Vienna – Giorno 2: Castello di Schönbrunn e Zona del Municipio

Chiesa di San Carlo Borromeo - Vienna

Il secondo giorno, dei due giorni a Vienna, abbiamo in programma la visita del castello di Schönbrunn e del centro storico a nord di Mariahilfer Strasse. Rimanendoci un po’ di tempo faremo anche qualche tappa aggiuntiva nella parte finale della giornata.

Qui puoi leggere delle bellezze scoperte il primo giorno a Vienna, in visita al centro storico e alla zona a sud della Ringstrasse.

Ci svegliamo presto e facciamo colazione in albergo, prima di lasciare la stanza e dirigerci verso il castello di Schönbrunn. Il nostro hotel si trova poco distante dal castello, infatti nella serata di ieri lo abbiamo visto tutto illuminato in fondo al lungo viale che vi ci conduce.

Secondo Giorno a Vienna – Castello di Schönbrunn ^

Scesi dall’albergo attraversiamo la strada e arriviamo alla fermata del tram che sale e scende continuamente per Schlossallee e Johnstrasse, il lungo viale che ci separa dal castello. Arrivati notiamo già un certo movimento intorno all’ingresso. Questo castello, famoso per essere stato la residenza della principessa Sissi, è probabilmente l’attrazione turistica più conosciuta e visitata di Vienna e lo si capisce anche dalle mille possibilità di biglietti che è possibile acquistare.
Sissi è stato il soprannome dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, che sposò l’imperatore Francesco Giuseppe.

Il castello di Schönbrunn sorge su di un’area che all’epoca della sua costruzione era di campagna. Nei secoli l’urbanistica della città di Vienna variò e inglobò all’interno della città anche questo castello. In questa posizione era inizialmente presente un’area piena di mulini, tra i quali venne edificato un monastero. In uno di questi mulini, nel 1548, l’allora sindaco di Vienna fece la sua residenza di campagna, fino a quando circa 20 anni più tardi l’imperatore Massimiliano II prese proprietà dei terreni e li tramutò nella sua personale riserva di caccia. Contestualmente creò anche un piccolo zoo che ospitava specie esotiche, ancora oggi visitabile con uno dei biglietti cumulativi.

Al nipote di Massimiliano II, Mattia, si deve il nome di Schönbrunn: la leggenda vuole che durante una battuta di caccia egli s’imbatté in una fonte di acqua purissima, che chiamò “bella fonte”, che in tedesco si dice “Schöner Brunnen”.

Per arrivare alla costruzione del castello, però, è necessario attendere la morte dell’imperatore Ferdinando II. Dopo la sua scomparsa, la moglie Eleonora Gonzaga, pensò di passare qui cinque anni (1638 – 1643). Per rendere più confortevole la sua permanenza fece costruire un primo castelletto, l’orangerie e un meleto.

Il palazzo passò di mano in mano nella successione degli imperatori, anche dopo il danneggiamento della struttura da parte dei turchi nel 1683. Nel 1687 l’imperatore Leopoldo I decise che avrebbe voluto un nuovo castello per il figlio Giuseppe I. I lavori cominciarono un paio d’anni dopo, su un progetto che aveva l’ambizione di surclassare la reggia di Versailles francese. A causa dei continui scontri interni alla città di Vienna, però, il progetto non decollò e svanì con pessimi risultati.

Nell’imperatore Carlo VI si riaccese la speranza di avere un castello da destinare a residenza estiva per la propria famiglia, ma lui stesso morì prima che i lavori venissero terminati. A continuare i lavori ci pensò la figlia Maria Teresa d’Austria che, cominciando intorno al 1743, riuscì a portare a termine l’ambizioso progetto.

Visita al Castello di Schönbrunn ^

Entrata al Castello di Schonbrunn - Residenza di Sissi

Il parco del castello è visitabile liberamente, ma una volta arrivati qui è inevitabile voler fare il biglietto per scoprire un po’ di più del palazzo di Schönbrunn e di tutti gli edifici disseminati all’interno del parco.

Ci sono diverse possibilità di visita, noi scegliamo la più completa che comprende l’ingresso a tutti gli edifici dell’area e che richiede circa mezza giornata. Il biglietto più economico, denominato Imperial Tour, ha un costo di €14,20 e permette l’accesso a 22 sale del castello con audioguida. Il nostro biglietto, chiamato Classic Pass, ha un costo di € 24 e permette la visita completa alle 40 sale del castello e l’ingresso alle altre attrazioni: il giardino del principe ereditario, la Gloriette, il labirinto e il giardino dell’Orangerie. Alcune di queste attrazioni si potrebbero tranquillamente evitare, ma ormai siamo qui..

Palazzo di Schönbrunn ^

All’interno del palazzo è assolutamente vietato portare zaini o borse e, inoltre è proibito scattare fotografie. Questo divieto, purtroppo, in Austria è abbastanza diffuso e trovo che sia una cosa piuttosto irritante. In un’epoca in cui le immagini sono fondamentali per vendere i propri ‘prodotti’ (o esperienze), proibire ai visitatori di scattare fotografie significa rinunciare a un po’ di pubblicità gratuita che potrebbe invogliare altri possibili visitatori.

Mi attengo quanto più possibile al divieto, tranne che per uno scatto (mosso) all’interno della “gran galleria“: la grande sala centrale dal soffitto completamente affrescato e utilizzata per banchetti e ricevimenti. Audioguida alla mano la visita scorre bene, i racconti non sono troppo lunghi e spiegano chiaramente quello che si sta vedendo. Di tanto in tanto bisogna farsi largo tra i numerosi turisti, ma si tratta comunque di una bella visita incentrata molto sul racconto della vita della principessa Sissi. La storia racconta di quanto lei fosse insoddisfatta della sua vita matrimoniale e di quanto ambisse ad avere una propria indipendenza, che piano piano comincerà a conquistarsi.

I locali del castello di Schönbrunn non erano impiegati solamente come residenza, ma fungevano anche da sale di rappresentanza, perciò gli spazi erano studiati anche per ricevere persone esterne alla famiglia reale. Emblematica è ad esempio la “sala da biliardo“, che si trova all’inizio di diverse altre stanze in cui l’imperatore Francesco Giuseppe I era usuale ricevere i suoi ospiti. Questa sala era sostanzialmente la sala d’aspetto per le personalità in visita al castello e in attesa di essere ricevute.
Tra le varie sale che si possono visitare, si trova anche la “stanza di Napoleone“, ovvero la stanza utilizzata da Napoleone come camera da letto, durante la sua occupazione di Vienna (dal 1805 al 1809).
Storica è anche la sala degli specchi, nella quale pare che si sia tenuto il primo concerto di Mozart per la principessa Sissi, terminato il quale il piccolo Mozart balzò in braccio alla principessa alla ricerca di consenso e protezione.

La stanza probabilmente più preziosa è quella conosciuta come “Camera dei milioni“. Il suo nome è dovuto al costoso rivestimento in palissandro che caratterizza la stanza.

Scalinata nel retro del castello di Schonbrunn

Giardino del Principe – Kronprinzengarten – Privy Garden ^

Usciti dal castello ci dirigiamo alla sinistra del palazzo di Schönbrunn. Diversi tornelli, sbloccati dal codice a barre del biglietto, permettono l’accesso alle altre attrazioni sparse per il parco. La più vicina è rappresentata dai giardini del principe ereditario, conosciuti come Kronprinzengarten. Le aiuole sono precise, variegate di colori e, ovviamente, ottimamente curate. Nella prima parte del giardino si trovano anche tantissime piante di agrumi che producono tantissimi frutti (e io che a casa faccio fatica a raccogliere un limone dalla mia pianta!).

In questa prima parte si trova anche l’ingresso a un tunnel verde che prosegue intorno a tutto il giardino e che è di tanto in tanto rotto da un piccolo gazebo.

Giardini dell’Orangery – Orangeriegarten ^

Dalla parte opposta dell’ingresso ai giardini del principe ereditario, sullo stesso sentiero, si trova l’accesso all’Orangerie. In questa sezione, praticamente deserta, ci sono tantissime piante che crescono e che verranno poi utilizzate per essere ripiantate in giro nel parco. Quest’area è dotata anche di una zona al chiuso, dove grandi finestre illuminano le pareti bianche. Questo colore chiaro emana tantissima luce e serve per far crescere più velocemente le piante.

La costruzione di questo spazio all’interno del complesso della residenza reale, venne terminato nel 1755.

Parco del castello ^

Fontana e Arco nel parco del castello - Vienna

Passeggiando per il grandissimo parco del castello di Schönbrunn ci si rende conto della sua vastità. Alcune aree ben piantumate si alternano velocemente a spiazzi aperti. Noi ci imbattiamo in diversi punti di interesse, prima di raggiungere il parterre dietro il castello.

Tra questi si trovano le “antiche” rovine romane. In realtà si tratta di una finta: le rovine romane sono state costruite appositamente nel 1778 e dovrebbero rappresentare le terme di Tito e Vespasiano.

Un altro monumento che ci salta subito all’occhio è la fontana dell’obelisco, risalente al 1777. Nel mezzo della fontana si trova l’obelisco, che sormonta una piccola grotta artificiale popolata da ‘divinità fluviali’. Il tema di questa fontana è senz’altro l’acqua: anche le statue che sono raffigurate intorno alla grande vasca ovale riproducono soggetti marini e divinità fluviali. L’obelisco è sorretto da 4 tartarughe che simboleggiano la stabilità della famiglia asburgica.

Parterre e Fontana del Nettuno ^

Raggiungiamo il grande parterre situato proprio dietro il palazzo di Schönbrunn. Siamo in una delle aree del parco più importanti, circondati dalle maggiori attrazioni di questo castello: dietro di noi la fontana del Nettuno è riccamente decorata e divide la zona pianeggiante dalla salita che ci permette di raggiungere la Gloriette, alta sopra il castello. Da qui è possibile raggiungere anche lo zoo (richiede un biglietto apposito) o l’area del labirinto.

Quest’area è riccamente decorata con fiori che disegnano delle belle e precise forme, e dai giardini che tagliano regolari tutto il parterre creando delle vie perpendicolari. La realizzazione del parterre risale al 1780 e ai suoi lati sono stati piantumati svariati alberi che, tra le frasche, ospitano 32 statue per lato. I soggetti delle sculture sono antichi personaggi celebri o divinità greche e latine.

Gloriette ^

Salendo la collina raggiungiamo la struttura della Gloriette. Anche questa risale al XVIII secolo, venne infatti eretta nel 1775 e fu l’ultima struttura costruita nel parco. L’intenzione fu quella di creare un edificio che celebrasse la fama della famiglia Asburgo e le sue linee ricordano lontanamente quelle di un tempio. Anche la posizione non è stata scelta a caso: sorge infatti nel punto più alto dei giardini e da qui si ha un’ottima vista sul castello di Schönbrunn, ma anche su tutta la città di Vienna.

Ai piedi della Gloriette si trova un piccolo lago, che dal parterre non era visibile. La struttura al coperto, che attualmente ospita un bar, è affiancata da due alti colonnati che creano una galleria. Attraverso il biglietto cumulativo è possibile salire nei grandi terrazzi sopra la Gloriette. Da qui si gode di un panorama ancora migliore su tutta la città, ma si potrebbe tranquillamente evitare se non si avesse già il biglietto, perché la visita non aggiunge niente alla struttura della Gloriette.

Ci fermiamo a riposare qualche minuto seduti sulla sponda del laghetto, godendoci la vista.

Labirinto ^

Tornati al parterre imbocchiamo il breve sentiero che ci conduce fino all’area in cui è ospitato il labirinto. Anche in questo caso abbiamo l’accesso aperto dal biglietto cumulativo. Non volendo sottoscrivere il biglietto cumulativo è comunque possibile entrare in solo qualche attrazione, attraverso il pagamento di una singola quota.

Dentro all’area del labirinto troviamo un piccolo bar, diversi giochi di cui alcuni d’acqua e alcuni di abilità, e l’accesso al labirinto.

Cominciamo subito dal labirinto classico, di dimensioni discrete e nel quale le pareti composte da arbusti non sono troppo alte. Alla fine del labirinto si trova un rialzo, un belvedere, dal quale è possibile vedere la forma della struttura. Quello che percorriamo è una riproduzione del precedente labirinto, che si trovava comunque qui e risaliva all’inizio del XVIII secolo. Il labirinto originale, così come quello di oggi, era diviso in quattro sezioni comunicanti ma di forma diversa.  Negli anni il labirinto originario venne progressivamente abbandonato fino a che nel 1892 venne estirpato anche l’ultimo pezzo di siepe.
L’attuale labirinto venne ricostruito nel 1998 su di un’area di circa 1700 metri quadri e con l’obiettivo di farlo quanto più possibile similare a quello originale. Non so se lo scopo è stato raggiunto, ma quello che so è che ci staremo dentro circa mezz’ora nel tentativo di arrivare alla fine. Ogni volta che ci sentiamo di essere vicini alla fine, ci ritroviamo in un passaggio già battuto. Arrivati alla soluzione raggiungiamo il palco recentemente ricostruito e ci godiamo lo schema del labirinto dall’alto, all’ombra del grande albero.

Al fianco di questo labirinto si trova invece un labirinto le cui siepi sono più basse, conosciuto come “labirinto nuovo“. Questo labirinto occupa una superficie di circa 2700 metri quadri ed è costellato di diversi giochi, tra cui quelli d’acqua e un piccolo gioco di specchi e caleidoscopi. L’obiettivo di questo labirinto è raggiungere, facilmente, il centro dello schema.

Terminato di scorrazzare avanti e indietro andiamo a ritirare gli zaini e ci dirigiamo verso il tram che ci porterà alla metropolitana. Da poco è passata l’ora di pranzo e intorno a noi ci sono tantissime persone, molte in fila per entrare. Il consiglio è quindi quello di visitare il castello di Schönbrunn in mattinata, possibilmente cominciando la visita poco dopo l’orario di apertura.

Secondo Giorno a Vienna – Centro Storico a Nord di Mariahilfer Strasse ^

Arrivati alla metro prendiamo il via per la visita dell’ultima zona del centro che abbiamo lasciato per la giornata. Si tratta dell’area a nord di Mariahilfer Strasse, una via ricca di negozi, non a caso conosciuta come la via dello shopping. Mariahilfer Strasse è anche la via del centro storico più lunga, con circa 2 km dedicati quasi esclusivamente allo shopping.

Votivkirche – Chiesa Votiva ^

La prima tappa che facciamo in questa zona è la bella chiesa Votiva di Vienna. La Votivkirche è totalmente circondata da un verde prato e, pertanto è possibile passeggiarci tutto intorno. Questa chiesa è la seconda più alta di tutta Vienna e la sua costruzione fu estremamente sentita da parte dei viennesi.

La Votivkirche è stata infatti edificata come voto, a seguito del fallito attentato alla vita dell’imperatore Francesco Giuseppe da parte di un indipendentista ungherese. La sua costruzione cominciò nel 1853 e si completò nel 1879, quando venne consacrata con la celebrazione delle nozze d’argento della coppia imperiale.
La struttura neogotica contribuì a rendere variegato lo stile architettonica che è possibile ammirare percorrendo la Ringstrasse. La facciata è dotata di due torri ottagonali alte 99 metri che contribuiscono a dare la forma slanciata che caratterizza la chiesa.

La sua pianta è a tre navate abbastanza corte, ma incrociate da un corposo transetto. Gli interni sono abbastanza spogli, ma comunque di fortissimo impatto grazie allo stile neogotico e alla vertiginosa altezza della struttura.

Parco Sigmund Freud

Davanti la chiesa si trova invece il parco Sigmund Freud, una bella e vasta area verde in cui troviamo molti ragazzi seduti a rilassarsi. L’orario del primo pomeriggio e l’estrema vicinanza del parco con l’edificio dell’università di Vienna, fa diventare questo parco la meta ideale per studenti in attesa di riprendere gli studi.

Universitat – Palazzo dell’Università ^

Seguendo il lungo fianco dell’edificio dell’Universitat di Vienna arriviamo davanti al suo ingresso. Decidiamo di entrare e sbirciare dentro questo grande palazzo in stile neoclassico italiano.

L’università di Vienna è quella più antica in lingua tedesca e rientra tra le tre più antiche in assoluto dell’europa centrale, dopo quelle di Praga e Cracovia. Venne fondata nel 1365, ma fu il XV secolo il periodo in cui ebbe la vera esplosione. La sede dell’Universitat è ospitata in questo palazzo a partire dal 1883 ed è composta da diversi edifici collegati tra loro e che si affacciano sul grande cortile interno e su otto altri cortili di dimensioni più esigue.

L’edificio storico è piuttosto imponente e una volta dentro, attraverso qualche scalino, raggiungiamo il cortile sopraelevato rispetto all’ingresso. Nonostante si tratti di una costruzione del XIX secolo, al suo interno si trovano due grandissimi alberi, il che è insolito per gli edifici di questo periodo. A cingere il cortile ammiriamo alcuni porticati con i busti di studenti illustri che si formarono a questa università, tra cui Freud.

Imbocchiamo anche la scalinata interna che conduce fino alle aule, ma l’ingresso alle stanze superiori è limitato, perciò torniamo all’esterno, prima di essere rimproverati.

Liebenberg Denkmal ^

Proprio fuori l’ingresso dell’università, semplicemente attraversando la strada, ci imbattiamo nel Liebenberg Denkmal. Si tratta di un monumento che celebra la liberazione dai turchi e la posizione non è a caso. Dietro al monumento, infatti, si trovano gli ultimi resti delle fortificazioni della città vecchia. Il monumento è titolato all’ex sindaco Andreas von Liebenberg, che si occupò di organizzare tutta la difesa della città. Il sindaco, grazie alla sua organizzazione, portò alla sconfitta dei turchi ma non poté saperlo perché morì proprio due giorni prima della vittoria.

Alla base del monumento inaugurato del 1890 si trova raffigurato proprio il sindaco Liebenberg, mentre sulla cima dell’obelisco alto circa 9 metri, si trova la dea dorata della vittoria che regge una colonna d’alloro. Ai piedi del monumento la statua di un leone tiene la zampa sulla rappresentazione dello scudo di un turco.

La zona intorno all’università è abbastanza vedere, come possiamo vedere dagli alberti che si trovano tra un edificio e l’altro e che creano un senso di selvaggio nettamente in contrasto con la precisione della capitale austriaca.

Neues Rathaus – Nuovo Municipio di Vienna ^

Torre del Municipio - Alta 98 metri - Neues Rathaus

Il Neues Rathaus è il nuovo municipio di Vienna. Siamo davanti una piccola piazza attualmente piena di gazebo, montati per una manifestazione di giochi sportivi. Ai lati del municipio c’è invece il parco Rathaus, ricco di verde e sentieri che permettono di staccare la spina qualche minuto dal traffico cittadino.

L’edificio del nuovo municipio è piuttosto imponente e curato: alle finestre tanti fiori rossi colorano la vista. Questo palazzo venne iniziato a costruire nel 1872 e la sua edificazione si prolungò per circa 11 anni. La facciata neogotica del palazzo, pienissima di alte finestre, è arricchita da 5 torri. Quella centrale, la più alta, raggiunge persino i 98 metri di altezza ed è sormontata dalla statua di un cavaliere con l’armatura. Le torri vicine raggiungono invece un’altezza di circa 60 metri.

Le dimensioni del Neues Rathaus sono generose: 153 metri per 127 metri e infatti girarci intorno richiede qualche minuto di passeggiata.

Si può entrare al primo piano del palazzo durante le sue aperture, per vedere la sala delle cerimonia, mentre nelle cantine si trova un ristorante.

Burgtheater ^

Burgtheater - Vienna

L’Universitatring è la strada che separa il municipio di Vienna dal Burgtheater. Questo imponente teatro è uno dei più prestigiosi di tutti quelli in lingua tedesca e sicuramente il principale teatro austriaco. Il primo Burgtheater venne costruito durante il regno di Maria Teresa nel 1741 all’interno del complesso dell’Hofburg, mentre quell’attuale lo ha sostituito a partire dal 1888. Costruito in uno stile rinascimentale italiano, venne chiuso dopo appena 11 anni per ristrutturazione perché… da alcune poltroncine non era possibile vedere il palco.

Sfortunatamente anche il Burgtheater venne colpito dai bombardamenti del 1945, risparmiando solamente le ali laterali in cui si trovano le grandi scalinate principali. Il teatro venne prontamente ripristinato mantenendone l’aspetto originario e riaperto nel 1955. Nei soffitti delle aree laterali del teatro, si trovano tutt’ora alcuni affreschi realizzati dai fratelli Klimt. Le scalinate laterali del Burgtheater conducono al ridotto semicircolare in cui si trovano appesi i ritratti di famosi attori e attrici.

Il teatro ha sede in uno splendido edificio, che visto frontalmente si mostra in tutta la sua bellezza. A sormontare la facciata si trovano tre statue, che raffigurano Bacco, Arianna ed Apollo. Purtroppo l’ingresso è chiuso e quindi non ci è possibile visitarne gli interni.

Parlamento di Vienna ^

Procedendo sulla stessa strada per altri 300 metri circa ci ritroviamo davanti al Parlament, ovvero il parlamento austriaco. Le due camere che compongono il parlamento sono anche in questo caso ospitate in un bellissimo palazzo, attualmente in ristrutturazione. Si tratta di una costruzione relativamente recente, perché inaugurata nel 1883, il XIX secolo fu un periodo d’oro per l’architettura viennese.

Il portico principale del parlamento è un omaggio agli antichi templi greci, ornato di statue scolpite nel marmo che ritraggono studiosi, storici e uomini di stato greci e romani. Per raggiungerlo è necessario percorrere una scalinata o percorrere le rampe esterne che, sinuose, conducono fino al porticato.
Anche le ali laterali sono sormontate da alcuni gruppi scultorei in bronzo, come la Nike ovvero la divinità greca che rappresenta la vittoria.

Davanti al parlamento si trova invece una grande statua, conosciuta con il nome di Pallas Athene Brunnen e che noi riusciamo a vedere lateralmente o a pezzi a causa dei lavori. Questa statua, collocata davanti al parlamento nel 1902, ha come soggetto principale la raffigurazione alta 5 metri di Pallade Atena, la dea della saggezza. Questa statua è affiancata da due raffigurazioni più piccole che rappresentano l’applicazione della legge e la legge stessa. Ad un livello inferiore si trovano invece altre figure che rappresentano i maggiori fiumi dell’impero austriaco.

Gli interni del Parlament contengono anche gli appartamenti di stato e alcune sale conferenza visitabili durante apposite visite guidate.

L’intero quartiere che ospita il parlamento  e il municipio è estremamente curato sia negli edifici che negli ambienti esterni. Porticati sfarzosi si alternano a piccole aree verdi, cui sullo sfondo si stagliano grandi palazzi dalle facciate semplici ma decorate. L’idea che abbiamo è quella di essere nel quartiere dirigenziale della città di Vienna.

Porticati palazzi storici di Vienna

Centro Storico – Karlskirche – Chiesa di San Carlo Borromeo ^

Chiesa di San Carlo Borromeo - Karlskirche e fontana di Vienna

A causa della distanza dal centro storico, ieri non abbiamo visitato la Karlskirche, una delle più belle chiese di Vienna situata a sud della Ringstrasse. Eccoci pronti a raggiungerla velocemente sfrecciando con la metropolitana viennese.

Usciti dalla metropolitana percorriamo un grande viale ricco di verde e, il colpo d’occhio quando siamo nei pressi della chiesa è piuttosto d’effetto. Karlskirche ha davanti a sé una grande piazza con al centro una fontana circolare usata come punto di ritrovo dai cittadini e turisti. La chiesa si specchia nella fontana, creando una copia esatta di se stessa.

Anche Karlskirche è stata costruita in seguito a un voto, fatto dall’imperatore Carlo IV che si impegnò a costruire una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo (santo protettore degli appestati), non appena Vienna fosse uscita dalla peste che la colpì all’inizio del XVIII secolo. Karlskirche raggiunge i 72 metri di altezza e per questo si classifica come la più alta chiesa in stile barocco di Vienna.

La facciata è a dir poco meravigliosa: un’enorme cupola neoclassica è anticipata da un portico che richiama lo stile dei templi greci grazie alle sue colonne. Sopra al portico si trovano i bassorilievi che raffigurano le sofferenze della peste causate ai viennesi.
Ai lati dell’ingresso due alte colonne orientaleggianti con un motivo che si arrotola su se stesso ricordano i minareti. I motivi che si trovano sulle colonne descrivono la vita di San Carlo Borromeo e simboleggiano le virtù di costanza e coraggio. All’interno delle colonne sono presenti due scale a chiocciola, che sono però chiuse al pubblico.

La cupola interna è decorata da affreschi di Michael Rottmayr risalenti al 1725 – 1730, i quali raffigurano l’Apoteosi di San Carlo Borromeo, la cui statua sormonta anche il frontone della chiesa.

L’architetto di questa bellissima chiesa fu il noto Johann Bernard Fischer Von Erlach, che oltre a questo firmò tanti altri importanti edifici cittadini, tra cui i palazzi di Schonbrunn e palazzo Trautson. Morì poco prima che la Karlskirche fosse completa e venne perciò ultimata dal figlio.

Anche noi, come le persone del posto, decidiamo di fermarci a rilassarci qualche minuto sul bordo della grande fontana su cui incombe questa meravigliosa chiesa.

Hundertwasserhaus – la Casa Popolare Diventa di Design ^

Dopo aver visto un’immagine dell’Hundertwasserhaus sulla guida turistica, abbiamo deciso di informarci maggiormente su di questa particolare costruzione per andarla a visitare di persona. Il nome Hundertwasserhaus significa letteralmente “casa di Hundertwasser” dal nome dell’artista e architetto che l’ha progettata, ovvero Friedensreich Hundertwasser, nome d’arte di Friedrich Stowasser, pittore, scultore ed ecologista viennese morto nel 2000. Durante la sua vita Hundertwasser anticipò anche alcuni concetti di bioarchitettura.

La Hundertwasserhaus si trova nella parte orientale di Vienna ed è un agglomerato di case popolari costruite nel 1986. La particolare forma e i colori variegati delle facciate, permettono anche una massima indipendenza a chi le abita nell’utilizzo degli spazi comuni. Si trovano tanti alberi e piante nei terrazzi e, anche l’esterno, è piuttosto particolare: la pavimentazione irregolare si sviluppa su alcune piccole colline che danno spazio agli alberi.
Le 50 case popolari che si trovano nel complesso dell’Hundertwasserhaus sono dotate di terrazze con giardini pensili per facilitare la piantumazione e la crescita del verde. Questo serve anche per sostenere una delle filosofie di Hundertwasser, che dice che ciò che si sviluppa in orizzontale appartiene alla natura, mentre quello che si sviluppa in verticale all’uomo. In un’ottica ecologica sono stati impiegati materiali di recupero nella costruzione di queste case, in particolare tutte le decorazioni in ceramica derivano da un riutilizzo della materia prima.

Trattandosi di case popolari non è possibile visitarne gli interni. Attualmente la loro locazione è gestita dal comune di Vienna, che affitta gli appartamenti al costo di € 5 al metro quadro, dando la priorità alle famiglie bisognose che abbiano all’interno del nucleo familiare artisti interessati all’arte moderna.

Si può invece visitare l’Hundertwasser Village, ovvero il centro commerciale situato di fronte alle case popolari. Anche qui a farla da padrona sono le linee curve e i colori accesi. Il centro commerciale, l’unico realizzato da Hundertwasser, risale all’inizio degli anni ’90 ed è stato concepito all’interno degli spazi precedentemente occupati da un gommista.

Dopo la visita al centro commerciale facciamo una passeggiata nei dintorni di questa zona residenziale. Il canale artificiale del Danubio, il Donauinsel, passa anche di qui e così viene sfruttato per passeggiate e sport all’aria aperta. Sulle sponde del canale c’è tantissimo verde che rende molto piacevole quest’area meno frequentata dai turisti.

Donaukanal - Canale del Danubio a Vienna

Ritorno in Centro Storico ^

Sta scendendo la sera e prima che il sole tramonti completamente ritorniamo nella zona centrale del duomo di Vienna. I colori caldi del cielo si riflettono sulle colonne dello Stephansdom e sul suo tetto cangiante. Prima di andare a cena vogliamo fare un’ultima passeggiata per queste vie riccamente illuminate. Ancora una volta passiamo per la colonna della peste e per i negozi che si affacciano su Graben.

Vienna è una bellissima città, molto grande ed estremamente curata. Vienna è anche una città che ostenta le sue bellezze e che rappresenta bene la realtà di un impero che ha goduto di una rapida ascesa. Penso che sia senz’altro una capitale da visitare, ma forse per il momento ho preferito altre destinazioni austriache, altrettanto belle ma con una struttura più a misura d’uomo, come la città di Graz capitale della Stiria.

Vienna è molto bella, ma non perderti anche le altre tappe del viaggio in Austria.

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Vienna - Giorno 2: Castello di Schönbrunn e Zona del MunicipioIl secondo giorno a Vienna comincia con la visita Castello di Schönbrunn, la residenza di Sissi. Ecco i segreti per ottimizzare la visita. La giornata continua a Nord di Mariahilfer Strasse, nel quartiere direzionale con Parlamento e Municipio. La visita si conclude con qualche destinazione insolita per i turisti..https://www.lorenzotaccioli.it/vienna-castello-di-schonbrunn-e-zona-del-municipio/
Lorenzo Taccioli