Riflessione autunnale

La mia stagione preferita è l’autunno, con i suoi profumi ed i suoi colori, con il suo clima non troppo freddo e non troppo caldo. Si riesce però a viverlo completamente solo immergendosi nella natura ed a tal proposito voglio riportare stralci di un articolo sulla distruzione naturale che mi è capitato di leggere (con qualche mese di ritardo) pochi giorni fa. L’articolo porta le firme di Gianluca Bernardo ed Elena Adorni ed è incentrato sulla realtà romana, ma si può facilmente astrarre e purtroppo adattare ai nostri luoghi.

“Non è facile descrivere il dolore alla vista di un nuovo cantiere. Le ruspe che sventrano la terra, il cemento che cola.

Da qualche parte un palazzinaro di Roma ha la sua quota. Gli utili della sua società crescono. Nel resto della città, invece, un’altra fetta di paesaggio è sottratta alla gente, ai lavoratori, agli anziani,
agli studenti. Le persone si ritrovano via via a vivere in uno squallido non-luogo, dove non c’è nessun legame tra l’abitare, il provenire e l’appartenere.
Niente radici, niente futuro. Profitto per pochi e miseria per gli altri, con buona pace per i bei discorsi.”
[…]
“Le poche porzioni di paesaggio integro rimaste, invece, sono oggi rinchiuse nei parchi, visitate come si fa con un animale raro in uno zoo, “tutelate” come i nativi nelle riserve. Di tanto, ammettiamolo, ci siamo allontanati dalla nostra unica madre, veri e propri figli idioti di un Novecento popolato da ogni sorta di orrore e che sembra non dover finire mai.

Mi chiedo se esisterà mai una rivoluzione tanto radicale, violenta e risolutiva da riuscire a riportarci indietro, a prima della catastrofe.
Me lo chiedo e chiudo gli occhi.” […]

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Riflessione autunnaleL'autunno in mezzo alla natura lascia spazio ad un articolo di Gianluca Bernardo ed Elena Adorni sul paesaggio sottratto alla gente..https://www.lorenzotaccioli.it/riflessione-autunnale/
Lorenzo Taccioli