Laveno-Mombello – la Lombardia si Affaccia sul Lago Maggiore

Laveno - Verbania Panorama del Lungolago

L’ultima tappa del tour sul Lago Maggiore con Trenord prevede l’arrivo a Laveno-Mombello, dopo la visita dell’isola Madre. Arriviamo che sta scendendo la sera, le ombre si fanno lunghe e tutto intorno si respira un clima più tranquillo, rilassato e meno turistico.

Cominciamo ad avvertire la stanchezza, dovuta alla sveglia presto per arrivare ad un orario decente ad Arona in modo da poter vedere le maggiori attrazioni con la dovuta calma.

Laveno - Verbania Panorama del Lungolago

Dove si trova Laveno-Mombello ^

Arrivare a Laveno-Mombello significa tornare in Lombardia, infatti la cittadina si trova sulla sponda orientale del lago Maggiore, il quale divide questa regione dal Piemonte. Siamo in provincia di Varese e il comune, così come è adesso, risale al 1927 attraverso la fusione di tre comuni preesistenti: Cerro sul lago Maggiore, Mombello sul lago Maggiore e Laveno.

Laveno è uno dei maggiori porti del lago Maggiore, sicuramente per quello che riguarda la sponda orientale, infatti qui arrivano frequenti battelli per il trasporto delle persone ed, inoltre, è presente l’imbarco per le automobili che devono arrivare a Verbania-Intra. Di conseguenza la zona portuale della cittadina è piuttosto ampia e spesso trafficata, facendo di conseguenza fiorire l’economia intorno al porto con numerosi esercizi commerciali.

Da Laveno parte anche la cestovia che conduce fin sopra al Monte Sasso del Ferro, dal quale si gode di un’ottima vista su tutto il lago Maggiore e sulle Prealpi. Da qui, nelle giornate più terse, è possibile vedere anche Milano che da questa prospettiva sembra quasi essere una piccola città.

Breve storia di Laveno ^

La zona più antica di Laveno-Mombello è quella dell’ex comune di Mombello, dove in località Torbiera sono stati ritrovati resti di insediamenti palafitticoli risalenti addirittura al 3000 A.C.. Più recenti sono invece le aree coperte dai comuni di Laveno e Cerro.

L’area di Laveno pare risalire all’epoca romana, così come il suo nome che deriva dal generale romano Labieno, che combatté contro i Galli proprio sopra Mombello (il cui nome significa proprio “Monte della Guerra”).

Quest’area, inizialmente sotto il dominio longobardo, passò sotto diverse famiglie: dai Visconti, ai Besozzi, passando per gli Sforza e i Borromeo. Laveno subì la dominazione spagnola e successivamente passò al regno austriaco.

La posizione di Laveno,  a metà tra Milano e la Svizzera, le permise di fiorire e diventare uno snodo strategico per i commerci. Durante l’ottocento cominciò a crescere anche l’industria ceramica creando quattro comparti ceramici che formeranno la Società Ceramica Italiana, poi conosciuta come “Richard Ginori” e infine come “Pozzi Ginori”. Specializzata nella produzione di sanitari e vasellami, la ceramica lavanese non disdegna la produzione artistica.

Uno dei fatti storici per cui Laveno è molto conosciuta risale al 1859, quando avvenne la duplice sconfitta di Giuseppe Garibaldi da parte dell’esercito austriaco, la prima delle quali con truppe via lago, mentre la seconda via terra.

Cosa vedere a Laveno ^

Arrivare a Laveno via lago, come abbiamo fatto noi, vuol dire poterla vedere già in lontananza, perché come ogni cittadina lacustre dà il meglio di se direttamente sul lago.

Il porto e il lungolago ^

Scesi dal traghetto ci troviamo davanti al lungolago di Laveno, dove la luce che inizia a tramontare e regala un bello spettacolo. Qui si trovano diverse barchette in attesa di navigare sul lago Maggiore e c’è diverso movimento dovuto alle frequenti partenze dei traghetti per le diverse destinazioni lagunari, reso ancora più intenso dalla possibilità di caricare automobili per la navigazione.

Inoltre a poca distanza è presente la stazione dei treni, che permette di tornare a Milano attraverso le Ferrovie Nord Milano o attraverso la Rete Ferrovie Italia.

Oltre alle gelaterie, dove ci concediamo una sosta, e ai diversi bar, attraversando la strada ci si può immergere nei vicoli del centro storico di Laveno.

Da qui si ha un’ottima vista anche sulla grande struttura, probabilmente una sala conferenze, che domina il lago.

Piazza Ranzoni ^

Cominciamo la nostra passeggiata addentrandoci nei vicoli del centro storico, subito dopo aver attraversato la strada che lo divide dalla zona portuale. La prima piazza in cui ci imbattiamo a Piazza Ranzoni, che si apre in un grande affaccio sul Lago Maggiore.

In piazza Ranzoni ci sono diversi palazzi residenziali, di diversi colori e con al piano terra esercizi commerciali. L’area della piazza è infatti piena di tavoli, tavolini ed ombrelloni di bar e ristoranti, dove potersi fermare ad ammirare il panorama mentre si sorseggia qualcosa.

Il Centro Storico ^

Centro storico di Laveno Mombello
Chiesa di Laveno Mombello

Procediamo la nostra visita addentrandoci per i vicoli del centro storico. Nonostante si tratti di una città lagunare, ho l’impressione che le vie siano più larghe rispetto al solito, anche se non mancano scorci suggestivi, come archi che collegano case diverse.

Passeggiare tra i vicoli di Laveno è piacevole e tranquillo, anche le persone che incontriamo sembrano molto rilassate. Ci godiamo ancora per un po’ il centro storico, ma l’ora inizia ad avanzare e dobbiamo prendere il treno che ci riporta indietro dal nostro tour sul Lago Maggiore.

Leggi tutte le tappe del Tour di una giornata sul Lago Maggiore.

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Laveno-Mombello - la Lombardia si Affaccia sul Lago MaggioreVisita a Laveno-Mombello, la città lombarda snodo cruciale per il traffico lacustre e punto di arrivo per il tour del Lago Maggiore.https://www.lorenzotaccioli.it/laveno-mombello-lago-maggiore/
Lorenzo Taccioli