La crisi economica (e sociale) che si prolunga ormai da diversi anni e che ha sensibilmente colpito l’Italia porta tra le sue peggiori conseguenze una dilagante disoccupazione. Tutte le fasce generazionali ne sono colpite, ma in maniera più marcata è quella giovanile a soffrirne.
S’instaura quindi un meccanismo per cui si minimizzano le possibilità di scegliere un lavoro che rispecchi i propri interessi e che renda la persona appagata e soddisfatta del proprio impiego, portandola ad accettare quasi qualsiasi offerta pur di non rimanere fuori dal mercato del lavoro.
In questo momento più che mai, quindi, assumono un’importanza fondamentale le passioni personali dove il singolo può esprimersi e ritrovare se stesso facendo ciò che ama.
Così i momenti in cui ci si dedica al proprio interesse diventano una sorta di rifugio, una risposta ed una reazione alla situazione in cui si è quotidianamente immersi.
Il progetto fotografico Rifugi studia le passioni dei soggetti ritratti e le restituisce al pubblico attraverso i semplici gesti compiuti in quei momenti. Rifugi vuole quindi essere un occhio positivo sulla vita delle persone immortalate, sottolineando l’importanza delle proprie passioni e del tempo che vi si dedica.