Warhol And Friends – Bologna – Palazzo Albergati

Ritratti di Andy Warhol - Warhol and Friends

Dal 29 settembre 2018 al 24 febbraio 2019 a Bologna è in mostra Andy Warhol, protagonista assoluto della Pop Art. La mostra, dal titolo “Andy Warhol and Friends, New York negli anni ’80” è allestita all’interno di Palazzo Albergati, nel centro storico del capoluogo emiliano romagnolo.

La Mostra “Warhol and Friends – New York negli anni ’80” ^

Senza alcuna ragione fondata, le mie aspettative sulla mostra Andy Warhol and Friends non erano altissime. Dopo averla visitata mi sono invece dovuto ricredere: i due piani su cui si sviluppa il percorso sono ricchi di pezzi interessanti, che mostrano l’evoluzione di Andy Warhol, con continui riferimenti agli altri artisti che si affacciavano sulla scena new yorkese e che spesso collaboravano con lui.

Sicuramente consigliabile è prendere anche l’audio guida che in maniera leggera e scorrevole accompagna lungo la mostra. Le registrazioni sono brevi ma complete e, facendo veloci riferimenti alle opere, spiegano come il panorama artistico si è evoluto e illustrano i concetti alla base del nuovo pensiero che accompagnava la filosofia di questa nuova corrente. I pezzi non erano più unici e nascevano dal quotidiano, andandolo a celebrare con una ripetibilità dell’opera. In quegli anni si gettavano le basi del concetto che l’arte è soprattutto un’idea e non si ferma all’oggetto o al singolo pezzo, irripetibile, che viene prodotto.

In totale si contano circa 150 opere, accompagnate da alcuni particolari allestimenti che vanno nella direzione di immergere i visitatori nelle opere e negli ambienti della New York anni ’80. Così da un salottino che ai giorni nostri non esiteremmo a definire kitsch, si passa per la stazione di una metro e si giunge in una ‘riproduzione’ dello Studio 54, dove viene suonata musica dell’epoca.

Le pareti di palazzo Albergati sono personalizzate con pellicole adesive che riproducono immagini o superfici brillanti sulle quali sono installate le opere.

Polaroid scattate da Andy Warhol

La mostra, prodotta dal Gruppo Arthemisia, è curata e raccontata da Luca Beatrice. All’inizio del percorso, un’introduzione video fatta dallo stesso curatore ci spiega quello a cui assisteremo. Lungo il piano terra, quasi interamente dedicato ad Andy Warhol, non mancano i pezzi più celebri affiancati ad alcuni meno conosciuti e 38 polaroid realizzate da Andy Warhol.

Tra i pezzi della mostra Warhol and Friends spiccano le opere più famose di questo artista che spesso si rifanno alle icone popolari del momento, siano questi oggetti come nel caso della Brillo Box, o della Campbell’s Soup o ancora dei jeans Levi’s o le banconote dei dollari, oppure siano personaggi molto noti come Marilyn Monroe, Mao, ma anche Topolino, Draculo e Superman.

Ritratti di Andy Warhol - Warhol and Friends
Andy Warhol - Joseph Beuys State III - Serigrafia su carta

In mostra un’intera sala è dedicata ai ritratti di Andy Warhol, eseguiti in serigrafia e in alcuni casi su richiesta di committenti abbienti che, interessati dalla incredibile ascesa di popolarità dell’artista, richiedevano un suo ritratto.

Gli anni ’80 a New York ^

La mostra “New York negli anni ’80” ci immerge in storie di eccessi, trasgressione e soprattutto mondanità e ci fa rimpiangere non avere vissuto quegli anni e in quel contesto. Gli anni ’80 iniziano con l’elezione dell’ex attore Ronald Reagan come presidente degli Stati Uniti e l’economia ha una brusca accelerata che permette di accumulare ricchezze impensabili. In quest’epoca tutto sembra possibile e anche il figlio di due immigrati dalla Slovacchia sogna il successo.

Dopo diversa gavetta, Andy Warhol sale alla ribalta e diventa vero leader indiscusso della Pop Art e degli ambienti più mondani: una festa si poteva dire riuscita solo con la sua presenza. Anche le periferie, scelte per alcuni party, riuscivano a diventare cool grazie alla sua presenza. L’arte scende per strada ed esce dai musei, si combina in multidiscipline, coniugando insieme musica, cinema, letteratura, tipografia e arte secondo la definizione più tradizionale.

Gli anni ’80 sono ricchi di eccessi, nel modo di esprimersi, di apparire, di comunicare ma anche di vivere. Proprio in questi anni si inizia a conoscere il virus dell’HIV e l’AIDS, prima totalmente sconosciuto. Purtroppo sono molti a cascarci e, unitamente al largo uso di droghe, porterà al decesso entro l’inizio degli anni ’90 la maggior parte degli artisti in mostra a “Warhol and Friends”.

Gli artisti in mostra ^

Nella mostra Warhol and Friends – New York negli anni ’80, ci sono tantissimi pezzi: circa 150 e la metà di questi non sono stati creati da Andy Warhol, ma dai numerosi artisti che nella New York degli anni ’80 hanno cominciato a muovere i loro primi passi e a diventare famosi. Praticamente la totalità di questi entrò in contatto con il capostipite della Pop Art e, in alcuni casi, ha collaborato attivamente con lui per la creazione delle proprie opere.

Un paio di opere esposte appartengono a Keith Haring, ritratto tra l’altro in una delle polaroid di Andy Warhol. Non mancano anche pochi pezzi della fotografa Nan Goldin rivoluzionaria nel suo approccio alla fotografia in cui mostra il lato più vero della sua vita, tra amori, amicizie e maltrattamenti.

Al piano terra di Warhol and Friends, una sala è personalizzata sulle opere di Basquiat, uno dei primi artisti di colore a credere di poter entrare nel mondo dell’arte e ad esserne così convinto da fare di questo sogno una realtà.

Disegni di Jean-Michel Basquiet - Warhol and Friends a Bologna

Non mancano diversi scatti dell’artista francese Maripol, a cui va il merito di aver contribuito alla creazione di un’altra icona pop: Madonna, attraverso le fotografie che la ritraevano mentre muoveva i primi passi nel mondo dello spettacolo.

Al piano superiore si trova una sala quasi totalmente dedicata a Jeff Koons, uno dei primi artisti provenienti dal mondo della finanza, in grado di capire l’importanza economica del circuito dell’arte e di saperlo abilmente sfruttare per diventare ricchissimo. Nella sua arte si avvicina spesso al kitsch, sostenendo che la banalità e il pessimo gusto degli oggetti dipende esclusivamente dal contesto in cui questi si trovano.

La mostra prosegue intervallando altri pezzi di Andy Warhol, tra cui una sala dedicata ai suoi bellissimi ritratti in serigrafia e il famosissimo Brillo, ad altri artisti come il pittore e regista americano Julian Schnabel, e ad opere come un quadro di Ray Smith o le fotografie di Robert Mapplethorpe.

Tra le opere a Warhol and Friends di maggior impatto emotivo, noto Milk Cross di Andres Serrano: una croce ottenuta con fluidi reali, sangue e latte. Andres Serrano è un artista molto controverso, salito alla ribalta per l’opera Piss Christ: un crocifisso immerso nell’urina dell’artista stesso e per il progetto “The Morgue”, una serie di fotografie scattate in obitorio.

Andres Serrano - Milk Cross - Latte e Sangue
Kiki Smith - Virgin Mary

Infine sono presenti anche un paio di ritratti di Andy Warhol scattati dal fotografo italiano Oliviero Toscani che, negli stessi anni stava rivoluzionando il mondo della comunicazione pubblicitaria insieme al brand Benetton.

Prezzi e orari di Warhol and Friends a Palazzo Albergati ^

La mostra Warhol and Friends è aperta tutti i giorni fino al 24 febbraio 2019 dalle 10.00 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.00.

Il costo di ingresso del biglietto intero è di € 14, mentre il ridotto ha un costo di € 12. In entrambi i casi è previsto il costo di € 1 aggiuntivi per l’audioguida.

Maggiori informazioni utili sono reperibili sul sito di palazzo Albergati.

Warhol and Friends mostra a palazzo Albergati di Bologna
Mostra interattiva pop art

Palazzo Albergati ^

Palazzo Albergati si trova a Bologna, in via Saragozza 28. Venne costruito a partire dal XVI secolo sulle basi di più antichi edifici residenziali. L’edificio venne commissionato dalla famiglia Albergati, che ovviamente lasciò il nome alla struttura.

Palazzo Albergati venne concluso circa un secolo più tardi e primeggia sugli altri edifici storici posti sulla stessa via: la sua facciata è larga ben 54,7 metri. La facciata è semplice ed essenziale, e mostra una differenza tra le finestre in macigno al piano nobile e quelle inferiori senza timpano e in stile ionico.

All’interno, il palazzo, si divide in due: una parte dedicata al ‘ramo senatorio’ della famiglia Albergati, l’altra parte, secondaria, invece rimase parzialmente incompiuta. Anche il giardino interno risulta separato in due dall’alto muro di divisione che prosegue fino al garage, una volta impiegato come stalla.

In palazzo Albergati sono presenti le sale adibite a museo, ma anche alcuni appartamenti privati di alto pregio: le stanze del palazzo sono spesso decorate da soffitti con affreschi notevoli.

L’8 agosto 2008 la parte ovest del palazzo è stata vittima di un incendio, che ha richiesto il restauro di alcuni appartamenti posti al piano terreno e al piano nobile. Si è reso necessario recuperare anche gli affreschi, originariamente databili tra il XVII e il XIX secolo. Nella sfortuna, però, l’incendio ha permesso di scoprire l’affresco del 1615 eseguito da Bartolomeo Cesi che rappresentava le “Storie di Annibale”. L’affresco, che venne ricoperto da una volta con motivo floreale, è stato totalmente ripristinato.

Parcheggio Palazzo Albergati ^

Palazzo Albergati non è dotato di un parcheggio interno aperto al pubblico. Si trova però nel cuore di Bologna, raggiungibile anche in automobile. Lungo la strada ci sono numerosi parcheggi e, a poca distanza, si trovano alcuni parcheggi aggiuntivi dove noi abbiamo lasciato l’automobile.

Il parcheggio più grande si trova proprio al fianco di Porta Saragozza, su piazza di Porta Saragozza, ed è raggiungibile in tre minuti a piedi. Se anche questo dovesse essere pieno, è possibile provare al parcheggio Frassinago, in via Frassinago.

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Warhol And Friends - Bologna - Palazzo AlbergatiArtisti, allestimenti e fotografie di "Warhol and Friends" a palazzo Albergati di Bologna. Una ricca mostra che rivive gli anni 80 a New York. Tutte le infohttps://www.lorenzotaccioli.it/warhol-and-friends-bologna-palazzo-albergati/
Lorenzo Taccioli