Roma – MAXXI

Il MAXXI di Roma è ospitato in una struttura che attira subito l’attenzione. Come all’esterno anche all’interno è evidente che architetti e designers non si siano risparmiati.
Il museo è per buona parte dedicato all’architettura, con una vasta mostra dedicata a Le Corbusier ed un piano quasi interamente dedicato ai plastici. Al piano terra è presente anche Guido Guidi con il progetto già esposto al SI FEST di un paio di anni fa sulla Tomba Brion e Mirabilia Urbis di Grazia Toderi con riproduzioni di Roma dall’alto.

All’interno del MAXXI non è possibile scattare foto e come al solito mi sono attenuto alle regole, fotografando solamente la struttura davvero degna di nota.

La mostra più interessante ospitata all’interno è quella di William Kentridge: Vertical Thinking. Al centro della mostra c’è “The Refusal of Time” un’opera nata dalla riflessione sul concetto di tempo sviluppata dall’artista: all’interno della stanza si trovano vari oggetti e diverse proiezioni su tutti i muri e si viene coinvolti a 360 gradi.

Terminata la visita del MAXXI ho raggiunto la sede distaccata del MACRO al testaccio tra facce poco raccomandabili. Qui è stata realizzata un’opera di Mike e Doug Starn chiamata Big Bambú. Si tratta di un’alta torre interamente realizzata con canne di bambù e firmando una liberatoria si può salire fin circa l’altezza dei palazzi.. Ho deciso di salire fino al punto più alto raggiungibile, anche se la tranquillità non era al massimo, soprattutto quando le canne scricchiolavano o si muovevano sotto i piedi.. in molte zone non è possibile fermarsi in più di cinque o sei persone per evitare il peggio.
Oltre alla torre di canne sono presenti alcune mostre fotografiche. I lavori che ho maggiormente apprezzato sono stati i bianconero di Anders Petersen e soprattutto le foto surreali di Paolo Ventura (che mi hanno molto affascinato) nel progetto “Lo zuavo scomparso”.