San Marino – la Repubblica del Monte Titano

Torre Rocca o Guaita Sentiero delle Streghe

San Marino si trova estremamente vicino a casa, così di tanto in tanto diventa la meta di un pomeriggio per passeggiare tra le sue vie. Votata al commercio e ai servizi, dopo un grande boom economico, negli ultimi anni si sta riportando ai livelli di un medio paese europeo.

Passeggiare tra i vicoli del suo centro storico è comunque piacevole, approfittando anche degli ottimi scorci sull’Italia. La particolarità di questo stato non è passata inosservata nemmeno per l’UNESCO, che la annovera tra i patrimoni dell’umanità dal 2008, per la sua testimonianza di continuità di una repubblica libera a partire dal XIII secolo.

Passo delle Streghe a San Marino sotto il castello - Rocca Guaita

Dove si Trova San Marino ^

Siamo in Emilia Romagna, anzi no nelle Marche, anzi no a San Marino! San Marino, o meglio la Serenissima Repubblica di San Marino, è uno stato nello stato, infatti non ha sbocchi sul mare e confina totalmente con l’Italia e più precisamente con le province di Rimini e di Pesaro Urbino.

San Marino lo si nota bene già in lontananza, infatti si sviluppa sul Monte Titano che raggiunge un’altitudine di circa 750 metri sul mare e la cui presenza è databile al miocene. Di fronte a lui, si staglia l’altro monte, questa volta italiano, di San Leo, mentre dalla parte opposta si trova il mare Adriatico. All’interno dei confini nazionali, oltre al Monte Titano, si trovano anche l’alta valle Ausa, una parte della valle del Marano e la valle del Rio San Marino.

San Marino è il quarto stato più piccolo d’Europa ed uno dei meno popolosi tra quelli delle Nazioni Unite, infatti tra i suoi circa 62 km quadri di estensione si trovano pressapoco 33.000 abitanti, ed acquisire la cittadinanza della repubblica di San Marino è un’opera estremamente ardua. Anche contraendo matrimonio con un sammarinese non la si ottiene in tutti i casi, a differenza della residenza che viene invece concessa.

Breve Storia di San Marino ^

Le origini ^

Le origini di San Marino sono estremamente antiche, nella Repubblica di San Marino sono infatti stati trovati diversi resti risalenti addirittura al 5.000 avanti Cristo ed a secoli più recenti; si tratta principalmente di asce, martelli e vasellame in terracotta.

La sua storia di Repubblica va indietro nel tempo di diversi secoli, tanto da essere conosciuta come la repubblica più antica del mondo ancora esistente; la sua fondazione risale infatti al 301 dopo Cristo, quando san Marino fondò qui una piccola comunità. L’obiettivo era quello di scappare dalle persecuzioni contro i Cristiani che avvenivano in quell’epoca e per riuscirci Marino si isolò sul monte Titano, il più alto tra quelli dell’attuale repubblica e, entrando nelle grazie dell’abbiente signora di Rimini che possedeva queste terre, riuscì a farsele donare per creare la sua comunità.

L’indipendenza venne palesata quando in punto di morte il santo disse ai suoi seguaci che li avrebbe resi liberi da “entrambi gli uomini”, riferendosi al Papa e all’imperatore.

La costituzione dell’arengo e la consolidazione dei confini nazionali ^

L’organizzazione della vita sociale della repubblica era in mano all’arengo, ovvero l’incontro di tutti i capifamiglia che dall’anno 1.000 si riuniva per decidere in materia legislativa, esecutiva e giudiziaria. Le dimensioni sempre più ampie della repubblica, richiesero però la costituzione di nuovi organi che dal XIII secolo furono le assemblee politiche, presiedute dai “capitani reggenti“, ovvero i due capi di stato.

L’indipendenza dalla chiesa venne riconosciuta a fine del XIII secolo e arrivò alla sua definizione finale nel 1463, quando a seguito della sconfitta di Rimini, vennero annesse a San Marino anche le località di Serravalle, Fiorentino, Montegiardino e Domagnano, oltre che l’annessione su richiesta della stessa città di Faetano.

La creazione del Consiglio Grande e Generale ^

Con l’ampliamento dei confini statali, anche la politica si adeguò e, nonostante non venne poi abolito l’Arengo, durante il XV secolo venne istituito il Consiglio Grande e Generale, composto da 60 membri dell’arengo stesso che non venne più convocato dal 1571. Nonostante l’età della Repubblica, la prima costituzione scritta venne promulgata nel 1600 (Leges Statutae Sancti Marini) ed è arrivata fino ai giorni nostri.

Durante la sua storia San Marino rischiò più volte di perdere il suo stato d’indipendenza, nei secoli venne infatti occupata per ben tre volte, ma senza mai capitolare in mano nemica. Anzi agli inizi dell’ottocento la repubblica ricevette l’offerta di Napoleone di ampliare i suoi confini arrivando fino al mare, ma questa venne declinata lasciando i confini statali invariati.

L’episodio Garibaldino e l’0ttocento ^

La posizione di questa città-stato fu fondamentale anche per l’unione d’Italia, quando nel 1849 ospitò Garibaldi che si trovò assediato nel territorio marchigiano. Questo sua apertura nei confronti di Garibaldi gli garantì ancora una volta indipendenza e la possibilità di ricevere un aiuto armato in caso di futuri tentativi di assedio. Una volta avvenuta l’unione d’Italia la situazione si rese più tranquilla per la piccola repubblica che strinse subito accordi per conservare la sua situazione di indipendenza.

Verso la fine dell’ottocento le cose non andavano alla grande però. Le poche risorse interne di San Marino non gli permettevano di splendere e così, nonostante gli investimenti in istruzione, la creazione di un sistema postale, la costruzione di un ospedale e l’investimento in altre infrastrutture, subì un drastico calo demografico dovuto ai tanti cittadini che emigrarono verso altri paesi per migliorare la propria condizione.

Il novecento ^

Durante la prima guerra mondiale ci fu una profonda crisi, dovuta alle tensioni che venivano dall’Italia e all’impossibilità sempre maggiore di riuscire a recuperare beni di prima necessità, scarsamente prodotti all’interno dei propri confini. In questo periodo, come in Italia, si costituì un partito fascista che riuscì a salire al potere nel 1922 e si contraddistinse per la violenza e l’antidemocrazia con cui si faceva spazio, riuscendo tuttavia a far ripartire l’economia del paese anche con grossi investimenti pubblici.

Il governo di questo partito si protrasse fino al 1944, quando anche qui venne sconfitto grazie alla lotta di alcuni partiti socialisti. San Marino decise di mantenersi neutrale durante la seconda guerra mondiale, ma nonostante ciò subì un duro bombardamento nello stesso anno, a causa di alcuni informazioni errate che davano la repubblica nelle mani dei tedeschi, mentre in realtà qui venivano ospitati gli sfollati e i richiedenti asilo italiani.

A partire dal secondo dopoguerra, fu spesso al potere la sinistra che riuscì a far risorgere la repubblica anche con investimenti interni di tutto rilievo e apportando notevoli migliorie in fatto di diritti anche sull’onda di ciò che accadeva in Italia (dall’assistenza sanitaria per i cittadini, al diritto di voto per le donne).

Cosa Vedere a San Marino ^

Passeggiare per San Marino significa vedere uno sconfinato panorama ai propri piedi: dall’alto del Monte Titano è infatti possibile perdere la vista dal mar Adriatico fino agli Appennini Tosco-Romagnoli passando per larghe vallate. Il suo antico centro storico è ricco di negozi, davvero tanti, ma è anche possibile fare una bella passeggiata in mezzo alla natura nel percorso tra le tre torri del centro, passando per il sentiero delle streghe.

Come Arrivare e dove Parcheggiare – Fuori le Mura ^

Mura Cittadine con Parcheggio
Torre della Mura

Arrivare a San Marino è piuttosto semplice, è sufficiente infatti prendere l’uscita di Rimini Sud dell’autostrada A14 e proseguire poi sulla strada statale 72 che porta fino alla repubblica di San Marino. Continuando la strada comincerà ad arrampicarsi su per il Monte Titano fino ad arrivare praticamente alla cima e alle porte del centro storico, dove le mura segnano il confine invalicabile.

Lungo le mura si trovano diversi parcheggi a pagamento in cui lasciare l’auto, molti dei quali vengono presi d’assalto nei weekend e durante le festività, quindi bisognerà avere un po’ di pazienza per trovare un posto molto vicino all’ingresso della città.

Noi, lasciata l’automobile, cominciamo a muoverci verso una delle porte del centro storico, godendo però già di un ottimo panorama sulla Valle dell’Ausa.

Chiesa e Convento dei Cappuccini ^

Prima di entrare dentro le mura, si può fare una tappa al Convento e alla chiesa dei Cappuccini che venne consacrata all’inizio del XVIII secolo su di una precedente cappella titolata a San Quirino.

La sua struttura si apre sul sagrato, grazie ai cinque archi che sostengono l’intera facciata in pietra. Dalla parte opposta una statua innalzata su di una colonna rende omaggio a San Francesco.

La chiesa dei Cappuccini ebbe anche un ruolo storico, quando nel 1849 ospitò Garibaldi ed i garibaldini che chiedevano asilo politico, in seguito al crollo della repubblica romana.

Mura e Porta del Paese (Porta San Francesco) ^

Cortile Anfiteatro
Porta del Paese o Porta San Francesco

Proseguendo lungo le mura del centro storico, tra cortili che sembrano anfiteatri e la vallata che continua a perdita d’occhio, si può scorgere già qualche palazzo storico che spunta tra le bandiere disposte su tutta la muraglia.

Arriviamo alla porta principale della città, Porta San Francesco, dove la guardia di rocca del nucleo uniformato regola il transito delle automobili e ci fa passare.
La guardia di rocca del nucleo uniformato è un corpo militare della repubblica di San Marino la cui origine è nel 1754 e che venne ripristinato nel 1959 che veste una divisa piuttosto colorata: la giacca in doppiopetto verde scende sui pantaloni rossi ed entrambi i colori vengono richiamati nel copricapo che indossano. I compiti della guardia di rocca del nucleo informato sono molto vari e vanno dalla gestione del traffico, al controllo dei frontalieri, dalla repressione dei reati alla vigilanza dei confini di stato.

Chiesa di San Francesco ^

Porta del Paese Dentro al Centro Storico
Chiesa di San Francesco

Attraversata la Porta di San Francesco ci troviamo immersi nel centro storico e davanti alla chiesa di San Francesco: un’antica chiesa risalente agli inizi del XV secolo e costruita a partire dal 1351, utilizzando per la sua edificazione i materiali provenienti dalla precedente chiesa titolata al santo, situata a Murata, poco distante da qui ma in una posizione più sfavorevole in quanto possibile facile preda dei Malatesta.

Si tratta del santuario più antico dell’intero stato di San Marino.

La chiesa di San Francesco è di dimensioni contenute e il piccolo rosone presente in facciata venne coperto durante il seicento, per poi essere ripristinato qualche secolo dopo, ad inizio novecento, durante l’ennesima ristrutturazione che gli dona quest’aspetto neoclassico. All’interno del chiostro della chiesa sono ospitate le spoglie del vescovo Marino Madroni, vissuto nel quattrocento e appartenente ai frati minori conventuali.

Piazza Titano ^

Percorrendo la breve salita che si apre davanti alla chiesa di San Francesco si giunge alla piazza del Titano, sulla quale si affacciano imponenti l’albergo Titano con i suoi tavolini e la cassa di Risparmio della Repubblica, oltre che caffetterie, negozi di souvenir e il museo statale dentro al palazzo Pergami Belluzzi.

Da questa piazza si possono già ammirare degli ottimi esempi dell’architettura di questo centro storico: gli edifici chiari sono spesso adornati da semplici balconi e sorretti da grossi pilastri come quelli che formano i tre archi sotto alla cassa di risparmio.

Cava dei Balestrieri ^

A pochi secondi da Piazza Titano si trova la Cava dei Balestrieri, facilmente riconoscibile per la sua forma e per la dicitura in metallo affissa alla parete della roccia. Le sue origini sono piuttosto recenti e, come si suol dire, è stato come prendere due piccioni con una fava. La cava dei balestrieri ha infatti origine a causa della necessità di recuperare la pietra per ristrutturare il Palazzo Pubblico cittadino e per farlo è stata fatta l’estrazione proprio in pieno centro.

Contestualmente si stava creando la Federazione Italiana Balestrieri (1966) composta tra le altre anche dalla Federazione Balestrieri Sammarinese che aveva necessità di individuare un luogo adatto per le competizioni di tiro con la balestra. Venne quindi designata quest’area allo svolgimento di questo sport.

Piazza della Libertà ^

Sopra alla Cava dei Balestrieri si trova la piazza principale di San Marino. Si tratta di Piazza della Libertà: una bella e luminosa piazza che gode di un ottimo panorama sulla vallata. Sulla piazza, abbastanza contenuta nelle dimensioni, si affacciano un paio di palazzi importanti per la repubblica: il palazzo Pubblico e la Parva Domus e al centro è presente la statua della Libertà: una statua in marmo bianco di Carrara che simboleggia la libertà attraverso una guerriera che si muove stringendo una bandiera ed una corona su cui sono rappresentate le tre torri, simbolo della repubblica.

Oltre a ciò si trova in piazza della Libertà anche la casa degli Angeli, un altro edificio storico risalente al XIV secolo.

Questa piazza ha origine sopra una serie di cisterne che servivano in tempi antichi a rifornire d’acqua l’intera città.

Palazzo Pubblico ^

Palazzo Pubblico dal Basso
Palazzo Pubblico San Marino

Il Palazzo Pubblico di San Marino è conosciuto anche come Palazzo del Governo, infatti qui dentro hanno sede i principali organi governativi e amministrativi della repubblica (capitani reggenti, consiglio grande e generale, congresso di stato). La costruzione del palazzo Pubblico è abbastanza recente, risale infatti nel periodo che va dal 1884 al 1894 e venne progettato nello stile duecentesco dei palazzi comunali.

La sua costruzione avvenne però sulle ceneri dell’antico palazzo “Domus Magna Comunis” risalente alla fine del XIV secolo che, nonostante le numerose ristrutturazioni, venne abbattuto per lasciare spazio al nuovo palazzo del governo.

La facciata chiara è costruita in pietra arenaria e decorata da numerosi merletti guelfi. Sulla facciata, a tre arcate, si aprono tre  grandi finestre proprio sopra i tre archi che conducono ai portoni di ingresso. A completamento del palazzo si trova anche la torre dell’orologio sul quale si trovano raffigurati anche tre santi: Marino, Leo, e Agata (a questi ultimi due sono titolati anche i nomi di città poco distanti da qui).

Infine il palazzo è dotato anche di un piccolo balcone dove il primo giorno di Aprile e il primo giorno di Ottobre di ogni anno, vengono proclamati i nomi dei capitani reggenti eletti per il semestre.

A seguito delle variate esigenze arrivate nel corso degli anni, il palazzo pubblico venne restaurato alla fine del secolo scorso ad opera del famoso architetto Gae Aulenti, con inaugurazione a fine Settembre 1996.

Durante il periodo estivo è anche possibile assistere al cambio della guardia che si svolge proprio in piazza della Libertà.

Parva Domus ^

Dall’altro lata di piazza della Liberà si trova la Parva Domus, anche conosciuta come Parva Domus Comunis: un altro palazzo storico della città. La sua costruzione è ancora più antica di quella dell’attuale palazzo Pubblico, era infatti già presente durante il XIV secolo e attualmente ospita la segreteria di stato per gli affari interni.
Purtroppo non è possibile visitarne gli interni, perché non aperta al pubblico.

Parva Domus San Marino

Basilica di San Marino e Chiesetta di San Pietro ^

Duomo di San Marino

Continuando a salire verso il castello, si passa per l’imponente basilica di San Marino. Si tratta ovviamente della chiesa principale dello stato e sorge sulla piazza Domus Plebis. Si tratta di un edificio estremamente importante per la repubblica, tanto da essere raffigurato sulle monete da 10 centesimi.

In questa piazza, prima della basilica, si trovava un’altra chiesa dedicata sempre al santo e risalente addirittura al IV secolo che rimase in piedi fino all’ottocento, quando le sue condizioni erano talmente compromesse da richiedere l’edificazione di un nuovo edificio. Il suo abbattimento fu una grande perdita, si trattava infatti di una delle poche chiese cristiane in stile preromanico.

Nel 1807 venne abbattuta l’antica pieve e venne rimpiazzata dall’attuale basilica, cominciata a costruire nel 1826 e terminata nel 1838 con l’inaugurazione ufficiale.

La struttura neoclassica è davvero imponente e l’effetto che ha sulla piccola piazza che la contiene è da togliere il fiato. Le sue tre navate sono sorrette da sedici colonne che arrivano fino all’abside semicircolare.

All’interno della basilica si trovano una parte dei resti di Marino, tra cui il cranio conservato nella Sacra Teca, mentre l’altra parte si trovano all’isola di Arbe, in Croazia, dove nacque il santo.

Nel 1926 la chiesa venne elevata al rango di basilica minore.

A destra della basilica si trova una piccola chiesa, la chiesa di San Pietro risalente al XVI secolo e parzialmente ristrutturata anche questa nel 1826. La sua particolarità è che l’intero abside è stato scavato nella roccia viva e presenta due nicchie nelle quali si tramanda che si riposassero i santi Marino e Leo.

Percorso delle Tre Torri – Il Castello e il Passo delle Streghe ^

Arrivati praticamente sulla sommità del Monte Titano, passando per bancarelle di pellame, piccole fionde e altri souvenir, si giunge all’inizio del percorso delle tre torri, conosciuto anche come percorso dei tre castelli. Si tratta di un bellissimo sentiero che si snoda tra le torri e torrette a strapiombo sulla valle. Parte del percorso delle tre torri si snoda attraverso dei cordoli di pietra che segnano la via da percorrere.

Il primo tratto, che va tra la Rocca Guaita e la Torre Cesta è anche conosciuto con il nome di passo delle streghe a causa di strani fenomeni che si verificherebbero in questo pezzo del percorso. La leggenda narra che qui fossero usuali riunirsi le streghe durante le notti e che alle prime luci del mattino si trasformassero in gatti neri che fuggivano in tutte le direzioni. Per questo motivo gli abitanti delle vicinanze erano usuali scacciare i gatti neri, perché altro non sarebbero stati che le innocue streghe.

Rocca Guaita ^

Il percorso delle tre torri comincia con la Rocca Guaita, la più antica delle tre, che infatti risalirebbe addirittura al 1000. La rocca Guaita si trova a strapiombo sulla roccia e venne costruita per sorvegliare le aree circostanti e infatti, in dialetto Guaita significa proprio “fare la guardia“. Per svolgere degnamente questo scopo la rocca è protetta da una doppia cinta di mura: quella più esterna adornata da merletti e da torri a protezione, mentre quella più interna è quella più antica e ospita diversi edifici: dalla chiesetta di Santa Barbara in stile neoromanico (ma risalente al 1960), a un paio di torri, di cui una a base pentagonale (Torre della Penna),  la torre dell’orologio e anche alcuni edifici militari che vennero poi utilizzati come carceri.

L’intera rocca Guaita è visitabile e nel cortile si possono trovare anche alcuni cannoni una volta funzionanti.

Torre Cesta o Fratta ^

Usciti dalla Rocca Guaita, si passa per il Sentiero delle Streghe, decorato anch’esso da regolari merlature. Terminato il sentiero si fa un ulteriore pezzo pedonale prima di arrivare fino alla Torre Cesta. Sulla torre Cesta, conosciuta anche con il nome di Torre Fratta, si dice che nonostante a livello storico non sia la più antica, le sue origini siano molto lontane. Proprio qui infatti, essendo uno dei punti più panoramici e più alti (755 metri sul livello del mare) dell’intera repubblica di San Marino, pare sorgesse in epoca preromana un santuario. Il nome di torre Cesta deriverebbe infatti da “cista” ovvero la cassa utilizzata dai romani per contenere arredi sacri.

Durante il ‘300 venne aggiunta alla Torre Cesta anche la cinta muraria, ma solo un secolo più tardi iniziò effettivamente ad essere utilizzata a scopo difensivo. Anche qui, come nella prima torre, è presente una piccola cappella ed una torre a base pentagonale.

Caduta in disuso durante il ‘600 venne recuperata e riportata agli antichi splendori solamente durante il secolo scorso.

Torre Montale ^

L’ultima parte del percorso delle tre torri, quello che conduce alla torre Montale, è un’esplosione di natura. Si passa dalla roccia nuda a una fitta vegetazione accanto alla quale corre il sentiero e in cui sorge un bosco conservato in un’area naturale protetta.

La torre Montale venne costruita durante gli scontri con i Malatesta, per sorvegliare anche questo lato di San Marino. Venne collegata alle altre torri attraverso una cinta muraria oggi parzialmente visibile, e la sua struttura prevedeva un ingresso rialzato rispetto al terreno. Arrampicatosi fino alla porta si poteva giungere quindi dentro la torre, che sorvegliava le vicinanze e che segnalava la presenza di persone attraverso il rintocco delle campane. Era necessario fare molta attenzione una volta dentro, perché otto metri sotto il livello del suolo, si trovava una fossa in cui venivano adagiati i prigionieri.

Non è possibile entrare all’interno della torre, perciò si può riprendere il sentiero al contrario per tornare nella direzione del centro storico. Durante il ritorno si gode di una vista ancora migliore sul Passo delle Streghe, vedendolo dal basso verso l’alto.

Ara dei Volontari ^

San Marino Ara dei Volontari

Tornati nei pressi della cava dei balestrieri, non molto lontani da Piazza Titano, ci si può affacciare sull’Ara dei Volontari. Si tratta di una piccola piazzetta nella quale è stato costruito un grande monumento dedicato ai 140 volontari di San Marino che combatterono prima per l’Unità d’Italia (1861) fin dal 1843 e poi durante la Prima Guerra Mondiale (1915 – 1918).

Il monumento corredato di numerose bandiere, venne costruito nel 1927 e permette l’accesso ad una cappella votiva attraverso una doppia rampa di scale. A completare il monumento si trova anche un obelisco e la lapide con i 140 nomi dei volontari.

Nei 140 nomi sono compresi anche quelli di due volontari (aggiunti successivamente) morti nelle lotte per la liberazione tra il 1943 e il 1945.

Vicoli del Centro Storico ^

Le attrazioni da vedere a San Marino sono davvero molteplici, ma già camminare nei suoi vicoli storici è molto piacevole. Se avete la possibilità di scegliere liberamente quando visitare questa repubblica dalla storia secolare, è consigliabile evitare i weekend primaverili e autunnali, per potersi muovere con più tranquillità tra le sue vie che spesso vengono prese d’assalto per una gita fuoriporta nella bella stagione.

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San Marino - la Repubblica del Monte TitanoCosa vedere nella più antica Repubblica del mondo, tra gli scorci del Passo delle Streghe e il percorso dei 3 Castelli. Scopri anche la storia di San Marinohttps://www.lorenzotaccioli.it/san-marino-la-repubblica-del-monte-titano/
Lorenzo Taccioli