All’interno dell’Appenino Tosco-Romagnolo si trova un parco nazionale istituito nel 1993, che riconosce un territorio di rara bellezza che da secoli si trova lungo i crinali delle montagne che tagliano longitudinalmente l’Italia in due. Si tratta del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.
Questa zona boschiva è più precisamente situata tra la provincia romagnola di Forlì Cesena e quelle toscane di Arezzo e Firenze. All’interno di questo grande parco ce n’è una parte protetta addirittura dall’UNESCO: la riserva naturale di Sasso Fratino e le sue vetuste faggete, nei pressi del santuario di La Verna.
Il territorio piuttosto vasto delle Foreste Casentinesi si sviluppa su di’altitudine che varia dai 400 metri ai 1658 metri del Monte Falco e i 1654 metri del vicino Monte Falterona. Da qui nasce anche il fiume Arno.
Sul versante toscano delle Foreste Casentinesi si trovano anche le cascate dell’Acquacheta, con un salto di ottanta metri si sono guadagnate una citazione anche nella Divina Commedia di Dante.
Sul versante romagnolo del parco la rete idrica è più fitta e dà vita a svariati corsi d’acqua che scendono verso il mare Adriatico, come il Montone e il Bidente.
Le Foreste Casentinesi sono un patrimonio naturale incredibile per chi ci vive vicino e per chi ama la montagna. Sono infatti un’ottima destinazione sia d’estate che d’inverno. Durante il periodo più caldo sono molte le persone che salgono in altura a cercare un po’ di fresco unito a un sano trekking magari di una giornata o, dove possibile, alla raccolta di mirtilli.
Nel periodo invernale le frequenti nevicate imbiancano il terreno e gli alberi e le Foreste Casentinesi diventano un’ottima meta per ciaspolare o per sciare nelle due piste presenti in Campigna.