Positano in Poche Ore

Cosa vedere a Positano in Poche ore

Tra tutte le cittadine della Costiera Amalfitana, Positano è probabilmente quella più esclusiva e quella che vi lascerà davvero a bocca aperta. Le sue vie intricate che si snodano sul crinale del monte che scende fino alla spiaggia pullulano di persone e di negozi, botteghe artigiane, spazi artistici e ristorantini.

Arrivati fino alla spiaggia troverete davanti a voi le tantissime barchette, ormeggiate a pochi passi dalla sabbia, che si godono la cittadina e da qui potrete notare anche la cascata di case dai colori caldi che scendono fino all’acqua, quasi incastrate le une nelle altre.

Una visita di Positano verso l’ora del tramonto non potrà che affascinarvi e lasciarvi un bellissimo ricordo.

Dove si trova Positano ^

La cittadina di Positano si trova all’interno della Costiera Amalfitana e quindi in Campania. Più precisamente è all’interno della lingua di terra che separa il golfo di Napoli dal golfo di Salerno, sul quale si affaccia.

La sua posizione è sul lato sud occidentale della riserva statale valle delle Ferriere, affacciata sul mar Tirreno, e più o meno a metà della Costiera Amalfitana conosciuta a livello internazionale, a una distanza simile da Sorrento (accesso occidentale a questo angolo di paradiso) e Amalfi (accesso orientale).

Positano è in provincia di Salerno, dalla quale dista però oltre quaranta chilometri, che richiedono una percorrenza di oltre un’ora in automobile, lo stesso tempo richiesto per arrivarvi da Napoli, che dista poco meno di sessanta chilometri. Più rapido è invece raggiungerla da Sorrento, in appena una quarantina di minuti di percorrenza.

Come arrivare a Positano ^

Per arrivare a Positano ci sono principalmente tre possibilità:

  • via mare, attraverso il servizio di traghetti che parte sia da Sorrento che da Salerno e che fa il giro di tutte le cittadine marittime della Costiera Amalfitana. Questo è senza dubbio il mezzo più scenografico per vedere Positano, perché via mare si arriva proprio al di sotto dell’agglomerato di case che si svela lentamente mentre si giunge in città;
  • via terra con una proprio auto. Questo è il modo più sconsigliato in assoluto: al di là delle strade tortuose e a strapiombo sul mare che ci si troverà a percorrere e dell’elevato numero di autobus di linea e turistici che percorrono la strada e che con la carreggiata così stretta potrebbero risultare pericolosi, il problema più grosso sarà trovare un parcheggio;
  • via terra con gli autobus SITA. Nonostante il servizio offerto sia pessimo (autobus strapieni con gente che rimane a terra ad ogni corsa, che spesso è una all’ora, o persone costrette a viaggiare in piedi, fermate in angoli cechi della strada senza alcuna protezione per chi sta aspettando la corsa), si tratta di una valida alternativa. SITA vi permette infatti di viaggiare tra un paesino della Costiera Amalfitana e l’altro, senza dovervi preoccupare di guidare in quella strada così tortuosa e stretta e lasciandovi alle spalle il problema dei parcheggi. Inoltre con un biglietto giornaliero da 10 euro potrete viaggiare senza limiti tra Sorrento e Salerno.
Cosa vedere a Positano in Poche ore

Dove parcheggiare a Positano? ^

Se nonostante tutto avete deciso di raggiungere Positano in automobile, mettete in conto di lasciare l’automobile un po’ distante dal centro storico. I parcheggi sono infatti fuori dalla città ed hanno un costo che varia dai 4 ai 5 euro all’ora.

Quelli principali e i più grandi sono i seguenti:

  • Parcheggio Anna, in viale Pasitea 173, si trova in località Fornillo. La zona è abbastanza centrale con numerosi alberghi e ristoranti pronti ad accogliervi;
  • Parcheggio Carpineto, in viale Pasitea 262. A poca distanza dal precedente, questo parcheggio custodito offre la possibilità di prenotare il proprio posto anche online con qualche giorno di anticipo;
  • Parcheggio di Gennaro, in viale Pasitea 1. Questo è tra i più vicini al centro storico cittadino, ma chiude alle 20.30, bisogna quindi valutare se si pensa di voler ripartire o utilizzare l’automobile in serata;
  • Garage Mandara, in viale Pasitea 82, offre anche il servizio di officina, carrozzeria, gommista, lavaggio auto ed elattrauto;
  • Parcheggio Milano, sempre in viale Pasitea;
  • Parcheggi pubblici comunali, sempre a pagamento, in località Nocelle o Monterpertuso. Leggermente più economici degli altri ma decisamente affollati soprattutto durante l’alta stagione.

Cosa vedere a Positano in poche ore ^

Il centro storico di Positano è decisamente raccolto. La cittadina è infatti composta da poche vie, spesso incastrate le une nelle altre e per la maggior parte pedonali, che scendono fino alla spiaggia. Una volta giunti in spiaggia si può fare una suggestiva passeggiata lungo la via scavata nella roccia che passa per alcune torri saracene e porta fino alla spiaggia Fornillo, probabilmente la spiaggia più famosa della città, leggermente spostata dal centro storico.

L’anima di Positano è doppia: il suo centro storico si compone infatti di due parti che si uniscono, ma di due epoche differenti. Quella che solitamente viene visitata è la parte più vecchia del centro storico e quella più suggestiva. Posta ad est è quella che tutti conoscono e che risponde al classico immaginario da cartolina e che conduce fino al mare. Ce n’è una seconda però, meno conosciuta ed effettivamente meno turistica, che è la città nuova: venendo da Sorrento (scopri cosa vedere in questa città) ci si passerà in mezzo prima di giungere all’ingresso della città vecchia e anche questa parte sormonta gli scogli sottostanti.

Noi ci concentriamo sul cuore storico di Positano, la vera anima turista della città, e in poche ore avremo visitato tutto ciò che ha da offrire. Ecco dunque cose vedere a Positano.

Via Cristoforo Colombo e il panorama su Positano ^

Scendiamo dall’autobus lungo la strada principale che unisce le varie cittadine, la strada statale 163 che in questo tratto prende il nome di via Guglielmo Marconi.

Attraversata la carreggiata ci troviamo già a strapiombo sul mare e possiamo scorgere il centro abitato che si arrampica sul crinale della montagna. Si tratta di un panorama su Positano davvero suggestivo, con il sole che proprio ora sta tramontando dietro alla collina su cui la città è costruita.

Imbocchiamo in particolare via Cristoforo Colombo, ancora aperta al traffico delle automobili, ma dove potendo è meglio non entrare per non trovarsi imbottigliati nel traffico. Nonostante gli occhi siano tutti per il paesino e per la costiera, ci si può accorgere che sul lato opposto della strada si trovano già alcuni negozietti pronti ad attirare turisti di passaggio. La passeggiata su via Cristoforo Colombo è piuttosto suggestiva e procede fino a viale Pasitea per arrivare al cuore della città, in circa un chilometro di lunghezza.

Già da qui, affacciandoci sul centro storico, non possiamo non notare questo suggestivo scorcio sulla costiera amalfitana, probabilmente uno dei più fotografati in assoluto. La bellezza di Positano è disarmante, l’insieme di boutique di lusso unito alle facciate delle case mangiate dal sole e dalla salsedine, in cui gli stucchi e le vernici tendono a sgretolarsi, restituiscono un’anima autentica, contrapposta e suggestiva.

Ben resistenti sono invece le torri saracene che già da lontano possiamo vedere su via Positanesi d’America. 

Via Cristoforo Colombo e panorama su Positano

Marina Grande ^

Prima di esplorare i vicoli del centro storico di Positano scendiamo rapidamente fino alla spiaggia più famosa di tutta la città: la Spiaggia Grande, anche nota come Marina Grande. A renderla così nota non c’è solo la sua bellezza strepitosa con un punto di vista privilegiato sull’intero borgo storico, ma anche le sue dimensioni generose, così come suggerito dal nome.

Qui a Marina Grande ci si arriva semplicemente scendendo dalle vie del centro e ci si ritroveranno decide e decine di ragazzi che si danno appuntamento in ogni stagione dell’anno. Chi per un aperitivo, chi per mangiare una pizza direttamente sulla spiaggia e chi semplicemente per quattro chiacchiere, Marina Grande sarà sempre brulicante di persone.

La spiaggia di Marina Grande ha un’estensione di oltre 300 metri di lunghezza e circa 70 metri di profondità e lungo il suo litorale si trovano due stabilimenti e un tratto di spiaggia libera, oltre che diversi servizi tra i quali anche una discoteca e il piccolo imbarco per escursioni personalizzate o per raggiungere altre spiaggette nelle vicinanze o per prendere l’aliscafo che conduce qui via mare. Davanti a noi, invece le tante barche ferme per scorgere il tramonto da una posizione privilegiata e in lontananza le isole de Li Galli.

I vicoli del centro di Positano ^

Lasciamo momentaneamente Marina Grande e ci rituffiamo nei suggestivi vicoli del centro storico di Positano. Siamo continuamente in salita e discesa e le brevi scalinate si frappongono a ripidi passaggi acciottolati. Ricordavo che Positano fosse bella da precedenti visite alla città, ma non a tal livello. 

Le stradine sono incastrate le une nelle altre e scendendo una scalinata ci si ritrova da una parte l’ingresso a un negozietto e dall’altra uno spazio dedicato all’arte. Tra i tanti oggetti che si possono acquistare nelle botteghe del centro storico di Positano si trovano anche alcuni oggetti in ceramica locale, una delle specialità degli artigiani locali che ha, ovviamente, come tema ricorrente quello del limone.

Altra specialità locale sono gli abiti sartoriali, qui si trovano diverse botteghe che vendono abiti fatti a mano e su misura, quasi a ricordare il fatto che la moda è uno dei concetti abbinati a Positano già dagli anni cinquanta, anche se nell’ottocento la città era rinomata per i suoi canovacci ricamati. Positano è famosa per essere stata la prima città italiana, nel 1959, ad importare il costume bikini, ai quali si aggiunsero gli abiti da mare e poi quelli da sera. 

Nei vicoli di Positano le vetrine sono colorate e allegre e lasciano di tanto in tanto lo spazio a lunghi vialoni verdi piuttosto magnetici e inaspettati.

La Chiesa di Santa Maria Assunta ^

Ben visibile da tutto il centro storico è il tetto e la grande cupola della chiesa di Santa Maria Assunta. Questa chiesa faceva parte dell’abbazia benedettina di Santa Maria del X secolo, e venne costruita quando venne portata a Positano l’icona della Madonna Nera bizantina che oggi si può vedere posizionata sull’altare principale in un piccolo tempietto.

Ciò che oggi possiamo vedere della chiesa di Santa Maria Assunta è il frutto dei restauri operati tra il 1777 e il 1782 e di alcune modifiche e stucchi dorati del secolo successivo.
La chiesa ha una composizione un po’ insolita: sul sagrato si innalza il campanile di inizio settecento, diviso dal resto dell’edificio per mezzo di una scalinata con la quale si arriva nella piazzetta Flavio Gioia in cui un lato è totalmente occupato dalla facciata. 

Internamente si presenta suddivisa in tre navate separate da cinque grandi archi che nascondono al loro interno vari tesori storici, come la statua settecentesca in legno della Madonna con Bambino nella cappella di Santo Stefano, un dipinto di fine cinquecento nell’altare della Circoncisione, un presepe con statuine settecentesche allestito dentro la cappella di San Vito e San Nicola di Bari e un bassorilievo di inizio cinquecento tra la navata destra e il transetto, che si pensa essere un antico reliquiario di San Vito.

Ciò che rende fortemente riconoscibile la chiesa di Santa Maria Assunta è però la sua cupola rivestita in maioliche gialle, verdi e blu che brillano sotto alla luce del sole.

Sentiero degli Innamorati – Via Positanesi d’America e le torri saracene ^

Dalla chiesa torniamo a Marina Grande e poi imbocchiamo la via Positanesi d’America, la via più romantica di tutta la città, dedicata a tutti i cittadini che emigrarono in america alla ricerca di fortuna. Il suo percorso è talmente suggestivo e idilliaco che la via è conosciuta anche come Sentiero degli Innamorati.
Su via Positanesi d’America, la suggestiva passeggiata che congiunge la spiaggia Grande alla spiaggia del Fornillo, si trovano diverse torri Saracene, come la torre di Sponda, la torre di Trasita e la torre di Fornillo. Le torri saracene vennero erette a metà del XVI secolo per proteggere la popolazione locale dalle incursioni dei pirati saracene. Queste piccole strutture, poste in posizione strategica, servivano ad avvistare eventuali intrusi che si avventuravano fino a qui. Lo stesso viceré spagnolo Pietro da Toledo ne aveva ordinato la costruzione per monitorare l’eventuale arrivo di pirati saraceni dalle acque del Tirreno e svolgevano quindi la funzione di torri d’avvistamento e di allarme e ricevevano il segnale dalla prima torre di avvistamento, ovvero quella su Punta Campanella.

Una volta ricevuto il segnale d’allarme gli abitanti si rifugiavano sulle alture cittadine per potersi difendere e fu proprio in questo contesto che nacquero le località di Montepertuso e di Nocelle. Buona parte di queste torri sono oggi stata trasformate in strutture ricettive, come alberghi e ristoranti.

Via Positanesi d’America collega Marina Grande alla spiaggia del Fornillo e durante la passeggiata su questo bel sentiero lastricato a strapiombo sul mare, ci imbattiamo in pini e fichi d’india che donano un tocco di verde all’ambiente.

La Torre Trasita ^

Torre Trasita - Una delle torri saracene di Positano

Una delle prime torri che incrociamo lungo il nostro percorso è la torre Trasita, una torre saracena circolare, edificata nel 1567 e che adesso è stata convertita a struttura turistica all’interno della quale si può dormire. Dopo il suo passato da torre di avvistamento venne infatti convertita in abitazione agli inizi del secolo scorso dal marchese Giorgio Gozzi.

Torre Trasita si trova lungo via Positanesi d’America, ma oltre la bassa ringhiera di protezione, totalmente a strapiombo sugli scogli e il mare sottostante. Oggi all’interno della torre Trasita possono trovare posto fino a sei persone, rivivendo il fascino di una residenza storica. Sulla sua sommità si trova infine un solarium che regala un panorama decisamente suggestivo su Positano e sulla Costiera Amalfitana. 

La spiaggia del Fornillo ^

Via Positanesi d’America si conclude alla spiaggia del Fornillo. Questa è la seconda spiaggia più famosa di tutta Positano, e più appartata rispetto alla maggiore Marina Grande.

La spiaggia del Fornillo si trova tra alcune torri saracene ed è quasi nascosta a chi non arriva appositamente fino a qui. Il suo essere appartata e leggermente spostata dal centro storico di Positano, l’ha resa una meta abbastanza famosa per chi arriva in città e cerca un po’ di tranquillità. La si raggiunge in nemmeno dieci minuti di camminata e una volta giunti qui si può comunque godere di stabilimenti balneari e ristorantini, con un’area libera al termine della spiaggia.

Spiaggia del Fornillo di Positano e torre saracena

Piazza dei Mulini ^

Dopo essere tornati indietro dalla spiaggia del Fornillo, continuiamo a scoprire i suggestivi vicoli di Positano posti più vicini alla spiaggia, fino a poi risalire un pochino e raggiungere la piazza principale di tutta la città, ovvero piazza dei Mulini, che dà il nome anche al rione in cui si trova. 

Piazza dei Mulini è il principale punto di ritrovo per gli abitanti di Positano e anche per molti turisti: lungo il suo perimetro, dalla forma irregolare, si trovano negozietti che vendono abiti di lusso e botteghe con oggetti artigianali. Il suo nome deriva da un antichissimo mulino costruito addirittura durante l’epoca dell’imperatore Tiberio e rimasto in funzione fino alla seconda guerra mondiale.

Proprio su piazza dei Mulini si trova anche una piccola chiesa quasi sconosciuta ai turisti, ma molto vissuta dai positanesi: la chiesa del Santo Rosario.

La Chiesa del Santo Rosario ^

Chiesa del Santo Rosario di Positano - Facciata

In piazza dei Mulini a Positano si trova anche la chiesa del Santo Rosario, un timido edificio privo di campanile, ma dalle origini piuttosto antiche. Anticamente venne costruita come parte del complesso monastico domenicano fondato nel 1614 e poi soppresso 38 anni dopo da papa Clemente X. Fu in quel momento che alla chiesa vennero sottratte la maggior parte delle sue opere e la sua struttura impiegata come tribunale cittadino. Solo svariati anni dopo tornò ad essere un edificio di culto e divenne la chiesa del Santo Rosario. 

Durante lo scorso secolo, nel 1980, subì il crollo della sacrestia a causa di un terremoto che ne determinò la chiusura fino al 2006. Esternamente si presenta molto semplice, nella sua facciata color giallo su cui si apre il portale ad arco sormontato da una piccolissima finestra nei cui vetri è rappresentata l’Annunciazione. Intorno alla porta riccamente decorata, si trovano invece due colonne in tufo. 

Entrando dentro alla chiesa del Santo Rosario, ad unica navata, si possono vedere alcune lapidi sepolcrali e un sarcofago romano ospitato nel presbiterio. L’altare è infine arricchito dalla statua del XIX secolo che rappresenta la Madonna del Rosario.

La Chiesa Nuova – Chiesa di Santa Maria delle Grazie ^

Decisamente fuori dal centro storico di Positano, perché inserita nel nuovo tessuto urbano, c’è la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Anche nota come chiesa Nuova la sua forma la si contraddistingue anche dal centro storico, grazie alla grande cupola che la rende riconoscibile.

La chiesa Nuova venne costruita sui resti di una cappella dell’XI secolo che si pensa fosse dedicata al Santissimo Sacramento. Una grossissima ristrutturazione venne operata durante il settecento, quando gli è stato conferito l’attuale stile barocco, di cui è uno dei migliori esempi in tutta la Costiera Amalfitana. Sulla sua pianta ellittica si aprono grandissimi finestroni che permettono alla chiesa di illuminare naturalmente i suoi interni, tra cui il pavimento in maiolica con decorazioni fitomorfe. Internamente sono presenti sei altari, uno in muratura e cinque in marmo e quello maggiore è stretto tra le statue in legno della Madonna delle Grazie e di Gesù, ospitati in altrettante nicchie.
Il campanile della chiesa Nuova è a tre piani e dotato di una guglia finale, e sorge al fianco delle sale che compongono la sacrestia.

Se arrivate o partite da Positano con gli autobus è interessante sapere che è presente una fermata proprio davanti alla chiesa, prima di arrivare da Sorrento o dopo essere partiti dal centro di Positano, a seconda del senso di marcia. Altrimenti è necessario percorrere una lunga scalinata in salita per arrivare fino a qui.

Chiesa Nuova - Chiesa di Santa Maria delle Grazie nel borgo nuovo

Mappa dell’itinerario di Positano ^

Ecco la mappa da poter seguire per l’itinerario di visita di Positano. In poche ore lo si sarà percorso tutto a piedi, ma se si ha tempo a disposizione vale la pena prendersi un po’ di tempo ulteriore per godere delle spiagge della città e per poter godere della bella atmosfera che si respira tra i suoi vicoli e la spiaggia di Marina Grande.

Scopri anche gli altri borghi della Costiera Amalfitana e la città di Napoli, nell’itinerario di 6 giorni.

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Lorenzo Taccioli