Un giorno ad Arezzo

piazza grande - bancarelle
campanile Duomo Arezzo

Arezzo, breve introduzione alla città ^

Sono diverse settimane che attendo di visitare Arezzo, perché si tratta di una meta relativamente vicina a casa, ma tra altri impegni e weekend con pessime previsioni ho sempre dovuto rimandare. Anche oggi il tempo è piuttosto incerto (ed infatti incontreremo molta pioggia), ma decidiamo di partire comunque. Stranamente non mi documento troppo sulla destinazione e così non scopro che il primo weekend di ogni mese si svolge ad Arezzo il mercatino dell’antiquariato: errore gravissimo se si vuole visitare appieno il centro storico; arrivati troviamo l’amara sorpresa di un centro storico estremamente trafficato e pienissimo di bancarelle fino a Piazza Grande.

Arezzo è conosciuta anche come Città dell’Oro o della Giostra del Saracino, riferendosi ad una grande rievocazione storica in stile medievale che viene fatta nel suo centro. A questa rievocazione partecipano i quattro quartieri principali della città, di cui si possono riconoscere i gagliardetti appesi alle finestre delle case. Lo spettacolo va in scena un paio di volte l’anno: a metà Giugno ed ad inizio Settembre e consta di una competizione a cavallo in cui si tenta di colpire un bersaglio posto sullo scudo del “Buratto”, ovvero un fantoccio dotato anche di una frusta che è necessario schivare per poter vincere la competizione.

La città di Arezzo è strettamente collegata al all’epoca romana, infatti proprio in questo periodo assunse notevole importanza, diventando il simbolo dell’espansione dell’impero verso il nord Italia. Nonostante ciò la città cercò ripetutamente di mantenere una sua indipendenza e risultò essere un punto piuttosto strategico e di confine anche successivamente alla caduta del Sacro Romano Impero.

Le mura ed i vicoli del centro ^

Arrivati ad Arezzo non si possono non notare le imponenti mura che avvolgono la città e che sono di tanto in tanto interrotte da una porta di ingresso alla città. Intorno alle mura ovviamente la città ha continuato a crescere e prosperare e sono numerosi gli esercizi commerciali e le abitazioni anche fuori dal centro storico, seppure questo non sia di dimensioni così ridotte.

Sui suoi vicoli si affacciano numerosi palazzi storici, molti dei quali hanno esercizi commerciali al piano terra ed abitazioni ai piani superiori. Il panorama che si gode da questi vicoli è fantastico: l’occhio si perde sulle colline verdi e sconfinate che circondano la città di Arezzo.

Tra i suoi vicoli è possibile anche scorgere il grande Parco del Prato che contiene al suo interno l’imponente monumento a Francesco Petrarca, cittadino illustre di Arezzo.

Nel suo centro storico, tra le altre, si trova anche la statua titolata a Guido Monaco: un monaco e teorico della musica che ha vissuto in questa città a cavallo dell’anno 1000 e famoso per aver ideato la notazione musicale attuale, con tetragramma. Non a caso il suo libro “Micrologus” fu il testo di musica più diffuso nel medioevo, subito dopo i trattati di Severino Boezio.

Sicuramente più moderno è invece il murales di Seth: un’artista parigino nato negli anni ’70 che dipinge murales da metà degli anni ’90. Il suo tratto distintivo sono soggetti piuttosto semplici, tendenzialmente bambini, che vengono inseriti all’interno del contesto in cui si trovano.

Piazza Grande ^

La visita della città di Arezzo non può prescindere da una tappa in Piazza Grande: la piazza principale. Una grande visibilità a questa piazza, ed alla città in genere, è stata data anche dal film di Roberto Benigni “La vita è bella”, di cui numerose scene sono girate all’interno di questi vicoli. Chiaramente riconoscibile è la piazza, ma anche la Cartolibreria Orefice, che nel film veniva ‘bollata’ come ‘negozio ebreo‘.

Estremamente suggestivo è la concentrazione di edifici storici che si affacciano tutti sulla stessa piazza, dando un aspetto estremamente scenografico a 360 gradi. Inoltre c’è una notevole dislivello di altitudine tra i vari punti della piazza stessa. Inizialmente nata come luogo di scambio e di mercato tra campagna e città, divenne poi la sede di uffici comunali. La sua costruzione risale al 1200 e nel XVI secolo venne ridotta grazie all’erezione del lungo loggiato vasariano, in cui si susseguono i numerosi portici dell’imponente Palazzo delle Logge.

Degno di nota è anche il Palazzo della fraternità dei Laici, la cui facciata è in parte in stile gotico ed in parte in stile rinascimentale e la cui costruzione si prolungò per circa un secolo a partire dal 1375 ed al quale nel XVI secolo venne aggiunto il campanile con orologio.

Subito affianco si trova, con una facciata di colore molto chiaro, il Palazzo del Tribunale, risalente al XVII/XVIII secolo e che grazie alla sua scalinata di forma semicircolare è diventato un’icona della città aretina. Al suo fianco, a completare questo lato della piazza, si trova l’abside della Pieve di Santa Maria.

scalinata piazza grande

Sul resto della piazza fanno bella mostra di se tanti edifici di epoca medievale, con ballatoi in legno e torri merlate. Tra i più particolari si trovano la Torre Faggiolana, il Palazzo Cofani-Brizzolari e la casa torre Lappoli, tutte risalenti all’XIII secolo.

Il duomo Arezzo ^

A qualche minuto di cammino da piazza Grande, si può ammirare il grande Duomo di Arezzo: la cattedrale dei Santi Pietro e Donato. Costruita sulle ceneri dell’acropoli della città e sui resti di una chiesa paleocristiana venne eretta nel 1200 quando il papa Innocenzo III chiese di trasferire la cattedrale della città all’interno delle mura. Questa venne titolata a San Donato, come la precedente chiesa che sorgeva sul luogo in cui venne decapitato il martire Donato nel 363. All’interno della chiesa, sull’altare, è tuttora possibile ammirare una straordinaria arca di marmo risalente al trecento che contiene al suo interno il corpo del santo. Qui è però ospitato solo il corpo: la testa si trova invece all’interno della pieve.

La costruzione del duomo richiese svariate centinaia di anni, ed infatti si concluse solo attorno al 1500. Nonostante ciò all’inizio del ‘900 venne ricostruita la facciata in arenaria che sostituì quella precedente risalente al XV secolo. Il suo stile neogotico segue la divisione interna delle navate ed attraverso il fianco della cattedrale (questo risalente alla struttura originaria) è possibile vedere chiaramente la linea di congiunzione tra la precedente e la nuova facciata.

Al suo interno si trovano anche le spoglie del Papa Gregorio X, il pontefice morto ad Arezzo nel 1276 dopo un viaggio di ritorno da Roma.

Particolare è la storia del campanile: infatti quello attuale è il terzo che venne costruito. Il primo inizialmente unito alla cattedrale è stato rimosso perché il suono delle campane danneggiava le preziose vetrate della chiesa. Ne venne costruito quindi un altro leggermente più lontano, ma ahimè si trovava su di una falda acquifera che lo rese instabile. Allora venne costruito nell’attuale posizione, separato dalla cattedrale alla quale venne poi unito attraverso l’edificazione degli appartamenti dei custodi del duomo.

La casa del Petrarca ed il Palazzo dei Priori ^

Estremamente vicini al duomo ed in mezzo alle bancherelle del mercato dell’antiquariato, spunta il cortile della casa del Petrarca: il celebre poeta che proprio qui nacque nel ‘300. L’attuale edificio risale al XV secolo ed è stato per diversi anni una dimora privata, per poi divenire la sede della Questura, ed infine essere riqualificata ed utilizzata come sede della prestigiosa Accademia Petrarca di Lettere Arti e scienze. Al suo interno è presente anche una ricca biblioteca.

Poco distante, in Piazza della Libertà, si trova il Palazzo del Priori. Risalente all’inizio del ‘300 è stato ristrutturato più volte, ultima delle quali nel 1930, è attualmente la sede del Municipio ed in tutti questi secoli ha ospitato le magistrature cittadine.

Le chiese ^

Sono numerosissime le chiese presenti ad Arezzo. La chiesa di Sant’Agostino si affaccia sull’omonima piazza Sant’Agostino. La prima pietra per la sua costruzione venne posta nel 1257. Inizialmente la sua struttura era molto piccola, ma nel giro di un secolo venne ingrandita tanto da diventare la più grande di tutta la città per quei tempi.

piazza sant'agostino - chiesa sant'agostino

Estremamente particolare è la Pieve di Santa Maria di Arezzo con le sue numerosissime colonne. La facciata si trova in corso Italia, mentre il suo abside fa bella mostra di se in Piazza Grande. Nonostante venne provato che nell’anno 1000 fosse già presente una chiesa volta al culto della Madonna in questa posizione, pare che la sua struttura venne costruita a partire dal XII secolo su volontà del comune. Nel XIII secolo venne completata la facciata, mentre il campanile risale al secolo successivo. Durante gli anni successivi vennero aggiunti nuovi elementi in stile barocco, ma nel XIX secolo, durante un restauro, vennero eliminati tutti per riportare la suggestiva chiesa all’aspetto originario.

pieve di santa maria arezzo colonne

La chiesa dei Santi Michele ed Adriano si presenta con una sobria facciata in mezzo ad altre abitazioni. Risale all’epoca medievale e nonostante si abbiano prove certe della sua esistenza a partire da poco prima del 1100 sembrerebbe essere nato come edificio longobardo.

chiesa dei santi michele e adriano
chiesa santissima annunziata
chiesa santissima annunziata finestre

Tra gli alberi si nasconde l’alta facciata della chiesa della Santissima Annunziata che venne costruita nel ‘500 dopo che una statua della Madonna all’interno dell’ospedale di San Cristoforo venne vista lacrimare da una ragazza di ritorno da Loreto.

facciata duomo - cattedrale dei santi pietro e donato

Molto particolare e piacevole è la chiesa di San Domenico. La sua costruzione, iniziata nel 1275, venne finita durante il XIV secolo; la chiesa – elevata poi a basilica minore – è in stile gotico e contiene al suo interno il crocifisso dipinto da Cimabue di epoca duecentesca. Nel 1276, mentre l’edificio era ancora in costruzione, ospitò al suo interno il primo conclave della storia.

Le chiese in giro per la città sono davvero tantissime e l’ultima di quelle che vediamo è la Chiesa delle Sante Flora e Lucilla, in piazza della Badia. Questa chiesa ospita i corpi delle due sante a cui è titolata ed anche qui la costruzione è avvenuta in diverse fasi, come già visibile dalla facciata in stile gotico. In breve la costruzione partì durante il ‘200 e si protrasse per circa 200 anni, per poi essere trasformata ulteriormente nel corso dei secoli successivi.

chiesa sante flora e lucilla

Il museo archeologico ^

In una città con così tanta storia come Arezzo non poteva certo mancare il museo archeologico! La sua sede è l’ex monastero di San Bernardo, un edificio che sorge sui resti dell’anfiteatro romano risalente a metà dei II secolo.

L’anfiteatro romano ^

Una tappa importante si può raggiungere passando per uno dei parchi cittadini: si tratta dell’anfiteatro romano. Si trova nella parte sud della città ed il suo accesso è libero. Venne costruito a cavallo dal I ed il II secolo e venne scoperto in epoca piuttosto recente: infatti solo durante gli anni 1914-1915 vennero attivati degli scavi per riportarlo alla luce, interrotti poi a causa della guerra. Dal 1950 questo anfiteatro viene sottoposto a restauri periodici che hanno riportato alla luce tutto quello che resta della struttura.

L’anfiteatro era di forma ellittica e dotato di gradinate disposte su due ordini. Inizialmente venne costruito in arenaria, laterizi e marmo, ma ai giorni nostri è arrivata solo la platea ed i resti degli ambulacri.

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Un giorno ad ArezzoA passeggio per Arezzo, tra palazzi storici, numerose chiese e la stupenda Piazza Grande. Scopri perché il campanile del duomo è stato rifatto tre volte.https://www.lorenzotaccioli.it/un-giorno-ad-arezzo/
Lorenzo Taccioli