Valeggio sul Mincio è una bella cittadina, celebre principalmente per due attrazioni: Borghetto sul Mincio e il parco giardino Sigurtà. È però anche dotata di un piacevole centro storico in cui passeggiare alla scoperta dei suoi monumenti.
Le origini della città si fondano in epoca longobarda, intorno al VI secolo, quando costruita sui resti di una necropoli celtica e latina. Eretta adossata a un colle, Valeggio sul Mincio si è sviluppato all’ombra del castello Scaligero, una delle maggiori attrazioni della città.
Potrai visitare il suo bel centro storico e le attrazioni vicine, godendo di questo territorio immerso tra colline moreniche e il letto del fiume Mincio. Scopri in questa guida dedicata tutto quello che devi vedere a Valeggio sul Mincio in un giorno.
Dove si trova Valeggio sul Mincio
Cosa vedere a Valeggio sul Mincio
Villa Maffei Sigurtà
Palazzo Guarienti
Piazza Carlo Alberto
Palazzo municipale di Valeggio sul Mincio
Chiesa di San Pietro in Cattedra
Rovine della torre campanaria
Oratorio di San Pietro
Castello Scaligero di Valeggio sul Mincio
Villa Gandini Zamboni
Cinta muraria di Valeggio sul Mincio
Capitello dei Giardini
Borghetto sul Mincio
Parco giardino Sigurtà
Mappa dell’itinerario di Valeggio sul Mincio
Dove dormire a Valeggio sul Mincio
Valeggio sul Mincio è una piccola cittadina veneta, in provincia di Verona. Sorge al confine tra Veneto e Lombardia, pochi chilometri a sud del lago di Garda, nel bellissimo contesto naturale delle colline moreniche.
Il centro di Valeccio sul Mincio è bagnato dal fiume Mincio, che di fatto attraversa la città da nord a sud.
La cittadina di Valeggio sul Mincio ha un centro storico raccolto ma ottimamente conservato e ben tenuto. Quest’area, diventata ricca secoli fa grazie alle tasse doganali imposte a chi si trovava ad attraversare il fiume Mincio, pare aver conservato il suo status.
Durante la visita di Valeggio sul Mincio non puoi perdere una passeggiata tra le sue belle piazze e gli antichi palazzi, ma poi ti consiglio di tenere tempo per una veloce visita di Borghetto sul Mincio e per perderti all’intero del grande parco giardino Sigurtà.
Riuscirai a visitare tutte queste destinazioni in un giorno, ma se preferisci fare con più calma l’opzione ideale è fermarsi un paio di giorni in città.
Puoi inizare la tua visita a Valeggio sul Mincio dalla villa Maffei Sigurtà, praticamente inglobata nel parco giardino Sigurtà. Si tratta di una sontuosa villa veneta, utilizzata come dimora estiva dai conti Maffei. Il nome della villa richiama anche la famiglia Sigurtà, che l’acquistò tramite il conte Carlo Sigurtà negli anni quaranta dello scorso anno, insieme al parco retrostante.
Al suo interno hanno transitato numerosi personaggi illustri quali Napoleone III, l’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, la regina Vittoria Eugenia di Spagna, il re Costantino di Grecia, il re Carlo d’Inghilterra, Maria Callas e diversi premi Nobel.
Realizzata nella seconda metà del seicento, ha ispirazioni palladiane e uno stile a metà tra il barocco e il neoclassico. Sulla facciata principale si apre un grande loggiato centrale a tre campate, con una trabeazione sorretta da colonne e un affresco sul soffitto.
È possibile visitare la villa Maffei Sigurtà attraverso visite guidate di circa un’ora e mezza.
Procedi la visita tra le cose da vedere a Valeggio sul Mincio imboccando via Murari, dove ti aspetta il palazzo Guarienti, risalente al settecento. Lo riconoscerai facilmente per il suo stile neoclassico, estremamente severo.
Palazzo Guarienti fu la residenza di campagna dei marchesi Guarienti, provenienti da Verona, e venne eretto su precedenti edifici qui posizionati. La struttura che puoi vedere oggi è priva dell’ala destra, venuta a mancare durante l’ottocento. Sulla facciata spunta un timpano originariamente decorato per mezzo di tre statue di eroi mitologici.
Gli interni disongono invece di un vasto atrio scandito da quattro massicce colonne a cui è possibile accedere per mezzo di tre portali. Su un lato si apre lo scalone a due rampe che conduce al piano nobile, dove è posizionato il salone d’onore decorato da affreschi neoclassici.
All’interno dell’edificio fu ospitato Napoleone una notte del 1796, ma proprio quella notte arrivarono in città gli austriaci e Napoleone rischiò di essere catturato. Una lapide posta sulla facciata ricorda proprio questo ospite illustre, mentre un’altra è dedicata a don Giovanni Beltrame, missionario ed esploratore in Africa, nato a Valeggio sul Mincio.
Palazzo Guarienti durante i decenni ha ospitato numerose funzioni pubbliche, come scuole, ambulatori e uffici comunali. Oggi invece è sede della biblioteca, dell’università del tempo libero e di diverse sale polivalenti e spazi espositivi.
Raggiungi ora la piazza principale di Valeggio sul Mincio: piazza Carla Alberto. Caratterizzata da una forma triangolare, assunta durante alcuni lavori di ripristino della città durante il settecento, è circondata da edifici storici.
Botteghe e negozi al pian terreno e abitazioni ai piani rialzati sono il filo conduttore di questi edifici che assumono quasi tutte tinte calde dal rosa al rosso e che contrastano con il giallo del palazzo municipale.
Al centro di piazza Carlo Alberto è poi presente un pozzo in marmo del settecento.
Praticamente un intero lato di piazza Carlo Alberto è chiuso dal palazzo municipale di Valeggio sul Mincio. Riconoscibile dalle bandiere che sventolano sul terrazzo che sormonta il grande portale di ingresso ad arco definito da colonne bugnate, conserva al suo interno la sala consigliare in stile neoclassico decorata dai ritratti dei personaggi illustri della città.
La larga facciata si chiude con un timpano triangolare in cui trova posto l’orologio incastonato che anticipa un piccolo campanile in marmo con banderuola che segna il passare delle ore. Al pian terreno del palazzo municipale è presente un atrio decorato con lapidi commemorative.
Il palazzo municipale risale alla metà del settecento, ma durante il dominio francese, agli inizi dell’ottocento, il palazzo subì diverse trasformazioni. Tra queste anche la modifica del pian terreno che fu adibito a residenze e botteghe per i privati. Proprio qui trovò posto la prima bottega di caffè di Valeggio sul Mincio.
Raggiungi ora la chiesa di San Pietro in Cattedra, la chiesa principale di Valeggio sul Mincio. Costruita tra il 1760 e il 1782, prese il posto di una precedente chiesa seicentesca dedicata a San Giorgio che a sua volta sostituì una pieve romanica del 1145 dedicata a Santa Maria.
La facciata della chiesa di San Pietro in Cattedra risulta essere incompleta come potrai vedere. Il portale è sormontato da un timpano triangolare e ingolobato in un riquadro di lastre di marmo con doppie lesene. Il resto della facciata è invece in pietre di fiume a vista con una grande finestra semicircolare.
Accedendo alla chiesa ti troverai davanti una grande navata neoclassica che conduce lo sguardo verso la grande pala d’altare ottocentesca dietro all’altare di Saverio Della Rosa, che celebra la cattedra di San Pietro. Sul portale c’è invece un affresco settecentesco che raffigura la cacciata dei mercanti dal tempio. Puoi inoltre notare il grande organo a canne del 1812.
Sul fianco destra della chiesa ci sono i resti della torre campanaria. Le sue origini risalivano agli inizi del seicento quando si adeguò a campanile una precedente torre di avvistamento trecentesca. Il secolo successivo, nel 1866 la sua struttura venne rinforzata e innalzata aggiungendo dodici metri per realizzare una nuova cella campanaria oltre che per apporre quattro quadranti di un orologio.
Purtroppo la struttura del campanile crollò nel 1977, senza provocare feriti, e si decise di non ricostruirla. Al suo posto, ben riconoscibile per i resti del basamento della terra, è stata inserita una struttura semicircolare in acciaio ospitante 9 campane.
Appena dietro, inglobato nella struttura della chiesa, sorge un altro basso campanile a pianta quadrata con una celle campanaria sulla sommità.
Dietro alla chiesa di San Pietro in Cattedra, lungo il vicolo Oratorio, c’è il piccolo oratorio di San Pietro, praticamente collegato alla chiesa principale.
Riconoscibile per via del suo campanile stretto e alto e chiuso da una piccola cupola si presenta con una facciata a capanna che mostra il passare degli anni. Di origine cinquecentesca è dotato di un’aula rettangolare con pareti interne intonacate e scandite da lesene dipinte.
Sulla parete di fondo è presente un arco a tutto sesto che inquadra l’altare maggiore, sovrastato da una pala d’altare.
L’oratorio di San Pietro viene ancora oggi impiegato per la messa feriale durante i mesi invernali.
Il monumento più importante del centro storico di Valeggio sul Mincio è senza dubbio il suo castello Scagliero, che rende ben riconoscibile lo skyline della città. Raggiungilo attraverso una bella passeggiata in salita. Ancora oggi è possibile visitare la sua rocca, anticamente accessibile per mezzo di due ponti levatoi, mentre un terzo ponte (l’unico arrivato ai giorni nostri) conduce alla parte più ampia di tutto il castello del quale rimangono però solo i ruderi perimetrali.
Visitando il castello scagliero di Valeggio sul Mincio noterai anche una villa all’interno delle mura. Come potrai vedere si tratta di una costruzione più recente, venne infatti edificata agli inizi dello scorso secolo.
Dal piazzale del castello potrai vedere la particolare torre Tonda, una costruzione a ferro di cavallo che risale alla prima costruzione del complesso databile al X secolo. La torre è direttamente collegata ad altre tre e permetteva di controllare la valle del Mincio in uno dei punti più utilizzati e più sicuri per attraversare il fiume Mincio, che segnava il confine tra il Sacro Romano Impero e i marchesato della Tuscia.
Purtroppo buona parte del primo edificio andò distrutto nel 1117 a causa di un violento terremoto. A distanza di diverse decadi, nel 1285, il castello venne ricostruito con i complessi della Rocca, del Castello stesso e di un avamposto sulle rive del fiume Mincio. Questo era collegato al castello attraverso una lunga cinta muraria, espansa a più riprese nel 1345 e nel 1393. Nella sua forma finale la cortina, oltre a passare per la collina, si collegava anche al ponte diga che in parte puoi ancora vedere visitando Borghetto sul Mincio.
Tra il centro storico di Valeggio sul Mincio e il castello Scaligero sorge la villa Gandini Zamboni, risalente al settecento ed ampliata nella seconda metà dell’ottocento. La villa appartenne a Giuseppe Zamboni, cittadino illustre della città per aver lasciato la sua eredità per aiutare anziani, indigenti, bambini e madri bisognose.
All’interno di villa Gandini Zamboni trovò posto l’asilo comunale negli anni settanta del novecento.
Il nome della villa è legato anche alla famiglia Gandini, dal cognome da nubile della madre di Giuseppe Zamboni, a cui il benefattore aveva chiesto di titolare l’edificio.
Passeggiando per Valeggio sul Mincio ti capiterà di imbatterti in tratti della sua cinta muraria. Questa venne costruita a più riprese e si presentava con una forma poligonale irregolare e lungo la quale si innalzavano diverse torri e due porte, aperte verso il fiume e ortogonali tra loro. Una di queste è costruita a ridosso di una torre, oggi rimaneggiata e trasformata in abitazione.
Se inizialmente la cinta muraria avvolgeva esclusivamente il centro storico di Borghetto sul Mincio, risalente all’epoca longobarda, con la riforma scaligera venne ampliata attraverso la costruzione del Serraglio Veneto e delle piazze d’armi dei castelli di Valeggio sul Mincio e Villafranca.
Oltre a proteggere i centri abitati e il castello, la cinta muraria serviva a salvaguardare il collegamento tra Veneto e Lombardia in una delle sue posizioni più strategiche. Venuta meno l’importanza di questo collegamento, anche l’esigenza di difendere la zona venne meno e inevitabilmente la cortina muraria ebbe un declino che portò alla distruzione di molti tratti.
Imbocca ora il passaggio pedonale che da Valeggio sul Mincio conduce fino a Borghetto sul Mincio. Qui troverai il Capitello dei Giardini, anche noto come Madonna del Capitello. Si tratta di una piccola edicola votiva risalente all’ottocento, ma le cui origini si fondano nel 1525. Il Capitello dei Giardini è posizionato nel punto in cui sono passati migliaia di viandanti che potevano usufruire anche dell’adiacente fontanella, sul lato sinistro.
Guardando all’interno del Capitello dei Giardini potrai vedere l’affresco risalente al 1937 che ritrae la Madonna in trono con Gesù bambino tra le ginocchia che sorregge un’anfora di acqua. Una particolarità è che nel soffitto a botte c’è il simbolo dell’alato marciano, riconducibile a don Lorenzo Dall’Agnola, rettore della chiesa di San Marco Evangelista all’epoca della costruzione dell’edicola.
Durante un recente restauro è stata ritrovata una moneta in rame da 5 centesimi del 1861, a testimoniare il fatto che il Capitello dei Giardini fosse già presente in quel secolo.
Altra tappa imperdibile durante la visita di Valeggio sul Mincio è la piccola frazione di Borghetto sul Mincio. Questa è raggiungibile a piedi in appena un quarto d’ora (un chilometro circa di distanza).
Borghetto sul Mincio è un borgo medievale dalle dimensioni estremamente contenute. Poche case si raccolgono intorno alla chiesa di San Marco Evangelista. Arrivando ai mulini, posizionati in pieno centro storico, potrai godere dell’affaccio sul fiume Mincio e sul ponte-diga visconteo, un’opera idraulica di fine trecento estremamente ambiziosa.
Anche un altro ponte, dalla struttura molto particolare, attraversa il centro storico di Borghetto sul Mincio. È il ponte di San Marco, sorvegliato dalla statua di San Giovanni Nepomuceno. Mentre su di una riva del fiume sorge la Corte Regia, il complesso realizzato come barriera doganale, che ha permesso al territorio di prosperare in epoca antica.
Scopri tutte le informazioni sulle attrazioni del borgo nella guida completa a Borghetto sul Mincio.
Un’altra delle destinazioni celebri di Valeggio sul Mincio è il grande parco giardino Sigurtà. Questa ampia distesa verde è aperta alle visite dalla primavera all’autunno e in ogni stagione sa regalare scorci suggestivi.
Celebre soprattutto per il suo festival dei tulipani, Tulipanomania, diventato uno dei più importanti a livello europeo, richiama migliaia di visitatori ogni anno. Potrai facilmente spendere mezza giornata camminando tra i suoi sentieri e scoprendo tutte le sue aree, dal viale delle rose all’eremo, dal grande tappeto erboso alla grotta votiva, dalla passeggiata panoramica al giardino delle piante officinali, dal castelletto alla valle dei daini.
All’interno del parco giardino Sigurtà non ci sono solo tantissime varietà di alberi, fiori e arbusti, ma anche una fattoria didattica con diversi animali e un bel labirinto al cui centro svetta una torre.
Potrai scegliere di visitare il parco giardino Sigurtà a piedi, oppure noleggiando una bicicletta elettrica, un golf cart elettrico o acquistando una corsa sul trenino che percorre i punti più celebri di questo parco.
Scopri di più sul giardino nella guida completa al parco giardino Sigurtà.
Ecco la mappa che puoi seguire per visitare Valeggio sul Mincio.
Valeggio sul Mincio, nonostante le dimensioni tutto sommato raccolte della cittadina, è abituata al turismo ed è in grado di accogliere numerosissimi visitatori soprattutto durante il periodo di fioritura dei tulipani, che richiama migliaia di visitatori al parco giardino Sigurtà.
Per questo motivo, la destinazioni ideale in cui dormire per visitare queste attrazioni è proprio Valeggio sul Mincio o Borghetto sul Mincio.
Troverai numerose opzioni tra cui scegliere, da hotel più lussuosi, come questo relais dotato anche di SPA con piscina all’aperto, ad altri con prezzi più accessibili ma comunque molto belli, come questo. Oppure anche sistemazioni tipo questo bed and breakfast molto vicini all’ingresso al parco giardino Sigurtà.
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