Sicilia orientale – Itinerario di 10 giorni

La Sicilia orientale è un luogo incantevole, sia per le sue spiagge, ma ancor di più per tutte le sue città che racchiudono monumenti e palazzi in stile barocco. Ciò è dovuto al devastante terremoto che nel 1693 ha colpito questa parte dell’isola (si parla del terremoto più forte mai registrato in Italia), che oltre a causare migliaia di morti, ha fatto crollare decine di città. Nel giro di qualche anno le città sono state interamente ricostruite, seguendo lo stile dell’epoca, ovvero il barocco siciliano.

Questo è il motivo per cui passeggiando per le strade di queste città, noterai uno stile che ritorna e un’uniformità nelle decorazioni.

Il tour di 10 giorni in Sicilia orientale ti porterà però a scoprire anche fantastici luoghi naturali, come il vulcano Etna, le gole dell’Alcantara, l’isola delle Correnti e la riserva di Vendicari. Non è da sottovalutare nemmeno l’ottima cucina che riuscirai a gustare durante la tua permanenza sull’isola.

Prepara la valigia, ricordandoti di portare con te il costume, ma prapara anche gli occhi a fare un pieno di meraviglia.

Quanti giorni servono per visitare la Sicilia orientale? ^

La Sicilia orientale è una destinazione ricca di fascino e piena di piccole cittadine da visitare, a cui puoi aggiungere qualche giornata rilassante al mare durante il periodo estivo. Solo considerando le città e le destinazioni naturali da vedere, puoi conteggiare una decina di giorni, soprattutto se vorrai raggiungere anche la splendida Valle dei Templi, al centro dell’isola. Tralasciando Agrigento, invece, potrai conteggiare 9 giorni (in questo caso ti basterà eliminare dal tuo itinerario il sesto giorno che ti propongo qui a seguire). In entrambi i casi riuscirai a vedere tantissime destinazioni e a scoprire approfonditamente questa parte dell’isola.

Se hai meno tempo a disposizione, ti consiglio di leggere l’itinerario di una settimana in Sicilia orientale.

Come muoversi in Sicilia orientale? ^

Mi piacerebbe dirti che la scelta migliore per visitare la Sicilia orientale sia optare per i mezzi pubblici, purtroppo però non è così. Non funzionano al meglio e spesso le destinazioni richiedono molte più ore per essere raggiunte rispetto ad avere un’auto.

La scelta migliore è quindi quella di noleggiare un’automobile e muoversi autonomamente. Tieni però presente che, nonostante le distanze tra le varie destinazioni non siano lunghissime, devi prevedere dei tempi di percorrenza un po’ più lunghi per via del traffico e della quasi assenza di autostrade. Considera inoltre che il traffico a Catania e dintorni è difficile da gestire, preferisci quindi muoverti in orari non di punta. Non ci sono grossi problemi, invece, nel resto della Sicilia orientale.

Nel mio caso io ho noleggiato l’auto a partire dal terzo giorno, muovendomi in autobus/a piedi i primi due. Eventualmente sarebbe fattibile anche noleggiare l’auto a partire dal quarto giorno e raggiungere in treno le destinazioni del terzo giorno.

Cosa vedere in Sicilia orientale in 10 giorni ^

Nel tour di 10 giorni in Sicilia orientale avrai l’occasione di visitare parecchie destinazioni. A parte alcune città, le altre sono tutte molto piccole, per cui all’interno di una giornata riuscirai facilmente a vederne più d’una. Inoltre scoprirai bellissimi scorci naturali e se vorrai potrai anche rilassarti in qualcuna delle sue bellissime spiagge.

Preparati a fare il pieno di barocco e meraviglia in questo itinerario di 10 giorni in Sicilia orientale, ecco tutte le tappe da non perdere.

Giorno 1 – Catania in breve ^

Il primo giorno è interamente dedicato alla città di Catania. La città ha dimensioni tutto sommato compatte, che ti permetteranno di visitarla interamente a piedi. Ha però tantissime attrazioni da vedere e probabilmente non riuscirai a vederle tutte in una sola giornata, soprattutto se non arriverai in prima mattinata. Facendo però base per qualche notte a Catania, potrai approfittare dei tardi pomeriggi e delle sere dei giorni successivi per vedere eventuali attrazioni che non riuscirai a visitare in questo primo giorno.

Tra le cose assolutamente da non perdere nella visita di Catania ti segnalo:

  • la piazza Duomo di Catania, che conserva alcuni dei monumenti più famosi della città: la cattedrale di Sant’Agata, le terme Acchilliane, la fontana dell’Amenano e la fontana dell’Elefante;
  • la Badia di Sant’Agata, praticamente davanti al duomo cittadino. In questa chiesa ti consiglio di salire anche sulla cupola per godere del panorama sul centro di Catania;
  • piazza Università, con i suoi edifici storici legati all’università di Catania;
  • una passeggiata su via Etnea, la strada principale del centro;
  • la via dei Crociferi, un ricco insieme di chiese barocche in pochissimi metri;
  • il castello Ursino, il maniero duecentesco costruito per proteggere la città dagli attacchi via mare;
  • il teatro romano e l’odeon di Catania, nascosti dalle facciate delle case e assolutamente impedibili!
  • la maestosa porta Garibaldi;
  • il monastero benedettino di San Nicolò l’Arena. Da non mancare la visita guidata agli interni, che ti consiglio di prenotare in anticipo;
  • una passeggiata rilassante nel bellissimo e centrale giardino Bellini;
  • la celebre piazza dei Quattro Canti.

Clicca qui per leggere la guida completa a tutte le cose da vedere a Catania.

Giorno 2 – Trekking sull’Etna in breve ^

Il secondo dei 10 giorni in Sicilia orientale puoi invece dedicarlo all’escursione sull’Etna. Ce ne sono di vari tipi e di vari gradi di difficoltà e la maggior parte partono dal versante meridionale, quello più comodamente raggiungibile da Catania.

Io ho raggiunto in autobus il rifugio Speranza, a 1920 metri d’altitudine. Anche in questo caso ti consiglio di prenotare l’autobus il giorno prima (in stazione), così da essere certo di trovare disponibilità. Arriverai in tempo anche per salire ai crateri sommitali, visitabili però esclusivamente accompagnato da guide alpine. In questo modo salirai oltre i 2500 metri, scoprendo un panorama davvero suggestivo. Ovviamente la possibilità di visitare queste altitudini è legata all’attività del vulcano e qualora le visite fossero chiuse potrai scegliere di visitare con più calma Catania o di salire a altitudini inferiori, dove potrai comunque vedere i crateri laterali in autonomia.

Clicca qui per scoprire tutti i dettagli su come visitare l’Etna.

Giorno 3 – Messina e Acireale ^

Giunto al terzo dei 10 giorni in Sicilia orientale è arrivata l’ora di prendere l’auto e raggiungere Messina ed Acireale. In realtà non sarà necessaria l’intera giornata per queste due destinazioni e quindi, ancora una volta, potrei dedicare un po’ di tempo a visitare ciò che ti rimane di Catania o rilassarti un po’ in spiaggia.

Messina in breve ^

La prima tappa è Messina e potresti visitarla in circa mezza giornata. Questa città occupa la punta nord orientale dell’isola ed è nota per essere la città con le coste più lunghe di tutta Italia.

Durante la tua visita a Messina non puoi perdere:

  • Il duomo, ovvero la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, risalente alla dominazione normanna;
  • la fontana di Orione, davanti al duomo, definita la fontana cinquecentesca più bella d’Europa;
  • il santuario della Madonna di Montalto che domina la città;
  • il tempio di Cristo Re, anch’esso in posizione rialzata, che conserva al suo interno anche il sacrario dei Caduti;
  • la galleria Vittorio Emanuele III in stile liberty ed eclettico;
  • la statua della Madonna delle Lettera, che dà il benvenuto a chi arriva in città;
  • la particolarissima chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, costruita su di un tempio dedicato a Nettuno o a Venere.

Scopri tutti i dettagli sull’itinerario di Messina.

Acireale in breve ^

A metà pomeriggio puoi lasciare Messina per tornare in direzione di Catania. Lungo la strada fai una tappa ad Acireale. Questo bellissimo borgo è visitabile in qualche ora. La sua posizione è piuttosto suggestiva, perché costruita su di un altopiano formato dall’eruzione dell’Etna, che crea delle scogliere a strapiombo sul mare.

Visitando Acireale non devi perdere:

  • la Timpa e la spiaggia del Mulino, un’area naturale protetta che conduce dal centro storico fino alla spiaggia sottostante;
  • piazza Duomo, con la sua particolare pavimentazione e gli storici palazzi della basilica cattedrale di Maria Santissima Annunziata, la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e il palazzo di città;
  • le tante chiese barocche, di dimensioni incredibili rispetto al contesto in cui si trovano, e che trovi sparse un po’ per tutto il centro storico;
  • la villa Belvedere, ovvero il giardino pubblico con un affaccio panoramico suggestivo;
  • il borgo di Santa Maria la Scala, ovvero un vecchio villaggio dei pescatori ai piedi della città e della Timpa, oggi luogo di seconde case per le vacanze di molti siciliani.

Leggi tutti i dettagli per la visita completa di Acireale.

Giorno 4 – Taormina, gole dell’Alcantara e Aci Castello ^

Il quarto dei 10 giorni in Sicilia orientale è dedicato a un giro itinerante tra città, natura e borghi. La giornata inizia con il botto, in una delle destinazioni più belle di tutta l’isola, e continua mantenendo un livello molto alto nello splendido sito delle gole dell’Alcantara. Si conclude poi con una passeggiata e una cena ad Aci Castello.

Taormina in breve ^

Ti consiglio di partire di buon’ora per arrivare a Taormina di mattina presto. La città non è molto distante da Catania, ma da metà mattina viene invasa da pullman di turisti richiamati dalla sua bellezza. Se riesci ad arrivare prima potrai goderti un paio d’ore di tranquillità nel centro storico.

Parcheggiata l’auto in uno dei parcheggi alle porte del centro storico dirigiti subito verso le sue piazze e i suoi scorci suggestivi sull’Etna e sul mare, rimarrai sicuramente incantato dalla bellezza di questa città!

Ecco cosa non perdere nella visita di Taormina:

  • palazzo dei Duchi di Santo Stefano, alla destra di porta Catania, è un palazzo torre di inizio quattrocento;
  • la basilica cattedrale di San Nicolò di Bari, ovvero il duomo cittadino in stile romanico – gotico siciliano;
  • la torre dell’Orologio, che divide in due il centro cittadino e che fungeva anche da porta cittadina;
  • piazza IX aprile, con il suo suggestivo panorama sulla montagna e sulla costa;
  • il particolarissimo palazzo Corvaja, un edificio nobiliare di epoca duecentesca;
  • il teatro antico di Taormina, vera perla della città. È uno dei monumenti che assolutamente non devi perdere durante il tuo viaggio di 10 giorni in Sicilia orientale. Costruito su di una collina alle porte del centro, visitandolo avrai un affaccio esclusivo sull’Etna;
  • il santuario della Madonna della Rocca, raggiungibile attraverso una scalinata in salita, ti regalerà scorci bellissimi su tutto il centro di Taormina;
  • l’isola Bella, che si trova proprio sotto al centro storico. Nel periodo estivo sarà la destinazione ideale per un bel bagno rinfrescante.

Scopri la guida completa su cosa vedere a Taormina.

Gole dell’Alcantara in breve ^

Lascia Taormina a metà pomeriggio per raggiungere in circa mezz’ora le gole dell’Alcantara, nel comune di Motta Camastra. Questo è un luogo incredibile, dove potrai vedere come le forze della natura hanno interagito tra loro creando uno spettacolo decisamente unico.

Le gole dell’Alcantara sono infatti state scavate dal fiume Alcantara direttamente nella roccia lavica che si è depositata qui in seguito alle eruzioni dell’Etna. Le pareti delle gole sono alte fino a 25 metri e separate tra loro con uno spazio che varia tra i 2 e i 5 metri.

Durante l’estate potrai anche immergerti nelle freddi acque turchesi e risalire il corso del fiume. Ovviamente potrai anche limitarti a guardarle, come nelle altre stagioni dell’anno, magari percorrendo il sentiero rialzato che ti darà un punto di osservazione privilegiato.

La visita sarà coinvolgente anche per i più piccoli, grazie al percorso istituito proprio al fianco delle gole.

Ti consiglio di leggere la guida completa dedicata alle gole dell’Alcantara per scoprire tutti i dettagli su come visitarle e su come accedere dalla via pubblica anziché dal parco privato.

Aci Castello in breve ^

Verso sera, rientrando a Catania, ti consiglio di fermarti ad Aci Castello. Questa cittadina ha dimensioni davvero contenute e potrai tranquillamente girarla in lungo e in largo in un’oretta. Il suo monumento principale è il bel castello che sorge su di uno sperone roccioso collegato alla costa. In lontananza puoi scorgere i faraglioni di Aci Trezza e, anzi, volendo potrai raggiungerli con una tranquilla passeggiata sul lungomare.

Io ti consiglio di cenare ad Aci Castello, in uno dei suoi pochi ristorantini. Proprio qui ho mangiato la migliore caponata di melanzane di tutto il mio viaggio di 10 giorni in Sicilia orientale.

Leggi l’itinerario completo alla scoperta di Aci Castello.

Giorno 5 – Caltagirone, Piazza Armerina ed Enna ^

Il quinto dei 10 giorni in Sicilia orientale è il giorno in cui ti consiglio di lasciare Catania per dirigerti verso l’entroterra. Se anche tu vuoi visitare Agrigento e le sue meraviglie, ti consiglio di partire di prima mattina e giungere in serata ad Agrigento, così da avere tutto il sesto giorno da dedicare a questa città e alle sue meraviglie.

Per arrivare ad Agrigento potrai fare diverse tappe intermedie, vicine tra loro e tutte nell’entroterra siciliano. In questa giornata potrai visitare infatti Caltagirone, piazza Armerina ed Enna.

Caltagirone in breve ^

La prima tappa di questo quinto giorno è Caltagirone, la città celebre per le sue ceramiche che puoi ritrovare nelle numerose botteghe e laboratori sparsi per il centro storico, ma anche nell’arredo urbano stesso. Caltagirone dista circa un’ora da Catania.

Anche Caltagirone è annoverata tra i siti patrimonio UNESCO e visitandola non devi perdere:

  • la villa comunale, un bello spazio verde ai margini del centro storico, dove potrai trovare alcune decorazioni in ceramica lungo la sua balconata;
  • il museo regionale della ceramica. Ti consiglio di visitarlo solo se sei appassionato di questa arte, perché purtroppo il percorso museale non è dei migliori;
  • il Tondo Vecchio di Caltagirone, un monumento settecentesco compreso nell’arredo urbano cittadino;
  • il carcere borbonico, che oggi ospita i musei civici Luigi Sturzo;
  • piazza Umberto I che, oltre al duomo cittadino, ospita numerosi e importanti palazzi storici;
  • la scala di Santa Maria del Monte, la celebre scalinata seicentesca che collega la parte più antica del centro cittadino con quella più recente. Al termine dei 142 scalini, le cui alzate sono decorate con maioliche, c’è la chiesa di Santa Maria del Monte;
  • la necropoli di Montagna, distante pochi chilometri dal centro storico. Questo sito archeologico conserva migliaia di sepolture scavate direttamente nella roccia.

Scopri l’itinerario completo di Caltagirone cliccando qui.

Piazza Armerina e villa romana del Casale in breve ^

Procedendo in direzione di Piazza Armerina arriverai in circa tre quarti d’ora alla villa romana del Casale. Dovresti arrivare qui poco prima di pranzo e spenderai nella visita circa un paio d’ore.

Nonostante esternamente il sito non sia troppo valorizzato, a causa della sua copertura con tettoie, scoprirai un sito archeologico con resti di epoca tardo imperiale. Più precisamente qui c’è una grande villa con un suggestivo apparato decorativo, tra cui oltre 3000 metri quadri di mosaici arrivati ai giorni nostri. Inserita nel patrimonio UNESCO, la villa romana del Casale saprà sorprenderti, specialmente con il corridoio della grande caccia, un lunghissimo mosaico pavimentale che nelle sue decine di metri mette in scena una sorta di grande carte geografica dell’impero romano.

Scopri tutte le informazioni sulla villa romana del Casale nella guida dedicata.

Lasciata la villa romana sarà giunta ora di pranzo. Puoi raggiungere Piazza Armerina e pranzare qui. Già che ci sei approfittane però per fare una passeggiata per la città.

Tra le attrazioni da non perdere ti segnalo:

  • la Commenda dei Cavalieri di Malta, uno degli edifici più antichi della città utilizzato dall’ordine militare dei Cavalieri di Malta;
  • piazza Garibaldi, il cuore di piazza Armerina, con importanti palazzi che si affacciano lungo il suo perimetro;
  • la cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie, ovvero il duomo della città;
  • il castello aragonese, purtroppo visitabile solo esternamente;
  • la cinquecentesca chiesa di San Pietro, con il suo particolare soffitto a cassettoni.

Leggi l’itinerario completo di Piazza Armerina nella guida dedicata.

Enna in breve ^

Tra metà e il tardo pomeriggio dovresti arrivare ad Enna, distante una mezz’ora da Piazza Armerina. Si tratta, secondo me, di una città molto sottovalutata. Il suo bel centro storico si snoda lungo la collina su di un’unica strada, passeggiando sulla quale potrai vedere tutte le principali attrazioni della città.

Da non perdere ad Enna:

  • il castello di Lombardia e la rocca di Cerere, due castelli uno al fianco dell’altro. Se nel primo puoi visitare la struttura, della rocca rimane solo la grande roccia su cui era stata costruita o poco di più;
  • piazza Mazzini, la piazza principale della città che ospita anche il duomo cittadino e la chiesa di Maria Santissima della Visitazione;
  • la torre di San Giovanni, ovvero ciò che resta della chiesa trecentesca rimpiazzata dal municipio;
  • la fontana del Ratto di Proserpina, dalla cui piazza potrai godere del belvedere cittadino;
  • piazza Vittorio Emanuele con l’imponente chiesa di San Francesco d’Assisi;
  • la torre di Federico II, leggermente distaccata dal resto del centro storico e circondata da una fitta vegetazione. Sarà infatti più facile vederla a distanza che raggiungendola direttamente.

Scopri l’itinerario completo alla visita di Enna.

Terminata la visita di Enna procedi con un’altra ora di automobile fino ad arrivare ad Agrigento, dove dormirai.

Giorno 6 – Agrigento e dintorni ^

Il sesto dei 10 giorni in Sicilia orientale ti risveglierai ad Agrigento o nelle sue vicinanze. Una giornata qui è sufficiente per scoprire tutte le sue meraviglie, tra cui due delle destinazioni più celebri di tutta la Sicilia: la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi.

Valle dei Templi in breve ^

Ti consiglio di visitare la Valle dei Templi come prima tappa della giornata o come ultima, in maniera tale da evitare le ore più calde della giornata, in quanto questo sito archeologico è totalmente esposto al sole. Sicuramente l’orario del tramonto è quello più suggestivo, ma sarà anche quello più pieno di persone.

Potrai dedicare alla visita della Valle dei Templi circa 2 o 3 ore. Passeggiando sulla sommità di questa collina (eh già, non è proprio una vallata!), potrai vedere importantissimi resti archeologici annoverati nel patrimonio UNESCO dal 1997. Più in particolare vedrai ciò che rimane dell’antica Akragas, ovvero il nucleo originario dell’attuale città di Agrigento, ricostruita poi qualche collina più distante.

La città venne fondata nel 582 avanti Cristo e venne abbandonata dopo all’829 dopo Cristo. In una bella passeggiata potrai vedere undici templi di ordine dorico, tre santuari, alcune necropoli, fortificazioni, importanti opere idrauliche e un quartiere ellenistico-romano.

Leggi tutti i dettagli su cosa vedere e come organizzare la tua visita alla Valle dei Templi di Agrigento.

Scala dei Turchi in breve ^

Lasciata la Valle dei Templi puoi raggiungere in una manciata di minuti in auto un altro dei luoghi iconici della Sicilia, ovvero la Scala dei Turchi. Molto probabilmente dovrai parcheggiare lungo la collina che sovrasta il mare e così avrai un punto di osservazione insolito su questa particolare formazione calcarea.

Successivamente potrai scendere fino alla spiaggia per vedere la scala dei Turchi anche dal basso e, perché no, concederti anche un po’ di relax al mare e un bagno rinfrescante se la stagione è quella giusta.

Le forme particolari della Scala dei Turchi sono il risultato degli agenti naturali sulla parete in marna, una particolare roccia sedimentaria di natura argillosa e calcarea. Purtroppo non è più possibile salirci, ma dovrai limitarti a osservarla da qualche metro di distanza. Ti assicuro che, comunque, l’impatto è notevole.

Ecco tutti i dettagli sulla visita della Scala dei Turchi.

Agrigento in breve ^

Concludi la tua giornata visitando il centro storico di Agrigento. Spesso è sottovalutato a causa delle incredibili attrazioni circostanti, vale però la pena farci una passeggiata.

Da non perdere durante la tua visita ti segnalo:

  • il belvedere Arancio, da cui godere di un bel panorama sulla costa e sulla Valle dei Templi;
  • via Atenea, la via principale che percorre il centro cittadino di Agrigento;
  • la chiesa del Santo Spirito, con le sue suggestive decorazioni che racchiudono lo stile catalano e quello tardo barocco;
  • il teatro Pirandello, dotato di un bel cortile intero e direttamente collegato alla chiesa di San Domenico;
  • la chiesa di Santa Maria dei Greci. Se hai la fortuna di trovarla aperta corri a visitarla, perché costruita sui resti di un antico tempio dorico ancora visibili negli interni;
  • il duomo di Agrigento, ovvero la cattedrale di San Gerlando, che potrai visitare in lungo e in largo, salendo anche sulle sue navate;
  • la scala degli Artisti, le cui alzate dei gradini sono state decorate da artisti locali.

Leggi la guida completa alla visita del centro di Agrigento.

Giorno 7 – Val di Noto e le meraviglie del barocco ^

Il settimo dei 10 giorni in Sicilia orientale si lascia la parte centrale dell’isola per tornare a est. E lo si fa alla grande, visitando la Val di Noto, celebre per le sue meravigliose architetture barocche, che le hanno valso l’inserimento nella lista UNESCO.

Ragusa in breve ^

La prima tappa della giornata è Ragusa, la città più grande tra le tre che visiterai oggi. Ragusa ha infatti una doppia anima: un centro più moderno, noto semplicemente come Ragusa, e il centro più antico e storico, anche conosciuto come Ragusa Ibla. La particolarità è che i due centri storici sono stati costruiti su due colline adiacenti, per cui durante la visita di Ragusa visiterai i due colli, scendendo nella valle tra le due parti. Da lontano il centro storico ricorda la forma di una sella.

Ragusa, come le altre città della giornata, saprà conquistarti già a una prima occhiata con il suo intricato insieme di vicoli e case. Partendo da Ragusa e andando in direzione di Ragusa Ibla ti consiglio di non perdere:

  • la cattedrale di San Giovanni Battista, la chiesa principale e decisamente imponente della parte nuova del centro storico;
  • palazzo Bertini, con i suoi particolari mascheroni;
  • la chiesa di Santa Maria alle Scale costruita nella metà del duecento lungo la scalinata che conduce alla base di Ragusa Ibla;
  • la chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio, proprio in fondo alla vallata;
  • piazza Duomo, il cuore di Ragusa Ibla, con la suggestiva facciata della cattedrale di San Giorgio;
  • piazza Pola con i suoi particolari edifici barocchi;
  • il portale di San Giorgio, ovvero ciò che rimane dell’antica chiesa di San Giorgio;
  • il giardino Ibleo, sulla parte più alta di Ragusa Ibla, è uno spazio verde da non perdere e in cui rilassarsi un po’, magari mangiando una buona granita.

Scopri la guida completa alla visita di Ragusa e Ragusa Ibla.

Scicli in breve ^

Lasciata Ragusa per dirigerti a Scicli. Un po’ meno nota rispetto alle altre due tappe del giorno, ma altrettanto bella. Passeggiando per le sue strade potresti avere l’impressione di averla già vista da qualche parte, è stata infatti la location in cui sono state girate diverse scene del Commissario Montalbano.

A differenza di Ragusa occupa quasi esclusivamente la vallata e solo qualche monumento è costruito lungo i crinali delle colline che la circondano.

Tra le cose da non perdere nella tua visita di Scicli ti segnalo:

  • i suoi suggestivi palazzi barocchi, che si affacciano praticamente costantemente su di ogni via del centro cittadino, come palazzo Spadaro, palazzo Bonelli Patanè, palazzo Porcelli Battaglia e palazzo Beneventano;
  • la chiesa di San Giovanni Evangelista, la cui ricca facciata nasconde degli interni altrettanto decorati;
  • il palazzo del municipio di Scicli, che si affaccia su di una lunga piazza;
  • il duomo di Scicli, ovvero la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola;
  • il parco archeologico di Scicli, ovvero la Chiafura, una zona del centro interamente impiegata come necropoli e successivamente trasformata in centro abitato;
  • la chiesa di San Matteo, la cui facciata è un punto di riferimento per la città, considerata la sua posizione rialzata e in vista.

Ecco tutte le attrazioni da vedere a Scicli.

Modica in breve ^

Nella seconda parte del pomeriggio raggiungi l’ultima destinazione della giornata, ovvero la città di Modica. Visitanto questa bella città non potrai fare a meno di provare la sua specialità: ovvero il cioccolato ottenuto attraverso una lavorazione a freddo che gli permette di resistere anche al caldo.

La città di Modica è particolare, perché è costruita sui pendii di due colline che scendendo a valle si collegano nel corso Umberto I.

Ecco le attrazioni assolutamente da non perdere a Modica:

  • il duomo di San Pietro, ovvero uno dei duomi della città, quello costruito più a valle;
  • la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, assolutamente da non perdere la visita dei suoi interni, classico esempio di architettura in negativo;
  • il castello dei Conti, non tanto per la struttura del castello in sè, ma per il sistema di grotte che stanno al di sotto del castello;
  • il duomo di San Giorgio, ovvero il duomo più alto, posto al culmine di una scalinata scenica;
  • pizzo Belvedere e il belvedere San Benedetto, due belvederi che sorgono sulle colline opposte. Entrambi regalano una vista suggestiva sul centro storico di Modica.

Leggi tutto sulla città nell’itinerario completo alla scoperta di Modica.

Giorno 8 – Noto, riserva di Vendicari, Marzamemi ed isola delle Correnti ^

L’ottavo dei 10 giorni in Sicilia orientale ti porterà a visitare tutta la parte sud orientale dell’isola. Anche se le tappe di questa giornata sono molte, devi considerare che la maggior parte di queste richiedono davvero poco tempo per essere visitate e inoltre offrono la possibilità di rilassarsi in spiaggia se vorrai approfittarne per un po’ di relax.

Noto in breve ^

La prima tappa della giornata è anche quella più lunga. Si tratta della celebre città di Noto, dove potrai trascorrere tutta la mattinata. Anch’essa annoverata nel patrimonio UNESCO per via dei monumenti barocchi, presenta la maggior parte delle sue attrazioni praticamente su di un’unica via che attraversa il centro storico, ovvero corso Vittorio Emanuele.

Le destinazioni da non perdere nella tua visita di Noto sono:

  • la chiesa di San Domenico, la cui facciata convessa caratterizza l’intera chiesa domenicana settecentesca;
  • il teatro Tina di Lorenzo, il principale teatro cittadino con una facciata neoclassica;
  • la cattedrale di Noto, ovvero la cattedrale di San Nicolò, che si presenta imponente al culmine di una lunga scalinata;
  • il palazzo Ducezio che ospita il comune della città e nel quale puoi salire fino al terrazzo per godere di una bella vista panoramica;
  • il palazzo Nicolaci di Villa Dorada, di cui puoi visitare gli interni che ti porteranno in un decoratissimo salone da ballo;
  • la chiesa di Montevergine, al culmine di una breve salita, caratterizzata dalle due torri simmetriche in facciata;
  • la bella piazza dell’Immacolata, che ospita la chiesa di San Francesco e una bella fontana al centro;
  • la porta Reale, un grande arco monumentale che segna l’ingresso al centro storico.

Per tutti i dettagli sulla città, leggi la guida completa alla visita di Noto.

Riserva di Vendicari in breve ^

In mezz’ora di auto raggiungi la splendida riserva naturale di Vendicari. Qui puoi spenderci da un’ora fino a un’intera giornata, a seconda di quello che ti va di fare. La visita non può prescindere da una passeggiata nell’antica tonnara, costruita in riva al mare. Al suo fianco si erge anche la torre Sveva, altro punto da vedere.

Da qui partono poi diversi sentieri che potrai percorrere interamente o anche solo in parte per ammirare la particolare vegetazione che cresce praticamente in riva al mare. I sentieri seguono cinque laghetti, noti come pantani, che corrono paralleli alla costa. Qui ci sono anche diverse spiaggette in cui puoi fermarti a prendere un po’ di sole oppure usare come punto d’appoggio per un bagno.

Scopri come accedere e tutte le cose da vedere nella riserva di Vendicari.

Isola delle Correnti in breve ^

Se la tua voglia di mare e di paesaggi particolari non è ancora sazia, prendi l’auto e raggiungi in un’altra mezz’ora l’isola delle Correnti. Questo punto nel sud dell’isola è noto per essere il punto più meridionale della penisola italiana.

Si tratta infatti di un’isola non isola. Questa è collegata alla terra ferma attraverso un lembo di terra che, a seconda delle maree, viene coperto o scoperto dall’acqua del mare.

Qui non c’è tanto da vedere, se non il suggestivo paesaggio nel punto in cui si incontrano il mar Ionio e il mar Mediterraneo. Una grande statua del Cristo Redentore accoglie i turisti, nel punto esatto dove si narra essere sbarcato Ulisse durante il suo viaggio di ritorno da Troia.

Sull’isola si erge un faro, ormai abbandonato, contornato da vegetazione selvaggia. Proprio questa vegetazione ha fatto sì che l’isola venisse inclusa tra i parchi e le riserve naturali.

Anche all’isola delle Correnti, ovviamente, potrai approfittarne per rilassarti in spiaggia. Qui trovi tutte le informazioni su come raggiungere e cosa vedere nell’isola delle Correnti.

Marzamemi in breve ^

Concludi questa giornata tornando verso nord e fermandoti a Marzamemi, dove potrai cenare. Se sei in estate o in un weekend nella calda stagione, ti consiglio di prenotare prima il ristorante dove vorrai fermarti, perché il borgo è letteralmente preso d’assalto dai turisti.

Marzamemi è un piccolissimo borgo di pescatori con una grande piazza su cui si concentrano le cose da vedere: due chiese e una vecchia tonnara. Chi viene qui, però, più che per i suoi monumenti lo fa per l’atmosfera rilassata e piacevole che vi si respira. I tavoli all’aperto invadono la piazza e i colori caldi del tramonto avvolgono tutta la città.

Leggi di più su cosa vedere a Marzamemi nel breve itinerario dedicato.

Dopo aver cenato raggiungi Siracusa, dove ti consiglio di pernottare, e goditi una bella passeggiata per il centro storico di Ortigia, che visiterai il giorno seguente.

Giorno 9 – Siracusa e l’isola di Ortigia ^

Sei giunto al penultimo dei 10 giorni in Sicilia orientale e devi ancora vedere uno dei luoghi più suggestivi di tutta l’isola. Già la sera precedente avrai dato un’occhiata all’isola di Ortigia, ma in questa giornata riuscirai a visitarla a fondo, per poi vedere anche alcuni punti imperdibili a Siracusa.

Isola di Ortigia in breve ^

Inizia la tua giornata ad Ortigia, la bellissima isola collegata attraverso due ponti al centro di Siracusa. Potrai raggiungerla a piedi e passeggiare tra i suoi vicoli che ti regaleranno continui scorci bellissimi sulla costa e sui suoi monumenti. Inutile sottolineare il fatto che anche Ortigia è annoverata nel patrimonio UNESCO. È inoltre dotata di alcune spiaggette, raggiungibili direttamente dal centro, in cui poter fare un bagno rinfrescante.

Nonostante le dimensioni compatte dell’isola, questa è davvero ricchissima di monumenti imperdibili. Qui a seguire ti indico i principali:

  • i resti archeologici del tempio di Apollo, che ti accolgono come prima attrazione quando arrivi sull’isola;
  • piazza Archimede con la celebre fontana di Diana;
  • piazza del duomo che, oltre alla cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima, raccoglie anche tantissimi altri importanti palazzi. La cattedrale stessa conserva i resti di un tempio dedicato ad Atena;
  • il foro Vittorio Emanuele II, una bellissima passeggiata sul lungomare, ai piedi della città;
  • il castello Maniace, costruito sulla punta dell’isola che si inoltra nel mare e con sale con bellissime volte e un suggestivo cortile interno;
  • la fonte Aretusa, alimentata da una sorgente di acqua dolce proprio a due passi del mare. Questa è famosa anche per le sue piante di papiro;
  • il quartiere ebraico della città.

Scopri tutte le attrazioni da vedere in città nella guida completa su Ortigia.

Siracusa in breve ^

A metà pomeriggio raggiungi il centro di Siracusa. Questo è senza dubbio più moderno e residenziale rispetto al centro di Ortigia, ma anche qui ci sono alcuni monumenti che non puoi perdere:

  • il sepolcro di Santa Lucia, una particolare chiesetta ottagonale seminterrata che conserva una statua che è stata al centro di una sudorazione miracolosa;
  • la chiesa di San Giovanni alle Catacombe. Oggi appare come una chiesa senza tetto, ma le sue vere attrazioni sono nel sottosuolo: la cripta di San Marciano e le particolari catacombe di San Giovanni, entrambe visitabili all’interno di una visita guidata;
  • il parco archeologico della Neapolis, dove potrai visitare grotte, cave, un teatro greco, un anfiteatro romano e necropoli. Questa è un’altra delle destinazioni imperdibili della Sicilia orientale.

Scopri tutte le cose da vedere a Siracusa nell’itinerario completo della città.

Giorno 10 – Necropoli di Pantalica e Augusta ^

L’ultimo dei 10 giorni in Sicilia orientale è dedicato a due tappe abbastanza veloci prima di terminare il viaggio. Si tratta di tappe meno conosciute rispetto a quelle viste finora. Soprattutto la prima vale decisamente la pena raggiungerla.

Nel tardo pomeriggio potrai poi andare in aeroporto per riprendere il volo di ritorno, come ho fatto io.

Necropoli di Pantalica in breve ^

Da Siracusa puoi guidare fino all’ingresso al sito di Pantalica. Saranno necessari circa tre quarti d’ora. Arrivato all’ingresso del parco potrai procedere esclusivamente a piedi e scoprire un contesto allo stesso tempo naturale e storico di rara bellezza.

Il sito di Pantalica era abitato già nel XIII secolo avanti Cristo. Se di questo periodo non si è conservato molto, sono arrivati invece ai giorni nostri i resti di tre villaggi bizantini, scavati direttamente nella roccia. Ciò che rende però particolare questo luogo sono le sue due necropoli, un ricco insieme di tombe scavate direttamente nella roccia delle montagne in due periodi: tra il XIII e l’XI secolo avanti Cristo e tra il IX e l’VIII secolo avanti Cristo.

Percorrendo l’itinerario di Pantalica avrai un colpo d’occhio impressionante su questi resti e passeggiando lungo il percorso potrai avvicinarti a questi resti suggestivi che hanno permesso a Pantalica di entrare nella lista UNESCO.

La vista di Pantalica ha però una valenza anche naturale, potrai infatti percorrere i diversi sentieri che, combinati, creano un giro ad anello che partendo da un crinale della montagna scende a valle fino al fiume e ritorna al punto di partenza, passando per le necropoli. Il percorso in totale è di circa 8 chilometri, percorribili in due ore e mezza. Se non vuoi però percorrerlo interamente potrai anche spezzare il percorso in tratte inferiori.

Ecco tutte le informazioni necessarie per visitare il sito di Pantalica.

Augusta in breve ^

Concludi la tua vacanza in Sicilia orientale con la cittadina di Augusta. Volendo essere onesti non è la città più bella tra quelle visitate, ma la sua posizione lungo la strada che conduce da Siracusa all’aeroporto di Catania e le sue dimensioni raccolte, la rendono una tappa facilmente fattibile lungo l’itinerario.

Potrai visitare l’intera città in circa un’ora e tra le cose da non perdere ti segnalo:

  • la porta Spagnola, ingresso principale alla città, la cui struttura risale al 1681;
  • il castello Svevo che ti accoglierà al tuo ingresso in città;
  • il ponte Spagnolo, risalente alla seconda metà del seicento ed ancora oggi utilizzato;
  • i forti Garsia e Vittoria, visibili al largo di Augusta su due isolotti, costruiti durante il periodo di fortificazione della città in epoca spagnola.

Leggi tutti i dettagli sulla cittadina di Augusta.

Con Augusta si conclude anche l’itinerario di 10 giorni in Sicilia orientale. Sono certo che rimarrai incantato dai luoghi visitati e dalla cultura di questa terra.

Mappa dell’itinerario di 10 giorni in Sicilia orientale ^

Ecco la mappa che puoi seguire per questo tour di 10 giorni alla scoperta della Sicilia orientale. Ogni giorno è evidenziato con un colore differente, così che tu possa riconoscere a colpo d’occhio le varie tappe della giornata.

Dove dormire nel tour di 10 giorni in Sicilia orientale ^

Quando organizzo un viaggio itinerante ormai da qualche anno cerco di ottimizzare gli spostamenti al fine di ridurre il numero di alberghi cambiati durante la vacanza. Se soggiornare nella destinazione da visitare è la scelta più pratica, non sempre è quella più comoda perché prevede di fare check out e check in e di ripreparare i bagagli.

In questo caso, volendo limitare i cambi di strutture, la scelta ideale è quella di cambiare quattro alberghi. Più in particolare puoi organizzarti come segue:

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Sicilia orientale - Itinerario di 10 giorniScopri tutte le tappe dell'itinerario di 10 giorni in Sicilia orientale. Cosa vedere e come organizzare il viaggio, con foto e mappahttps://www.lorenzotaccioli.it/sicilia-orientale-itinerario-di-10-giorni/
Lorenzo Taccioli