Castell’Arquato – Cosa Vedere nel Borgo della Festa Medievale

Collegiata di Santa Maria e Palazzo del Podestà
Collegiata di Santa Maria e Palazzo del Podestà

Castell’Arquato è un bellissimo borgo di origine medievale che si trova sulle colline di Piacenza. La nostra visita in questa parte dell’Emilia Romagna è cominciata dal borgo di Grazzano Visconti, per poi continuare a Piacenza. Avendo ancora un po’ di tempo a disposizione decidiamo di allungarci fino a Castell’Arquato, che dista circa 40 minuti in direzione sud est dalla provincia emiliana e sorge sui primi monti della Val d’Arda.

Si tratta di un’ottima scelta, infatti ritengo sia la destinazione più bella tra le tre visitate: il borgo è arroccato e raccolto e la luce della sera che avanza sul tramonto rende molto suggestive le vie del paese.

Le Origini di Castell’Arquato ^

Le origini di questo paese non sono chiare, ma si suppone che sia nato in epoca romana come accampamento militare per la difesa del territorio (castrum). Grazie alla sua posizione favorevole sulla rete di comunicazione dell’epoca, cominciò a ingrandirsi e ad avere rilevanza.

Le prime notizie ufficiali di Castell’Arquato risalgono all’VIII secolo d.C., quando Magno fece costruire la chiesa in onore della gran Madre di Dio (nel 756 circa) e il castello del borgo. Nel 789, alla morte di Magno, tutto il territorio di Castell’Arquato venne donato alla chiesa, passando ufficialmente sotto al vescovo di Piacenza.

All’inizio del ‘200 il vescovo in carica scelse il borgo come sua residenza ufficiale, dandole lustro e importanza, tanto che nel 1220 ottenne anche la concessione di governo autonomo a capo del quale venne messo un podestà con funzioni politiche, amministrative e civili la cui carica aveva una durata di 3 anni e la nomina veniva effettuata dal comune di Piacenza, scegliendo tra le migliori famiglie della provincia.

Ingresso Borgo Medievale Castello Arquato

Si tratta però di una fase transitoria, infatti dopo appena 70 anni quando Alberto Scotti (guelfo) diventa signore di Piacenza trasforma anche Castell’Arquato in una signoria. Diventa un periodo piuttosto favorevole per il piccolo borgo piacentino, tanto che a quel periodo risalgono diversi edifici arrivati fino ai giorni nostri: il Palazzo di Giustizia, il Palazzo del Podestà e quello del Duca. Anche questo periodo ha però una durata limitata, di circa 25 anni, terminati i quali l’intero territorio passa sotto la famiglia Visconti.

Il dominio Visconteo, iniziata intorno al 1317 durerà fino al 1450 e porta notevoli benefici a Castell’Arquato, che si emancipa da Piacenza e si dota di norme legislative separate. Al termine di questo periodo il borgo è vittima di un altro passaggio di mano, arrivando fin sotto le mani di Tiberio Brandolini, da Forlì.

Durante il XVI secolo il Papa Paolo III Farnese concede nuovamente l’indipendenza da Piacenza a Castell’Arquato. Questa condizione determina un alleggerimento fiscale per tutti i cittadini del borgo emiliano. Nel’700 il territorio si sposta sotto al ducato di Parma e Piacenza passando prima in mano alla famiglia Farnese e poi a quella dei Borboni, arrivando poi alla dominazione sabauda (1859) per poi capitolare al Regno d’Italia dei Savoia.

Cosa Vedere a Castell’Arquato ^

Il Torrione Farnese ^

Già arrivando ai piedi della città di Castell’Arquato notiamo il torrione Farnese che veglia sulla parte bassa del paese. Qui un lungo viale alberato (viale delle Rimembranze) corre ai piedi del borgo e una scaletta si arrampica su per il crinale della montagna che ospita la parte vecchia. La torre è a pianta quadrata e piuttosto imponente: la struttura interna si sviluppa su cinque piani raggiungibili attraverso una piccola scala a chiocciola che corre tra le alte mura in mattoni decorate esternamente da lunghi archi. All’ultimo piano è invece presente un colonnato composto da 16 elementi che veniva utilizzato a scopo difensivo per sorvegliare l’area circostante.

La costruzione del Torrione Farnese non è ben datata, anche se si suppone che sia avvenuta a metà del XVI secolo in due periodi distinti.

Prendiamo le scale che dal viale alberato conducono fino all’accesso della città vecchia e, visto che inizia ad essere tardi, decidiamo di muoverci per arrivare nel centro storico prima che cali definitivamente la sera.

L’accesso alla città è tipico di un borgo medievale: i merletti che decorano le mura e le torri definiscono precisamente il profilo della cinta del borgo.

Collegiata di Santa Maria ^

Palazzo Medievale Borgo più bello d'Italia

Appena dentro al centro storico, uno dei tanti palazzi medievali ci accoglie e ci apre la vista sulla Collegiata di Santa Maria e sul Palazzo del Podestà.

La Collegiata di Santa Maria, nota anche come Collegiata di Castell’Arquato è una delle chiese più antiche di tutta la provincia di Piacenza, risalente al 756 circa veniva utilizzata inizialmente come Pieve battesimale.

Purtroppo a causa di un violento terremoto, verificatosi durante il XII secolo subì seri danni e fu quindi ricostruita interamente.

Attualmente è possibile ammirare la sua struttura da diversi punti della città: all’ingresso del borgo di Castell’Arquato è possibile vederne il retro, dove l’altare e l’abside danno la classica forma semicircolare alla struttura, mentre avvicinandosi si può scorgere il porticato che corre lungo le tre navate della chiesa, noto come Porticato del Paradiso e risalente al XIV secolo. Infine perdendosi per le vie di Castell’Arquato è possibile arrivare a un punto dove ci si imbatte in una facciata tanto imponente quanto priva di fronzoli: si tratta proprio della facciata della Collegiata di Santa Maria, costruita con pietra arenaria e con profilo a salienti.

La torre campanaria, infine, è piuttosto squadrata e regolare. Sorge su di una navata inferiore e venne costruita durante il XIII secolo, non facendo parte del progetto originale.

A oggi la facciata sembra incastrata in una piccola piazza dove spesso si trovano parcheggiate le auto dei residenti, ma in realtà fino al XIV secolo si trattava della piazza più importante dell’intero borgo medievale.

Purtroppo l’ora è tarda e nel momento in cui entro vengo seguito da un signore che sembra spuntato dal nulla e che mi comunica che ha il compito di chiudere la chiesa. Do una veloce occhiata all’interno, ma complice anche il buio che ormai sta scendendo su tutto il paese, riesco a vedere ben poco.

Palazzo del Podestà ^

Palazzo del Podestà vista frontale

Proprio al fianco della collegiata di Santa Maria, in Piazza Monumentale, sorge il “medievalissimo” palazzo del Podestà. Questo venne costruito su volontà di Alberto Scotti (signore di Piacenza) nel 1292 e oltre all’abitazione del podestà ospitò nei vari secoli anche la pretura. Attualmente ospita la sala del consiglio del comune e l’enoteca comunale nella loggia dei Notari.

Non tutto quello che si può oggi ammirare del palazzo del Podestà è però originario del XIII secolo, ma alcuni elementi sono stati aggiunti un paio di secoli dopo. Infatti ai tre piani ricoperti in cotto e riconoscibili per la merlatura a nidi di rondine e alla scala nuda, sono stati aggiunti parapetti e tettoia esterna, sotto la quale corre un passaggio che porta all’altra estremità del palazzo. Anche la loggia dei Notari è risalente a quest’ultimo periodo.

A completamento della facciata è stato inserito un affresco riportante lo stemma cittadino. Infine sopra il palazzo del Podestà svetta la torre con i due grandi orologi.

Rocca Viscontea di Castell’Arquato ^

Già esternamente si può vedere in maniera chiara la Rocca Viscontea che troneggia sul borgo di Castell’Arquato. Noi passeggiando per i vicoli del paese, annoverato tra i borghi più belli d’Italia, ci perdiamo spesso tra i suoi vicoli, fino ad arrivare davanti ad una delle aree più panoramiche con le alte torri della rocca.

La rocca viscontea venne costruita durante il XIV secolo, quando la città di Piacenza sentì l’esigenza di ergere una struttura difensiva, che permettesse di avere il controllo sull’intera vallata. La torre più alta della rocca veniva utilizzata oltre che per controllare il territorio circostante, anche per controllare gli abitanti del borgo.

La struttura delle mure difensive della rocca è particolare. Si tratta infatti di una doppia cinta muraria: una bassa e larga all’interno della quale si trovavano i soldati e che in caso di emergenza poteva ospitare anche i civili e un’altra perpendicolare e più alta che veniva utilizzata al comando della guarnigione.

Negli ultimi due secoli (fino agli anni ’60) la rocca è stata utilizzata come prigione.

Giardini Giovanni Paolo II ^

Sedendo sulle mura della rocca e girandoci verso il paese ammiriamo i giardini Giovanni Paolo II, al centro dei quali si trova la fontana esagonale di Manfredo Manfredi.

Data la vicinanza a questo scorcio sulla valle del torrente Arda e sulla rocca, questi giardini sono anche noti come i Giardini della Rocca. Si tratta di una piccola area verde di appena 0,2 ettari e nella quale alcuni piccoli viottoli in ghiaia conducono fino alla fontana a pianta esagonale progettata da Manfredo Manfredi e risalente all’inizio del secolo scorso. Nella parte alta della fontana sono rappresentati alcuni personaggi locali illustri su bronzo.

Ci fermiamo qualche minuto a godere del panorama e della tranquillità del luogo, praticamente deserto a quest’ora della sera.

Festa Medievale di Castell’Arquato ^

Il borgo medievale di Castell’Arquato è molto conosciuto anche per la sua festa medievale, arrivata ormai alla dodicesima edizione. Si tratta di un paio di giorni all’anno, solitamente a Settembre, nei quali si possono rivivere le atmosfere del medioevo: una rievocazione storica con pulzelle e cavalieri, popolani e ricchi potenti accampanti nel lungo Arda e pronti a scontrarsi in giochi medievali.

Alla festa medievale le presenze sono costantemente in crescita ogni anno, grazie agli oltre 100 figuranti che si avvicendano lungo i vicoli del borgo medievale e le diverse decine di bancherelle medievali.

Castell’Arquato tra i borghi più belli di Italia ^

Vicolo Medievale

Il borgo piacentino di Castell’Arquato è tra i tanti borghi italiani annoverati tra i “borghi più belli d’Italia“, sinonimo di garanzia di conservazione e ospitalità. Vale senza dubbio passare qualche ora tra i suoi vicoli anche fuori dal periodo della festa medievale, è anzi preferibile andarci lontano dalla festa se si vuole apprezzare in pieno il centro storico di questo piccolo paese.

Castell’Arquato è inoltre insignito della bandiera arancione del Touring Club, certificazione di eccellenza dal punto di vista del patrimonio storico culturale, ambientale e di esperienza per il turista.

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Castell'Arquato - Cosa Vedere nel Borgo della Festa MedievaleCosa vedere a Castell'Arquato. Un giorno nel borgo piacentino della Festa Medievale, tra i suoi vicoli ottimamente conservati e gli edifici storici.https://www.lorenzotaccioli.it/castellarquato-cosa-vedere-borgo-festa-medievale/
Lorenzo Taccioli