L’acronimo UNESCO sta per United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, ovvero Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Questa istituzione venne creata tra il 1945 e il 1946 con lo scopo di promuovere la pace tra le nazioni attraverso le materie appena elencate.
Ai venti stati firmatari iniziali l’Italia si aggiunse appena un anno più tardi, nel 1947, raccogliendo il consenso unanime da parte della altre nazioni facenti già parti dell’UNESCO. Molti altri stati si aggiunsero successivamente e ad oggi si contano oltre 190 paesi facentene parte. Nel 2011 entrò nell’associazione anche la Palestina, causando forti attriti con gli Stati Uniti che nel 2018 si sono ritirati ufficialmente insieme a Israele.
La sede mondiale dell’UNESCO si trova in Europa e, più precisamente a Parigi, in un enorme edificio che ospita al suo interno la rappresentanza dei vari stati membri.
Quello che più interessa durante i viaggi è un’iniziativa dell’UNESCO, ovvero quella dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, o World Heritage List. Questa è una convenzione creata nel 1972 dall’organizzazione con lo scopo di identificare e mantenere una lista di siti mondiali. Questi siti si caratterizzano per un’importanza eccezionale sotto a un punto di vista culturale o naturale. Nell’occasione sono stati stabiliti dei criteri ben precisi attraverso i quali si specifica quali siti possono rientrarvi e quali no.
Ad oggi rientrano nei siti patrimonio dell’umanità oltre 1100 luoghi (più di 800 per importanza culturale e più di 200 per importanza naturale). Gli stati che ad oggi hanno più siti patrimonio UNESCO sono l’Italia e la Cina. Considerando anche la differenza di vastità di territorio delle due nazioni si può facilmente capire quanto il nostro paese sia un concentrato di meraviglie che tutto il mondo ci invidia.
Alla lista principale dell’UNESCO nel tempo se ne sono aggiunte altre, come il Registro della Memoria del Mondo nel 1992, il Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità nel 1997 e il Patrimonio Sommerso dell’Umanità nel 2001.
Affinché un sito venga annoverato tra quelli patrimonio dell’UNESCO deve superare un’analisi da parte degli uffici competenti e gli verrà attribuito se questo risulta essere veramente rilevante. Dev’essere di eccezionale valore universale e soddisfare almeno uno dei dieci criteri a seguire, suddivisi tra culturali e naturali.
Criteri culturali
Criteri Naturali
Ogni volta che organizzo un viaggio in una nazione che non ho mai visitato prima do sempre un occhio a quali siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO sono stati censiti e, se possibile, li inserisco all’interno del mio itinerario. So infatti che si tratta spesso e volentieri di mete imperdibili e che non mi pentirò di aver visitato. La certificazione richiede inoltre che vengano osservati tutta una serie di requisiti, che rendere il sito particolarmente chiaro e accessibile ai turisti.