Seljalandsfoss: Passeggiata Dentro alla Cascata
Il sesto giorno del viaggio in Islanda
Siamo al sesto giorno del nostro viaggio in Islanda e ci svegliamo di buon’ora, anche se questa giornata sarà molto più tranquilla delle due appena trascorse. Nel programmare il viaggio abbiamo deciso di inserire una giornata di ‘scarico’ per riprenderci un po’ dopo tutti i chilometri macinati in automobile ed a piedi nei giorni passati. Come ogni viaggio che si rispetti, però, di tanto in tanto salta fuori qualche meta non prevista e che è ‘obbligatorio’ visitare. Tra queste c’è Seljalandsfoss.
Seljalandsfoss la cascata liquida
Durante il tragitto condiviso con l’autostoppista del giorno precedente, parlando delle maggiori attrazioni della zona, riceviamo il consiglio di fare tappa anche a questa cascata, che noi non avevamo inserito all’interno dell’itinerario e su cui ci eravamo scarsamente informati anche se, a posteriori, scopriamo che è tra le attrazioni più pubblicizzate della costa meridionale islandese.
Siamo in direzione di Skogafoss e percorrendo la Ring Road in senso antiorario (quindi tornando indietro rispetto al tragitto già compiuto), ci troviamo sulla sinistra un parcheggio (o meglio un’area adibita a parcheggio), con un paio di pullman e qualche automobile. Ci fermiamo perché ci troviamo alla cascata di Seljalandsfoss. La particolarità che rende nota questa cascata è il piccolo ed umido sentiero che ci permette di raggiungere una posizione piuttosto insolita, quasi fiabesca, della cascata: infatti è possibile entrare nella cascata e vederla da dentro, dietro al salto dell’acqua.
La traduzione letteraria di Seljalandsfoss è “la cascata liquida” e deriva in realtà dal nome del fiume Seljalandsá che la genera e che significa infatti “il fiume liquido”. Il salto di circa 60 metri si tuffa all’interno di un piccolo laghetto che è sempre circondato da una vasta coltre di umidità che genera spesso piccoli arcobaleni. In passato, in questo punto, si trovava già l’oceano e quindi il fiume Seljalandsá sfociava direttamente da qui. Attualmente invece l’alta parete rocciosa, composta per lo più da residui lavici, segna il punto di confine tra le Highlands islandesi e le Lowlands.
La nostra passeggiata dentro alla cascata di Seljalandsfoss
Questa volta mi sono fatto furbo e mi sono portato appresso l’impermeabile: ovviamente vogliamo percorrere il sentiero che ci permette di girare la cascata di Seljalandsfoss a 360 gradi e, come prevedibile, il rischio di bagnarsi è piuttosto alto. Il sentiero è di facile percorrenza, ma frequentemente fangoso e sdrucciolevole, inoltre alcuni tratti è necessario percorrerli a passo svelto a causa del vento che devia il getto dell’acqua e che rende così rigogliosa la sponda del laghetto e allo stesso tempo bagna i turisti. Lo spettacolo è piuttosto insolito ed emozionante, particolare è il fatto che oltre la cascata, nella direzione delle Highlands il tempo sia scuro e coperto, mentre nella direzione opposta, quindi quella visibile da dietro la cascata, sia sereno e terso, quasi come se da dentro la cascata di Seljalandsfoss ci fosse una sorta di protezione.
Terminiamo la nostra passeggiata, fortunatamente senza inciampare nemmeno una volta, e ammiriamo ancora un po’ il paesaggio davanti ai nostri occhi: una lunga catena montuosa di tanto in tanto interrotta da una piccola cascata d’acqua. Questa parte di Islanda è piuttosto verde e rigogliosa, soprattutto se confrontata alla prima parte del viaggio, dove la roccia nuda la faceva da padrona.
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