La Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri a Lodi

Cattedrale Vegetale dal Fiume Adda
Cattedrale Vegetale dal Fiume Adda

Ad Aprile 2017 è stata ufficialmente inaugurata la Cattedrale Vegetale di Lodi, sorella minore della Cattedrale Vegetale già presente in località Oltre il Colle in provincia di Bergamo e di quella visibile in provincia di Trento (l’unica costruita effettivamente da Giuliano Mauri).

Come raggiungere la Cattedrale Vegetale di Lodi e gli Orari ^

Chi volesse visitare quest’opera di land art sarà sicuramente facilitato dalla presenza di questa terza opera, perché molto più facilmente raggiungibile rispetto alle prima due. Si può arrivare a Lodi in treno e attraversando il centro storico a piedi, nelle vicinanze della chiesa di San Rocco si prende il grande Ponte sull’Adda, dal quale è già visibile l’opera.
Subito a sinistra del ponte si trova una via ciclopedonale che conduce proprio fino alla cattedrale, alle porte del parco Adda Sud che si allunga fino a qui.
Trattandosi di un’installazione artistica ambientale, in uno spazio pubblico del verde cittadino, non ci sono orari di apertura ma è sempre accessibile. Gli orari migliori per visitarla, però, sono quelli del tramonto, quando la luce inizia a scendere e diventa calda illuminando in maniera suggestiva le alte colonne della Cattedrale.

Cos’è la Cattedrale Vegetale ^

La cattedrale vegetale di Lodi è una costruzione fatta con materiali naturali ritrovabili e ritrovati nei dintorni. Su di una piccola collina adiacente al fiume Adda, in zona Ex Sicc, sono stati utilizzati gli sfalci e diversi legni derivati da potature per costruire diverse strutture all’interno delle quali cresceranno altrettante querce. Queste struttura ricordano in tutto e per tutto degli alti colonnati, da cui il nome e l’associazione ad una cattedrale.

L’opera occupa uno spazio di oltre 1600 metri quadri ed è composta da 108 colonne costruite totalmente in legno il cui diametro è circa di un metro e venti a colonna per un’altezza di circa 18 metri. La costruzione totale, delle 108 colonne, ha una dimensione di 72 metri per 28 ed ospiterà lo stesso numero di alberi che impiegheranno diversi anni per crescere e occupare totalmente la gabbia di legno costruitagli attorno.

Il progetto è cominciato nel Maggio 2016 e, benché fosse pronto già da qualche mese, è stato ufficialmente inaugurato quasi a un anno di distanza (23 Aprile 2017), alla presenza del critico d’arte Philippe Daverio e sulle note di un concerto organizzato ad hoc.

L’area di Lodi su cui è stata costruita la Cattedrale Vegetale è stata precedentemente predisposta, sopraelevandola con un terrapieno di tre metri, al fine di alzarla dal livello del fiume, in maniera tale che eventuali piene del fiume Adda non andassero a rovinare la lenta crescita delle querce.

Per questa terza installazione della cattedrale Vegetale sono stati coinvolti anche una trentina di bambini delle scuole elementari lodigiane, che si sono occupati fisicamente di piantare le numerose querce alte circa 60 cm.

A differenza della prima versione della Cattedrale Vegetale, costruita in provincia di Trento (Arte Sella a Borgo Valsugana), questa non è stata seguita da Giuliano Mauri il quale è deceduto nel 2009. La creazione della cattedrale di Lodi è stata però fatta su di un progetto pensato dallo stesso Mauri nel 2009 e lasciato in eredità insieme ad altri progetti incompiuti. Questo progetto in particolare è stato accolto e portato avanti dai figli di Mauri, che hanno curato la direzione artistica di questa Cattedrale Vegetale.

Qual è l’idea artistica ^

La struttura della Cattedrale Vegetale, che grazie alle sue alte e numerose colonne si rifa all’architettura di una cattedrale vera e propria, non è casuale. Vuole infatti essere un rimando ad un’idea di religiosità e spiritualità non intesa in senso cristiano, ma piuttosto di pensiero e di sacralità del luogo in cui sorge.
Nei progetti di Giuliano Mauri, quest’opera di land art, deve integrarsi perfettamente nell’ambiente in cui ospitata. Deve perciò essere gentile e non invasiva, ma aggiungere qualcosa al territorio senza sottrarre alcuna risorsa altrove. Per questo motivo ogni cattedrale vegetale è stata costruita utilizzando materiali di recupero e soprattutto materiali naturali che si trovano localmente.

Dentro alla colonna della cattedrale vegetale
Tramonto a Lodi

Col tempo le querce racchiuse nelle colonne di legni legati insieme tra loro, cresceranno e man mano i tronchi sempre più possenti si faranno spazio tra i legnetti che sono serviti da sostegno alla loro crescita e che saranno ormai marci e pronti a concimare gli alberi cadendone ai piedi, ripercorrendo il ciclo della vita della natura.

Nei progetti di Giuliano Mauri c’è la volontà di creare e recuperare un dialogo profondo con la natura e con le diversità dei singoli luoghi creando un completamento reciproco tra l’arte e la natura stessa che diventa arte e completa le sue opere.

Non è inoltre da sottovalutare le potenzialità che un’opera del genere crea nei visitatori: dall’essere un punto di incontro e di aggregazione in un ambiente sano e naturale, può portare i singoli a fare diverse riflessioni sull’ambiente e sull’importanza del suo rispetto e della sua integrazione in città sempre più cementificate. Il fine è quello di superare i punti di opposizione tra cultura e natura facendo in maniera tale che l’opera umana si integri totalmente nel ciclo continuo della natura, senza lasciare segni o danneggiarla. Questi temi sono più che mai attuali.

Campanile di San Rocco da Cattedrale Vegetale

Chi è Giuliano Mauri ^

Giuliano Mauri è stato un’artista italiano nato a Lodi nel 1938, la stessa cittadina che gli darà sepoltura 71 anni dopo (2009). La sua ricerca artistica ha come punto fermo l’ambiente e si esprime principalmente attraverso opere di arte ambientale.
Per arte ambientale si intende un processo artistico in cui l’autore si confronta attivamente con la natura e questo spesso porta a opere di carattere ecologico, che sviluppano frequentemente un grosso senso critico rispetto a come la civiltà si pone nei confronti dell’ambiente.

Le sue installazioni sono note come architetture naturali e vedono praticamente sempre l’utilizzo del legno attraverso tronchi e rami. La poesia nell’utilizzo di questo materiale è riferito alla deperibilità della materia prima, la quale marcendo farà in maniera tale che la natura stessa si occupi della sua sostituzione, creando quindi un’opera d’arte viva ed attiva.

Durante la sua produzione artistica, Giuliano Mauri, ha partecipato anche alla Biennale d’arte di Venezia e alla Triennale di Milano. Le sue opere principali sono però integrate nell’ambiente e ancora oggi visibili e sparse per l’Italia, principalmente al nord, e per l’Europa.

Parco Adda Sud ^

La cattedrale vegetale che è collegata al centro storico di Lodi tramite un passaggio ciclopedonale che ha origine alla fine del ponte sull’Adda si trova anche all’inizio del percorso che conduce in una prima parte del Parco d’Adda Sud. Il parco d’Adda Nord, invece, si sviluppa ovviamente più a nord di questo ed ha una bellissima zona nei dintorni di Crespi d’Adda, il villaggio operaio.

Il parco d’Adda Sud è piuttosto esteso (oltre 24mila ettarti) e accompagna tutta la parte pianeggiante del corso del fiume Adda, fino a quando questo si immette nel fiume Po. Lungo il tratto che coinvolge il parco Adda Sud il fiume tocca ben 35 comuni e bagna aree naturali estremamente diverse da loro: da zone semipaludose fino a boschi semi immersi nell’acqua (igrofili) e inoltre serve anche i numerosi appezzamenti di terreno che si trovano nelle province di Lodi e Cremona, al fine dell’irrigazione.

L’obiettivo del parco istituito è quello di coniugare la presenza dell’uomo alla natura preesistente, conservandola e rispettandola, oltre che tentare di ripristinare quegli ambienti che negli anni sono stati compromessi dall’intervento umano.

È possibile vivere il parco in tantissimi modi, da attività organizzate periodicamente all’interno dei suoi confini, a passeggiate rilassanti o ancora attraverso una biciclettata attraverso i sentieri istituiti.

Noi arrivando da Lodi a piedi ci addentriamo un po’ nella boscaglia che avvolge la prima periferia lodigiana e passando attraverso ordinati boschi di betulle lasciamo spesso il sentiero principale per scendere lungo la riva del fiume, dove gli arbusti si mischiano spesso a tronchi o sfalci lasciati dallo scorrimento del fiume proprio sui suoi argini.

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La Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri a LodiQuando l'arte incontra e si fonde con la natura. Alla scoperta della Cattedrale Vegetale di Lodi e del concetto artistico dell'installazione ambientale..https://www.lorenzotaccioli.it/cattedrale-vegetale-lodi-giuliano-mauri/
Lorenzo Taccioli