Santuario di La Verna e Foreste Casentinesi

Alberi e Vetrare al Santuario

Visitiamo il Santuario di La Verna in inverno, ad inizio Marzo. Le temperature esterne sono fresche, ma è sufficiente un giubbotto invernale per affrontare tranquillamente la giornata, soprattutto se si conta poi di fare una passeggiata all’interno delle foreste casentinesi approfittando del sentiero che passa proprio dal santuario e che corre lungo il crinale del Monte Penna.

Santuario La Verna, come arrivare ^

Ci troviamo in Toscana, vicini al confine con l’Emilia Romagna. Più precisamente la località si chiama Chiusi della Verna (in provincia di Arezzo) e si trova all’interno delle foreste casentinesi, nei dintorni del grande Pratomagno. Provenendo dalla Romagna è sufficiente percorrere l’E45 uscendo a Pieve Santo Stefano e proseguendo poi sulla strada provinciale 208 per Chiusi della Verna. Cominceranno delle strade curve e in salita che si arrampicano per la montagna e che scorrono in mezzo ai boschi delle foreste casentinesi fino al raggiungimento di un piccolo parcheggio.

Si è praticamente arrivati ed è necessario ricordarsi le monete, perché qui i parcheggi sono a pagamento e sono presenti solamente parchimetri per il pagamento.

Le origini del Santuario di La Verna ^

Le origini del Santuario di La Verna sono molto antiche, risalirebbero infatti agli inizi del XIII secolo, quando san Francesco incontrò il conte Orlando di chiusi presso una festa di San Leo. I due parlarono molto e il conte venne illuminato dallo scambio avuto con San Francesco, tanto da decidere di offrirgli l’intero monte della Verna di sua proprietà.

San Francesco, meravigliato dall’offerta, fece controllare che la descrizione di questo luogo fatta dal conte Orlando rispondesse effettivamente al vero e, una volta appurato ciò, accettò di buon grado l’offerta. Siamo nel 1213 e a distanza di appena tre anni iniziarono a costruire alcune piccole chiese e cellette, come quella di Santa Maria degli Angeli.

Nel 1218 fu eretta la cappella più antica arrivata ai giorni nostri: la cappella di Santa Maria degli Angeli costruita per ospitare proprio San Francesco che fino a quel momento era usuale riposare in una piccola caverna scavata dalle rocce, in cui giaceva su di un grande sasso, che ancora oggi è possibile visitare ed è stato protetto da una griglia in metallo.

Questa zona divenne quindi un appuntamento fisso per San Francesco, che ci trascorreva parecchi periodi di isolamento dal resto del mondo e rientrava in pieno contatto con la natura, così potente e rigogliosa tutto intorno al santuario. Ogni anno era usuale risalire il monte della Verna e ritirarsi in preghiera, fino a quando il 17 Settembre del 1224 non gli si presentò proprio qui il fenomeno delle stimmate, durante un digiuno di 40 giorni in un periodo di meditazione antecedente la festa di San Michele.

Questo fenomeno accese subito i riflettori sul Santuario di La Verna, tanto che nel 1260 il papa Alessandro IV fece erigere una chiesetta e a seguire una piccola cappella, chiamata cappella delle Stimmate e da lì cominciò il frequente andirivieni di pellegrini che volevano visitare questo luogo così remoto e allo stesso tempo affascinante.

I restauri all’intera area del santuario non furono molti, il primo avvenne nel XV secolo a causa di un incendiò che si sviluppò nella zona, mentre i successivi furono durante l”800, quando i frati vennero espulsi dal convento a causa della soppressione degli ordini religiosi.

Visitare il santuario ^

Il Santuario di La Verna può essere visitato in qualunque periodo dell’anno, compatibilmente con gli orari di visita indicati sul sito ufficiale, ed è possibile anche fermarsi qualche notte in ritiro se lo si desidera. Qui infatti sono disponibili numerosi posti letto e un salone dove poter mangiare.

Nel caso si desideri visitare il santuario in pieno inverno è consigliabile informarsi sulle informazioni meteo, per evitare problemi di raggiungibilità della struttura a causa della neve.

Ci sono diverse struttura che nei secoli sono state aggiunte e compongono quello che è attualmente il Santuario di La Verna. In qualche ora è possibile visitarle tutte e, nonostante sia fatto divieto di entrare con i cani, questo divieto non è così rigido, soprattutto nelle aree all’aperto, dove possono aspettare tranquillamente i padroni.

Il Quadrante ^

Dopo aver lasciato l’auto nel vicino parcheggio si può accedere al Santuario saltando la visita alla foresteria e rimandandola ad un orario più mangereccio (pranzo, cena o merenda). Una larga via decorata con mattoni porta fino all’ingresso che conduce al quadrante.

Il quadrante è l’area esterna (aperta) situata all’interno del santuario e da dove è possibile accedere a tutte le aree del santuario di La Verna. Nella parte che dà verso la vallata casentina si trova anche la grande croce in legno che veglia su tutta la struttura e che è diventata uno dei simboli di questo luogo.

Il nome di questa piazzetta arriva dalla meridiana che è possibile vedere sul campanile che si staglia al fianco della basilica.

La cappella di Santa Maria degli Angeli ^

La piccola cappella o chiesetta di Santa Maria degli Angeli arriva direttamente dalla fondazione del santuario di La Verna. Fu infatti fatta costruire proprio da Francesco, ma ci vollero circa 40 anni affinché venisse terminata e consacrata.

Al suo interno, costruito ad aula unica, lo spazio è piuttosto limitato, ma trovano tranquillamente alloggio diversi cimeli artistici, tra cui alcuni dipinti e diverse bassorilievi in terracotta, uno dei quali presente anche sopra il piccolo altare.

Basilica Maggiore ^

La cappella di Santa Maria degli Angeli si trova alla destra della Basilica Maggiore, raggiungibile comodamente anche dal Quadrante e che si trova praticamente a ridosso della cappella. La sua costruzione, cominciata a metà del ‘300 richiese quasi due secoli per essere ultimata. In seguito venne più volte risistemata fino ad arrivare ai giorni nostri, mantenendo però l’impianto a navata unica a croce latina.

Al suo interno, come nella più piccola cappella, sono presenti numerosi rilievi in terracotta ed in una piccola cappella, chiamata delle reliquie, dove all’interno si possono trovare diversi oggetti appartenuti al santo, tra cui il suo saio e addirittura qualche residuo di sangue.

Corridoio e Cappella delle Stimmate ^

Molto suggestivo è il corridoio delle stimmate. Dall’esterno, guardandolo dal quadrante, appare una struttura in legno e vetro completamente chiusa che segue il perimetro sinistro del grande spiazzo. Da dentro invece si tratta di un lungo corridoio decorata da numerosi affreschi che descrivono la vita di San Francesco.

La sua costruzione terminò nella seconda metà del ‘500, ma già dal secolo precedente si svolgeva la giornaliera processione dei frati del convento, che due volte al giorno (alle 14.00 e alla mezzanotte) si recano a pregare alla cappella di San Francesco.

Lungo il corridoio delle stimmate si trova una porta che conduce all’esterno in una grotta di rocce, dove si trova il letto di San Francesco: una grande pietra liscia, raggiungibili con una piccola discesa all’interno delle grotte, dove il santo era abituale riposarsi. Negli anni è stata aggiunta una griglia metallica sulla pietra, perché il ciclo continuo di turisti e pellegrini che andavano a rendere omaggio alla pietra che ospitava il santo, fece sì che questa cominciò a deteriorarsi.

Cappella delle santissime Stimmate La verna

Ritornando all’interno e procedendo lungo il corridoio delle stigmate si arriva infine alla cappella della stimmate. Questa cappella si trova in mezzo a tante altre piccole stanze e cappellette ed è stata costruita nel punto esatto in cui sarebbe avvenuto il miracolo delle stigmate per San Francesco. A ricordare l’evento è presente una lapide che segna il punto esatto in cui è avvenuto il fatto.

La piccola cappella è estremamente raccolta e a volta unica. Come altri numerosi spazi presenti al Santuario della Verna è riccamente decorata da basso rilievi e dipinti che raffigurano scene sacre.

Sasso Spicco e la Croce di San Francesco ^

Subito sotto la basilica e facilmente raggiungibile dall’area esterna chiamata Quadrante è possibile scendere fino alla parte inferiore del Sasso Spicco. Sasso Spicco è la parte finale di un grande masso roccioso il cui spigolo si appoggia delicatamente sul piano sottostante, tanto da dare l’impressione di essere sospeso e in equilibrio estremamente precario.

In realtà il suo equilibrio è estremamente stabile, infatti pare sia in quella posizione da svariati secoli, tanto che si narra che proprio qui San Francesco venisse a ritirarsi in preghiera e infatti proprio qui si trova una grande croce in legno che regge all’umidità della brutta stagione, contornata da tante piccole croci disegnate direttamente sulla roccia.

La Cappella del Faggio ^

Appena fuori dal santuario di La Verna, all’interno delle foreste casentinesi, si trova la cappella del faggio. Si tratta di una piccola costruzione in pietra, piuttosto piccola ma con un grande cortile, che sembra a tutti gli effetti essere stata abbandonata.

Non è sfarzosa, come d’altronde il resto delle strutture qui presente, ma ha una grande storia per i pellegrini che raggiungono queste zone. Proprio qui, infatti, durante il XIII secolo sembra sia avvenuta l’apparizione di Cristo al beato Giovanni della Verna, un frate che trascorreva qui le sue giornate.

La Foresteria ^

Oltre tutte queste strutture sacre e dense di spiritualità, è ovviamente presente una foresteria con grandi tavoli dove potersi fermare a mangiare qualcosa o a comprare i prodotti fatti dai frati, come caramelle o liquori. Inoltre si trovano diverse stanze dove poter soggiornare se ci si vuole fermare qualche giorno in raccolta spirituale.

Passeggiata per le foreste casentinesi lungo il Monte Penna ^

Passando per la cappella del Faggio si può procedere con una bellissima passeggiata in mezzo alle foreste casentinesi, seguendo il sentiero segnalato che si arrampica su per il monte Penna. Alcuni tratti sono abbastanza ripidi, ma in realtà si tratta di un percorso abbastanza semplice e che può richiedere circa due ore di tempo di passeggiata.

In compenso i panorami di cui si gode sono uno spettacolo davvero imperdibile, che spazzano via ogni dubbio sul perché San Francesco abbia accettato di buon grado la proposta di ritirarsi qui in preghiera. La foresta monumentale di La Verna, mantenuta durante tutti questi secoli dai frati francescani è un luogo dove ci si sente direttamente a contatto con la natura.
All’interno della foresta si trovano faggi ed abeti alti fino a 50 metri e i cui tronchi possono arrivare anche a diametri di quasi due metri.

All’interno della foresta si possono trovare cervi, daini, cinghiali e caprioli, oltre ai più comuni rapaci come gufi reali e falchi pellegrini; inoltre è stato avvistato anche qualche lupo.

La nostra passeggiata ci fa arrivare fino al grande sasso spaccato che domina la vallata inferiore e ci fa camminare tra altissimi alberi e muretti di cinta che segnano i confini del santuario e servono per limitare lo smottamento del terreno. Purtroppo infatti negli ultimi anni si è abbattuta sulla foresta del Monte Penna un fortissimo vento che ha fatto sì che molti alberi subissero ingenti danni, alcuni dei quali sono stati totalmente sradicati dal terreno e necessitano di una grande manutenzione, che è stato prontamente fatta, ma di cui la foresta porta ancora i segni.

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Santuario di La Verna e Foreste CasentinesiScopri come mai il Santuario di La Verna sorge proprio in mezzo alle foreste casentinesi. Alla scoperta del luogo dove San Francesco ricevette le stimmate..https://www.lorenzotaccioli.it/santuario-di-la-verna-e-foreste-casentinesi/
Lorenzo Taccioli