Ribe in Un Giorno – Cosa Vedere

Facciata esterna della cattedrale di Ribe - Torri e Vari Rifacimenti

Siamo nel pieno del nostro viaggio in Danimarca, alla scoperta di questa nazione nell’estremo nord dell’Europa continentale. Siamo diretti verso Aarhus, la seconda città per dimensioni del paese, ma prima di arrivarci ne approfittiamo per visitare un po’ di cittadine più piccole, ma non meno piacevoli, e qualche posto naturale. La prima meta è Ribe, una piacevole cittadina con una sorprendente cattedrale.

Dove si Trova Ribe ^

Ribe si trova sulla penisola della Danimarca, la più grande tra tutte le sezioni che compongono la nazione, conosciuto come Jutland e affiancata dalle due isole più grandi: Fyn con capoluogo Odense e Selandia con capoluogo la capitale Copenaghen.

In particolare Ribe è posizionata nello Jutland meridionale, nella parte più occidentale di questa regione, a poca distanza dal mare del nord.

Cosa Vedere a Ribe ^

La città di Ribe è conosciuta per essere la più antica di tutta la Danimarca e i suoi primi insediamenti risalgono agli anni tra il 704 e il 710. Il suo nome è legato a quello del fiume Ribe, che in danese antico significa proprio riva e che scorreva tra la settantina di case dell’insediamento originario.

Ribe - Citta più antica di Danimarca

L’importanza di Ribe crebbe quando nell’860 l’arcivescovo di Brema-Amburgo richiese alla monarchia danese che la prima cattedrale scandinava venisse costruita qui, in quanto una delle città commerciali più importanti dell’intera Scandinavia, anche grazie al fiume navigabile che la metteva in diretto contatto con il mare.

Purtroppo la vita di Ribe fu segnata anche da fatti drammatici, come il terribile incendio che scoppiò in città nel 1580 e che distrusse numerose strade e case, o ancora l’alluvione del 1634 in cui le acque si alzarono di ben sei metri sopra il normale livello dell’acqua.

Visitare Ribe significa passeggiare tra bellissimi vicoli che hanno mantenuto intatto il loro aspetto storico grazie ai palazzi ben conservati, molti dei quali sotto la tutela delle belle arti. Il cuore della città è rappresentato dalla bellissima cattedrale che, insieme al più antico municipio della Danimarca, rappresenta un’altra delle cose da non perdere in città. I palazzi hanno facciate a graticcio di origine cinquecentesca e l’aspetto decisamente sbilenco. Cento di questi rientrano in un’area protetta per il loro interesse di carattere nazionale.

Ecco cosa vedere nella visita di un giorno (o mezza giornata) a Ribe.

Ribe Kunstmuseeum e il suo Parco ^

La nostra passeggiata per il centro storico di Ribe comincia dalle zone più periferiche del centro storico, ovvero dal Ribe Kunstmuseeum che raccoglie un inestimabile patrimonio artistico risalente all’antica storia della città. Tra i pezzi presenti in questo museo, anche alcuni derivanti da una recente acquisizione di opere pregevoli del XIX secolo appartenenti alla produzione artistica danese, con pezzi dei pittori di Skagen (località a nord della penisola) e sui modernisti. Saltuariamente ospita anche mostre di arte contemporanea.

Il museo è ospitato in questo palazzo dal 1891 ed ha sempre conservato l’aspetto originario durante i decenni che l’hanno portato fino ad oggi. Questo palazzo di colore rosso e in stile rinascimentale olandese, era originariamente la villa di un produttore di cotone.

Alle spalle del Ribe Kunstmuseeum il parco che lo separa dal centro storico. Questo parco è più un giardino fluviale, per via del corso d’acqua che lo attraversa e sul quale è possibile passeggiare per via di passerelle di legno e dei viottoli sul lungofiume, al di sotto di grandi alberi su cui gli uccelli sono abituati a nidificare. Il giardino è arricchito da diverse statue e fontane, ultima delle quali installata nel 2010, e può essere visitato ogni giorno dalle nove di mattina fino all’orario del tramonto.

Chiesa di Santa Caterina ^

La tappa successiva tra le cose da vedere a Ribe è la chiesa di Santa Caterina. Questa chiesa sorge sull’omonima piazzetta decorata da una fontana centrale.

La chiesa di Santa Caterina venne fondata dai frati domenicani provenienti dalla Spagna, nel 1228. L’attuale costruzione soppianta quella precedente che, a causa del terreno paludoso su cui si trovava, crollò. L’edificio del XV secolo è, insieme alla cattedrale nella piazza centrale, l’unica ad essere sopravvissuta fino ai giorni nostri, tra le tredici chiese esistenti in città prima della riforma luterana.

Successivamente alla riforma i frati dovettero andarsene e questo grande edificio doveva trovare una nuova funzione. Fu per questo motivo che la chiesa di Santa Caterina venne utilizzata come ospedale da campo durante le guerre o come manicomio, mentre oggi all’interno del suo monastero si trova una casa di riposo. La chiesa venne restaurata invece agli inizi del novecento, per assicurarne la stabilità delle fondamenta. Nel 1934 venne nuovamente consacrata e al suo interno è ancora oggi possibile trovare il pulpito di fine cinquecento e la pala d’altare risalente alla metà del XVII secolo.

Molto particolare è l’operazione che permise alla chiesa di Santa Caterina di essere salvata da un crollo nel 1920. Non sapendo come poter operare per conservarla, la chiesa venne provvisoriamente sollevata letteralmente dal terreno attraverso dei martinetti, per poi essere rimessa nella posizione originaria una volta conclusi i lavori. Scendendo le scale vicino all’altare è ancora possibile vedere una parte della struttura impiegata all’epoca.

Una porta sul lato destro della chiesa permette di accedere al giardino del chiostro, facendo un’offerta di cinque corone.

Il Vecchio Municipio ^

Procediamo la nostra passeggiata verso il cuore del centro storico e in appena due minuti ci troviamo davanti al municipio (Den Gamle Radhus) più antico di tutta la Danimarca.

L’edificio risale al 1496 e dal 1709 al 2007 ha svolto la funzione di municipio cittadino di Ribe. Le sue suggestiva sale ospitano ancora i matrimoni civili celebrati in città. Per questo motivo al suo interno sono conservati gli oggetti tipici da cerimonia, oltre che armi medievali e l’ascia di un boia raccolte in un piccolo museo.

Nell’antica sala civica e lungo i corridoi del vecchio municipio sono esposti ritratti dei nobili e dei prefetti di tutta la contea che si alternarono tra il XVII e il XIX secolo. Nell’ex prigione che ospitava i debitori che non riuscivano a far fronte ai propri impegni, è stato allestito un piccolo museo che descrive la storia della città e delle sue origini legate al commercio.

La Cattedrale di Ribe ^

L’attrattiva più conosciuta di Ribe è la sua cattedrale (Ribe Domkirke), che domina l’intero centro storico almeno dal 948 come testimonia il più antico documento che ne parla. Questa chiesa è anche la cattedrale più antica di tutta la Danimarca, nonché l’edificio romanico meglio conservato della nazione, ma venne ricostruita per buona parte dal 1150 – e per oltre un secolo – grazie all’accesso ai fondi reali da parte della cittadina per via della sua crescente importanza. Arrivati nella sua piazza non si può che rimanere sorpresi dalla sua dimensione che ne occupa esattamente il centro e dalla sua struttura composta da un ricco insieme di torri, torrette e materiali differenti impiegati.

La struttura era dotata di due torri identiche sul lato occidentale della chiesa, ma a causa di un crollo avvenuto la notte di Natale del 1283 ne rimane solo una. In occasione di quello sfortunato evento rimasero vittime molte persone che si trovavano all’interno della chiesa.

La maggior parte della struttura originale romanica è composta da tufo calcareo estratto nelle vicinanze di Colonia e trasportato fino a qui navigando lungo il fiume Reno. Nonostante le aggiunte degli elementi gotici, il nucleo centrale ha per lo più conservato il suo aspetto romanico. Le aggiunte successive sono per lo più fatte in mattone rosse, e si possono chiaramente vedere all’esterno della cattedrale. Alla struttura originaria furono aggiunte le navate laterali, così da avere una doppia navata su ogni lato. In alcune parti della chiesa sono stati innalzati i soffitti così da avere delle volte gotiche.

Al termine del XII secolo venne aperto un nuovo accesso alla chiesa, noto come Portale della testa di Gatto, per via delle statue dei due leoni alla base delle colonne laterali al portone. Questo ingresso è dotato di un rilievo sopra la porta che mostra il Cristo morto in croce e rappresenta uno dei più grandi rilievi romanici arrivati fino ai giorni nostri.

Un nuovo incendio colpì la cattedrale nel 1402 e ancora una volta venne impiegato il mattone rosso per ripristinare i danni e per allargare la struttura. Nel 1536 invece, quanto la Danimarca divenne ufficialmente luterana, la cattedrale venne chiusa e i monaci allontanati. Cominciarono così delle azioni vandaliche contro questa grande chiesa abbandonata e progressivamente furono rimossi la maggior parte dei simboli cristiani da dentro la cattedrale e i dipinti alle pareti vennero intonacati. Quando in città scoppio l’ennesimo incendio, nel 1580, la cattedrale di Ribe fu salvata da un’ennesima sciagura.

Alla fine del XVI secolo la torre che diversi secoli prima crollò sui cittadini, ebbe un nuovo crollo e venne ricostruita di circa dieci metri più bassa. I fondi però iniziavano a scarseggiare e quindi il suo culmine rimase piatto e non venne completata con le guglie, ma nel 1696 venne dotata di un grande orologio.

All’interno, invece, sono numerosi gli elementi che provengono da diverse epoche, tra cui un organo del XVII secolo, la fonte battesimale riccamente decorata e risalente alla seconda metà del XIV secolo e il pulpito della fine del cinquecento. Le colonne che dividono le tre navate sono inoltre decorate da dipinti che ripropongono figure sacre e sono risalenti al cinquecento. Questi affreschi furono ripristinati solo nella grande ristrutturazione a cavallo tra l’ottocento il novecento.

Dentro alla cattedrale di Ribe riposano diverse personaggi importanti che si affacciarono sulla scena politica e religiosa della città lungo i secoli di gloria che la resero assoluta protagonista della Danimarca.

In fondo alla chiesa prendiamo una scala a chiocciola che ci permette di salire a un livello rialzato sugli interni della chiesa e proseguire poi nella salita della torre civica nota come Borgertårn. Questa è anche la torre campanaria della chiesa e infatti al suo interno, salendo, possiamo vedere le campane che suonano due differenti melodie ogni giorno a intervalli prestabiliti dalle otto di mattina alle diciotto di sera. Attraverso 248 scalini saliamo in vetta ai 52 metri della torre risalente al 1333 e possiamo osservare tutto il centro storico di Ribe e il verde delle sue prime periferie e delle paludi che lo circondano.
Sulla sua sommità vennero installati anche otto cannoni durante le guerre tra i danesi e gli svedesi, ma spararono solo nel 1644 contro le navi svedesi.
All’interno della Borgertårn è presente anche il museo della cattedrale di Ribe.

Panorama sulla città di Ribe - Vista dalla Torre Borgertarn della Cattedrale

All’interno delle torri della cattedrale di Ribe sono presenti ben sei campane, la più antica delle quali risale al 1496 e la più grande al 1599.

I ritrovamenti del Kannikegården ^

Usciti dalla cattedrale di Ribe ci basta raggiungere uno dei lati della piazza per vedere il Kannikegården, un edificio museale che nel 2017 è arrivato tra i cinque finalisti di una competizione sull’architettura contemporanea e frutto di un concorso bandito nel 2012.

Questo edificio, situato al civico 15, ospita gli uffici ecclesiastici e una sala per conferenze, concerti e riunioni. La parte più interessante è però nei suoi sotterranei ed è dedicata agli scavi recenti effettuati nella piazza che hanno permesso di riportare in origine alcune antiche costruzioni di tipo religioso, che testimoniano l’arrivo del cristianesimo in città ben un secolo prima rispetto a quanto si fosse creduto fino a quel momento. I resti sono visibili dalle grandi finestre che danno sulla piazza, ma è possibile anche entrare al suo interno.

Dentro ci sono due scalinate color bronzo che scendono fino al perimetro rettangolare delle costruzioni ritrovate. Quello riemerso è l’antico refettorio di un monastero che fu vittima dell’incendio del 1176 e rappresenta una delle più antiche rovine dei primi edifici in mattoni di tutta la Danimarca.

Kannikegarden - Museo con resti del refettorio di un monastero incendiato

Il sottosuolo di Ribe è ricco di reperti archeologici e infatti tra il 2008 e il 2012 sono state svolte più indagini archeologiche sull’intera area abitata della città, che hanno permesso di ritrovare antiche sepoltura cristiane (risalenti addirittura al 980), oltre centomila oggetti di uso quotidiano, un frammento di pietra runica e rovine degli edifici del tempo ancora ben conservate.

Noi ne approfittiamo anche per trovare riparo dentro al Kannikegården, perché il cielo minaccioso che ci accompagna negli ultimi minuti della nostra visita a Ribe decide che è giunta l’ora di far piovere. Ci troviamo in mezzo a un temporale estivo che dovrebbe durare giusto qualche minuto.

Il Quartiere Storico e il Palazzo Taarnborg ^

La pioggia ci dà una tregua e rallenta il suo ritmo, così noi scegliamo di uscire mentre ancora scende qualche goccia, per continuare tra l’itinerario delle cose da vedere a Ribe. Nonostante il duomo cittadino, ovvero la cattedrale di Ribe, sia spettacolare, la parte più bella della visita della città arriva con le prossime due tappe: il quartiere storico e il lungofiume.

Quartiere storico di Ribe - Palazzo Taarnborg
Quartiere storico di Ribe - Palazzo Taarnborg sullo sfondo e palazzo in gratticcio in primo piano

Siamo ancora nella piazza (Torvet) e imbocchiamo una delle stradine che ci porta nel cuore storico della città, dove i palazzi a graticcio fanno bello sfoggio di se. Sono vie tendenzialmente strette con gli edifici su entrambi i lati. Tra i vicoli più belli c’è sicuramente Puggårdsgade dove ci imbattiamo in Taarnborg, un alto edificio al civico 3 noto perché nessuna delle sue linee ha un angolo che misuri esattamente novanta gradi, dando quindi al palazzo un aspetto un po’ traballante. Taarnborg era una residenza padronale costruita nel XVI secolo.

A pochissima distanza da questo edificio, al civico 5, c’è un’altra casa che sembra ancora più sbilenca: è una bassa casa a graticcio risalente alla metà del XVI secolo.

Il Lungofiume ^

A questo punto torniamo alla piazza principale di Ribe e imbocchiamo la via opposta a quella che ci ha portato verso il palazzo Taarnborg. Ci troviamo lungo la via Grønnegade dove i palazzi vanno progressivamente abbassandosi diventando poi a poco più di un piano. Da questa via ricca di case colorate e che esce dal centro storico, partono una serie di vicoli laterali dalla bellezza discreta. Molti di questi sono caratterizzati da casette bianche che si affacciano sul ciottolato della pavimentazione della via. 

Noi percorriamo tutta la via Grønnegade e in fondo giriamo a destra: raggiungiamo così il lungofiume che percorriamo fino a risalire verso il centro storico. Qui si trovano parcheggiate alcune barchette, oltre la più famosa Johanne Dan, un’antica barca a vela dal caratteristico scafo piatto, studiato per navigare nelle basse acque del fiume Ribe. Vista esternamente non è niente di imperdibile ma, se foste interessati, sono spesso aperte delle visite guidate che permettono di salirvi a bordo e visitarla.

La Colonna Stormflodssøjlen ^

Sul lungofiume Ribe, all’inizio della passeggiata che ci riporta in centro, è installata la colonna in legno Stormflodssøjlen. Questa colonna viene utilizzata per ricordare le tante inondazioni che hanno colpito la cittadina durante i secoli. Sulla sua struttura sono apposte delle tacche, sotto forma di anelli in metallo, che ricordano per ogni evento dove arrivò l’acqua, attraverso l’iscrizione dell’anno sull’anello.

Dettaglio della colonna Stormflodssojlen con indicate le alluvioni della città

Impressionante è pensare che nel 1634 l’esondazione arrivò alla sommità della Stormflodssøjlen, ovvero ben sei metri al di sopra del normale letto del fiume. Quest’evento causò purtroppo la morte di centinaia di persone e si decise pertanto di costruire una piccola diga che permettesse di controllare il livello del fiume. L’intervento non ha totalmente risolto la problematica e, saltuariamente, gli abitanti di questa zona di Ribe sono costretti ad evacuare temporaneamente le loro abitazioni.

Il Museo dei Vichinghi ^

Prima di lasciare la città, tornando verso la stazione, passiamo per il Museet Ribes Vikinger, ospitato dentro a un palazzo in mattoni rossi con davanti una grande statua. All’interno di questo museo è possibile approfondire la storia vichinga e quella medievale di Ribe attraverso due sale che mostrano uno spaccato della vita durante l’ottocento dopo Cristo e durante il XVI secolo.

Il museo è fornito di reperti archeologici piuttosto rari ritrovati in zona.

Museo dei Vichinghi di Ribe - Facciata Esterna

Mappa Itinerario a Piedi di Ribe ^

Ecco la mappa dell’itinerario a piedi per la città di Ribe. L’itinerario può essere percorso in nemmeno mezza giornata..

Leggi anche l’itinerario per 9 giorni in Danimarca.

Men Meets the Sea di Esbjerg ^

Conclusa la visita di Ribe decidiamo di raggiungere il vicino comune di Esbjerg. L’obiettivo è quello di fare una toccata e fuga alla mastodontica scultura Men Meets the Sea che si affaccia direttamente sul mare del Nord.

Man Meets the Sea - Statue che celebrano i 100 anni di Esbjerg

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Ribe in Un Giorno - Cosa VedereItinerario di una giornata (o mezza) a Ribe. Scopri la mappa e tutte le attrazioni con fotografie e descrizione di ognuna.https://www.lorenzotaccioli.it/ribe-in-un-giorno-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli