Vitra Design Museum – Il museo di architettura e design

La VitraHaus di Herzog e de Meuron - Vitra Design Museum

Se sei un amante dell’architettura e del design non puoi assolutamente perdere il Vitra Design Museum. Questo singolare museo è nato intorno alla fabbrica di Vitra, azienda di Basilea che ha aperto il suo quartiere generale nel sud della Germania.

La particolarità di questi palazzi è che dagli anni ottanta sono stati chiamati importanti architetti internazionali per progettare gli spazi aziendali (uffici e produzione) e gli spazi pubblici (cafè, showroom, musei, giardini). Il risultato è un quartier generale che ha dato vita a un campus davvero unico nel suo genere.

Dove si trova il Vitra Design Museum ^

Tra i giardini del Vitra Design Museum a Weil am Rhein

Il Vitra Design Museum è nella cittadina tedesca di Weil am Rhein, al confine con la Francia e la Svizzera. Qui il fiume Reno la separa la Germania, dalla Francia e dalla Svizzera, fungendo da confine naturale.

Ci troviamo nel profondo sud ovest della Germania, all’interno del distretto di Friburgo in Brisgovia.

Weil am Rhein conta appena 30 mila abitanti.

Museo Vitra a Basilea ^

Spesso quando si parla del museo Vitra viene erroneamente attribuito alla città di Basilea. L’errore è più che comprensibile, essendo il museo ad appena 6 chilometri dal confine svizzero e dalla città di Basilea.

Anzi, Basilea è anche la città dalle dimensioni significative più vicina al comune tedesco di Weil am Rhein, tanto che i suoi cittadini si sentono parte integrante dell’agglomerato urbano della città svizzera.

Descrizione del Vitra Design Museum ^

Insieme di architetture contemporanee per la sede della azienda di mobili

Il Vitra Design Museum è un insieme unico e spettacolare di architetture contemporanee costruite a partire dagli anni ottanta su commissione dell’azienda svizzera Vitra, la quale produce mobili e arredi di design.

Vitra ha sede a Basiliea e qui, a pochissimi chilometri di distanza, ha costruito il suo centro produttivo, commerciale e culturale. Al Vitra Design Museum puoi trovare una mostra permamente sulla storia dell’azienda e sui suoi pezzi più iconici, ma anche una serie di mostre temporanee organizzate durante l’anno (circa una decina).

A rendere unico questo spazio ci sono però le sue particolari architetture.

Architetture del Vitra Design Museum ^

La Vitra, per il suo Vitra Design Museum non ha infatti badato a spese. Durante gli anni le esigenze aziendali sono mutate, così come sono aumentati gli spazi necessari per la produzione, il magazzino e gli eventi pubblici.

La scelta aziendale è stata quella di chiamare i più importanti architetti al mondo a progettare gli edifici e gli spazi del Vitra Design Museum, dove la produzione industriale si incontra con il pubblico attraverso spazi aperti alle mostre d’arte. E così, durante i decenni, nomi del calibro di Zaha Hadid, Frank Gehry, Renzo Piano e Tadao Ando sono intervenuti qui.

Ecco i principali spazi che ti troverai davanti durante la tua visita al Vitra Design Museum.

VitraHaus di Herzog & de Meuron ^

Probabilmente l’edificio più conosciuto di tutto il Vitra Design Museum è il VitraHaus. Non è il più antico, questo risale infatti al 2010 ed è opera dello studio di architettura Herzog & de Meuron.

Il VitraHaus era inizialmente stato progettato come showroom per la collezione dei mobili dell’azienda, ma ben presto è diventato l’edificio più iconico di tutto il campus. Vedendolo da fuori puoi renderti conto della complessità della struttura, dove dodici moduli base di abitazione sembrano essere incastrati gli uni negli altri e terminano tutti con delle enormi pareti vetrate che ti lasciano vedere l’interno.

Con l’edificio del VitraHaus l’azienda dà un segnale chiaro e inequivocabile: Vitra non produce solo mobili, ma si occupa anche di architettura, arte e cultura.

Al suo interno trovi sia la biglietteria per le mostre che le mappe per la visita dell’intero campus, sia uno shop con alcuni prodotti che un vero e proprio showroom disposto sui piani superiori dell’edificio. Questo palazzo è inoltre il flagship store dell’azienda e al piano terra ospita anche un piccolo cafè.

Le dimensioni di questo edificio sono decisamente importanti: 57 metri di lunghezza per 54 di larghezza e un’altezza che supera i 21 metri.

Vitra Design Museum di Frank Gehry ^

A dare il nome all’interno campus è però il Vitra Design Museum di Frank Gehry, aperto nel 1989. Anche questo dà l’idea di un unico edificio ottenuto incastrando tra loro diversi elementi estranei tra loro. Se nel VitraHaus il risultato finale è qualcosa di geometrico e rigoroso, qui le linee si fanno curve e sinuose.

La superficie del Vitra Design Museum è totalmente bianca e chiusa da una copertura grigia. Ciò la fa ben contrastare con il verde del prato su cui sorge.

All’interno del palazzo del Vitra Design Museum vanno in scena mostre sul design, con ricerche sul presente e resoconti del passato. Interessanti sono i collegamenti tra il design e le altre arti, tra cui l’architettura la fa da padrona. Sono circa due le mostre temporanee ospitate qui ogni anno.

Questo è il primo edificio di Frank Gehry costruito in Europa. Al suo interno trovano posto 700 metri quadri, su due piani, dedicati alle esposizioni. Grazie a grandi finestre sul tetto, le sale sono inondate di luce naturale.

Frank Gehry è intervenuto nuovamente in questo campus, a distanza di 14 anni, progettando il Vitra Design Museum Gallery, proprio al fianco dell’edificio già esistente.

Il Vitra Design Museum Gallery di Frank Gehry - 2003

Questo spazio, aggiunto nel 2003, ospitava inizialmente lo shop del museo. Dal 2011 è dedicato esclusivamente a mettere in mostra le tedenza attuali nel design e nell’architettura, attraverso mostre minori e progetti sperimentali. Il nuovo palazzo si collega bene a quello già esistente, grazie al suo colore bianco e agli stessi materiali impiegati, oltre che per l’utilizzo di elementi curvi e semicircolari che ritorna anche in questo spazio dalle dimensioni decisamente più raccolte.

All’interno dell’edificio trova posto anche il personale addetto alla sicurezza. Non a caso siamo a fianco del Gate, ovvero l’ingresso alle fabbriche di Vitra. Anche questo cancello è stato progettato da Frank Gehry, nel 1989.

Conference Pavillion di Tadao Ando ^

All’estremità occidentale del campus, proprio al fianco del Vitra Design Museum, c’è il Conference Pavillion di Tadao Andao. Risalente al 1993 rappresenta il primo palazzo dell’architetto giapponese costruito al di fuori del suo paese.

Le linee sono rigorose, geometriche e il cemento è intervallato a grandi finestre. L’edificio sembra quasi emergere dal terreno e, infatti, una parte è interrata. All’interno del Conference Pavillion, come suggerisce il nome, trovano spazio una serie di sale congressuali.

Particolare è anche l’ingresso che conduce al suo interno, che richiama i percorsi meditativi tipici dei giardini dei monasteri giapponesi.

Balancing Tools di Claes Oldenburg & Coosje van Bruggen ^

Le sculture del Balancing Tools di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen

Al fianco del Conference Pavillion troverai tre attrezzi decisamente fuori scala che nascono dal terreno. Si tratta di un martello, un cacciavite e una pinza risalenti al 1984 e opera di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. Gli strumenti qui rappresentati sono quelli principali di un mobiliere.

Queste tre sculture, note come Balancing Tools, sono state regalate dai figli di Willi Fehlbaum al proprio padre, fondatore di Vitra, in occasione dei suoi settant’anni.

Factory Building di Nicholas Grimshaw e Frank Gehry ^

Dietro al Vitra Design Museum di Frank Gehry, puoi chiaramente vedere l’area industriale del sito. I due padiglioni più vicini sono i Factory Building di Nicholas Grimshaw (a sinistra) e di Frank Gehry (a destra).

Quello di Nicholas Grimshaw risale al 1981 ed è considerato un omaggio dell’architetto al know how tecnologico dell’azienda. L’edificio è interamente ricoperto da moduli in lamiera di alluminio con un andamento orizzontale ed è stato ottenuto utilizzando elementi prefabbricati. Al suo interno ci sono due showroom e una vasta area di produzione. Dietro al factory building di Gehry c’è un ulteriore factory building progettato da Grimshaw nel 1983 che ospita ulteriori impianti di produzione e il Citizen Office.

Il Factory Building di Frank Gehry è al fianco del primo costruito da Grimshaw e si ricollega alle altre opere dell’architetto canadese. Qui infatti sono riprese le linee sinuose del Vitra Design Museum antistante a cui si collega idealmente attraverso rampe e pilastri. All’interno ci sono stabilimenti produttivi, uno showroom, un centro per testare i prodotti, la mensa aziendale e gli uffici. Durante le visite guidate i turisti vengono portati qui e dal piano rialzato possono affacciarsi sulla produzione.

Oudolf Garten di Piet Oudolf ^

Ritorna ora davanti al VitraHaus. Non potrai fare a meno di notare i bellissimi giardini messi a dimora nel 2020: l’Oudolf Garten. Questo bellissimo spazio verde di circa 4000 metri quadri porta il nome del celebre giardiniere e designer olandese Piet Oudolf che se ne è direttamente occupato.

Qui sono state messe a dimora circa 30.000 piante, dalle più note ad altre davvero rare. Il loro compito è creare un ambiente verde che sia accogliente dalla primavera all’autunno. Passeggiando per i suoi sentieri potrai vedere che l’obiettivo è stato raggiunto e che queste piante sono un degno complemento alle costruzioni dei grandi architetti.

Nei suoi progetti Piet Oudolf abbandona le pratiche convenzionali e predilige piante perenni, arbusti, fiori selvatici, erbe e cespugli che possano autorigenerarsi senza un controllo e una manutenzione costante. Ciò porta a spazi che sembrano apparentemente selvaggi, ma che in realtà sono frutto di un’attenta progettazione.

La costruzione dell’Oudolf Garten ha reso possibile anche l’inserimento di sei colonie di api con apposite arnie all’interno del campus del Vitra Design Museum. Ovviamente la raccomandazione è di non avvicinarsi troppo.

Diogene di Renzo Piano ^

In fondo al giardino puoi vedere la piccola casetta nota come Diogene, opera del 2013 di Renzo Piano. Questa è concepita come un’unità abitativa di soli sei metri quadri, che rappresenta una reinterpretazione moderna delle antiche capanne costruite millenni fa dagli uomini per trovare riparo.

Il nome di Diogene è legato all’omonimo filosofo greco, di cui si dice vivesse all’interno di una botte perché considerava superflui i lussi mondani.

Blockhaus di Thomas Schutte ^

Blockhaus di Thomas Schutte - 2018

Ai margini dello spazio occupato dall’Oudolf Garten, c’è la Blockhaus di Thomas Schutte. Opera del 2018, la Blockhaus rappresenta una piccola casa in legno di pino nordico non trattato. Invecchiando questo legno prenderà naturalmente una tonalità grigiastra.

L’attuale colore del legno contrasta con quello del tetto, in metallo lucido e luccicante, composto da tegole di zinco al titanio. La pianta della Blockhaus è esagonale, anche se dai lati irregolari. Su di uno di questi c’è una porta che conduce all’interno.

La Blockhaus ospita al suo interno una piccola fontanella realizzata con argilla refrattaria.

Vitra Slide Tower di Carsten Holler ^

Lungo il percorso all’interno del campus del Vitra Design Museum, non potrai fare a meno di notare l’opera di Carsten Holler del 2014. La Vitra Slide Tower è una particolare torre di circa 30 metri di altezza. Sul culmine c’è un grande orologio girevole di sei metri di diametro. Sulla lancetta delle ore è riportato il logo di Vitra.

La Vitra Slide Tower di Carsten Holler vista dal Oudolf Garten
Vitra Slide Tower di Carsten Holler al Vitra Design Museum

La Vitra Slide Tower collega la parte settentrionale con quella meridionale del campus e durante le giornate di bel tempo è totalmente accessibile ai turisti. Potrai salire in cima percorrendo le otto rampe di scalini e da qui godere del panorama circostante a 360 gradi. La discesa sarà molto più veloce, grazie allo scivolo che in 38 metri arriva a terra arrotolandosi su se stesso.

Alvaro Siza Promenade ^

Al fianco della Vitra Slide Tower c’è il padiglione industriale di Alvaro Siza risalente al 1994. Costruito intramente in mattoni richiama i classici padiglioni industriali dell’ottocento e di inizio novecento. A renderlo particolare è il suo tetto a ponte ricurvo che lo collega ad uno dei due Factory Building di Nicholas Grimshaw.

Il Factory Building Siza accompagna all’Alvaro Siza Promenade, aggiunta nel 2014. Questa è una camminata a forma di S, lunga circa 500 metri e fiancheggiata da una parte dall’edificio di Siza e dall’altra da una siepe di carpini. Attraverso questa passeggiata arriverai fino alla Fire Station.

L’aspetto più paritcolare dell’Alvaro Siza Promenade è probabilmente la costruzione centrale in cui due pareti compenetranti si fondono e mischiano i loro elementi di mattoni e granito, creando una sorta di doppia camera.

Fire Station di Zaha Hadid ^

Tra gli edifici più particolari di tutto il Vitra Design Museum e del suo campus, c’è quello di Zaha Hadid. L’architetto irachena qui ha progettato la Fire Station, ovvero il palazzo dei vigili del fuoco, nel 1993.

Nonostante i numerosissimi e importanti lavori fatti dall’architetto successivamente in giro per il mondo, questo è uno dei suoi progetti più rappresentativi. I volumi frastagliati del palazzo in calcestruzzo contrastano con le linee precise ed ortagonali delle fabbriche adiacenti.

La fire station diviene quindi quasi una scultura. Il suo nome è legato al fatto che originariamente ospitò realmente gli addetti antincendio, mentre oggi è utilizzato come luogo caratteristico per eventi o particolari installazioni del Vitra Design Museum.

Questo venne progettato successivamente al grande incendio che nel 1981 distrusse l’intero complesso. Proprio per evitare che ciò potesse accadere nuovamente fu disposto un servizio di addetti antincendio aziendali, che non si sarebbero comunque sostituiti ai vigili del fuoco, ma sarebbero intervenuti in eventuali fasi iniziali. Per questo motivo la fire station è dotata di spazi che contenevano gli automezzi antincendio, ma anche spogliatoi e docce.

Vitra Schaudepot di Herzog & de Meuron ^

Proprio davanti alla Fire Station di Zaha Hadid c’è l’ultimo degli edifici attraverso i quali ti accompagno nella visita del campus del Vitra Design Museum. Sto parlando del Vitra Schaudepot dello studio di architetti Herzog & de Meuron.

L’intero palazzo, risalente al 2016, sembra essere un grande monolite posizionato qui. In realtà è formato da mattoni spaccati a mano, che gli conferiscono questo aspetto rossastro. L’intera superficie è dotata di una sola apertura, la porta, e nessuna finestra. Ciò gli conferisce la possibilità di un controllo pressoché totale dell’illuminazione, rendendolo il luogo ideale in cui conservare e mettere in mostra le collezioni d’arte.

L’illuminazione nella sala principale è ottenuta attraverso un fitto sistema di lampade sul soffitto, che generano un’illuminazione diffusa e naturale. Al suo interno sono conservate la mostra permanente e alcune mostre temporanee.

La forma del Vitra Schaudepot è estremamente semplice e si lega all’immaginario classico di casa, con un classico tetto a due spioventi. Sul lato destro c’è un’ala che collega l’edificio direttamente al laboratorio di restauro, alla biblioteca e agli uffici. Qui sono ricavati il guardaroba, i servizi igienici e il ristorantino Depot Deli.

Orari di apertura e prezzi di ingresso ^

Il Vitra Design Museum è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, ma puoi considerare che il campus è ad accesso libero. Potrai quindi arrivare prima o attardarti per passeggiare tra gli edifici iconici di questo museo se non sei interessato alle mostre.

I prezzi di ingresso variano in base agli spazi che vorrai visitare internamente. Il Vitra Design Museum ha un costo di 13€, mentre il Vitra Schaudepot costa 10€. Il biglietto combinato per le due struttura ha invece il prezzo di 19€. Vengono inoltre organizzate delle visite guidate attraverso i palazzi del campus.

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Vitra Design Museum - Il museo di architettura e designIl Vitra Design Museum è un insieme di edifici progettati da celebri architetti che ospitano spazi espositivi e aziendali. Scopri cosa vederehttps://www.lorenzotaccioli.it/vitra-design-museum-guida-al-museo-di-architettura-e-design/
Lorenzo Taccioli