Siracusa – Cosa vedere in un giorno

Itinerario alla scoperta di Siracusa - Anfiteatro romano al tramonto

Siracusa è una delle principali città sulla costa orientale della Sicilia. Il suo territorio è stato abitato da epoche antiche e, per questo motivo, presenta importanti ritrovamenti archeologici che hanno contribuito a far annoverare la città nel patrimonio UNESCO.

Direttamente collegata all’isola di Ortigia, potrai vedere sia Siracusa che l’isola in circa una giornata e mezzo, scoprendo scorci incantevoli.

Ecco come organizzare la tua visita a Siracusa.

Dove si trova Siracusa ^

Siracusa è una delle più importanti città sulla costa orientale della Sicilia, nella parte meridionale dell’isola. La forma della costa qui è particolare, tanto da dare vita a una grande insenatura in cui è stato ricavato il porto Grande della città.

Nonostante la posizione sul mare, Siracusa fa geologicamente parte dei monti Iblei ed è ricca di colli e alture rocciose.

Qual è la zona più bella di Siracusa? ^

Se stai organizzando il tuo viaggio a Siracusa e ti stai informando sulla parte più bella della città da visitare, devi sapere che questa è senza ombra di dubbio l’isola di Ortigia. Direttamente collegata alla terra ferma per mezzo di ponti, questa piccola isola conserva in sè un’atmosfera allo stesso tempo storica e ricca di vita. Non può quindi mancare all’interno dell’itinerario alla scoperta della città!

Cosa vedere a Siracusa ^

La visita di Siracusa non può prescindere da una tappa ad Ortigia, ma in realtà anche il resto della città è ricco di cose interassanti da vedere. La maggior parte di queste ti riconduranno ad epoche passate e ti porteranno nel sottosuolo o tra scavi archeologici.

Una mezza giornata può essere sufficiente a visitare le attrazioni di Siracusa, a cui dovrai aggiungere un’altra giornata circa per Ortigia.

Ecco l’itinerario tra le cose da vedere a Siracusa.

Isola di Ortigia ^

Come ti suggerivo sopra, nella visita di Siracusa non può mancare una bella e lunga passeggiata per Ortigia. Quest’isola è un concentrato di meraviglia e potrai raggiungerla in pochi minuti a piedi, perché collegata attraverso due ponti.

La sua bellezza è legata al fatto che tutta l’isola conserva il suo aspetto storico e barocco, e non è stata toccata quasi per nulla da costruzioni più moderne. Queste sono invece presenti a Siracusa, visto che in città ci sono anche quartieri più residenziali.

Ti consiglio di leggere la guida completa ad Ortigia per organizzare il tuo itinerario, ma in ogni caso ci sono alcune tappe che non puoi perdere, come:

  • piazza Archimede e la sua fontana di Diana;
  • la piazza Duomo, con la cattedrale della Natività di Maria Santissima, il municipio cittadino e tanti altri palazzi storici;
  • una passeggiata lungo il foro Vittorio Emanuele II;
  • la celebre fontana Aretusa;
  • la visita del castello Maniace e dei suoi sotterranei;
  • due passi nel quartiere ebraico di Ortigia.

Terme di Dafne ^

Terme di Dafne a Siracusa

Arrivando da Ortigia e dirigendoti verso il cuore di Siracusa, passerai davanti alle terme di Dafne. Queste sono un po’ nascoste alla vista, perché di fatto sono all’interno di un grande palazzo costruito negli anni settanta, ma potrai vederle da fuori.

Le terme di Dafne risalgono all’epoca bizantina e furono riportate alla luce durante gli anni trenta. Viste le dimensioni tutto sommato limitate di queste terme, si ipotizza che fossero dei bagni privati ad utilizzo di una villa. C’è anche l’ipotesi che risalgano al periodo romano e che vennero solo modificate durante l’epoca bizantina.

Chiesa di Santa Lucia Extra Moenia ^

La chiesa di Santa Lucia Extra Moenia è un’importante testimonianza religiosa. Questa chiesa venne infatti costruita sul luogo in cui la santa siracusana venne martirizzata nel 304 a causa delle persecuzioni cristiane volute dall’imperatore romano Diocleziano.

Questa chiesa venne costruita nel XII secolo e di questa costruzione si conservano ancora la facciata, il portale e la parte bassa del campanile. Le altre parti fanno invece riferimento a epoche successive. Anche il terremoto del 1693 richiese il ripristino di parecchie parti della chiesa.

Gli interni sono disposti su di una pianta basilicale e conservano alcuni rifacimenti di epoca aragonese, tra cui il soffitto in legno a travi dipinte. Qui troverai anche la colonna del martirio di Santa Lucia, nei pressi del pilastro destro del presbiterio. Dietro l’altare c’è il grande dipinto seicentesco di Caravaggio che ritrae il Seppellimento di Santa Lucia.

Sepolcro di Santa Lucia ^

Sepolcro di Santa Lucia - Siracusa

A pochissima distanza dalla chiesa di Santa Lucia Extra Moenia, c’è il sepolcro di Santa Lucia, finanziato attraverso delle imposte in epoca medievale. Abbattento una precedente chiesa dedicata a Sant’Agata si ricavò lo spazio per costruire un tempietto ottagonale seminterrato.

La costruzione venne però interrotta, quando ci si rese conto che la struttura così come pensata potesse adeguarsi a una postazione per l’artiglieria in caso di assedio della città. L’opera venne così rivista e completata nelle forme attuali.

Gli interni sono dotati di un unico ambiente chiuso da una cupola, con un’altare in corrispondenza del loculo sepolcrale, in cui si trova la statua di Lucia giacente, scolpita nel 1634. Sulla statua puoi vedere delle macchie simili a ruggine. Si narra che questi siano resti di una sudorazione miracolosa avvenuta tra il 1734 e il 1735 durante l’assedio spagnolo, a dimostrazione della sofferenza della Santa per le difficoltà riscontrate dal suo popolo.

Basilica santuario della Madonna delle Lacrime ^

Molto più moderna delle precedenti chiese è la basilica santuario della Madonna delle Lacrime. Questa imponente e particolare chiesa venne costruita tra gli anni sessanta e gli anni novanta, per celebrare la miracolosa lacrimazione di una statua in gesso del cuore immacolato di Maria, avvenuta nel 1953.

La lacrimazione si ripetè per 58 volte nell’umile casa dei coniugi Iannuso. Le lacrime vennero analizzate e risultarono essere compatibili con il liquido lacrimale umano. Ciò scatenò ondate di fedeli in visita alla statuetta e si decise così di costruire il santuario.

Le forme della basilica sono molto moderne e particolari, tanto che scatenarono accesi dibattiti che contribuirono a rallentare i lavori di costruzione. La struttura richiama le sembianze di una grande lacrima ed è formata da una cripta (tempio inferiore) e da una basilica (tempio superiore) con una forma conica ottenuta da costoloni di cemento armato che raggiungono un’altezza di 103 metri. Al suo interno possono essere ospitate ben 11000 persone, di cui 6000 a sedere.

La cripta conserva la statuetta che versò le lacrime nel 1953. In questo luogo erano presenti i resti di un ipogeo pagano. Oggi presenta diverse cappelle, in alcune delle quali viene celebrata messa con rito bizantino.

Chiesa di San Giovanni alle Catacombe ^

Antica facciata della chiesa di San Giovanni alle Catacombe

Decisamente da non perdere durante la visita di Siracusa è la chiesa di San Giovanni Battista, anche nota come chiesa di San Giovanni alle Catacombe. Ricordati che è purtroppo chiusa nel mese di gennaio.

Le sue origini sono piuttosto antiche, pare infatti che venne fatta erigere dal vescovo Germano durante il IV secolo, anche se l’aspetto che puoi vedere oggi è legato a degli interventi operati tra il XIII e il XIV secolo. La chiesa rimase operativa fino al 1914 e, durante la guerra, fu impiegata come accantonamento militare, incidendo gravemente sulle sue già precarie condizioni.

Alcuni lavori di restauro risalgono al ventennio, periodo nel quale emerse la struttura medievale della chiesa, integralmente conservata. Purtroppo però i lavori non furono sufficienti a conservare il luogo e a poca distanza crollò il tetto della chiesa. Ancora oggi la chiesa di San Giovanni alle Catacombe è priva di copertura e ospita funzioni all’aperto.

L’ingresso alla chiesa è possibile attraverso visita guidata, che oltre ad accedere alla chiesa all’aperto, ti condurrà nella cripta di San Marciano, la chiesa medievale, e nelle catacombe di San Giovanni.

Accedendo alla chiesa all’aperto potrai vedere ciò che resta della controfacciata, con il grande rosone, e delle massicce colonne che dividevano le navate. Si conserva anche l’altare, rialzato rispetto al resto della chiesa e ancora oggi utilizzato durante le funzioni.

Cripta di San Marciano ^

La visita della chiesa di San Giovanni alle Catacombe continua con la visita della cripta di San Marciano, ricavata anticamente all’interno di una cava di pietra utilizzata poi come officina di vasai.

I resti della cripta di San Marciano che puoi vedere oggi sono il risultato di lavori del VI secolo negli spazi di un precedente sepolcreto. Questi furono adattati per ospitare le spoglie di San Marciano, ovvero il primo vescovo di Siracusa venuto in città nel 39 dopo Cristo per predicare il Vangelo e dare vita alla prima comunità cristiana nell’occidente.

L’attuale conformazione della cripta di San Marciano è a croce greca, con tre absidi e una volta semisferica. In questi spazi è presente una sepoltura ad arcosolio che accoglieva il corpo di San Marciano. La particolarità è che il sepolcro è dotato di una piccola apertura, attraverso la quale si poteva accedere al contatto con le reliquie. Questa è accompagnata da alcuni disegni ornamentali. Altri affreschi sui muri sono risalenti a periodi successivi e rappresentano le due Alessandre e Santa Lucia, San Marciano, San Giovanni Battista, la Madonna col Bambino, apostoli, eremiti e Santi a cavallo.

Nella cripta sono inoltre presenti quattro capitelli in marmo aggiunti in epoca normanna e che rappresentano i quattro evangelisti.

Catacombe di San Giovanni ^

Estremamente affascinante è poi la visita alle vaste catacombe di San Giovanni. Costruite tra il 315 e il 360 dopo Cristo, furono manomesse per cercare tesori e i corpi dei Santi. C’è una galleria principale, nota come decumanus maximus, che è stata costruita sui resti di un acquedotto greco e raggiunge una lunghezza di quasi cento metri. Da qui si aprono cinque zone di forma circolare o quadrata, chiamate di Eusebio, di Adelfia, di Antiochia, delle Sette Vergini e una anonima.

I loculi si susseguono numerosi e di tanto in tanto puoi notare alcuni segni incisi sulle tombe e colpi di pittura rossi, bruni e gialli. Ci sono anche grandi cappelle di famiglia, contenenti in un’unica tomba ad arco oltre venti sarcofagi. In totale si contano circa diecimila sepolture.

Qui è presente anche la sepoltura di papa Eusebio, in un grande sepolcro scenografico a tre livelli.

Tra tutte queste sepolture c’è un’ulteriore particolarità: il refrigerium. Questa è un’arca scavata direttamente nella roccia, la cui copertura presenta tre fori. Attraverso questi fori si dava vita a un antico rito, che prevedeva di nutrire l’anima del defunto. Durante alcuni banchetti, i vivi consolavano i morti versando vino, latte e miele direttamente dentro la tomba.

Parco archeologico della Neapolis a Siracusa ^

Raggiungi ora l’attrazione più famosa di tutta Siracusa, ovvero il suo grande parco archeologico della Neapolis.

Nel V secolo avanti Cristo la città divenne capitale di un regno che comprendeva buona parte della Sicilia orientale. Per celebrare l’avvenimento, il tiranno Gelone creò nuovi quartieri e nuovi monumenti in città e la Neapolis fu il cuore dell’espansione urbanistica di Siracusa. L’obiettivo era creare nuove aree abitative, ma allo stesso tempo celebrare la potenza della città con imponenti edifici e monumenti.

L’intero parco occupa il colle Temenite ed è diviso in due parti: a sud c’è il percorso monumentale della Neapolis, mentre a nord ci sono le Latomie, ovvero delle cavità scavate nella roccia impiegate sia come cave per la pietra, che come prigioni.

Ecco cosa potrai vedere visitando il parco archeologico della Neapolis.

Grotta dei Cordari ^

La prima tappa nella vista del parco archeologico è la grotta dei Cordari, il cui nome è legato agli artigiani che dal seicento e fino al 1984 stavano al suo interno per produrre le corde.

Questo enorme spazio è artificiale e venne costruito dai cavatori di pietra, che diedero vita a un insieme di sale, le cui pareti sono colorate con tinte policrome.

Grotta del Salnitro ^

Raggiungi la grotta del Salnitro, una grande grotta scavata nella parete rocciosa, che deve il suo nome alla lavorazione del salnitro, ovvero un deposito naturale di sali minerali che ancora oggi puoi osservare sulle pareti umide della grotta.

Orecchio di Dionisio ^

Tra i punti più celebri del parco archeologico della Neapolis di Siracusa c’è l’orecchio di Dionisio. Questa è una grotta artificiale alta 23 metri il cui nome è legato alla particoare forma ad esse che puoi osservare al suo ingresso e addentrandoti nella grotta stessa.

La forma sinuosa si conclude con un arco a sesto acuto e l’intera struttura conferisce al luogo particolari capacità acustiche. Si narra infatti che dall’esterno il tiranno Dionisio potesse ascoltare le parole dei prigionieri detenuti al suo interno. Addentrati nell’orecchio di Dionisio, finché non sarai completamente immerso dall’oscurità.

Latomia del Paradiso ^

Latomia del Paradiso

Procedi in direzione del teatro greco di Siracusa e passerai per la Latomia del Paradiso. Questa era originariamente un’altra cava di pietra che in età greca venne impiegata come prigione. Successivamente questo ampio spazio venne trasformato completamente, dando vita a un giardino con alberi di limoni, aranci, ulivi, pini, palme da dattero, ficus e melograni.

Teatro Greco di Siracusa ^

Quando arriverai finalmente al cospetto del teatro greco di Siracusa, spero che ti vada meglio che a me. Soprattutto nella stagione calda, rischierai di rimanere un po’ deluso. Questo bel teatro archeologico è infatti ancora utilizzato per spettacoli e, con l’intento di proteggere quanto è arrivato ai giorni nostri, viene quasi interamente ricoperto, lasciando quindi ben poco alla vista dei turisti.

Il teatro greco di Siracusa risale al V secolo avanti Cristo e fu costruito dall’architetto Damocopos. Durante i secoli ha subito varie trasformazioni per essere adattato alle mutate esigenze. La più importante di queste risale al III secolo avanti Cristo. È dotato di una cavea molto vasta, con 67 ordini di gradini. Lungo il corridoio sono inoltre presenti alcune iscrizioni in greco con al centro il nome di Zeus Olimpio.

Il teatro testimonia anche il fatto che Siracusa fu al centro dell’irradiazione della cultura teatrale nell’antichità.

Via dei Sepolcri ^

Al di sopra del teatro greco si sviluppa la via dei Sepolcri, una strada scavata direttamente nella roccia e fiancheggiata costantemente da ipogei bizantini. Man mano che si procede lungo la strada la natura si fa più selvaggia, fino ad arrivare a un tratto chiuso alle visite dove la vegetazione è rigogliosa sia a terra, sia lungo le pareti.

La via dei Sepolcri è lunga circa 150 metri e l’intera pavimentazione è segnata dai carri che passavano di qui per raggiungere i mulini ad acqua costruiti durante l’epoca spagnola.

Grotta del Ninfeo ^

Grotta del Ninfeo nel parco archeologico di Neapolis

Lungo la via dei Sepolcri ti imbatterai nella grotta del Ninfeo, nella parte più alta di tutto il parco. Questa fontana, ispirata al culto greco delle ninfe, venne ricavata in una grotta artificiale aperta nella parete rocciosa.

Anticamente la grotta era decorata con statue del II secolo avanti Cristo dedicate alle muse ed era il punto di ritrovo degli attori che si vedevano qui prima di scendere a recitare nel teatro sottostante.

Al di sotto della fontana c’è una grande vasca rettangolare che raccoglie l’acqua e accanto all’ingresso ci sono alcune edicole votive. Poco distante dalla grotta del Ninfeo c’è anche ciò che resta di un mulino ad acqua di epoca spagnola, che utilizzava l’acqua proveniente dalla fontana per macinare il grano.

Ara di Ierone II ^

L’ara di Ierone è il più grande altare in tutto il mondo greco, oltre ad essere il più importante tra i monumenti voluti dallo stesso Ierone II e venne eretto nel III secolo avanti Cristo.

All’interno del parco archeologico della Neapolis puoi vederlo in tutta la sua grandiosità mentre emerge dalla vegetazione che per secoli l’ha inglobato all’interno del terreno. Le dimensioni dell’ara sono piuttosto vaste e si compongono di mura e scalinate. Raggiunge infatti una lunghezza di 200 metri per una larghezza di 20 e serviva per mettere in scena i sacrifici per gli dei. Vi si accedeva tramite due rampe decorate che conducevano all’altare dedicato a Zeus Eleutherios.

Durante le celebrazioni, volute dal tiranno Ierone II, si uccidevano anche 450 tori alla volta.

Anfiteatro Romano di Siracusa ^

Spettacolare durante la visita del parco archeologico della Neapolis è anche l’anfiteatro romano di Siracusa. Potrai passeggiare tutto intorno a questo grande spazio che, a differenza del teatro greco, viene lasciato fruibile ai visitatori.

Per costruire l’anfiteatro venne sfruttata la presenza di un banco roccioso, in cui vennero fatti gli scavi per creare l’ambulacro delle crypte e le gradinate. Su alcuni elementi della tribuna erano scolpite alcune iscrizioni che descrivevano i posti occupati dai nobili siracusani. L’arena era raggiungibile per via di otto aperture, ma isolata dal resto del teatro per mezzo di una trincea profonda un metro e larga circa cinquanta centimetri, oggi interrata.

L’ingresso principale all’anfiteatro era quello meridionale, come si evince dalla monumentalizzazione e dalla grande piazza antistante, dotata di fontana con nicchie rettangolari.

Potrai notare al centro della grande arena ellittica una camera di manovra, all’epoca coperta, accessibile per via di un corridoio. Questa veniva probabilmente utilizzata per giochi d’acqua e per movimentare macchine sceniche.

L’anfiteatro romano di Siracusa è il più grande di tutta la Sicilia e tra i più grandi al mondo.

Albero Secolare ^

Albero secolare - Ficus macrophylla

Visitabile per la maggior parte dell’anno solo dall’esterno, c’è la parte superiore del parco, quello della Latomia di Santa Venera.

Nella parte della Latomia di Santa Venera è conservato una sorta di giardino subtropicale risalente al settecento. Tra questi alberi c’è l’enorme Ficus delle Pagode, un esemplare di ficus macrophylla plurisecolare.

I ficus raggiungono solitamente dimensioni importanti solo in oriente, ma in questo caso deve aver trovato un clima particolarmente favorevole.

Necropoli Grotticelle ^

La zona nord del parco archeologico della Neapolis contiene anche la necropoli Grotticelle, ovvero una vera e propria città dei morti che ospitò sepolture già dall’età del Bronzo. La massima espansione avvenne però nel III secolo avanti Cristo, in epoca greca, per poi essere utilizzata anche nel I secolo avanti Cristo dai romani. Questi la utilizzarono come colombario, con due ordini di nicchie per le urne cinerarie.

Nei secoli successivi queste nicchie vennero ampliate e in parte utilizzate come abitazioni.

Tomba di Archimede ^
Tomba di Archimede - Siracusa

La tomba di Archimede occupa la parte più orientale del parco e della necropoli Grotticelle, dove sono presenti numerose camere sepolcrali. Tra queste c’è una grande tomba formata da un vasto vano il cui prospetto è stato intagliato direttamente nella roccia, dando vita a un frontone a timpano con semicolonne doriche a rilievo, che risalgono all’epoca romana. Su di una lapide era inciso un teorema di Archimede.

Ovviamente non è la vera e propria tomba di Archimede, ma è un omaggio al matematico siracusano.

Mappa dell’itinerario di Siracusa ^

Ecco la mappa che puoi seguire per visitare Siracusa. A questa puoi aggiungere la mappa disponibile nell’articolo su Ortigia.

Dove dormire a Siracusa ^

Se vuoi visitare Siracusa e Ortigia non avrai difficoltà a trovare hotel in cui soggiornare. Questa città è una delle mete più gettonate dai turisti che si trovano a visitare la Sicilia orientale.

A questo link trovi numerosi hotel, camere e bed and breakfast in città.

Proprio per la sua fama, rischierai di trovare solo sistemazioni abbastanza costose, soprattutto se ti muovi con poco preavviso. In questo caso puoi valutare di scegliere di soggiornare nel centro di Siracusa ed evitare Ortigia: i prezzi saranno più contenuti e potrai raggiungere più facilmente in auto la tua destinazione. Se invece preferisci un soggiorno tra le vie più belle della città, scegli una sistemazione ad Ortigia.

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Siracusa - Cosa vedere in un giornoScopri l'itinerario completo tra le cose da vedere a Siracusa. Foto, descrizioni e mappa delle attrazioni da visitare.https://www.lorenzotaccioli.it/siracusa-cosa-vedere-in-un-giorno/
Lorenzo Taccioli