Pietracupa – Cosa Vedere

Pietracupa - Borgo della Morgia in Molise

Tra le colline del Molise sorge un piccolissimo borgo con una particolarità: la sua Morgia. Ovvero un’altissima roccia, formatasi cinquanta milioni di anni fa in fondo al mare, che svetta in mezzo al paese di Pietracupa. Durante i secoli gli abitanti hanno utilizzato le sue cavità e le sue grotte per diversi scopi, abitativi prima di tutto.

Oggi la morgia definisce lo skyline cittadino e richiama i turisti che vengono qui principalmente per questa particolarità. Il borgo si snoda poi lungo qualche via e offre ai turisti qualche altra piccola attrazione. Scoprile nell’itinerario alla scoperta di Pietracupa.

Dove si trova Pietracupa ^

Pietracupa è un piccolissimo e piacevole borgo del Molise, in provincia di Campobasso. Costruito su di una collina nella parte centro settentrionale della regione molisana, sorge ad un’altitudine di circa 700 metri sul livello del mare.

Distanza tra Pietracupa e Campobasso ^

La distanza tra Pietracupa e Campobasso è piuttosto limitata. Ci sono infatti circa trenti minuti di percorrenza in auto, per un totale di 27 chilometri.

Itinerario tra le cose da vedere a Pietracupa ^

L’itinerario tra le cose da vedere a Pietracupa è una piacevole passeggiata che puoi fare in un paio d’ore scarse e che ti porterà a vedere questo piccolissimo borgo da tutte le sue angolazioni.

Le parti più suggestivi sono le chiese scavate nella rupe al centro del paese. Percorrendo tutto l’itinerario potrai vederle da divesi punti di vista. Ti consiglio di leggere anche il mio itinerario di una settimana in Molise.

Chiesa di San Gregorio Magno ^

La prima tappa nella visita di Pietracupa è la chiesa di San Gregorio Magno, ai margini del centro cittadino. L’aspetto attuale è legato alla ricostruzione del 1560, dopo che la prima edificazione del 1360 venne distrutta da un terremoto a distanza di circa un secolo.

Della prima costruzione rimangono però alcuni resti, come capitelli e acquasantiere, oltre che l’architrave sopra alla porta posteriore in cui è riportata l’iscrizione latina che significa Anno del Signore 1360 il maestro Riccardo di Simone mi fece. Al di sopra c’è scolpito un agnello con la croce in mezzo a due stemmi che simboleggiano probabilmente l’insegna dell’allora signore Roberto di Pietracupa.

La data della ricostruzione, 1560, è riportata nell’affresco che ritrae le sante Agnese e Lucia.

Rupe di Pietracupa ^

A rendere famoso il borgo di Pietracupa c’è la sua rupe in pieno centro storico e intorno alla quale, durante i secoli, sono stati costruiti e scavati diversi edifici. La rupe si allunga verso il cielo, ma nacque nel fondo del mare diversi millenni fa e per questo motivo, lungo la sua superficie, ci sono numerosi fossili marini.

Il nome stesso del borgo è legato alla rupe, Pietra-cupa significa infatti pietra bucata e ciò testimonia il fatto che già in epoca romana ci fossero numerose grotte lungo la sua superficie. In epoca medievale sulla sua sommità venne costruito un castello di cui rimangono però pochissime tracce. A distanza di pochi secoli venne abbandonato e i cittadini presero a costruire le loro case intorno alle mura del castello e alla rupe.

La rupe conferisce a Pietracupa un aspetto decisamente insolito che è valso al borgo l’appellativo di Betlemme del Molise.

Il museo della Rupe ^

Museo della Rupe - Pietracupa

La rupe di Pietracupa è caratterizzata da numerose grotte, parte delle quali furono abitate fino alla metà del novecento. Al loro interno si svolgeva una vita quotidiana caratterizzata da povertà. La grotta era scavata per conservare i viveri e così c’erano nicchie per il pane, pozzetti per i legumi, anelli per legarvi gli animali da latte e per scaldare gli ambienti.

All’interno di alcune grotte, ristrutturate per l’occasione, è stato allestito il museo della Rupe. In questi spazi sono esposti antichi strumenti di tortura provenienti da diverse epoche. E così puoi vedere la Vergine di Norimberga, la sedia delle streghe, la cintura di castità, la mordacchia e altri marchingegni diabolici creati dall’uomo.

La mostra allestita nel museo della Rupe è stata ideata per ricordare tutte le crudeltà e la mancanza di etica che hanno fatto sì che nascessero la Costituzione Italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo.

Chiesa Rupestre di Pietracupa ^

Oltre alla rupe che incombe sul piccolo borgo di Pietracupa, un’altra delle sue destinazioni più celebri è l’antica chiesa rupestre. Questa fu ricavata all’interno di una grotta esistente da tempo immemore e che tra l’XI e il XIV secolo fu utilizzata come posto di guardia del castello prima e come tribunale baronale successivamente. A quest’epoca risale il portale di accesso sormontato da un piccolo arco con, sulla chiave di volta, un bassorilievo di Gesù Cristo con la dicitura Salvator.

Fu tra il quattrocento e il cinquecento che la grotta divenne una vera e propria chiesa rupestre e così si è conservata fino ai giorni nostri.

Purtroppo provvisariamente chiusa a causa della sua instabilità, è comunque possibile affacciarsi per vederne gli interni. A destra dell’ingresso c’è una finestra che guarda sulla valle, mentre dal soffitto scende un troncone di pilastro che era utilizzato come supporto per travi in legno. Sulla parete di fondo ci sono invece i resti di un altare.

Nel 1805 un grosso terremoto fece franare la piazzetta antistante la chiesa rupestre di Pietracupa e quello che era originariamente l’ingresso divenne una finestra. Nel frattempo fu aperto il nuovo ingresso, ma la grotta venne adibita ad altri usi: stalla, magazzino, discarica e casa. Durante la seconda guerra mondiale servì anche come rifugio durante i bombardamenti. Solo nel 1977 fu recuperata e riadibita a chiesa, utilizzata per celebrare qualche messa speciale.

Fu in questo contesto che una macina da mulino venne posizionata al centro e adibita ad altare. Al di sopra è appeso un antico crocifisso privo di braccia, ritrovato tra i rifiuti. La colonna sul retro, utilizzata come tabernacolo, era originariamente una croce stazionaria all’esterno della chiesa di San Gregorio Magno.

Grazie alla sua pianta circolare, all’interno della chiesa rupestre di Pietracupa, c’è un’ottima acustica e per questo motivo viene spesso utilizzata anche per concerti ed eventi culturali.

Chiesa di Sant’Antonio Abate ^

La facciata della chiesa di Sant'Antonio Abate e la rupe
Facciata della chiesa di Sant'Antonio Abate

A poca distanza dalla chiesa rupestre c’è un’altra importante chiesa: la chiesa di Sant’Antonio Abate. Questa venne scavata sempre nella rupe di Pietracupa a metà del XVII secolo su volontà degli amministratori del Pio Ospedale.

La facciata è a capanna e costruita in pietra. Lo stretto sagrato dà su di un precipizio e anticipa la semplice facciata. Su di questa si aprono tre finestre rettangolari e il portale con timpano spezzato.

Internamente aveva una pavimentazione in roccia nuda e gli spazi sono ancora divisi in tre navate grazie ad alti archi a tutto sesto. A sinistra dell’abside era posizionare l’altare del Pio Ospedale, mentre a destra c’erano due altari, dedicati alla Madonna delle Grazie e alla Madonna del Purgatorio a cui si aggiunse nel 1703 anche quello della Santissima Croce. Quest’ultimo venne richiesto dal barone Cosmo D’Onofrio, il quale si fece seppelire ai piedi dell’altare stesso.

A causa del terremoto del 1805 venne aperto un ulteriore ingresso, a sinistra del portale.

Piazza Nicola Portone ^

Piazza Nicola Portone - Pietracupa

Imbocca via Trento e in pochi passi ti troverai in piazza Nicola Portone. L’intero centro storico di Pietracupa si snoda su tre vie principali che corrono quasi parallele e piazza Nicola Portone è la piazza principale.

Oltre alle case che si susseguono velocemente l’una all’altra, c’è un piccolo bar che funge da luogo di ritrovo e anima le calde giornate estive. Qualche albero regala un po’ d’ombra in questa piccola piazza che non ha molto da offrire.

Largo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ^

Prosegui fino alla fine della strada e ti troverai in largo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questo è il punto in cui via Trento si congiunge con via Durante e corso Garibaldi. A rendere particolare questo spazio, recentemente ristrutturato, è il monumento dedicato ai due magistrati scomparsi e inaugurato nel 2018 a trent’anni dalla scomparsa.

Il monumento è stato realizzato in pietra dall’architetto Anastasio di Virgilio ed è formato da due steli ricavati da un unico pezzo di roccia. Questo simboleggia lo stesso destino che ha colpito entrambi i magistrati. Ci sono poi delle schegge di roccia che, proiettate e divaricate verso l’alto, ricordano un’espolosione ma formano anche una V in segno di vittoria.

Via Porta ^

Ritorna sui tuoi passi e imbocca Via Porta, la stradina che dalla sommità di Pietracupa scende fino ai piedi del borgo. Questa si snoda tra le vecchie case, alcune in condizioni un po’ datate, altre decorate con piante e fiori.

Via Porta è in parte aperta al transito delle auto e in parte pedonale e scende velocemente di quota, regalando degli scorci suggestivi sulla rupe nella sua interezza e permettendoti di vedere la facciata della chiesa di Sant’Antonio Abate.

Piazza Padre Pio ^

Piazza Padre Pio e la rupe

Concludi l’itinerario tra le cose da vedere a Pietracupa con piazza Padre Pio. Per raggiungerla dovrai percorrere tutta via Porta e arriverai così al punto in cui l’alta rupe fuoriesce dal terreno e si innalza davanti a te.

Questa piazzetta, utilizzata in gran parte come parcheggio per le auto, regala un bel punto di vista sulle varie strutture che si sono sviluppate durante i secoli sulla rupe. Alla sua base c’è una piccola recinzione con al centro la statua di Padre Pio, che ha dato il nome alla piazza.

Mappa dell’itinerario di Pietracupa ^

Ecco la mappa dell’itinerario tra le cose da vedere a Pietracupa. Potrai percorrerlo interamente a piedi partendo da poco fuori il centro storico.

Dove dormire a Pietracupa ^

Se stai cercando una struttura dove dormire a Pietracupa, devi sapere che il borgo è talmente piccolo da essere quasi privo di servizi turistici. Tuttavia, anche se la scelta è estremamente limitata, puoi trovare qualche struttura in cui dormire. A questo link puoi vedere quelle disponibili.

Essendo però Pietracupa un borgo così piccolo, ti consiglio di non rimanere qui per la notte. Infatti, se non per eventi speciali, visiterai l’intero borgo in pochissime ore. In questo caso ti consiglio di scegliere una città dalle dimensioni maggiori per pernottare. Personalmente io ho scelto Campobasso, con una vasta scelta di hotel e bed and breakfast, oltre che di servizi per i turisti come ristoranti ed osterie. Se vuoi consultare gli hotel disponibili a Campobasso clicca qui.

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Pietracupa - Cosa VedereScopri la mappa e l'itinerario alla visita di Pietracupa. Il piccolo borgo molisano che sorge arroccato su di una rupe intorno alla Morgia.https://www.lorenzotaccioli.it/pietracupa-cosa-vedere-itinerario/
Lorenzo Taccioli