Vejle – Cosa Vedere

Quartiere Moderno di Vejle con passerelle in legno

Ormai è tardo pomeriggio. Sono quasi le 16 quando arriviamo a Vejle, ma le lunghe giornate estive della Danimarca ci concedono ancora di poter fare una bella passeggiata alla scoperta di questa cittadina che unisce storia e un nuovo quartiere decisamente moderno e piacevole da visitare nella “Manchester della Danimarca“.

Dove si Trova Vejle ^

Vejle è posizionata nello Jutland centrale, la penisola più ad ovest di tutta la Danimarca. In particolare si trova a sud est di questa regione, nelle strette vicinanze della strada principale che la collega all’isola di Fyn (con capoluogo Odense). Per questo motivo Vejle è un’ottima destinazione per chi provenendo da oriente decide di visitare anche questa parte di Danimarca e, anzi, potrebbe essere la meta ideale per pernottare. Altro punto a favore per chi viaggia con i figli è la vicinanza al parco divertimenti di Legoland.

Vejle si trova alla fine dell’omonimo fiordo e il suo nome deriva proprio dal danese antico, nel quale significava “guado”, proprio perché costruita su di un attraversamento del fiume Vejle.

Cosa Vedere a Vejle in Un Giorno ^

Rimaniamo sorpresi nello scoprire quante cose riusciamo a vedere in così poco tempo a nostra disposizione. Ovviamente se potessimo utilizzare l’intera giornata, o almeno mezza, solamente per questa cittadina avremmo l’occasione di entrare in molti luoghi che a quest’ora del pomeriggio se non già chiusi si apprestano a farlo.

Per visitare al meglio la città, viste anche la scarsità di informazioni sulla nostra guida turistica, ci rechiamo subito all’ufficio delle informazioni turistiche situato davanti alla stazione dei treni. Una ragazza molto gentile ci accoglie e ci dà tutte le informazioni per poter visitare la città e anche diverso materiale per le tappe che faremo dei prossimi giorni nella penisola dello Jutland centro e settentrionale.

Tra il materiale fornitoci un utilissimo opuscolo che in una passeggiata molto completa per Vejle ci permette di toccare tutti i punti di interesse della città. Noi la integriamo con un altro paio di tappe nella zona portuale che sta crescendo velocemente, diventando un quartiere estremamente contemporaneo.

Nonostante questa nuova anima moderna, Vejle ha una storia antica: nonostante venne menzionata per la prima volta in documenti risalenti al 1256, in realtà intorno alla chiesa di San Nicolai sono stati ritrovati resti di abitazioni risalenti al XII secolo. Durante gli anni del medioevo Vejle era un importante nodo commerciale che continuò a svilupparsi soprattutto grazie ai fiorenti commerci con le città tedesche di Lubecca e Flensburg.

Nonostante la peste e la guerra colpirono duro tra il XVII e il XVIII secolo, decimandone la popolazione, la città è risorta velocemente e divenne un grande polo produttivo ricchissimo di cotonifici, tanto da essere rinominata la Manchester della Danimarca.

Ecco dunque cosa non perdersi in una passeggiata per Vejle.

Okolariet – Museo della Scienza ^

Il nostro tour per Vejle comincia proprio dall’ufficio turistico, davanti alla stazione ferroviaria. Da qui è sufficiente attraversare la strada con il semaforo per vedere la prima delle attrazioni della città: l’Okolariet ovvero il museo della scienza cittadino.

All’interno del museo, a ingresso gratuito, è possibile vedere esposizioni e approfondimenti sulla natura, l’ambiente, l’energia e il clima. Tutti temi estremamente attuali e importanti.

Okolariet - Museo della Scienza di Vejle

Nonostante l’Okolariet sia più rivolto ai bambini (ne ospita circa ottantamila ogni anno), anche gli adulti sapranno trovare di che stupirsi e divertirsi attraverso mostre e installazioni multimediali in cui è possibile mettersi in gioco.

Purtroppo all’orario in cui noi siamo in città il museo è già chiuso, perché come per tutto il resto della Danimarca, i musei e le attrazioni chiudono quasi tutte tra le 16 e le 17 del pomeriggio. La permanenza media all’interno del museo è comunque tra un’ora e un’ora e mezza.

Piazza Søndertorv e il Ponte Sønderbro ^

Proseguiamo la nostra visita e ci avviciniamo all’enorme edificio del Bryggen: un grandissimo centro commerciale in pieno centro storico che viene puntualmente preso d’assalto dai cittadini per via della grande varietà di negozi su più piani. All’ultimo piano è presente anche un grande parcheggio dove poter lasciare l’automobile con pagamento orario come nel resto del centro storico. Non è possibile confondersi, sia per le insegne sulla facciata, sia per gli esterni in color ruggine.

Ci troviamo in piazza Søndertorv, recentemente ristrutturata e collegata al Bryggen attraverso il ponte Sønderbro, ripavimentato con granito. Questo ponte risale al 1804 e con l’ultimo intervento è stato riportato al suo aspetto originario. Sul ponte è presente un incisione e il simbolo della corona reale, esattamente come quando venne costruito.

Den Smidtske Gård – la Casa più antica di Vejle ^

Prendiamo la via pedonale che si collega direttamente al ponte Sønderbro. Sulla sinistra ci troviamo un grande edificio giallo con gli inserti portanti in legno rosso. Questo edificio, conosciuto con il nome di Den Smidtske Gård è la casa più antica di tutta Vejle e ci si può entrare arrivando così nel cortile in cui sono allestiti numerosi tavolini utilizzati dalla caffetteria e dal wine bar che ora occupano questi spazi.

Den Smidtske Gård venne commissionata dal droghiere Ingvard Smidt addirittura nel 1799 e nella parte più antica dell’edificio, quella posizionata verso la via Søndergade, ci sono ancora elementi originari. L’edificio era il negozio di Smidt ma anche la residenza della famiglia ed era dotata di cucina, ripostiglio, stireria, granaio e persino stalle per ospitare i cavalli di eventuali clienti.

Sul portale di ingresso sono ancora presenti le incisioni che riportano l’anno di costruzione e il nome di Smidt e di sua moglie.

Successivamente alla famiglia Smidt questo stabile venne occupato da altre quattro famiglie di droghieri e durante lo scorso secolo suscitò anche l’interesse del comune che decise di acquistarlo. Dal 1986 al 2009 al primo piano era posto il museo di Vejle, che fu poi spostato in un altro edificio. Al suo interno ora ci sono solo esercizi di ristorazione.

Den Smidtske Gard - Casa piu antica di Vejle

Municipio di Vejle e Residensgarden ^

Procedendo su Søndergade arriviamo velocemente all’incrocio su cui fanno bella mostra di se l’ex municipio di Vejle e il Residensgarden. Durante la nostra visita in città è in corsa una festa e, purtroppo, la piazza davanti al municipio è totalmente occupata da tendoni e sponsor.

Il vecchio municipio di Vejle venne costruito nel 1878 e fu il quarto municipio della città, mentre il primo era ospitato nella stessa piazza della chiesa di San Nicolai, ma andò distrutto in un incendio.

Questo palazzo occupa la posizione in cui precedentemente sorgeva un antico convento medievale e infatti la campana posta nella torre del palazzo è la stessa, originale, del convento e suona ancora oggi tutti i giorni. Nonostante il municipio di Vejle sia stato spostato in un altro palazzo, al primo piano è ancora aperta la sala conferenze del consiglio comunale.

Di fronte al municipio, invece, il palazzo bianco ad angolo con al piano terra la facciata pitturata di grigio e alcuni negozi, è il Resindensgarden. Questo palazzo è l’ex residenza reale di Vejle, dove il re Cristiano II abitava prima di fuggire dalla Danimarca nel 1520.

La Vecchia Prigione del Municipio ^

Prendiamo la via Klostergade che deve il suo nome a un vecchio chiostro ospitato qui e di cui, dopo la riforma luterana, rimase solo l’ala orientale. Quando il primo municipio, posto in  Gammel Torv, andò a fuoco nel 1530 questo chiostro divenne il secondo municipio di Vejle. Via Klostergade segue sostanzialmente il perimetro destro dell’edificio del vecchio municipio.

Il terzo municipio della cittadina di Vejle venne costruito sempre qui nel 1780, ma venne poi soppiantato dal “vecchio municipio” che abbiamo appena visto. Il vecchio municipio contiene al suo interno anche le vecchie prigioni della città e la vecchia stazione di polizia, convertita oggi in un café. Per chi dovesse chiederselo, l’attuale municipio cittadino è ospitato dal 1970 in un palazzo che incontreremo più tardi nella nostra scoperta di Vejle.

Ex Municipio di Vejle e prigioni

Kunstmuseet – il Museo di Vejle ^

Arriviamo così al Kunstmuseet, ovvero il museo delle arti di Vejle, che rappresenta uno dei punti imperdibili della città. Una sua estensione venne progettata nel 2006 dall’architetto Kim Utzon, molto attivo in Danimarca e, soprattutto, in questa parte della penisola.

All’interno del Kunstmuseet si possono vedere, tra le altre opere, anche cinquanta incisioni di Rembrandt. La collezione del museo si concentra soprattutto su artisti danesi con opere create a partire dagli inizi dello scorso secolo ed ha un enorme numero di pezzi: oltre ventimila disegni, più di 1500 opere tra dipinti e sculture incentrate su temi esistenziali o paesaggi.

Il museo ha aperto i battenti nel 1899, a seguito di una grossa donazione da parte del consigliere Christian Eckardt che regalò circa duemila disegni.

Nel 1995 il Kunstmuseet ha acquistato una grande collezione di opere di artisti sperimentali che vanno dagli anni trenta al 1945 e tuttora è molto attento ai flussi d’avanguardia con continue nuove acquisizioni. 

Il palazzo del Kunstmuseet si divide in tre sezioni: l’ex museo del 1923, l’ex biblioteca del 1934 e il nuovo innesto di Kim Utzon. Gli spazi interni differiscono tra loro: nel primo le stanze sono piccole e intime e custodiscono i disegni e le opere grafiche più antiche, nel secondo le stanze sono più ampie e accolgono lavori degli anni trenta e quaranta, mentre nella parte più moderna c’è una grande sala illuminata da un lucernaio che la rende ideale per le opere di arte contemporanea. Qui sono anche presenti un archivio e una galleria.

Vejle Musikteater ^

A pochissima distanza dal Kunstmuseet c’è un altro edificio che rappresenta il mondo dell’arte in città, si tratta del Vejle Musikteater. Questo palazzo venne inaugurato nel 1992 diventando in breve uno dei protagonisti della scena culturale cittadina.

Al suo interno trovano posto circa 1200 persone a sedere e nacque come edificio di proprietà di Poul Koch. Venne però stipulato un accordo con il comune che si impegnava a pagare una quota di affitto ogni anno in cambio della sua disponibilità per almeno cento giornate. Ciò permetteva al Musikteater di rimanere aperto, nonostante qualche problema finanziario. Solo nel 2000 il comune lo rilevò totalmente.

I cittadini di Vejle sono anche molto orgogliosi della rotatoria che sta proprio davanti al Musikteater e che è tagliata in due da una via pedonale. Ai lati due grandi fontane di acciaio e granito convergono verso il centro. La notte la fontana viene illuminata dai lampioni che la circondano e i getti d’acqua di differente altezza sono a loro volta illuminati da dentro la struttura.

Vejle Musikteater

Dimora di C.M. Hess ^

Davanti al Musikteater sorge la dimora di C.M. Hess, costruita a partire dal 1906 per il grande industriale che ne fece la sua residenza privata. Questo edificio è l’unico palazzo originale rimasto in piedi tra quelli voluti da Hess per la sua fonderia.

La sua azienda portò molta ricchezza alla città, essendo l’azienda più importante e grande. Rimase aperta dal 1898 fino al 1975 e occupava lo spazio su cui ora si trova il parco cittadino. Nella fonderia venivano prodotti fornelli e stoviglie per la cucina di qualità molto pregiata ed era talmente conosciuta in città che era ormai entrata a far parte di un modo di dire secondo il quale gli uomini di Vejle lavoravano per Hess, mentre le donne venivano impiegate nell’industria di cotone.

Dimora di C M Hess - Proprietario della Fonderia

Byparken e il nuovo Municipio ^

Attraversiamo nuovamente la rotonda e passando oltre al Musikteater ci ritroviamo all’interno del Byparken, il parco cittadino allestito con tanto verde, fontane e scorci variegati. Qui si ritrovano soprattutto ragazzi, che considerano questo Byparken il vero cuore pulsante della città.

Il parco è affollato soprattutto dopo l’orario scolastico e durante gli eventi che spesso vengono messi in scena qui, come i concerti all’aria aperta.

Un lato del Byparken è chiuso dal quinto (e attuale) municipio di Vejle e dagli uffici amministrativi che lo corredano.

ByParken e il nuovo municipio di Vejle

Spinderihallerne – il Quartiere Museale nel Vecchio Cotonificio ^

Più defilato rispetto alle altre attrazioni del centro storico è invece Spinderihallerne, un vero e proprio quartiere museale di Vejle. In questo contesto è stato completamente riutilizzato il vecchio cotonificio di fine ottocento che era caduto in disuso. Durante il novecento la città era un grossissimo polo industriale per la produzione e la filatura del cotone e occupava la maggior parte delle donne che vivevano qui.

Spinderihallerne è stato riqualificato ed è diventato un vero e proprio hub per menti creative e per piccole aziende. Il richiamo per i giovani e per gli artisti è andato in crescendo e nel 2013 il Kulturmuseet (museo sul patrimonio cittadino di Veje) ha aperto qui i suoi battenti.

L’aspetto di questo quartiere è ancora decisamente industriale e visitarlo al tramonto, quando la sera comincia ad avanzare, può dare l’idea di essere quasi disabitato.

Nørregade – la via dei locali ^

Tornati in centro ci dirigiamo verso Nørregade, una delle vie pedonali di Vejle sulla quale si affacciano decine e decine di locali pronti ad accogliere i giovani, i turisti e chiunque voglia passare qualche ora in compagnia. Come ormai capita in diverse altre città europee, anche qui la via è stata decorata con una pioggia di ombrelli aperti e colorati che disegnano il percorso tra un café, un pub e un ristorantino.

Norregade - via dei locali con ombrelli - Vejle

Ponti tra Nørregade e Nørretorv ^

Procedendo in direzione di Nørretorv attraversiamo il nuovo ponte pedonale che collega questa via a Nørregade. Questo punto è stato ricostruito recentemente, quando il piccolo corso d’acqua che sovrasta è stato riscoperto.

La piazza Nørretorv è adornata con statue e con una grande fontana con giochi d’acqua, oltre che illuminata da un grande lampione a sbalzo alto ben sedici metri. Questa piazza è stata inaugurata nel 2005 e rappresenta un bel collegamento tra la vecchia via pedonale di Nørregade e la nuova via Vestergade.

Lungo tutto il corso del torrente riscoperto sono posizionati ben otto ponticelli in ferro, che permettono il transito delle automobili e dei pedoni. Le paratie laterali dei ponti sono tutte decorate con motivi differenti.

Torre Tròndur ^

Più o meno a metà della via Daemningen si trova Volmers Plads, una piazzetta su cui è stato costruito un parcheggio multipiano dal quale si esce attraverso la torre Tròndur in vetro. Questa torre ospita al suo interno solo una scalinata ed è stata progettata come una grande opera d’arte in vetro colorato da parte dell’artista Tròndur Patursson proveniente dalle isole Faroe.

La piazzetta Volmers Plads è stata inaugurata nel 2008 ed è caratterizzata dalla presenza di diversi giochi interattivi in cui si possono divertire giovani e meno giovani. Noi ad esempio veniamo attirati da uno di questi in cui lo scopo è pestare dei sensori dopo essersi divisi in due squadre avversarie.

Torre Trondur in Volmers Plads - Vejle

Sct. Poul Kirke ^

Continuiamo la nostra passeggiata tra le cose da vedere di Vejle fino alla Sct. Poul Kirke, la chiesa metodista facilmente riconoscibile per via della sua bella e imponente cupola.

La chiesa di Sct. Poul venne costruita in maniera progressiva: la prima parte fu inaugurata nel 1876, poteva ospitare un massimo di 250 persone ed era affiancata da una piccola sala utilizzata come scuola. Il piano superiore della chiesa fungeva da abitazione per il maestro e il predicatore. Già nel 1892 l’edificio venne ricostruito e ampliato: i portici vennero chiusi per sfruttare maggiormente gli spazi a disposizione e creare nuove sale e anche il cortile venne trasformato in un’ulteriore sala. 

Sankt Poul Kirke - chiesa metodista

Torvegade – la via pedonale di Vejle ^

Prendiamo poi nuovamente Torvegade e raggiungiamo così l’area pedonale di Vejle. Questa è una delle vie pedonali più lunghe di tutta la Danimarca, anche se non arriva ai livelli di quella di Copenaghen. La strada è pavimentata con granito proveniente dalla Cina e durante i lavori di riqualificazione messi in atto tra il 1999 e il 2001 venne fatta una scoperta sorprendente. Sotto questa via, ad appena un metro di profondità, scorreva una strada acciottolata di circa settecento anni fa.
Questi resti sono stati mantenuti nella loro posizione originaria, continuando i lavori di ristrutturazione. Sono state però aperte tre teche illuminate che permettono di guardare al di sotto del manto stradale e scorgere delle sezioni originali di quella strada.

L’area pedonale di Vejle è in realtà composta da tre strade: Torvegade, Søndergade e Nørregade ed è pavimentata con tredici differenti texture ispirate alle vicine pietre runiche ospitate a Jelling (prossima e ultima tappa della nostra giornata). Tra queste texture ce n’è una, all’incrocio tra Torvegade e Nørregade, che rappresenta delle piccole onde e segna dove in epoca medievale si trovava il passaggio del fiume all’interno della città.

Torvegade - via pedonale di Vejle

Le Tre Statue di Pontus Kjerrman ^

Più o meno a metà di via Torvergade incrociamo tre statue: due ‘sedute’ su di una panchina intente a guardare quella in piedi sopra alla fontana. Queste statue sono opera dello scultore Pontus Kjerrman e gli abitanti di Vejle ci sono tanto affezionati, da aver dato un nome ad ognuna di loro: Midgårdsbrønden, Englekatten e Bænken.

Sct. Nikolai Kirke ^

La visita al centro storico di Vejle è ormai conclusa, ma prima di raggiungere il nuovo quartiere affacciato direttamente sul mare, arriviamo alla chiesa di San Nicolai (Sct. Nikolai Kirke). Purtroppo non riusciamo a vederne gli interni, perché all’orario in cui giungiamo qui è già chiusa.

La chiesa di San Nicolai è stata eretta a metà di XIII secolo ed è l’edificio più antico della città. Molto particolare è la sua parete nord, nella quale sono presenti 23 buchi posti a distanze disomogenee. Al loro interno sono ospitati altrettanti teschi con il naso e gli occhi orientati verso il basso. Ancora non è chiaro perché all’interno della parete della chiesa si trovino questi resti umani, ne il motivo per cui siano proprio 23.

C’è una leggenda che cerca di dare una spiegazione alla loro presenza, la quale recita che questi teschi appartengano a 23 ladri polacchi catturati nei boschi vicini a Vejle nel XVII secolo. Dopo essere stati giustiziati sono stati inseriti qui a monito per tutti coloro i quali intendessero violare la legge.

Gli interni originali erano ad unica navata in stile tardo romano, ma quando la chiesa venne ampliata con tre navate furono apportate modifiche in stile tardo gotico. Anche l’esterno della chiesa risale a periodi differenti: ad esempio l’abside e la torre campanaria sono del XVII secolo.

L’Architettura sull’acqua del Fjordenhus ^

Arrivati sul molo di Vejle è impossibile non notare in lontananza la strana architettura del Fjordenhus, o Fjor House, commissionato dalla società Kirk Kapital A/S. Questo edificio è il primo disegnato dall’artista Olafur Eliasson in collaborazione con l’architetto Sebastian Behmann.

Fjordenhus è alto ventotto metri e la sua sezione è formata dall’intersezione di quattro cilindri con facciate in mattoni, dai quali sono stati rimossi gli spazi negativi per creare delle forme curve e finestre ad arco. I piani dei singoli edifici che compongono la struttura sono organizzati attorno a cerchi ed ellissi e ospitano al loro interno degli arredi e delle luci appositamente studiate. I vari piani sono collegati tra loro attraverso delle scale a chiocciola e dei vestiboli rotondi.

Non è purtroppo possibile visitare gli interni del Fjordenhus, occupati dagli uffici, ma si può accedere al piano terra aperto al pubblico. Qui lo spazio si connette direttamente con il fiordo in cui è stato costruito e contiene due zone aperte direttamente sull’acqua (che probabilmente in Italia non avrebbero ricevuto i permessi per essere progettati a questo modo). Qui sono anche esposte due opere site specific di Olafur Eliasson:

  • Fjordhvirvel, è una sorta di piramide rovesciata e stilizzata. Attira l’attenzione dello spettatore su di se, ma anche allo stesso tempo sull’acqua e sul tempo meteorologico che circonda il Fjordenhus;
  • Undervandsforventning è invece una serie di sfere che richiama quelle del terzo piano dell’opera Den Indre Himmel. L’intento dell’artista era quello di creare un collegamento visivo tra lo spazio inferiore e quello superiore creando così un dialogo formale che coinvolge la curvatura dell’edificio, l’andirivieni quotidiano dell’acqua e l’arco percorso dal sole durante il giorno. Quest’opera richiama anche le secondarie Fjordreflektor, Fjordenhus meridian e Cirkelspejl, che sono dei piccoli lampadari che enfatizzano l’interazione della luce sulla loro superficie.

La costruzione di questo edificio è stata piuttosto complessa. Composto da circa 900 mila mattoni è cresciuta mediamente di 100/200 mattoni al giorno, contro la media di un palazzo standard di circa 800/1000.

Durante la notte il Fjordenhus è illuminato dall’interno, creando la parvenza di un faro nel porto.

The Wave e il Quartiere Moderno ^

Il Fjordenhus segna anche l’inizio del quartiere moderno di Vejle. Da qui ci muoviamo a piedi attraverso passerelle in legno direttamente sul mare e abitazioni caratterizzate da grandi vetrate, alcune anche al piano terra con una forte limitazione per la privacy dei suoi inquilini.

Dietro ad alcuni di questi appartamenti c’è anche il complesso abitativo chiamato the Wave. Vedendolo non ci si può sbagliare: la struttura richiama chiaramente la forma di cinque onde che si susseguono e che si affacciano direttamente sul fiordo.

Questo particolare edificio è stato progettato dallo studio Henning Larsen Architects, che si ispirò all’Opera House di Sydney, alle colline intorno alla città e ovviamente alle onde del fiordo di Vejle. Venne costruito nel 2009 e al suo interno sono stati ricavati ben centocinque appartamenti alcuni dei quali su due piani, che occupano una superficie totali di ben 14 mila metri quadri. Nonostante la forma decisamente imponente, si ha comunque la sensazione generale di leggerezza, grazie all’utilizzo di colori chiari, come il bianco, o di materiale trasparente come il vetro utilizzato per i balconi che rende gli interni, arredati esclusivamente in stile moderno, particolarmente luminosi.

Il complesso The Wave è una realtà a metà tra casa a schiera e grattacielo ed ha vinto svariati premi per via del suo design, tra cui il LEAF Awards nel 2010, il titolo di edificio dell’anno nel Vejle Award del 2010 e il Civic Trust Awards nel 2011.

Davanti a The Wave parte anche un’ulteriore passerella in legno che si estende totalmente sull’acqua. Anche questa è su due livelli e la si può percorrere liberamente.

Mappa Itinerario di Vejle ^

Ecco la mappa dell’itinerario a piedi a passeggio per Vejle.

Scopri cosa vedere in tutta la nazione, con la guida a 9 giorni in Danimarca.

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Vejle - Cosa VedereScopri la mappa dell'itinerario a piedi per Vejle: la guida completa tra tutte le attrazioni della città dove i palazzi moderni s'integrano a quelli storicihttps://www.lorenzotaccioli.it/vejle-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli