cosa vedere in mezza giornataGuida completa alla scoperta di Pienza. Ecco l'itinerario da seguire per vedere tutte le attrazioni della città: mappa, foto e descrizioni.https://www.lorenzotaccioli.it/pienza-cosa-vedere-in-mezza-giornata/
Lorenzo Taccioli