Nell’eterna diatriba tra mare e montagna io propendo nettamente per la seconda. Si tratta però di una passione sbocciata solo da ragazzo, mentre da bambino preferivo scorrazzare e cuocermi al sole della spiaggia.
Conosciuti i boschi vicino a casa e le poco più distanti foreste casentinesi, ho capito che quella era la mia strada. Durante le estati più calde preferisco infatti salire in quota e vivere un po’ di refrigerio all’ombra dei boschi e, al massimo, tuffarmi nelle fredde acque di un fiume che scende verso la valle, rispetto al caldo del mare.
Raramente si vedrà una montagna affollata come le spiagge estive e il silenzio che avvolge i boschi è rigenerante, così come il contatto con la natura. Nonostante non sia un amante degli sport invernali non mi dispiace ciaspolare e vivere la montagna innevata durante i mesi freddi.
Non tutte le montagne sono però ricche di vegetazione e di alberi, ce ne sono alcune più rocciose sia per conformazione sia perché, salendo in quota gli alberi si fanno più rari e lasciano il posto a bassi arbusti. Quello che mi piace di queste atmosfere è la possibilità di ritrovare se stessi e di fare attività fisica senza quasi pensarci, apprezzando la natura nel suo lato più selvaggio che, raramente, viene imbrigliata e piegata al volere dell’uomo.
Oltre ai viaggi all’estero mi piace ritrovare la montagna anche nella nostra Italia e, spesso, mi ci sono imbattuto durante gite o vacanze nelle regioni italiane. Questo è il caso del Trentino Alto Adige o del Veneto, ad esempio, in cui si trovano le bellissime Alpi. Ma anche a poca distanza da casa ho avuto la possibilità di incontrare gli Appennini, così come in Toscana e in Umbria. Anche nelle Marche ho approfittato per vistare qualche paesaggio montano, come nel canyon del Furlo. E così via in tante altre regioni del nostro bellissimo paese.
Insomma, la montagna è una passione, alle volte stancante, ma sempre totalmente appagante.