Il trekking ad anello in Val Contrin e passo San Nicolò è un bellissimo giro che parte e rientra ad Alba di Canazei. Lungo il percorso sarai immerso tra le Dolomiti patrimonio dell’UNESCO e godrai di panorami variegati e suggestivi: un primo tratto immerso nel bosco lascia progressivamente spazio a prati con fiori di rododendri e poi alla roccia nuda.
Inoltre, lungo la Val Contrin, durante il periodo estivo, incontrerai tantissimi animali al pascolo, lasciati liberi in questo fantastico contesto naturale.
Ci sono anche un paio di varianti che potrai percorrere se ti piacciono i sentieri in cresta e hai un passo sufficientemente sicuro, oppure potrai rientrare ad Alba passando per grandi distese erbose e rientrando nel bosco.
Ecco tutti i dettagli per percorrere questo trekking.
Dove si trovano la Val Contrin e il passo San Nicolò
Giro ad anello della Val Contrin e passo San Nicolò
Dettagli del trekking ad anello
Da Alba al rifugio Contrin
Dal rifugio Contrin al Passo San Nicolò
Dal Passo San Nicolò al rientro ad Alba
Variante con passaggio in cresta – Sella Brunech
Sentieri da seguire
Lunghezza e durata del giro ad anello
Difficoltà del trekking ad anello della Val Contrin e passo San Nicolò
Gli animali della Val Contrin
Rifugio Contrin
Rifugio Contrin – Come arrivare
Mappa del trekking ad anello della Val Contrin e passo San Nicolò
Dove dormire
La Val Contrin e il passo San Nicolò sono nella parte alta della Val di Fassa, entrambe comprese all’interno della provincia di Trento, quindi in Trentino Alto Adige.
Su tre lati la Val Contrin è chiusa dalle cime della Marmolada e il territorio appartiene ai comuni di Canazei nella parte più bassa e di San Giovanni di Fassa nella parte più alta.
Il passo San Nicolò è sempre in Val di Fassa, al di sopra della Val Contrin e all’ombra del Col Ombert. Da qui potrai ammirare le cime del Catinaccio, del Sella e del Pordoi, oltre a quelle della Marmolada.
Il giro ad anello della Val Contrin e passo San Nicolò parte (e termina) ad Alba di Canazei. In questo caso non è necessario prendere alcuna funivia né per salire né per scendere.
Questo trekking ti porterà a scoprire una parte verde e boschiva della Val di Fassa, per poi lasciare spazio a un’area più rocciosa solo nella parte più alta dell’itinerario. Uno degli aspetti più belli di questo trekking è che in Val Contrin incontrerai tantissimi animali lasciati liberi di muoversi tra queste belle montagne.
Lungo il tragitto incontrerai inoltre due rifugi: il rifugio Contrin (2016 metri) e il rifugio passo San Nicolò (2340 metri). Se seguirai questo giro ad anello ti consiglio di pranzare al secondo, perché diversamente dovresti fare il tratto in salita, più impegnativo, a pancia piena.
Arrivato al passo San Nicolò puoi decidere di scendere subito verso Alba, come ti illustro nell’itinerario a seguire, oppure di continuare con un passaggio in cresta dove è strettamente richiesto un passo sicuro perché, soprattutto nella parte iniziale, dovrai anche scavallare alcune rocce un po’ esposte. Durante il mio trekking è iniziato a piovere e a scendere una piccola grandine mentre mi trovavo al rifugio, quindi ho preferito evitare sentieri esposti. Sotto però troverai indicata anche la variante per il passaggio in cresta.
Ecco a seguire tutti i dettagli del trekking ad anello che da Alba conduce al rifugio Contrin e al passo San Nicolò.
La partenza del trekking è in corrispondenza dalla stazione della funivia di Alba di Canazei (1450 metri), dove puoi parcheggiare la tua auto o arrivare in autobus attraverso il servizio pubblico che percorre tutta la Val di Fassa.
Non dovrai salire in funivia, ma prendere il sentiero che inizia proprio al suo fianco. È il sentiero CAI 602 ed è ben segnalato. Non farti spaventare dallo strappo iniziale che si fa effettivamente sentire nelle gambe. Dopo qualche tornante, in corrispondenza della Baita Locia De Contrin (1736 metri), la salita si farà infatti più dolce.
Questo tratto è davvero molto bello ed oltre ad aver un panorama sui centri abitati sottostanti, dopo aver attraversato un grande cancello che serve a non far scappare gli animali, incontrerai due grandi personaggi realizzati in balle di fieno, che sapranno far sorridere i bambini. In pochi passi incontrerai il torrente Ruf de Contrin che percorre la vallata per poi immettersi nel fiume Avisio.
Il paesaggio intorno è spettacolare: il sentiero su ghiaia è infatti circondato da alberi e prati, con le alte montagne innevate sullo sfondo. In pochi passi ti troverai a passare in mezzo a mucche, asini e cavalli che sono abituati e incuriositi dai visitatori. Questa parte è particolarmente indicata per i bambini.
Poco prima di arrivare al rifugio Contrin il sentiero riprende a salire, ma in pochi minuti ti troverai davanti al rifugio Contrin (2016 metri), dove potrai fermarti a rifocillarti per una merenda o una bevuta.
Puoi poi proseguire lasciandoti il rifugio Contrin alle spalle. Per qualche minuto il sentiero scende e ti condurrà a un ponte che attraversa il torrente Ruf de Contrin, ma poi prende a salire velocemente lungo il sentiero CAI 608, con alcuni tratti abbastanza impegnativi. Il sentiero si snoda tra prati con fiori di rododendri e al di sotto delle creste delle montagne. Solo alcuni passaggi, dove la roccia lascia spazio alla terra battuta dal sentiero, potrebbero risultare un po’ scivolosi, ma non ci sono tratti esposti.
Il sentiero CAI 602 continua in costante salita, che a tratti sembra essere infinita, ma sarai comunque circondato da paesaggi bellissimi. Quando sarai arrivato sulla cima della montagna, scavallerai e ti troverai in corrispondenza del passo San Nicolò e del rifugio passo San Nicolò (2340 metri). Ti consiglio di fermarti qui per pranzo, prima di procedere nell’itinerario. La fatica maggiore è stata fatta.
Una volta giunto qui, vengo accolto da un temporale estivo, che si porta con sé anche un po’ di grandine. Approfitto del rifugio per qualche altra decina di minuti e rinuncio al passaggio in cresta (vedi variante sotto), ma preferisco scendere per un sentiero più tranquillo, ma che con una (a tratti) elevata pendenza e una costante discesa, scende fino ad Alba.
Si tratta del sentiero CAI 648 e in circa due ore di tragitto riporta fino ad Alba. Il sentiero inizia proprio al di sotto del rifugio passo San Nicolò, e attraversa i grandi prati verdi della valle. Non passa per il rifugio Contrin, ma si collega al sentiero iniziale in corrispondenza del primo ponte che attraversa il torrente Ruf de Contrin.
Dopo una prima parte che taglia prati verdi, il sentiero rientra nel bosco e alterna alcuni tratti larghi ad altri che sembrano essere scavati nella pietra e che, in caso di pioggia, potrebbero risultare un po’ scivolosi.
In corrispondenza della Baita Locia de Contrin puoi prendere il sentiero segnalato per Alba seganalato come semplice (a sinistra), anziché quello utilizzato per salire. La ripidità è inferiore e il tempo di percorrenza è simile. Questo si ricollega al tratto iniziale prima di tornare nuovamente alla funivia di Alba di Canazei.
Se il meteo lo permette e hai passo sufficientemente sicuro, puoi scegliere una variante di questo trekking della Val Contrin e passo San Nicolò, sempre con giro ad anello. Arrivato al rifugio passo San Nicolò, continua fino al vicino passo San Nicolò anziché scendere con il sentiero CAI 648, per poi proseguire fino alla Sella Brunech dove troverai la funivia che ti riporterà ad Alba passando per la stazione del Ciampac.
Questa tratta richiede circa due ore, le stesse impiegate per scendere direttamente ad Alba dal passo Principe.
Al passo Principe dovrai scavalcare alcuni grandi massi rocciosi, in posizione un po’ esposta lungo il sentiero CAI 613 e poi continuare in cresta su un sentiero stretto e molto esposto, solo in alcune parti dotato di cordino. Qui potrai poi scegliere di percorrere il sentiero attrezzato Lino Pederiva (sentiero CAI 613B) o la Forgia Negra (sentiero CAI 644), più o meno con la stessa durata di percorrenza, per arrivare alla Sella Brunech.
Ci tengo a ripetere ancora una volta che è il caso di fare questo tratto solo se sei abituato a camminare in montagna, non soffri di vertigini e hai un passo abbastanza sicuro, diversamente ti consiglio di seguire il percorso sopra indicato con il sentiero CAI 648.
Da Alba di Canazei dovrai salire verso il rifugio Contrin percorrendo il sentiero CAI 602 che prosegue poi lungo il sentiero CAI 608 fino al rifugio San Nicolò. Da qui potrai scendere attraverso il sentiero CAI 648. Se invece vorrai prendere la variante che conduce alla Sella Brunech dovrai prendere i sentieri CAI 613 e 613B se vuoi passare per il sentiero attrezzato Lino Pederiva o i sentieri CAI 613 e 644 se vuoi passare per la Forgia Negra.
La lunghezza del giro ad anello da Alba alla Val Contrin e passo San Nicolò è di 15,1 chilometri con un dislivello positivo di 890 metri e altrettanto negativo.
Potrai percorrere l’intero trekking in circa 5 ore e 40 minuti.
Nonostante il dislivello percorso sia inferiore ai 900 metri, il trekking ad anello della Val Contrin e passo San Nicolò è un percorso che richiede un certo livello di allenamento. Il primo tratto, fino al rifugio Contrin è adatto a tutti, ma la seconda parte che dal rifugio Contrin sale fino al passo San Nicolò richiede fiato ed allenamento, per via della costante salita.
Se sei alla ricerca di un trekking di media difficoltà, magari da percorrere insieme ai bambini, ti consiglio di percorrere solo la tratta da Alba al rifugio Contrin.
È invece richiesto essere assolutamente esperti di trekking in montagna se si vuole percorrere la variante che conduce fino alla Sella Brunech.
A rendere così piacevole il percorso nella Val Contrin, oltre ai paesaggi suggestivi, c’è la presenza di numerosi animali che durante l’estate vengono portati qui al pascolo. Questo è il motivo per cui, a poca distanza dalla baita Locia de Contrin troverete quel grande cancello che dovrete aprire per accedere.
Dopo poco farete l’incontro di mucche, cavalli ed asinelli che approfittano dei verdissimi prati per brucare l’erba. Non c’è da aver paura, perché questi animali sono più che abituati al passaggio degli escursionisti e saranno solo un po’ incuriositi dalla vostra presenza. Se vi fa piacere potete fermarvi ad ammirarli, mentre se siete intimoriti potete tranquillamente passare oltre.
Io sono rimasto piacevolmente sorpreso dal numero di animali che passano qui le loro giornate.
Il rifugio Contrin è praticamente un’istituzione di questo trekking ad anello in Val Contrin e passo San Nicolò, ma lo è anche della Val di Fassa.
Questo rifugio è infatti uno dei più antichi sulle Dolomiti e appartiene all’ANA, l’Associazione Nazionale Alpini, e rimane aperto per tutta la stagione estiva. Posizionato sulla sommità della Val Contrin, è ai piedi della Marmolada. Il panorama da qui è davvero bellissimo e spazia su numerose cime, alte anche oltre i 3000 metri. Guardandoti intorno potrai vedere il Gran e il Piccolo Vernel, la Cima Ombretta, il Sasso Vernale e la Cima Uomo.
Il rifugio Contrin, oltre per pranzi, merende e “bevute” è una buona possibilità anche per pernottare. Si tratta infatti di uno dei rifugi più grandi della Val di Fassa e dispone sia di camere private che di cuccette.
Dal 1974 il rifugio è gestito dalla famiglia Debertol.
Puoi arrivare al rifugio Contrin con il trekking che ti ho illustrato, partendo dalla stazione della funivia di Alba di Canazei. Il tempo richiesto varia tra l’ora e mezza e le due ore.
Eventualmente, se si desidera diminuire la lunghezza del percorso, è possibile prenotare una navetta a pagamento che dal parcheggio della funivia di Alba conduce fino alla Baita Locia Contrin, dove si incontra la grande cancellata. In questo caso il percorso rimanente da fare a piedi è di circa 3,4 chilometri con un dislivello di 280 metri (circa un’ora e un quarto di camminata).
La navetta è disponibile da fine maggio a metà ottobre e può trasportare fino a 4 persone e ha un costo di 32€ per tratta. È necessario prenotare la navetta entro il giorno precedente telefonando al numero +39 336 808404 o +39 347 2391991.
Ecco la mappa che puoi seguire per percorrere il trekking ad anello della Val Contrin e passo San Nicolò.
Questo trekking ad anello parte e arriva nella cittadina di Alba di Canazei. Per questo motivo il luogo migliore in cui soggiornare è quello di Alba di Canazei, che anche grazie alla presenza delle seggiovia che funziona sia in estate che in inverno è ricca di sistemazioni per i turisti.
Tra gli hotel presenti c’è questo hotel, molto comodo per raggiungere la stazione della seggiovia, punto di partenza del trakking. A questo link ci sono invece altre numerose sistemazioni ad Alba di Canazei.
Considerando però che puoi muoverti facilmente lungo tutta la Val di Fassa anche grazie all’autobus che la percorre continuamente, puoi anche scegliere altre cittadine in cui soggiornare. Tra queste c’è ad esempio Campitello di Fassa con numerose strutture.
Ad esempio questo hotel è molto bello e comodo per muoversi con l’autobus, offerto a chi soggiorna in Val di Fassa. Clicca qui per vedere anche altre sistemazioni a Campitello di Fassa.
Un’altra buona opzione è quella di scegliere una camera a Canazei. Qui trovi gli hotel, appartamenti e bed and breakfast disponibili a Canazei.