Site icon Lorenzo Taccioli

Altamura – Cosa Vedere

L’ultima tappa del viaggio in Puglia è Altamura. Situata sotto al parco nazionale della Murgia è circondata da grandi campi di grano. Sicuramente è conosciuta ai più per il suo tipico pane: il pane di Altamura appunto, ed è per questo che noi abbiamo deciso di fare tappa anche qui prima di cominciare la risalita verso il nord.

Cerchiamo un parcheggio nei pressi del centro e ci fermiamo subito in un forno ad acquistare pane ed altre specialità da forno piuttosto unte che inizio subito ad apprezzare. Il pane, al contrario, non mi fa impazzire ma non mi tiro indietro e ne acquisto uno intero che conserverò per diversi giorni nel freezer.

Le specialità tipiche rendono talmente orgogliosi i cittadini di Altamura che l’unico McDonald’s che aprì qui nel 2005 chiuse dopo un anno sconfitto dalla focacceria presente al suo fianco.
In questo territorio sono state rinvenute tracce risalenti all’epoca peuceta, ma la fondazione della città avvenne durante l’epoca Sveva quando Federico II, nel 1230, fece costruire la cattedrale ed insediò qui comunità cristiane, ebraiche e greche.

Il centro storico mi sembra piuttosto curato e sono numerosi i negozi che si affacciano sulla via principale, titolato a Federico II di Svevia. Camminando ci imbattiamo nei frequenti claustri: le tipiche piazzette di Altamura (ce ne sono più di 200 ed è dove si svolge la maggior parte della vita degli abitanti del centro storico). Arriviamo in fretta alla cattedrale di Santa Maria Assunta, nel cuore della città: si tratta di un un’enorme chiesa costruita su quella fatta edificare da Federico II circa un secolo prima e crollata a causa di un forte terremoto.
Nel bassorilievo che sormonta l’ingresso alla cattedrale c’è una raffigurazione dell’ultima cena di Gesù Cristo, ma al contrario della maggior parte delle rappresentazioni della medesima scena, qui Gesù non siede al centro della tavola, ma ad un lato.

Procediamo con la visita di Altamura e ne approfittiamo per acquistare altro pane/pizza e simili nei forni del centro, addirittura in uno si entra direttamente nella stanza dei forni dove l’addetto cuoce le forme di pane davanti ai clienti. Ovviamente qui si trovano anche numerose tipologie differenti di taralli.

Prima di lasciare anche questa città ci fermiamo in una pasticceria per un ultimo saluto gastronomico alla Puglia. Il proprietario, molto alla mano, saputo che veniamo dalla Romagna, ci racconta le differenze della nostra terra con quella pugliese e ad un certo punto inizia ad inveire contro tutte le persone che si rifiutano di buttare l’immondizia nei bidoni se non ce l’hanno sotto mano e ci dice che spesso, da queste parti, ha trovato da discutere a riguardo.

Torniamo in auto e lasciamo Altamura, spezzeremo il viaggio di diverse ore per arrivare a casa facendo tappa in una città lungo la strada. Purtroppo anche questa vacanza è finita e tra poco si tornerà alla routine di tutti i giorni.

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