Site icon Lorenzo Taccioli

Cosa vedere a Ginevra in Un Giorno

L’itinerario tra le cose da vedere a Ginevra in un giorno ti porterà a scoprire tutto il centro di questa bella città affacciata sul lago Lemano. Percorrendolo scoprirai una città viva dove il moderno si sposa bene con l’antico. Ginevra è la seconda città per dimensioni della Svizzera dopo Zurigo e prima di Basilea e Berna, e la prima del cantone francese.

Composta da diversi quartieri, riuscirai a vedere molto anche in un unico giorno di permanenza. Potrai percorrere questo itinerario quasi interamente a piedi, quindi ti consiglio di indossare scarpe comode, perché a fine giornata avrai percorso diversi chilometri.

Ti consiglio anche di dare un’occhiata al mio itinerario di tre giorni nella Svizzera francese.

Dove si trova Ginevra ^

Ginevra è in Svizzera e più precisamente nella punta sud occidentale del paese, a poco più di 5 chilometri dal confine con la Francia che la avvolge quasi completamente.

La città si specchia nelle acque del lago Lemano, conosciuto anche come lago di Ginevra e il suo centro storico è tagliato dai fiumi Rodano e Arve. Il panorama circostante è invece caratterizzato dalle montagne delle Alpi, per lo più in territorio francese.

Ginevra è anche la capitale dell’omonimo cantone.

Che lingua si parla a Ginevra ^

La lingua ufficiale di Ginevra è il francese, appartenendo questa città alla Svizzera francese. Nonostante questo i suoi cittadini conoscono spesso il tedesco e l’inglese.

Cosa vedere a Ginevra ^

La città di Ginevra è ricca di attrazioni da vedere e le sue dimensioni sono abbastanza ampie. Nonostante ciò, se hai un’intera giornata a disposizione, riuscirai a vedere la maggior parte delle cose che la città ha da offrire.

Puoi seguire questo itinerario anche in due giorni. In questo caso avrai più tempo da dedicare alle singole attrazioni e potrai scegliere di entrare in diversi musei. Se invece preferisci percorrerlo in una sola giornata è comunque possibile, ma ti suggerisco di fare alcuni spostamenti (che ti segnalerò) con i mezzi pubblici per riposarti un po’ e guadagnare tempo.

Con questo itinerario tra le cose da vedere a Ginevra in un giorno scoprirai una città movimentata e moderna, con un’anima antica e tanti monumenti legati alla Riforma Protestante che qui ha visto la sua culla europea. Considerevole è anche la sua anima verde che potrai vivere attraverso i numerosi parchi e il grande giardino botanico.

Ecco dunque cosa vedere.

Plainpalas ^

L’itinerario alla scoperta di Ginevra inizia da Plainpalas, un quartiere che nel settecento occupava gli spazi periferici del centro cittadino ed era completamente dedicato alle coltivazioni. Fu nel secolo successivo che, entrato nelle disposizioni comunali, divenne il luogo in cui si celebravano festeggiamenti civili e militari.

Ciò portò l’intero quartiere a fiorire, con la costruzione di case, ma anche di locali pubblici culturali e per il divertimento.

Ancora oggi di Plainpalas si conserva l’enorme piazza a forma di rombo, con una pavimentazione rosa, intorno alla quale corrono le vie stradali e si innalzano numerosi palazzi. Qui va in scena un grande mercatino ogni martedì, venerdì e domenica mattina, oltre che la domenica pomeriggio.

Sull’angolo settentrionale della piazza potrai vedere anche l’opera permanente Mirror Sphere, qui posizionata. Si tratta di una grande sfera in acciaio lucido di 2,9 metri di diametro, la cui superficie richiama le forme di quella della luna. Infatti il nome attribuitogli dall’autore Not Vital è Moon. La sua lucentezza è tale da divenire praticamente uno specchio.

Museo Patek Philippe ^

Intorno al Plainpalas ci sono numerosi musei. Tra questi puoi raggiungere in una manciata di passi a piedi anche il museo Patek Philippe. Simbolo della Svizzera, l’arte orologiera è qui messa in mostra in una delle collezioni più prestigiose al mondo.

Visitando il museo potrai vedere ben 2.500 orologi, automi, oggetti preziosi e ritratti miniati. I pezzi qui ospitati attraversano cinque secoli di storia della Svizzera, oltre che quella della produzione del celebre marchio Patek Philippe cominciata nel 1839.

Il museo Patek Philippe trova posto dentro ad un edificio industriale costruito tra il 1919 e il 1920 e acquistato da Patek Philippe nel 1975 per ospitare la produzione di casse, bracciali e catene, produzione che continuò qui fino al 1996.

Polo d’arte contemporanea ^

Sempre a pochi passi c’è il polo d’arte contemporanea di Ginevra (Centre d’Art Contemporain Genève), ottenuto all’interno di una vasta ex area industriale. La missione principale di questa istituzione è quella di supportare gli artisti e aiutarli nella produzione di nuovi lavori. Per fare ciò ha anche creato un programma di residenze artistiche, avviato nel 2013.

A completare il polo d’arte contemporanea, fondato nel 1974, non mancano i suggestivi spazi espositivi che danno continuamente spazio a mostre temporanee, oltre che un piccolo ma rifornito bookshop. Questi spazi si animano poi anche durante incontri ed eventi dedicati alle riflessioni sull’arte contemporanea.

Potrai visitare il polo d’arte contemporanea dal martedì alla domenica dalle 11:00 alle 18:00.

Place de Neuve ^

Procedi ora in direzione del cuore della città vecchia di Ginevra e arriverai fino a place de Neuve, da dove prende il via anche il celebre parco dei Bastioni. Questa trafficata piazza è un punto di riferimento per la cultura della città, per via dei diversi palazzi legati all’arte che qui si affacciano.

Grand Théatre de Genève ^

Tra i palazzi noterai il Grand Théatre de Genève, ovvero il teatro dell’opera di Ginevra. Posizionato ai margini della place de Neuve aprì i battenti nel 1879. Il suo aspetto attuale è però frutto di alcuni rimaneggiamenti, anche dovuti al grande incendio esploso nel 1951 che danneggiò l’auditorium interno e il palco.

Oggi il Grand Théatre de Genève ospita al suo interno il più grande palcoscenico di tutta la Svizzera sul quale si alternano concerti, recital, opere e spettacoli di danza, oltre alle rappresentazioni teatrali.

Museo Rath ^

Sulla stessa place de Neuve c’è un altro luogo della cultura di Ginevra, ovvero il museo Rath. Questo ospita le mostre temporanee dei musei d’arte e di storia cittadini.

Questo palazzo ha la particolarità di essere stato tra i primi del nostro continente ad essere appositamente progettato per ospitare mostre d’arte e aprì le porte al pubblico nel 1826. Si distingue per le sue forme squadrate anticipate da un massiccio frontone triangolare sorretto da colonne in stile neoclassico.

Conservatorio della musica di Ginevra ^

Concludi quest’immersione nella cultura di place de Neuve con il palazzo del conservatorio cittadino. Di fronte alla grande vasca di una fontana si erge con le sue ampie vetrate ad arco che caratterizzano la sezione centrale dell’edificio, affiancata da due ali più basse.

Anche noto come HEM (Haute école de musique / scuola superiore di musica), qui ha sede l’istituzione nata dalla fusione tra il conservatorio fondato nel 1835 e l’istituto Jaques-Dalcroze fondato nel 1915. Gli studenti che frequentano questa scuola potranno misurarsi con un vasto repertorio musicale, che va dall’epoca medievale a quella contemporanea.

Il conservatorio della musica di Ginevra che qui ha sede è stato il primo conservatorio di tutta la Svizzera.

Parco dei Bastioni ^

Addentrati ora nel parco dei Bastioni di Ginevra, uno dei simboli della città. Il parc des Bastions occupa una superficie di quasi 65mila metri quadri nella parte sud occidentale del centro.

Costruito nel settecento è stato mantenuto e arricchito durante questi secoli e ciò gli consente di conservare sulla sua superficie ben 150 specie differenti di piante. Il suo nome è legato alla posizione in cui sorge, ovvero lungo i bastioni della città costruiti tra il cinquecento e il seicento. L’amministrazione comunale pensò di erigere questo parco proprio perché a inizio settecento diversi cittadini presero l’abitudine di passeggiare in questa zona e così, nel 1726, si optò per la costruzione di una promenade pubblica, ampliata appena 14 anni dopo con l’abbattimento del bastione de l’Oye.

A inizio ottocento all’interno del parco dei Bastioni vennero ospitate anche le scuderie per l’esercito francese e nello stesso periodo fu realizzato un giardino botanico, oggi trasferito a qualche chilometro di distanza, ma che visiterai seguendo quest’itinerario.

Dentro al chiosco, oltre agli alberi, i vicoli e il muro dei Riformatori, c’è anche un bel chiosco in cui potrai fermarti per un caffè o uno spuntino.

Muro dei Riformatori ^

A rendere celebre il parco dei Bastioni c’è il muro dei Riformatori o muro della Riforma. Sebbene più recente della costruzione del parco, è un elemento che celebra la storia della città.

Il muro dei Riformatori è infatti una scultura composta da un muro lungo 100 metri dal quale emergono quattro statue alte ben cinque metri. Queste ritraggono i padri delle Riforma protestante a Ginevra: Guglielmo Farel, Giovanni Calvino, Teodoro di Beza e John Knox. Ai lati delle statue principali ce ne sono altre alte tre metri. A sinistra puoi vedere Gugliemo I d’Orange, Gaspard II de Coligny e Federico Gugliemo I di Brandeburgo. A destra trovi Roger Williams, Oliver Cromwell e Istvàn Bocksai. Tra le statue secondarie e quelle principali sono inoltre scolpiti i motti della riforma protestante e della città di Ginevra.

Questa scultura vide la luce nel 1909 in occasione del quattrocentesimo anniversario dalla nascita di Giovanni Calvino e del trecentocinquantesimo anniversario della Fondazione dell’Accademia di Ginevra, ovvero l’università. Il muro dei Riformatori trova posto sulle vecchie mura cittadine e si trova qui perché la città è stata al centro del calvinismo e dal cinquecento la sua storia è molto legata a quella del protestantesimo.

Promenade de la Treille ^

Lascia ora il parco dei Bastioni e sali al di sopra, lungo la strada che si affaccia sul parco stesso. Questa è la celebre promenade de la Treille. Questa suggestiva passeggiata si snoda tra alberi, panchine e il bell’affaccio panoramico.

La promenade de la Treille risale agli inizi del XVI secolo, quando le autorità locali acquisirono diversi terreni e costruirono una piattaforma rialzata utile a proteggere gli edifici governativi della città vecchia. Questa fu anche la prima via ad essere piantumata, nel 1558 e nello stesso periodo vi furono installate delle spalliere per ospitare le piante di vite (da cui deriva il nome della strada). Purtroppo però a distanza di pochi anni i tralicci e le piante versavano in cattive condizioni e furono rimossi.

Oggi è una bellissima camminata, all’ombra delle folte chiome degli alberi di ippocastano. L’intera ringhiera di protezione forma la spalliera di una lunghissima panchina istituita nel 1767. Con i suoi 120 metri di lunghezza era la più lunga del mondo.

Porte de la Treille ^

Da la promenade de la Treille puoi prendere una delle strade che ti portano verso il cuore della città. Io ti consiglio di entrare dalla porte de la Treille. Questa porta in stile neoclassico è conservata tra i palazzi che ne fungono da supporto.

Porte de la Treille è di origine settecentesca, fu infatti costruita tra il 1783 e il 1788 in sostituzione della più antica porta Baudet, chiusa nel 1557 e posizionata 7 metri più ad est rispetto all’attuale.

La sua struttura è formata da due coppie di colonne che sorreggono la sommità con timpano triangolare poggiante su di un massiccio traverso che si inserisce nei palazzi adiacenti.

Hotel de Ville ^

In pochi passi ti troverai davanti all’hotel de Ville di Ginevra, ovvero il municipio. Particolare è sapere che in realtà si tratta di due palazzi che si affacciano su entrambi i lati della strada. Il primo edificio risale alla metà del quattrocento, mentre il secondo venne costruito a distanza di circa vent’anni, sfruttando il preesistente palazzo adiacente alla torre Baudet. Al loro interno si trova oggi la sede del governo del cantone di Ginevra, mentre inizialmente rappresentava il municipio della città. È famoso anche per essere stata la sede della prima convenzione di Ginevra (1864) dalla quale nascque la Croce Rossa Internazionale.

La sala più celebre ospitata nell’Hotel de Ville è quella dell’Alabama, ma molto famosa è anche la rampa monumentale che circonda l’edificio e che risale al periodo tra il 1555 e il 1578, costruita su pianta quadrata in maniera tale da permettere la salita sia a piedi che a cavallo.

Puoi accedere all’interno del cortile del palazzo e percorrere la sua celebre scalinata.

Chiesa di San Germano ^

In una manciata di passi puoi raggiungere la chiesa di San Germano, dalla storia turbolenta. Questa bella chiesetta in pietra nacque infatti per il culto cattolico, salvo poi passare a quello protestante durante la Riforma, ospitando le predicazioni di Guglielmo Farel. È poi ritornata cattolica con l’invasione della città da parte della Francia nell’ottocento.

La chiesa di San Germano è in stile gotico e risale al quattrocento, quando prese il posto di una chiesa romanica del XII secolo, che sostituiva una basilica cristiana del IV secolo.

Al suo interno, al di sotto delle alte navate, potrai assistere a concerti di musica da camera durante la stagione estiva. Fuori dalla sacrestia, sopra a una fontana, puoi vedere anche una meridiana di inizio novecento che ha la particolarità di segnare solamente le ore del mattino.

Fontana du Perron ^

Incamminati ora in direzione della cattedrale. Passerai davanti alla fontaine du Perron o fontana della Scalinata. Questa fontana è una testimonianza storica per la città vecchia, infatti qui dal medioevo agli inizi del settecento si trovava un pozzo. Per celebrarlo, nella prima metà dell’ottocento venne eretta questa fontana, con una vasca semiellittica in pietra calcarea. Dalla vasca si erge un pilastro che culmina con un capitello dorico.

Il nome di fontana du Perron è legato al fatto che si trova posizionata al culmine della scalinata che conduce alla città vecchia.

Maison Tavel ^

A separare la fontana du Perron dalla cattedrale di Ginevra c’è la Maison Tavel, ovvero la residenza privata più antica di tutta la città. Il palazzo risale al XII secolo, anche se le sue attuali forme sono legate a una ricostruzione del 1334 dovuta allo scoppio di un incendio.

Maison Tavel è caratterizzata da una facciata in pietra in stile gotico, sulla quale si apre una fila di tre finestre e sull’angolo destro si erge una torretta circolare. Il suo nome è legato a quello della famiglia Tavel, che ne richiese la costruzione nella sua prima forma.

Al suo interno vissero diverse influenti famiglie cittadine, per poi passare nelle mani della città di Ginevra nel 1963. Dopo un’opera di restauro aprì qui il museo della Vecchia Ginevra che puoi visitare ancora oggi per ripercorrere la storia della città tra il XIV e il XIX secolo.

Cattedrale di Ginevra ^

Procedi con l’itinerario alla scoperta di Ginevra con la visita alla sua cattedrale di San Pietro. Questa è la chiesa principale della città ed è riservata al culto protestante, mentre dal IV secolo al 1535 servì al culto cattolico. Giovanni Calvino scelse questa chiesa come sede e per 23 anni qui lesse e spiegò le Sacre Scritture, tanto che visitando la cattedrale potrai vedere la sedia in legno che era solito utilizzare.

La storia della cattedrale di Ginevra è piuttosto antica. Alcuni scavi hanno infatti riportato alla luce i resti di edifici risalenti all’impero romano, come una chiesa e ulteriori due strutture utilizzate per i sacramenti e la predicazione.

Nonostante già dal IV secolo qui fosse presente un’importante chiesa, l’attuale struttura è legata a una ricostruzione del XII secolo. Durante i secoli continuarono le modifiche, ad esempio il portale risale al seicento. Nel cinquecento inoltre, con l’avvento della Riforma Protestante, vennero operati numerosi cambiamenti, con uno stile molto più pulito e la rimozione dell’impianto decorativo medioevale. Solo le finestre e pochi mobili vennero salvati, per questioni di economia. All’esterno venne aggiunta la torre sud, ricostruita la torre nord, aggiunti il portico, mentre poco prima era stata eretta la cappella dei Maccabei.

La facciata in stile neoclassico, che oggi occupa un intero lato della piazza su cui si affaccia la cattedrale di Ginevra è invece frutto di un rifacimento settecentesco, che sostituì la precedente facciata gotica.

Visitando gli interni della chiesa potrai salire sulle torri per godere di una vista dall’alto o accedere ai sotterranei dove è presente un sito archeologico aperto nel 1976.

Cappella dei Maccabei ^

Durante la visita alla cattedrale di Ginevra, non perderti la cappella dei Maccabei. Si trova in fondo alla navata sud della chiesa. Se il resto della chiesa ha una decorazione minimalista, questo spazio è un’esplosione di colori e decorazioni. La sua costruzione durante il quattrocento serviva a ospitare le spoglie di un cardinale.

La cappella dei Maccabei conserva il sapore gotico della cattedrale dal culto cattolico e gli interni sono meravigliosamente illuminati dalla luce del sole che filtra attraverso le vetrate colorate. Le volte presentano dipinti di angeli che volteggiano nel cielo blu, mentre il pulpito è accompagnato da statue di aquile, leoni alati e angeli.

Costruito durante il culto cattolico, questo spazio venne impiegato per stipare sale e polvere da sparo agli inizi della Riforma. Durante il seicento divenne invece un’aula per le lezioni di filosofia e solo nell’ottocento subì profondi lavori di restauro per riportarla agli antichi splendori.

Prigione de l’Éveché ^

Praticamente dietro alla cattedrale di Ginevra ci sono i resti della prigione dell’éveché, ovvero della prigione del vescovo. Questo spazio nato come residenza dei vescovi cittadini, venne convertito a prigione durante la Riforma. Qui venivano ‘ospitati’ i detenuti che si macchiavano di reati minori, così come i bambini e le donne.

Durante i secoli subì diverse modifiche, distruzioni e rifacimenti. Nel 1843 riaprì le porte per imputati e prigionieri già condannati a morte. Particolare è sapere che qui venne ritrovato impiccato Luigi Lucheni, l’assassino dell’imperatrice Sissi.

Auditorium di Calvino ^

Sul fianco destro della cattedrale, separato da un vicolo, sorge l’auditorium di Calvino, una piccola cappella che ebbe un ruolo fondamentale durante la Riforma protestante. Questo palazzo in stile gotico risale al quattrocento e prese il posto di precedenti edifici religiosi del V secolo.

Quando a Ginevra venne proclamata la riforma protestante, questo spazio divenne la sala di lettura in cui Calvino leggeva e interpretava le Sacre Scritture. Ogni mattina, alle 7:00, venivamo impartite lezioni sulla Bibbia. Lo stesso Giovanni Calvino fondò qui l’università di Ginevra.

Successivamente divenne un luogo per ospitare i rifugiati protestanti, che qui potevano continuare a celebrare il culto nella loro lingua. Per questo motivo l’auditorium di Calvino è considerato la culla della fede protestante. Ancora oggi al suo interno viene celebrato il culto protestante in lingue diverse da quella francese.

Passage Degrés-de-Poules ^

Al fianco della cattedrale di Ginevra parte anche il passaggio, in parte coperto, che la collega alle piazze principali del centro storico. Si chiama passage Degrés-de-Poules e arriva in place du Bourg-de-Four. Si tratta di una via antica, risalente al 1554 e formata da una ripida scalinata.

Nel cinquecento questa era la via più breve che collegava il palazzo di giustizia alla prigione vescovile e i condannati percorrevano i suoi 67 scalini per arrivare in cella.

La cosa che la rende particolare è il fatto che lungo il suo percorso attraversa anche una casa del centro cittadino. Anche il suo nome è insolito e pare essere legato alla pendenza dei gradini, che ricorda in qualche modo quella dei pollai.

Palazzo di Giustizia di Ginevra ^

Scendendo la scalinata arriverai davanti al palazzo di Giustizia, puoi riconoscerlo per il suo ingresso ad arco che si separa dalla strada per mezzo di una breve scalinata. Questo imponente edificio risale agli inizi del settecento, ma ospita il tribunale della città solo dal 1860. Inizialmente infatti nacque come convento, per poi essere adattato ad ospedale e solo infine utilizzato come sede del potere giudiziario.

Al suo interno cela anche un cortile con delle belle fontane e saltuariamente apre le porte anche alle visite da parte degli esterni.

Place du Borg du Four ^

Arriverai così nella piazza principale di Ginevra, ovvero place du Borg du Four.

Place du Borg du Four è la piazza più antica di tutta la città e ancora oggi è considerata il salotto cittadino. Già arrivandoci, passando per botteghe e negozi, puoi respirare l’area di relax e ritrovo tipica di questo spazio. Tavolini da bar e ristoranti sono disseminati per tutta la sua superficie.

Fin dall’antichità questo era il cuore della città, tanto che la maggior parte delle vie del centro confluivano qui. Era anche la sede del mercato cittadino, tanto che fin dal IX secolo la sua importanza non ha fatto altro che crescere. Durante i secoli i palazzi che circondano la piazza sono stati progressivamente alzati, specialmente per creare spazi che potessero ospitare i protestanti in fuga dalle altre città europee.

La sua forma è allungata e verso est si collega direttamente con il palazzo di Giustizia.

Fontana di Place du Borg du Four ^

A caratterizzare la piazza du Borg du Four c’è anche una fontana risalente al XVIII secolo. La fontana ha una vasca circolare che si stabilizza sul terreno attraverso uno scalino utile a compensare la pendenza. Al centro si erge una colonna a base quadrata dalla quale partono quattro cannelle che portano l’acqua in vasca.

La fontana di Place du Borg du Four è celebre anche per i suoi fiori colorati che durante tutto l’anno vengono posti subito al di sopra del livello dell’acqua.

Museo d’arte e di storia ^

Continua la visita di Ginevra dirigendoti verso il lago. Passerai così davanti all’imponente palazzo che ospita il museo d’arte e di storia. Questo museo è talmente vasto e importante da rappresentare uno dei tre maggiori musei della Svizzera e quello con la più vasta varietà di collezioni e numero di opere (circa 650.000, di cui 7.000 in esposizione). Il palazzo prevede un’area espositiva di 7.000 metri quadri. Visitandolo potrai vedere resti archeologici, belle arti e arti applicate.

Attraverso sculture, stampe, dipinti, orologi, strumenti musicali, gioielli e ritrovamenti archeologici potrai ripercorrere millenni di arte e di vita quotidiana.

Il museo d’arte e di storia (Musée d’art et d’histoire – MAH) risale al 1910 e prese vita grazie allo sforzo congiunto di cittadini, collezionisti e fondazioni. Vale la pena visitarlo anche per vedere le sue sale interne, alcune interamente rivestite in legno e dotate di vecchie stufe in maiolica. È inoltre presente un cortile interno in cui fermarti per un po’ di relax. L’ingresso è gratuito.

La facciata del palazzo del museo d’arte e di storia è dedocarata da sculture di Paul Amlehn. Al centro c’è l’allegoria delle arti, mentre agli angoli la raffigurazione dell’archeologia e delle arti applicate.

Cattedrale dell’Esaltazione della Santa Croce – Chiesa russa ortodossa ^

Un’altra tappa che ti consiglio di fare durante l’itinerario alla scoperta di Ginevra è la chiesa russa ortodossa, ovvero la cattedrale dell’esaltazione della Santa Croce.

La sua costruzione è legata al fatto che a Ginevra, durante l’ottocento, si ritrovavano numerosi nobili russi, tra cui la duchessa Anna Feodorovna che finanziò la costruzione della chiesa ortodossa. Lo spazio su cui nacque era precedentemente occupato da un cimitero paleocristiano e da un convento cattolico.

La cattedrale dell’Esaltazione della Santa Croce vide la luce nel 1866, ma a distanza di cinquant’anni venne ampliata ed eretto un campanile. La chiesa si presenta ora con una pianta a croce greca e con una navata principale sormontata da una cupola affiancata da altre quattro cupole. Gli interni sono decorati in stile russo ispirato all’arte bizantina.

Pavillion ADC ^

Praticamente al fianco della chiesa russa ortodossa c’è il moderno edificio del Pavillion ADC, il padiglione della danza contemporanea. Inaugurato nel 2021, è il primo edificio cittadino completamente dedicato alla danza.

Il Pavillion ADC ha una forma allungata disposta su di un volume semplice. Le grandi vetrate del fronte dell’edificio garantiscono luce naturale agli interni, mentre i lati sono decorati da telai in legno con forme sfalsate che suggeriscono un’idea di movimento.

La particolarità dell’edificio è quella di essere stato progettato come una costruzione compatta, leggera e senza fondamenta, con il fine di essere resa smontabile e spostabile all’occorrenza.

Immeuble Clarté ^

Nello scendere verso il lungolago, se sei un amante dell’architettura, ti consiglio di passare davanti all’Immeuble Clarté, ovvero un condominio progettato da Le Corbusier insieme a Pierre Jeanneret intorno agli anni trenta.

Lungo i suoi 8 piani dispone di 45 appartamenti di differenti configurazioni e dimensioni. Questa palazzina è stata fondamentale per lo studio di Le Corbusier sui principi dell’architettura moderna nei condomini.

Negli anni sessanta si ipotizzò una sua demolizione, ma poi si optò per una ristrutturazione. Anche negli anni ottanta, prima di divenire un monumento storico, si ipotizzò nuovamente l’abbattimento. Dal 2016 l’Immeuble Clarté è annoverato nel patrimanio mondiale dell’UNESCO.

Jet d’Eau di Ginevra ^

Prosegui l’itinerario tra le cose da vedere a Ginevra con il suo simbolo: il Jet d’Eau (il getto d’acqua), ovvero la grande fontana costruita all’interno delle acque del lago Lemano, a poca distanza dall’emissario fiume Rodano.

La particolarità del Jet d’Eau è che è ben visibile da numerosi punti della città, grazie al suo getto alto ben 140 metri.

La sua genesi è piuttosto curiosa ed è legata allo sviluppo economico della città. A fine ottocento la città aveva bisogno di una grande quantità di energia per soddisfare il fabbisogno urbano e industriale. Per questo motivo si decise di creare una centrale idraulica che sfruttasse le acque del fiume Rodano. Il continuo pompaggio dell’acqua rischiava però di creare degli eccessi di pressione quando l’energia non veniva richiesta e per questo motivo si creò una sorta di valvola di sicurezza che diminuisse la pressione.

Inizialmente il getto d’acqua era alto una trentina di metri e collocato in una posizione più defilata. Solo nel 1891, dopo diversi spostamenti, il Jet d’Eau arrivò nella posizione attuale, raggiungendo altezze di circa 90 metri ed era accerchiato da getti minori.

Ulteriori modifiche vennero apportate negli anni a seguire e oggi il Jet d’Eau raggiunge i 140 metri di altezza, con una velocità dell’acqua di circa 200 km orari per 500 litri al secondo. Rappresenta ancora oggi il getto d’acqua più alto d’Europa.

Nella tua visita al Jet d’Eau puoi percorrere una passerella che si allunga sulle acque del lago e ti ci porta molto vicino. Ovviamente, a seconda del vento, correrai il rischio di bagnarti un pochino.

Parco la Grange ^

Il lungolago di Ginevra è molto ricco di aree verdi. Tra i parchi più grandi nelle vicinanze del centro storico c’è il parco la Grange, raggiungibile in pochissimi minuti a piedi.

Le sue vaste dimensioni occupano uno spazio di circa 12.000 metri quadrati e aprì al pubblico nel 1918, grazie alla donazione da parte della famiglia Favre che deteneva la tenuta dagli inizi dell’ottocento. Al centro dei giardini, al culmine di un grande prato verde, sorge la bellissima casa padronale settecentesca, anticipata da fontane e composizioni floreali. Alle sue spalle i numerosi alberi danno vita a piccoli boschetti. La villa viene aperta al pubblico solo una volta l’anno e nel 2021 ospitò nella sua biblioteca il summit Russia-Stati Uniti con Joe Biden e Vladimir Putin.

Ad arricchire il parco la Grange, sempre pieno di persone che si rilassano nel verde, c’è anche il roseto risalente al 1945. Al suo interno potrai trovare circa 200 differenti varietà di rose, disposte in maniera geometrica. Questa è anche la sede del concorso internazionale delle nuove rose, dove i coltivatori di tutto il mondo presentano qui le nuove varietà.

Nel parco sono stati fatti inoltre degli scavi archeologici che hanno rivelato tracce di occupazione umana a partire dal V millennio avanti Cristo.

Parco des Eaux Vives ^

Una porta collega il roseto del parco la Grange al parco des Eaux Vives. Insieme, sulla mappa, sembrano formare un unico grande spazio verde. La sua particolarità risiede nella vasta presenza di alberi secolari.

Il parco des Eaux Vives è uno dei più antichi della città di Ginevra e risale al cinquecento. Anche qui è presente una casa padronale settecentesca che oggi è stata trasformata in un hotel e ristorante. Inizialmente la tenuta è appartenuta a diverse famiglie nobiliari, per poi passare nelle mani della città nel novecento dopo che il secolo prima fu sede di un grande luna park e teatro.

In mezzo al parco des Eaux Vives, dove si trova un giardino roccioso, sgorga una sorgente d’acqua. L’intera zona è ricca di sorgenti e ciò motiva il nome di Eaux Vives (acque vive).

Davanti al parco, attraversando la strada, troverai anche la spiaggia di Eaux Vives, una spiaggia sabbiosa lunga circa 400 metri.

Pierres du Niton ^

Ritorna ora sui tuoi passi e a poca distanza dal Jet d’Eau potrai vedere spuntare dall’acqua le pierres du Niton, ovvero le pietre di Niton. Con questo nome ci si riferisce a due pietre che escono dall’acqua del lago Lemano a pochi metri dalla riva. Le due pietre sono la pierre Dyolin e la pierre du Niton.

La loro origine è piuttosto antica e si trovano qui da quando il ghiacciaio del Rodano le depositò durante il suo ritiro nell’ultima era glaciale. Sono composte da pietra granitica delle Alpi, probabilmente appartenenti al monte Bianco. Fanno inoltre parte di un insieme di 24 massi, ma solo questi due emergono dal lago durante l’acqua alta.

La Svizzera utilizzò le Pierres du Niton come punto di riferimento per definire l’altimetria nazionale e per questo sono state dichiarate patrimonio geologico nazionale. In particolare ciò avvenne nel 1845 durante l’elaborazione delle carte Dufour.

Se oggi le due pietre sono spesso invase da gabbiani, durante l’età del bronzo erano invece utilizzate nelle cerimonie religiose, come testimoniato da fori quadrati sulla parte superiore della pietra più grande.

Jardin Anglais ^

Procedendo sul lungolago in direzione del fiume Rodano arriverai a un altro giardino: il Jardin Anglais. Per via della sua posizione ai piedi della città vecchia e del fatto che è piuttosto curato, è preso d’assalto da turisti e cittadini.

Il Jardin Anglais vide la luce a metà ottocento, a seguito della decisione di costruire edifici in questa zona. Per costruirlo fu bonificata un’area occupata dal lago e durante gli anni venne progressivamente ampliato. Oggi ospita alcuni alberi secolari, tra cui un faggio piantanto nel 1895.

Passeggiando per i suoi vicoli noterai alcune opere, come la fontana delle Quattro Stagioni, il Flower Clock e il Momument National.

La fontana delle Quattro Stagioni ^

La fontana delle Quattro Stagioni è uno dei monumenti più antichi del parco. Occupa infatti questa posizione dal 1862 ed è composta da una vasta vasca circolare con spruzzi che dal bordo bagnano la scultura che si innalza al centro e dotata di due vasche più piccole.

Nella scultura sono scolpite le statue, tra le altre, del dio del mare Poseidone, della nereide Anfitrite e della ninfa Galatea.

Flower clock ^

L’opera più recente è invece il Flower Clock, aggiunto solo nel 1955, ma che attira decine di turisti ogni giorno. Disteso su una superficie erbosa ha un quadrante interamente composto da fiori, ben 6.500! Durante l’anno e in occasione di particolari ricorrenze la composizione floreale varia, ma l’ora continua ad essere segnata in maniera puntuale.

Il Flower clock, o Horloge Fleurie, è un tributo alla tradizionale arte orologiaia svizzera.

Monument National ^

In ultimo, dentro al Jardin Anglais, c’è il monument national, che si innalza su di un blocco di pietra che sorge al centro di un’aiuola. Eretto nel 1869 commemora l’adesione della città di Ginevra alla Confederazione Elvetica risalente al 12 settembre del 1814 e venne costruito per celebrare il cinquantesimo dell’alleanza.

La statua raprpesenta due giovani donne che impugnano una spada e uno scudo con lo sguardo rivolto verso il lago. Una simboleggia la repubblica di Ginevra, l’altra la Svizzera e ognuna ha un braccio attorno alla vita dell’altro.

Giardino botanico di Ginevra ^

Ti consiglio di raggiungere con i mezzi la prossima tappa, oppure attraverso una passeggiata di 45 minuti che procede verso nord seguendo il lungolago. Arriverai così al giardino botanico di Ginevra, dotato di diversi spazi all’aperto e in serra, dove trovano posto oltre 16.000 varietà vegetali. Al suo interno c’è anche un piccolo zoo che ospita, tra gli altri, uccelli esotici.

L’ingresso al giardino botanico e alle sue serre è totalmente gratuito. Qui sono stati ricreati diversi habitat e aree tematiche disposte su circa 7,5 ettari. Le sue origini risalgono al 1817, quando il botanico Augustin Pyramus de Candolle iniziò a progettarlo nel cuore della città. Solo nel 1904 venne spostato in questa sede.

Il giardino botanico di Ginevra è uno dei più importanti al mondo e ti consiglio assolutamente di visitarlo durante la tua permanenza in città.

Ecco, tra le altre costruzioni, le più belle da vedere.

Giardino d’inverno ^

Il giardino d’inverno è uno spazio caldo durante tutto l’anno. Al suo interno ci sono infatti almeno 20°C, mantenuti durante l’inverno grazie all’uso di termosifoni, e un’umidità di circa l’80%.

Entrandovi ti renderai conto del clima interno e potrai passeggiare tra le piante “utili”, conservate nell’ala sud, quali spezie, fibre, radici commestibili e frutti tropicali, e le specie ornamentali tipiche dei tropici nell’area nord.

Questo edificio, costruito nel 1911, si ispira allo stile vittoriano.

Serra temperata ^

La serra temperata è quella più spettacolare tra tutte quelle del giardino botanico di Ginevra. Ospitata in un grande edificio in vetro alto 21 metri, occupa una superficie di quasi 400 metri quadri.

Lo stile della costruzione è neoclassico e al suo interno potrai fare una passeggiata che, grazie a una scala, si snoda su due piani. Qui trovi una temperatura minima di 12 gradi con il 60% di umidità. Al suo interno ci sono piante che provengono dai climi mediterranei e temperati di tutto il mondo, con un’area riservata ai cactus e alle piante succulente.

Serra tropicale ^

La serra tropicale è composta da quattro serre. La principale è una grande costruzione in vetro dove troverai riprodotto il clima di una foresta pluviale, con tutte le specie tipiche. Troverai quindi ninfee giganti, felci e orchidee.

Anche l’arredo verde ti porterà con la mente all’interno di una giungla: liane e palme sono una costante durante la tua passeggiata al suo interno.

Ci sono poi la serra vulcanica che simulta il paesaggio delle isole Canarie con piante che resistono alla poca acqua, la serra delle bromelle con specie simili all’ananas e la serra delle gesneriacee con piante tipiche delle regioni montuose dei tropici.

Palazzo delle Nazioni ^

A pochi minuti a piedi dal giardino botanico trovi il Palais des Nations, o palazzo delle Nazioni, ospitato dentro al parco dell’Ariana. Si tratta del palazzo delle Nazioni Unite ed è in realtà formato da un insieme di edifici collegati tra loro che ospitano la sede di questa istituzione. Le sue dimensioni sono talmente vaste che, al momento della sua costruzione, rappresentava il secondo edificio per volume più grande d’Europa, dopo alla reggia di Versailles.

Le sue moderne forme lineari risalgono agli anni tra il 1929 e il 1938, quando venne eretto per ospitare la Società delle Nazioni, entre internazionale preposto ad accrescere il benessere umano evitando, per esempio, le guerre.

Nonostante la Svizzera sia ufficialmente entrata nelle Nazioni Unite solo nel 2002, è già dal 1946 che qui è ospitata l’istituzione. Contestualmente all’arrivo delle Nazioni Unite furono aggiunte due ulteriori strutture al palazzo, aumentandone ulteriormente le dimensioni. Successivamente continuarono i lavori di ingradimento fino ad arrivare a una lunghezza di ben 600 metri e 2800 uffici.

Puoi visitare il palazzo dell’ONU solo in alcuni giorni, prenotando la tua visita guidata. Durante il percorso vedrai sia il parco dell’Ariana che alcune sale dell’edificio. Diversamente dovrai limitarti a vedere il palazzo attraverso il suo cancello principale, dove vedrai l’ingresso anticipato dalle numerose bandiere dei paesi che aderiscono all’ONU.

Broken Chair ^

Oltrepassata la strada che corre davanti al palazzo dell’ONU non potrai fare a meno di notare la Broken Chair. Si tratta di una grande opera d’arte che rappresenta una sedia a tre gambe, con la quarta rotta. Alta 12 metri ha richiesto all’artista Daniel Berset e al falegname Louis Genève l’impiego di ben 5,5 tonnellate di legno. L’ideatore fu però Paul Vermeulen, direttore dell’Handicap International Suisse che commissionò l’opera nel 1996 per sensibilizzare il maggior numero possibile di Stati a firmare un trattato sulle mine antiuomo nel 1997.

Inizialmente doveva rimanere qui appena tre mesi, ma poi si decise di lasciarla in maniera permanente, anche per sensibilizzare alcuni stati che non avevano firmato il trattato.

Broken Chair è un’opera dedicata alle vittime delle mine antiuomo. C’è un parallelo tra la gamba della sedia rotta e le persone che purtroppo hanno dovuto subire l’amputazione di uno o più arti a causa delle esplosioni.

Palazzo OMM WMO ^

Tra le varie sedi istituzionali che sorgono nei dintorni del palazzo della Nazioni Unite, c’è anche il palazzo dell’OMM (Organisation météreologique mondiale) o WMO (World meteorological organization). Questa è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, il cui scopo è indagare sullo stato e il comportamento dell’atmosfera terrestre, sulla sua interazione con gli oceani, sul clima e su come si evolve la distribuzione delle risorse idriche.

Il palazzo OMM WMO sorge distaccato da quello delle Nazioni Unite ed è più facilmente raggiungibile. Si trova infatti davanti al giardino botanico e a due passi dalla stazione ferrovia di Ginevra Sécheron.

Potrai facilmente riconoscere il moderno palazzo per la sua forma stretta e allungata e le enormi vetrate che caratterizzano la sua intera superficie. Sulla sommità sventola inoltre la bandiera delle Nazioni Unite.

Théatre des Grottes ^

La visita tra le cose da vedere a Ginevra sta per concludersi. La prossima tappa è nuovamente per gli amanti dell’architettura e puoi raggiungerla in una ventina di minuti a piedi oppure con i mezzi. Arriverai nel quartiere Grottes.

Il Théatre des Grottes è un piccolo teatro appena fuori dal centro storico che accoglie principalmente compagnie teatrali locali, ma anche aventi. Gli spazi sono limitati (94 posti), ma sono studiati per essere messi a disposizione delle compagnie e del pubblico a basso prezzo. Il Théatre des Grottes dispone inoltre di uno spazio all’aperto.

Les Schtroumpfs ^

La parte più bella da vedere qui a Grottes è però quella di Les Schtroumpfs, ovvero un particolare complesso abitativo adiacente al teatro caratterizzato da pareti curve e colori brillanti. Alzando gli occhi potrai notare i volumi asimmetrici, le pareti curve, le scale a spirale e i particolari balconi. Passeggia negli spazi all’aperto e noterai dei richiami allo stile di Gaudì, riutilizzato dagli architetti Frei, Hunziker e Berhoud quando progettarono questi palazzi che videro la luce tra il 1982 e il 1984.

Il nome Schtroumpfs è la traduzione dei Puffi, e gli è stato dato proprio in funzione dello stile dei palazzi.

Fiume Rodano ^

Procedendo a piedi verso sud arriverai al ponte sul fiume Rodano, poco dopo a dove incanala l’acqua del lago Lemano. Ai lati del fiume sorgono imponenti palazzi moderni che si specchiano nelle sue acque e, al di sotto, il lungofiume è piantumato e dotato di una piacevole passeggiata.

Questo è il luogo ideale dove fare una passeggiata al tramonto, quando la tranquillità pervade queste strade e puoi incontrare qualche cittadino mentre si allena con una corsetta.

Batiment des Forces Motrices ^

L’itinerario alla scoperta di Ginevra si conclude proprio qui, sul fiume Rodano. Camminando sul lungofiume noterai senza dubbio il Batiment des Forces Motrices. Questo spazio industriale si affaccia direttamente sulle acque del fiume.

Costruito nel 1886 come impianto idroelettrico, aveva lo scopo di produrre acqua potabile e elettricità, rifornendo fontane, case e fabbriche prelevando l’acqua direttamente dal fiume. Il suo bellissimo stile classico ha fatto sì che venisse salvato dall’abbandono nel 1988, riconvertendolo in una suggestiva sala da concerti.

Se avrai la fortuna di poterci accedere vedrai ancora oggi le vecchie turbine al suo interno.

Così si conclude l’itinerario alla scoperta di Ginevra in un giorno.

Mappa dell’itinerario di Ginevra ^

Ecco la mappa dell’itinerario tra le cose da vedere a Ginevra.

Dove dormire a Ginevra ^

A Ginevra non mancano certamente gli hotel, grazie sia alla sua anima turistica che di business. Ovviamente, essendo in Svizzera, i prezzi sono piuttosto alti rispetto alla media europea e nel caso tu viaggiassi in automobile sarà piuttosto costoso anche trovare un parcheggio.

A questo link trovi le sistemazioni disponibili a Ginevra.

Tuttavia, se ne hai la possibilità, ti consiglio di scegliere un hotel nella città vecchia o sulla sponda meridionale del lago Lemano, dove sarai immerso nel cuore del centro cittadino. I prezzi si abbassano un po’, soprattutto nel weekend a nord del fiume Rodano, quartiere più legato agli affari.

Se invece vuoi risparmiare molto sul tuo soggiorno puoi scegliere di dormire in Francia, subito al di là del confine. È incredibile la differenza di prezzo sia per le camere, che anche per poter parcheggiare la propria auto, nonostante la breve distanza da Ginevra.

In questo caso io ti consiglio di scegliere un hotel in questa cittadina, dove troverai un tram che passa di frequente e in appena 5 minuti ti porterà in pieno centro a Ginevra.

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