Un Giorno a Bressanone

Arco Ponte Aquila e Centro Storico sulla Sfondo con Torre Bianca

Siamo arrivati al quarto giorno in Trentino Alto Adige e dopo tanta bellissima natura, prima di tornare a casa, vogliamo visitare anche qualche città. La mattinata la dedichiamo a Bressanone (o Brixen), mentre da metà pomeriggio ci spostiamo a Trento per una velocissima passeggiata nel centro storico.

Dove si trova Bressanone ^

Cominciato il nostro rientro verso casa imbocchiamo la strada che lungo il percorso ci permette di fare tappa a Bressanone. Questa città si trova a circa 45 minuti d’auto da San Vigilio di Marebbe, dove abbiamo pernottato in questi 4 giorni in Trentino Alto Adige.

Bressanone è a fondo valle, infatti la sua altitudine è di appena 560 metri sul livello del mare e si trova nel punto in cui il fiume Rienza si immette nell’Isarco. Siamo quasi al confine con l’Austria, che dista circa 45 km con il passo del Brennero, mentre la distanza da Bolzano (provincia d’appartenenza di Bressanone) è di 40 km.

Il lato orientale del centro storico di Bressanone è bagnato dai fiumi Rienza e Isarco che procedono verso sud, dando vita ad alcune belle passeggiate sulle loro rive.

Scorci intorno al duomo di Bressanone

Dove parcheggiare a Bressanone ^

Il centro storico di Bressanone è per buona parte chiuso al traffico automobilistico e questo permette di apprezzarne ancora di più i palazzi e le piazze. Se, come noi, arrivate in automobile dovrete però trovare un parcheggio che vi permetta di lasciare la macchina per qualche ora. Lungo le strade che escono dal centro storico spesso si trovano parcheggi in carreggiata, ma se siete in una giornata piuttosto turistica, rischiate di non trovare comunque posto.

Noi abbiamo quindi continuato fino alla stazione dei treni, dove è presente un grande parcheggio incustodito e gratuito. Si tratta di un parcheggio sterrato e un po’ polveroso, ma può fare al caso vostro se non avete appena portato al lavaggio l’automobile.

Dal parcheggio della stazione in circa 10/15 minuti a piedi è possibile raggiungere la piazza centrale di Bressanone.

Cosa Vedere a Bressanone in Un Giorno ^

Il centro storico di Bressanone è sufficientemente compatto per essere visitato in un giorno, nonostante i quasi 85 km quadrati occupati dall’intero territorio comunale. Di cose da vedere nel suo centro storico ce ne sono parecchie, ma sono tutte a portata di piede. Attraverso una bellissima passeggiata è infatti possibile raggiungere tutti i punti di interesse, con il naso all’insù verso le bellissime architetture dei palazzi del centro storico. Ecco cosa vedere.

Duomo di Bressanone - dintorni

St Josefs missionshaus ^

Lungo la strada che dalla stazione conduce fino al centro storico veniamo colpiti da una particolare recinzione che racchiude la St Josefs missionhaus. Questa è la prima società missionaria inglese e venne fondata nel marzo 1866 dal cardinale Herbert Vaughan, all’epoca arcivescovo di Westminster.

All’interno della St Josefs missionhaus si trovano i missionari di Mill Hill, il cui nome deriva da un sobborgo di Londra in cui ha sede il quartiere generale dell’associazione che racchiude frati, sacerdoti e laici di tutti il mondo uniti nello scopo di portare sostegno in Africa, Asia, Oceania, Sud America e tra gli immigrati delle grandi città europee.

Ovviamente non è possibile entrare in questa struttura, perciò ci limitiamo a una veloce occhiata dall’esterno prima di proseguire.

Bressanone - St Josefs missionshaus

Giardino dei Signori o Giardino del Palazzo Vescovile di Bressanone ^

Siamo giunti alle porte del centro storico, ma ancora non lo sappiamo. Una piccola porta sulla destra ci permette di accedere al giardino dei signori di Bressanone, conosciuto anche come giardino del palazzo vescovile e che si trova proprio dietro al palazzo vescovile, raggiungibile da una delle piazze centrali.

Non è consentito l’accesso ai cani in quest’area, probabilmente per il timore che proprietari incauti possano far si che gli amici a 4 zampe rovinino qualche aiuola. L’atmosfera qui è piuttosto tranquilla, i giardini del parco non sono molto frequentati al nostro arrivo. Qualche panchina sparsa in qua e là si integra bene tra la vegetazione che cresce e colora di verde le facciate posteriori del palazzo vescovile.

Lo spazio, ricostruito nel 1991 su di un progetto risalente al 1831, racchiude tra le sue mura quattro aiuole con all’interno numerosi fiori e alcuni ortaggi. Al centro di ogni aiuola è stata posizionata una statua in bronzo risalente alla prima metà dell’ottocento, sapientemente ristrutturata.

La visita è piuttosto veloce, in 5 minuti siamo infatti già fuori e pronti per accedere al centro storico.

Chiesa dei Santi Gottardo ed Erardo ^

Sempre sulla destra ci ritroviamo Porta Sole, varcata la quale arriviamo nel centro cittadino. La prima cosa che ci troviamo davanti è la piccola chiesetta dei Santi Gottardo ed Erardo, conosciuta in breve come chiesa di Sant’Erardo, la quale divide in due l’accesso alla strada cittadina.

La facciata della chiesa di Sant’Erardo è stretta e chiara ed ha sostituito l’antica cappella di San Tommaso al Bosco del IX secolo. La chiesa, attualmente adibita al culto evangelico, venne costruita nel XIII secolo e dopo un restauro del XIV secolo venne infine totalmente ricostruita nel XVII secolo con forme barocche.

Sopra al portone di ingresso è presente uno stemma papale, sovrastato dal campanile con tetto a cupola.

Chiesa San Erardo

Piazza Duomo ^

In pochi passi ci troviamo in piazza Duomo, la piazza principale di tutta la città di Bressanone, sicuramente tappa immancabile tra le cose da vedere a Bressanone.

Su piazza Duomo si affacciano diversi palazzi e costruzioni importanti per la città. Qui ha infatti sede il municipio, il duomo, la colonna millenaria e tanti altri palazzi storici che con il loro stile austriaco ti fanno sembrare di essere già oltre confine. Piazza del duomo è collegata a piazza Parrocchia, con la quale i confini non sono segnati nettamente ed entrambe devono i loro nomi agli edifici religiosi presenti sul loro suolo.

Piazza Duomo è una piazza allungata e molto spaziosa, e tra i tanti edifici uno che mi incuriosisce parecchio è quello parzialmente ricoperto di piante rampicanti che lasciano spazio tra le finestre decorate da fiori rossi, a un crocifisso minimale in ferro.

A poca distanza si trova invece una grande fontana, con al centro una statua dell’artista Martin Rainer che rappresenta il cammino della vita.

Durante gli anni l’assetto di piazza Duomo è stato rivisto più volte. Nei lavori di restauro del 1996, durante alcuni scavi, si ritrovarono a 4 metri di profondità i resti di una capanna risalente a circa 2500 anni fa. Nel 1950 invece furono installate due aiuole al centro della piazza, recentemente rimosse, con l’intento di contrastare eventuali rivolte violente antitaliane.

Duomo di Bressanone – Duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano ^

L’edificio più imponente che si affaccia su piazza Duomo è senz’altro il duomo di Bressanone, anche come conosciuto come Duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano. L’edificio originale del duomo risale al X secolo, ma andò distrutto durante un incendio nel XII secolo. Venne prontamente ricostruito in stile romanico, ma anche in questo caso rimase vittima di un incendio. La sua struttura attuale risale alla metà del XVIII secolo, quando venne rivisto in stile barocco. Gli stucchi interni che decorano le volte vennero aggiunti nel secolo successivo.

Estremamente recente è invece la copertura del tetto, la quale risale agli inizi del nostro secolo. 85.000 tegole smaltate sono state disposte a copertura del duomo e brillano sotto il sole. L’intervento più recente è però quello del 2009, nel quale sono stati aggiunti agli stemmi della facciata quelli dei tre papi che hanno avuto a che fare con la città di Bressanone: Damaso II, Pio VI e Benedetto XVI.

All’interno del duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano si trovano le spoglie dei 14 vescovi che si sono succeduti dopo la costruzione dell’edificio.

Il chiostro del Duomo di Bressanone ^

Una volta entrati nel duomo, prima di accedere agli interni, facciamo tappa al chiostro. Il chiostro è piuttosto suggestivo, grazie agli affreschi che decorano gli archi e le volte a crociera. Si trova nel lato meridionale dell’edificio e fu originariamente costruito nel X secolo. Quella attualmente visibile è la ricostruzione del XVII secolo in stile gotico e i numerosi affreschi, in parte riportati agli antichi splendori, vennero aggiunti tra il XIV e il XVI secolo e sono noti come Bibbia dei Poveri, perché ritraggono le sacre scritture.

Nel chiostro sono presenti anche delle lapidi a parete di alcuni canonici e autorità ecclesiastiche. Lo stato di conservazione e la bellezza di questo chiostro ci lascia sorpresi.

Gli interni del Duomo di Bressanone ^

Una volta all’interno del duomo di Bressanone possiamo ammirare altri numerosi affreschi, che coprono un’area di circa 200 metri quadrati. Le grandi altezze dell’edificio aumentano ulteriormente il senso di grandezza della struttura e le decorazioni con ben 33 marmi differenti quasi ci confondono.

Da qui la pianta dell’edificio ci sembra più chiara: la croce latina è dotata di tre navate, tre absidi e due campanili, mentre al di sotto dei nostri piedi si trova la cripta della chiesa.

All’interno del duomo sono custoditi 3 organi e uno dei più grandi si trova propria sopra l’ingresso e ce ne accorgiamo solo una volta giratici per guadagnare l’uscita.

Se anche voi volete visitare gli interni di questa grandissima chiesa, sappiate che è aperta tutti i giorni dalle 6 della mattina alle 18 di pomeriggio, mentre nei mesi da Novembre a Marzo viene chiusa dalle 12.00 alle 15.00.

Interni del Duomo di Bressanone - Navata
Interni del Duomo di Bressanone - Organo e Ingresso

Municipio di Bressanone ^

Nel lato opposto di piazza Duomo, stretto tra altri palazzi, si presenta la facciata del palazzo del municipio di Bressanone. Questa parte del palazzo è decorata da alcuni merletti, che nonostante il palazzo sia piuttosto recente, richiamano il medioevo.

Il palazzo del municipio di Bressanone è utilizzato dagli inizi del XX secolo, mentre fino alla fine del XIX secolo qui era presente la casa di un commerciante di farina. Nel 1895 la casa venne venduta a un consigliere di origine viennese, che per distinguersi dagli altri costruì un ulteriore piano dell’edificio. In questa occasione venne costruita la torre che si trova (più o meno) al centro del palazzo e vennero aggiunti i merletti che decorano il tetto del municipio. Gli affreschi interni, ai quali vennero affiancati i rivestimenti in legno delle pareti, riproducono scene medievali.

Durante la proprietà del consigliere Ferdinand Kaltenegger il palazzo venne chiamato castel Tauernstein, fino a quando venne nuovamente venduto nel 1911 e cominciò a ricoprire la funzione attuale di municipio da un anno più tardi. All’interno del municipio sono ospitate la sala consigliare, gli uffici del sindaco e degli assessori. Gli altri uffici sono invece distribuiti in altri palazzi presenti nel centro storico.

Palazzo del Municipio di Bressanone - Trentino Alto Adige

Colonna Millenaria ^

Colonna Millenaria - Duomo e Installazione Arte Contemporanea Brixen

Spostandoci verso il palazzo vescovile di Bressanone si continuano  a vedere le alte torri del duomo, sulle quali, in diversi livelli di profondità, si aggiungono altri palazzi tutti differenti tra loro.

In una piccola aiuola, temporaneamente decorata con un’installazione che riprende la sagoma di un elefante, si trova la colonna millenaria (Jahrtausendsäule), alta poco meno di 10 metri. Siamo nella parte finale di piazza Duomo e la colonna in marmo si trova in questa posizione dal 1909, a festeggiare i primi mille anni della città.

Sulla sommità della colonna è presente una statua che raffigura un agnello (simbolo cittadino). Sul piedistallo, invece, si trova la statua del vescovo Zaccaria nell’atto di benedire la città. Nei quattro lati del basamento sono infine presenti quattro rappresentazioni su bronzo di importanti eventi storici di Bressanone.

Palazzo Vescovile di Bressanone ^

Davanti ai nostri occhi si trovano una serie di palazzi dalle forme regolari, che si allungano in via Vescovado. Tra questi si trova anche il palazzo vescovile, conosciuto anche con il termine tedesco di Hofburg, ovvero l’antica residenza del vescovo.

Per raggiungere il palazzo è necessario oltrepassare il fossato pieno d’acqua, che lo divide dal centro storico, attraverso un piccolo ponte. Le facciate del palazzo vescovile di Bressanone sono variegate: quelle nord e sud sono in stile rinascimentale, mentre quelle poste ad ovest ed est sono in stile barocco.

Inizialmente in questa posizione era presente la residenza dei signori cittadini, eretta nel 1296, ma alla fine del XVI secolo il cardinale Andrea d’Austria decise di trasformare l’intera area in una grande e sontuosa costruzione. I lavori andarono avanti e nel 1710 vennero fatte alcune modifiche in stile barocco visibili ancora oggi. Fino al 1973 il palazzo rimase nelle mani della curia che lo mantenne come sfarzosa residenza dei vescovi di Bressanone.

La corte del Palazzo Vescovile di Bressanone ^

Avvicinando all’ingresso del palazzo vescovile di Bressanone è possibile sbirciare la sua corte, il cui portone principale è sbarrato da un cancello decorato. Attraverso la biglietteria è possibile accedere al piccolo prato interno, dal quale si possono chiaramente vedere i loggiati laterali riccamente decorati da statue.

Dal 1998 all’interno di questi spazi viene ospitato un grande museo, che si sviluppa su 70 sale. Tra le opere custodite c’è una sezione dedicata ai presepi, che rende il museo uno dei più importanti di tutta Europa per questo tipo di collezioni.

Archi e Portici del Palazzo Vescovile di Bressanone - Museo Diocesano

Il parco di Canapa del Palazzo Vescovile ^

Al fianco del palazzo vescovile e raggiungibile attraverso un altro piccolo ponte in muratura, si trova il giardino di corte (Hofgarten). L’esistenza di quest’area verde risale addirittura al XVI secolo e nel 1595 venne realizzata la sua cinta muraria e le torrette cinesi e giapponesi che chiudono la parte meridionale dell’Hofgarten.

Attualmente il giardino di corte è stato adibito a coltivazione di canapa ed è possibile, attraverso un apposito biglietto, percorrere il labirinto creato tra le sue piante.

Chiesa di San Michele Arcangelo ^

Adiacente al duomo, su piazza Parrocchia sorge un’altra chiesa che raggiungiamo ritornando sui nostri passi. Si tratta della Pfarrkirche Sankt Michael, o chiesa di San Michele Arcangelo. Questa è una delle chiese più antiche di tutta la città, si tratta infatti di una chiesa romanica dell’XI secolo e nonostante le dimensioni più piccole rispetto a quelle del duomo, conserva al suo interno sette altari e una navata gotica risalente alla fine del XVI secolo. Con un intervento della metà del XVIII secolo vennero aggiunti particolari barocchi anche alla chiesa di San Michele Arcangelo.

Torre Bianca ^

Il campanile della chiesa di San Michele Arcangelo è probabilmente più conosciuto della chiesa stessa. Il nome con cui a Bressanone viene chiamato è Torre Bianca e venne aggiunta nel XV secolo alla chiesa preesistente. Il perché del nome è presto detto, basta guardare il colore del tetto a punta che chiude la struttura in pietra.

Il fatto particolare che riguarda la Torre Bianca è che inizialmente il suo nome fosse Torre Nera, a causa del colore originario del tetto, poi murato e ridipinto nel colore attuale. La Torre Bianca misura 72 metri di altezza e al suo interno ha una scala di 89 scalini che porta fino al grande carillon dotato di 43 campane che riproduce oltre 100 diverse melodie.

Sulla facciata della Torre Bianca è presente anche un orologio lunare.

Centro Storico di Bressanone ^

Nel cercare cosa vedere nel centro storico di Bressanone è bello anche perdersi negli stretti vicoli sui quali si affacciano le alte case, spesso dotate di finestre all’inglese. Non mancano nemmeno alcune vie con porticati, lungo i quali si trovano numerosi bar ed esercizi commerciali, protetti dalle intemperie meteorologiche. Noi durante il nostro peregrinare, facciamo una sosta in uno dei tanti forni. Invaso dagli strudel di mele e da pizze e focacce davvero invitanti acquistiamo il salato per il pranzo e il dolce da portare a casa come ricordo della vacanza in Trentino Alto Adige.

Quando il centro storico si apre, diradando il numero delle case in vista, ci è possibile ammirare anche le vicine e verdi montagne che avvolgono tutta la città di Bressanone.

Vicoli del Centro Storico

Chiesa del Santo Spirito ^

Subito fuori le mura del centro storico di Bressanone c’è una grande chiesa, o almeno così sembrerebbe, la chiesa del Santo Spirito. Questa chiesa venne costruita al fianco dell’ospedale cittadino che è rimasto in questa sede dal 1350 fino 1914. Attualmente invece i suoi spazi sono occupati da una casa di riposo. Il campanile che completa la modesta chiesa è integrato all’interno della struttura che comprende in unico corpo l’edificio religioso e l’ex ospedale.

Il campanile costruito nel 1695 presenta un tetto a cupola e come il resto della struttura è dipinto di un colore chiaro e pastello.

Campanile della Chiesa di Santo Spirito
Chiesa del Santo Spirito di Bressanone

Porta Sabiona ^

Girandoci di 180 gradi e tornando con lo sguardo verso il centro storico possiamo vedere la porta di ingresso cittadino dalla quale siamo appena usciti: Porta Sabiona. Questa porta rientra tra i tre antichi ingressi cittadini al centro storico di Bressanone e deve il suo nome ai signori di Sabiona, che durante il XII secolo si occuparono di difendere questa parte delle mura cittadine. A sancire l’ingresso vero e proprio venne edificata un’alta costruzione, nota con il nome di castelletto, affiancata a palazzi di poco più bassi e dai tetti merlati, che ricordano quelli del municipio cittadino.

Il nome antico di porta Sabiona era porta Fienili, riprendendo il nome della via che incrocia. Tutt’oggi i piani alti del castelletto sono raggiungibili solamente mediante una scala a blocco. Da qui, attraverso porte ormai murate, era possibile raggiungere i camminamenti dai quali si poteva monitorare la vita al di fuori delle mura cittadine.

Porta Sabiona di Bressanone e Merletti dei palazzi confinanti

Chiesa della Congregazione di Gesù ^

Chiesa della Congregazione di Gesù - Kirche der Congregatio Jeu

Ritornati all’interno del centro storico passiamo per l’anonima chiesa della congregazione di Gesù, titolata a San Giuseppe. Questo edificio, in stile classico, si trova in via Altenmarktgasse 17. La chiesa della Congregazione di Gesù ospita le suore dell’omonima congregazione, le quali arrivarono in città per la prima volta nel 1739 su invito del principe-vescovo di Bressanone. Le suore cominciarono a insegnare all’interno della città, richiedendo una retta alle studentesse che frequentavano i loro corsi.

Nel 1745 fu pronta la prima residenza in cui vennero ospitate le suore e nel 1768 venne completata la loro prima chiesa, costruita con fondi provenienti da diversi sponsor, tra i quali l’imperatrice Maria Teresa. Un rovinoso incendio, nel 1839, distrusse sia la chiesa che la residenza delle suore, che dovettero trasferirsi fuori città fino al 1842. Tra il 1845 e il 1847 venne costruita la nuova e attuale chiesa conosciuta con il nome di chiesa della congregazione di Gesù.

Arrivati agli inizi del XXI secolo le suore non erano più in grado di gestire la loro scuola, così gli edifici di proprietà religiosa vennero acquistati dalla provincia dell’Alto Adige.

Piazza Maria Hueber ^

Piazza Maria Hueber - Palazzo Weger

Le vie del centro storico di Bressanone si aprono frequentemente diventando piccole piazze. Gli edifici storici dall’architettura non convenzionale per gli standard italiani sono numerosi. Arrivati in piazza Maria Hueber, a una manciata di passi dalla Torre Bianca e da Piazza Duomo, ci imbattiamo in uno di questi. La sommità del palazzo ricorda forme arabeggianti, decorate da grandi e piccole torrette che si stagliano fin verso il cielo.

Il colore caldo del palazzo, che si trova all’angolo tra via Torre Bianca e via Bastioni Maggiori, ben contrasta con il verde delle persiane e delle insegne. Al piano terra si trovano alcuni esercizi commerciali, tra cui la tipografia Weger risalente al 1550. Weger vanta il primato di essere la prima tipografia in Alto Adige e negli anni ha ampliato il suo business, abbracciando l’editoria, la cartoleria e la libreria.

Piazza Parrocchia e Porta San Michele ^

Percorrendo via Torre Bianca raggiungiamo nuovamente l’omonima attrazione che svetta all’angolo di piazza Parrocchia. Siamo quindi tornati nel cuore del centro storico di Bressanone, proprio al fianco della piazza principale. Si può accedere a questa piazza grazie a Porta San Michele, costruita proprio a ridosso della torre bianca. Anticamente questa porta segnava l’ingresso orientale alla città e originariamente era conosciuta come Porta Scura, per via del colore iniziale della torre.

Questo rimase l’unico accesso cittadino verso oriente fino al XVII secolo e nella parte interna di porta San Michele si trova raffigurato l’agnello, il simbolo di Bressanone.

In mezzo a Piazza Parrocchia si trova una fontana che funge anche da spartiacque per il via vai continuo di persone che attraversano questa zona del centro storico.

Piazza Parrocchia e Fontana

Ponte Aquila e Fiume Isarco ^

Da piazza Parrocchia proseguiamo verso est, e raggiungiamo in poco il ponte Aquila, che attraversa il fiume Isarco. Si tratta di un’area del centro storico piuttosto verde e molti dei grandi alberi che costeggiano il lungo fiume nascono proprio sulla sponda. In questa zona è possibile imboccare anche una bella e rilassante passeggiata percorrendo il lungo Isarco destro, lasciandosi attrarre dalla natura.

Attraversata la strada carrabile, ormai giunti sopra il ponte Aquila ci rivolgiamo in direzione del centro storico. Lo spettacolo è bellissimo: in primo piano l’arco di Ponte Aquila segna l’ennesimo accesso cittadino, sul quale veglia la statua di San Giovanni Napomuceno, protettore dei ponti e protettore dalle alluvioni. Dietro, le facciate dei palazzi storici si alternano in diverse altezze, diversi colori tutti pastello e in una varietà di tetti che riprendono tutti quelli finora visti nel centro storico, tra i quali quelli a merletto. Sullo sfondo, ma a poca distanza, l’alta torre Bianca svetta a definire lo skyline di Bressanone. Davanti a noi si trova la via Ponte Aquila che divide questo ponte dalle maggiori attrazioni cittadine.

Il ponte Aquila è un ponte abbastanza anonimo, se non per la struttura in stile industriale che divide la carreggiata dall’area pedonale. Questo ponte venne costruito nel 1927 al posto del precedente Mittebrugge, andato distrutto a causa di un’alluvione. Sotto di lui il fiume Isarco scorre veloce con i suoi colori verdi e azzurri sui quali si rispecchiano gli alberi e gli arbusti sulle rive.

Attraverso il ponte Aquila si raggiunge lo Stufles, il rione più antico della città, caratterizzato dalle strette vie, riccamente decorate dal verde, che si alternano in continui sali e scendi. Anche questo quartiere è una zona pedonale.. come non condividere queste sagge decisioni, di cui tutte le nostre città avrebbero un profondo bisogno??!

Museo della Farmacia di Bressanone ^

Torniamo nuovamente nel centro storico e circa a metà di via Ponte Aquila troviamo l’accesso al museo della farmacia di Bressanone. L’ingresso è un po’ anonimo per chi non lo sta appositamente cercando e si trova nel portone scuro, al fianco della farmacia.

Il museo della farmacia di Bressanone è stato aperto nel 2002 ed espone i pezzi utilizzati nella preparazione di medicinali,  come comprimitrici per compresse, stampi per supposte, selezionatrici di pillole. Attraverso la visita del museo si possono quindi vedere gli strumenti utilizzati in farmacia per la preparazione dei farmaci. Sono raccolti pezzi realmente utilizzati e che hanno fino a 400 anni di storia.

All’interno del museo si trovano anche alcuni ‘oggetti ornamentali’ come coccodrilli, corazze di tartarughe, ‘unicorni’, che servivano a creare un’atmosfera mistica tra i clienti delle farmacie. L’intero museo si sviluppa su quattro sale in un ambiente di circa 150 metri quadri raggiungibile attraverso una bella scalinata interna al palazzo.

Gli orari di apertura sono limitati:

  • nei mesi di Luglio e Agosto: dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 16.00
  • gli altri mesi: il martedì e il mercoledì dalle 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 16.00
  • sono previste alcune aperture domenicali straordinarie, visibili direttamente sul sito del museo della farmacia

Il costo di € 3,5 è piuttosto sostenibile se si ha a disposizione il poco tempo necessario da dedicare alla visita del museo.

Seminario Maggiore di Bressanone ^

Stiamo tornando sui nostri passi decisi a ripartire per tornare a casa, perciò imbocchiamo la strada che ci condurrà fino alla stazione. Siamo ancora all’interno del centro storico e prima di salutare del tutto Bressanone percorriamo via Sant’Albuino, dove si trovano alcuni palazzi particolari. Tra questi, piuttosto insolito, si trova il palazzo con l’ingresso ribassato rispetto al piano strada. Su questa via si ha una visuale sul retro del duomo cittadino, con una piccola piazzetta sconosciuta ai turisti.

Sulla sinistra troviamo via del Seminario che conduce fino alla Seminarplatz, ovvero la piazza del seminario. Siamo arrivati davanti al Seminario Maggiore di Bressanone.

Il Seminario Maggiore di Bressanone è un grande edificio, dotato di un’ampia corte interna, che ospita al suo interno diverse strutture:

  • la scuola di formazione per i presbiteri della diocesi di Bolzano-Bressanone;
  • la sede dello studio teologico accademico di Bressanone;
  • la biblioteca antica del seminario;
  • la biblioteca nuova del seminario;
  • la chiesa della Santa Croce;
  • la cappella dedicata a San Giuseppe Freinademetz.

Quello che oggi è un grande complesso, nacque nel 1157 come ospizio per i pellegrini che percorrevano la via che dal Brennero scendeva verso sud. L’ospizio sorgeva tra il fiume Isarco e un altro canale cittadino, ora interrato, i quali formavano un piccolo isolotto. Nello stesso anno venne consacrata la piccola chiesa circolare, dal diametro di appena 9 metri, dedicata alla Santa Croce.

Negli anni, però, il fenomeno di pellegrinaggio andò scemando e il complesso venne utilizzato come ospedale cittadino, fino ad arrivare agli inizi del XVIII secolo, quando venne venduto al principe vescovo cittadino. L’edificio aveva bisogno di una radicale ristrutturazione, che avvenne a partire dal 1764 con l’obiettivo di insediarvi il seminario cittadino.

Arrivando in piazza del Seminario si rimarrà colpiti dalla bella facciata storica dell’edificio. Varcato l’ingresso si passa sotto la biblioteca antica per raggiungere poi il cortile interno nel quale sorge il campanile della chiesa di Santa Croce (il cuore della struttura). Nel lato orientale dell’edificio a pianta rettangolare si trovano le aule dello studio teologico accademico e, al secondo piano, la piccola cappella.

La biblioteca antica è composta da una sala di 11 metri per 9 metri che si sviluppa su due piani e custodisce circa 20.000 volumi. Il tetto a volta riccamente decorato dagli stucchi, è sostenuto da due grandi colonne, che suddividono l’ambiente in sei cupole affrescate. Attualmente in questi spazi vengono eseguiti alcuni concerti di musica sacra. Non è possibile visitare la biblioteca, se non durante alcune sporadiche aperture su richiesta.

La biblioteca nuova, invece, terminata nel 1990, racchiude al suo interno 145.000 volumi e ben 300 riviste di tipo scientifico.

Porta Croce o Porta Sole ^

Ora la visita a Bressanone è realmente conclusa, così attraversiamo nuovamente Porta Croce e usciamo dal centro storico in direzione stazione dei treni, dove abbiamo parcheggiato l’automobile.

Porta Croce, conosciuta anche con il nome di Porta Sole, è la porta occidentale della città che si trova in direzione di Bolzano. C’è sempre stata un po’ di confusione sul nome di questa porta, che anticamente era nota come porta di San Erardo (come la vicina chiesa) o di San Gottardo. La particolarità di questa porta è che nel 1910, a causa del crescente traffico cittadino, è stata affiancata da una seconda porta che permettesse di snellire la viabilità in questo punto molto trafficato. La nuova porta completò quella originaria, costruita nella prima metà del XIII secolo. Nel XVIII secolo Porta Sole subì la riduzione di un piano e l’aggiunta di un timpano barocco, per avvicinare la sua forma a quella del Giardino dei Signori che venne creato adiacente.

Mappa Itinerario ^

Per chi volesse ripercorrere la mia visita della città di Bressanone a seguire è disponibile l’itinerario percorso tra le sue vie, con segnalate in rosse la tappa di partenza e quella conclusiva.

Qui una guida completa per organizzare quattro giorni alla scoperta dell’alto Alto Adige, tra natura e città.

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Lorenzo Taccioli