Riserva di Vendicari – Guida completa

Struttura novecentesca della Tonnara di Vendicari

La riserva di Vendicari è un’area protetta d’incredibile importanza e bellezza. Istituita nel 1984 con l’obiettivo di favorire la sosta e la nidificazione della fauna e di restaurare la vegetazione psammoalofila e mediterranea, si estende per oltre 1237 ettari.

All’interno del suo territorio ospita un complesso sistema di pantani costieri ed aree umide. La sua importanza è tale da essere annoverata tra le zone umide di importanza internazionale.

Con una visita alla riserva di Vendicari ti perderai tra scorci suggestivi creati dalla natura e potrai visitare anche la celebre tonnara di Vendicari.

In questo articolo trovi tutti i dettagli per organizzare la tua visita alla riserva di Vendicari.

Dove si trova la riserva di Vendicari ^

La riserva di Vendicari è in Sicilia e, più precisamente, sulla costa orientale, direttamente affacciata sul mar Ionio. Il suo territorio si sviluppa tra i comuni di Noto e Marzamemi, entrambi appartenenti all’area del libero consorzio comunale di Siracusa.

Cosa vedere nella riserva di Vendicari ^

Accedendo alla riserva di Vendicari potrai visitare i suoi Pantani, che hanno le sembianze di cinque laghetti paralleli alla costa. Questi sono, da nord a sud, il Pantano Piccolo, il Pantano Grande, il Pantano Roveto, il Pantano Sichilli e il Pantano Scirbia. Questi pantani hanno una profondità media di 30/40 centimetri e una profondità massima che non va oltre i 2 metri. L’unico a non prosciugarsi mai, nemmeno durante i periodi di siccità, è il Pantano Piccolo, perché è dotato di sorgenti di acqua salmastra. Il Pantano Roveto, invece, è il più esteso ed è direttamente collegato al mare.

Passeggiando intorno a questi spettri lacustri, troverai una vegetazione selvaggia e panorami suggestivi sulla costa.

Inoltre ci sono due antiche strutture che non puoi perdere: la celebre tonnara di Vendicari e la torre Sveva. Quest’area è stata infatti frequentata fino dall’età del Bronzo, fin dall’antichità è infatti stato uno stabilimento per la lavorazione del pesce.

Ecco più nel dettaglio le informazioni su queste strutture e su come visitare la riserva di Vendicari.

La tonnara di Vendicari ^

Se visiti la riserva di Vendicari non puoi assolutamente perdere la tonnara di Vendicari. Raggiungibile esclusivamente a piedi dopo essere entrato nella riserva, rimase operativa fino al 1944.

La tonnara di Vendicari è legata all’antica tradizione della pesca del tonno, risalente all’epoca preistorica, come testimoniato da incisioni e pitture rupestri. Anche il popolo Fenice si dedicò a questa pesca, tanto da rendergli omaggio raffigurandola in alcune monete.

Le strutture delle tonnare risalgono all’epoca araba. Furono gli arabi a perfezionare questa pesca, diffondendo un sistema di reti fisse, collocato in maniera tale da guidare i tonni verso varie camere, fino a giungere a quella della morte. Qui lavoravano diverse ciurme, spesso composte da siciliani e nord africani.

Erano due le parti che componevano le tonnare:

  • il Pedale. Ovvero una parete di rete separata dalla costa e che si estendeva fino a 70 metri di profondità e fino a 3 chilometri di lunghezza. Lo scopo era quello di interrompere il flusso di nuotata dei tonni, convogliandoli verso la camera di cattura;
  • l’Isola, cioè una specie di edificio sottomarino composto di reti e di dimensioni importanti. Erano di circa 300/400 metri di lunghezza per 50 di larghezza. Tra una camera di reti e l’altra c’erano delle aperture, chiamate porte, che servivano a incanalare i tonni. Sopra ogni porta sostavano delle barche che spingevano i tonni alla camera successiva, fino a quella della morte.

Nel caso della tonnara di Vendicari, questa risale al seicento e vedeva impiegate un centinaio di persone. Fu in quel secolo che la famiglia Nicolaci riuscì ad ottenere il controllo di tutte le tonnare della Sicilia orientale, iniziando un’ascesa di ricchezza e potere che continua fino ai giorni nostri. A causa di un calo del pescato e dell’aumento dei dazi doganali, i Nicolaci continuarono a controllare la tonnara di Vendicari fino a metà dell’ottocento.

Nel 1914, con una parziale ripresa della pesca, la tonnara venne data in concessione a Antonino Modica Munafò di San Giovanni. Fu lui a costruire un vero e proprio sito produttivo, ovvero quello che puoi vedere oggi. Realizzò un importante stabilimento, dotato anche di una grande ciminiera, per la lavorazione del tonno sott’olio. Questo era dotato di tecnologie moderne per la lavorazione, la cottura e l’inscatolamento del pesce.

Le due guerre mondiali portarono però alla chiusura della tonnara della riserva di Vendicari. Durante la prima alcuni bombardamenti danneggiarono la struttura, mentre nella seconda alcuni saccheggi contestuali allo sbarco degli alleati, la danneggiarono ulteriormente, tanto che nel 1944 cessò ogni tipo di attività.

La torre Sveva ^

La torre Sveva si affaccia direttamente sull’acqua del mar Ionio e risale al XV secolo. All’epoca venne costruita per monitorare e proteggere la costa dalle incursioni saracene. Svolse questo ruolo fino al settecento.

Nota anche come torre di Vendicari, sorge sulla punta settentrionale dell’omonimo golfo. Commissionata nel 1424 dal duca di Noto pietro d’Aragona, venne terminata in qualche decina d’anni. Lo scopo iniziale era quello di proteggere un importante deposito di merci qui situato. Nel cinquecento venne parzialmente trasformata per essere inclusa in un sistema di avviso costiero, elaborato dagli ingegneri militari spagnoli.

In alcuni periodi è possibile accedere agli interni della torre Sveva per raggiungere il il terrazzo panoramico per mezzo della scala a chiocciola.

Percorsi nella riserva di Vendicari ^

Puoi visitare la riserva di Vendicari attraverso tre percorsi principali, che dividono in tre la fascia costiera che racchiude quest’area protetta. Potrai anche scegliere di collegarli tra loro e percorrerla interamente, ma ricorda che nei mesi estivi le temperature sono molto calde e i percorsi sono interamente esposti al sole.

Dalla tonnara a Calamosche ^

Dall’ingresso principale della riserva di Vendicari (ingresso Vendicari centro – Tonnara) puoi raggiungere il mare in circa 5 minuti. Da qui puoi poi procedere sia in direzione nord che in direzione sud, seguendo i sentieri segnalati che si immergono tra la vegetazione e scorrono al fianco dei Pantani.

In pochi minuti, dirigendoti verso nord, potrai raggiungere la tonnara di Vendicari, la torre Sveva e il centro visitatori. In un quarto d’ora arriverai anche a un bellissimo punto di osservazione. Procedendo sempre verso nord, in una quarantina di minuti raggiungerai la celebre Calamosche, che nel 2005 ha vinto il titolo di spiaggia più bella d’Italia. Da qui in una ventina di minuti potrai raggiungere l’omonimo ingresso (o uscita) dalla riserva. Questo itinerario ha una lunghezza (per tratta) di 4,40 chilometri e dalla spiaggia di Vendicari, passando per la tonnara e la torre Sveva, prosegui per un tratto roccioso che attraverso una caletta arriva a un capanno che segna la metà del percorso. Sulla sinistra avrai il Pantano Piccolo e continuando arriverai alla spiaggia di Calamosche.

Il percorso archeologico ^

Se invece dall’ingresso di Vendicari centro ti dirigi verso sud, passando per la vegetazione a Macchia di Ginepro, fiancheggerai i Pantani Roveto e Sichilli. Arriverai poi alla foce del Pantano Sichilli. Qui troverai i resti di una necropoli bizantina e di una chiesetta e i resti della Cittadella dei Maccari, molto importante in epoca classica. In questo caso l’itinerario ha una lunghezza di 5 chilometri e dalla tonnara scende verso Trigona, una chiesa bizantina a pianta quadrata con tre abisidi. Troverai poi la necropoli bizantina con alcune catacombe, tra cui una sotterranea dotata anche di mausoleo con volta a botte. Arriverai infine alla Cittadella Maccari, villaggio bizantino del VI secolo dopo Cristo, impiegato come zona di scambi commerciali.

Dal teatro greco di Eloro alla spiaggia di Calamosche ^

Se invece accedi alla riserva di Vendicari dall’ingresso più settentrionale, chiamato Eloro, sarai nei pressi di un’antica area archeologica, dove potrai vedere i resti di un teatro greco (purtroppo non paragonabili agli altri teatri antichi che puoi vedere qui in Sicilia). Scendendo verso sud passerai per l’arenile di Stampace e la foce del fiume Tellaro, per poi arrivare fino alla spiaggia di Calamosche in una ventina di minuti. In questo caso puoi percorrere l’itinerario che in 5,60 chilometri ti porterà dalla spiaggia di Eloro alla spiaggia di Calamosche, passando per la spiaggia Marinelli.

Orari della riserva di Vendicari ^

La riserva di Vendicari è soggetta ad orari di apertura. In particolare:

  • dal 1 aprile al 31 ottobre: è aperta dalle 7:00 alle 19:30 con chiusura della biglietteria alle 18:00;
  • dal 1 novembre al 31 marzo: è aperta dalle 9:30 alle 16:00 con chiusura della biglietteria alle 14:30.

Come si accede alla riserva di Vendicari ^

Per accedere alla riserva di Vendicari è necessario presentarsi a uno degli ingressi e acquistare un biglietto. Il costo è di 3,50€ per l’intero, 1,50€ per il ridotto e 7,00€ il cumulativo famigliare. I bambini sotto agli 8 anni di età hanno diritto all’ingresso gratuito.

Gli ingressi alla riserva di Vendicari sono i seguenti (elencati da nord a sud):

  • Eloro. Questo è l’ingresso più vicino ai resti archeologici di Eloro;
  • Marianelli;
  • Calamosche. Questo è l’ingresso più vicino alla celebre spiaggia di Calamosche;
  • Vendicari Centro (Tonnara). Questo è l’ingresso principale e quello più vicino alla tonnara e alla torre Sveva;
  • Cittadella. Questo è l’ingresso più vicino ai resti del villaggio della Cittadella

Vicino ad ogni ingresso c’è un piccolo parcheggio in cui poter lasciare l’auto.

Spiagge della riserva di Vendicari ^

L’intera riserva di Vendicari non è altro che una lunga spiaggia che si affaccia sul mar Ionio. Ma percorrendo i suoi 7 chilometri di costa, ti capiterà di imbatterrti in alcune calette e spiaggette molto suggestive. Da nord a sud sono queste quelle che incontrerai:

  • spiaggia di Eloro. Distante appena 300 metri dal parcheggio, in cui puoi trovare un bar e delle docce. La spiaggia sabbiosa è caratterizzata da una sabbia finissima;
  • spiaggia Marianelli. Questa è la spiaggia più selvaggia della riserva, ed è caratterizzata dalla presenza di mandorleti e limoneti a poca distanza. La sua posizione riservata l’ha resa una destinazione frequentata dai naturisti. La spiaggia qui è a tratti sabbiosa e a tratti rocciosa;
  • spiaggia Calamosche. Questa è la spiaggia più celebre della riserva di Vendicari. 200 metri di spiaggia sabbiosa, incastonati tra due promontori rocciosi, che riparano il mare dalle correnti. Ai lati sono presenti numerose grotte e cavità naturali;
  • spiaggia Vendicari. Questa spiaggia è piuttosto lunga e interamente sabbiosa. Le alghe Poseidonia formano una barriera di circa 5 metri tra la sabbia e il mare, ma potrai attraversarla tranquillamente per godere di un’acqua cristallina. Salendo verso la torre Sveva il litorale diventa roccioso;
  • spiaggia di San Lorenzo. Questa spiaggia è caratterizzata da piccole insenature in cui la roccia si fonde con la sabbia chiara. Si tratta della spiaggia più facile da raggiungere, perché è posta subito al di fuori della riserva. Questo ha permesso anche la presenza di alcune strutture per i turisti.
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Riserva di Vendicari - Guida completaScopri tutto sulla Riserva di Vendicari. Cosa vedere, come accedere e gli itinerari per visitarla al meglio.https://www.lorenzotaccioli.it/riserva-di-vendicari-guida-completa/
Lorenzo Taccioli