Il lago ha sempre suscitato in me un particolare fascino. Più che il mare e le spiagge con i suoi ritmi frenetici d’estate e la tranquillità invernale, il lago mi evoca un’atmosfera che pare essere sospesa nel tempo.
L’atmosfera malinconica che spesso si respira nelle cittadine lacustri mi ha sempre incuriosito e attratto a se. Certo, non tutti i laghi condividono queste sensazioni, ma in linea generale è stato un filo conduttore che ho spesso ritrovato e che ho frequentemente apprezzato.
Così nei miei viaggi e nelle frequenti gite, spesso e volentieri, la destinazione è stata lacustre o, se non destinazione finale, almeno tappa intermedia. Dai grandi laghi italiani, come il Maggiore, quello di Como e quello di Garda, ad altri più piccoli, come quello di Bolsena, il Trasimeno o il lago d’Iseo. Ma anche laghi ancora più piccoli, ma non meno belli per quel che riguarda l’atmosfera, come quello d’Orta, quello di Mergozzo, quello di Braies o il lago di Lavarone.
Non solo in Italia, ma anche all’estero mi è spesso capitato da fare tappa in qualche specchio d’acqua dolce. Anche in questo caso ho sempre potuto confermare l’atmosfera particolare e magica che ho provato passeggiando nei lungolaghi in cui mi sono imbattuto.
Durante le stagioni estive il lago si trasforma, si ripopola di persone e di turisti e le strade divengono affollate rendendo quasi impossibile trovare un parcheggio, mentre durante l’inverno questi luoghi si fanno spesso spettrali e dimenticati dai turisti. Su quelli di maggiori dimensioni sono sempre attivi dei servizi di traghetti che permettono di solcare le acque e raggiungere le isole interne oppure le coste opposte del lago.
Ecco quindi dove poter respirare quest’atmosfera così magica.