Site icon Lorenzo Taccioli

Este

Mi fermo ad Este di passaggio in un tardo pomeriggio.  Mi trovo ancora in Veneto sempre in provincia di Padova. La città è tagliata in due dalla strada: da una parte si sviluppa il Castello Carrarese e dall’altra il centro storico.

Come prima meta entro nella corte del Castello da una delle sue numerose porte nelle mura. La data di fondazione della struttura si fa risalire al 1056, ma non ebbe vita facile: è stata infatti vittima di diverse costruzione e distruzioni. Nel 1200 il Comune di Padova assedia il Castello e lo distrugge parzialmente, poi sotto l’assedio degli Ezzelino continua la sua distruzione così come durante le guerre scaligere. Tutto ciò fino a quando, nel 1339 Ubertino da Carrara, l’allora signore di Padova, ne ordina la ristrutturazione insieme alla costruzione dell’opera di difesa di Este.

Tra il 1886 ed il 1915 l’area interna alle mura del castello fu oggetto di diversi scavi con l’intento di ritrovare i resti del “castrum” e dell’antica dimora degli estensi. Quello che è più preoccupante è che tutto quello che fu trovato finì poi in stato di abbandono. All’interno ora si trovano diversi giardini rigogliosi.

Decido di fare una passeggiata per le vie del centro, dove arrivo in breve in Piazza Maggiore, il fulcro di tutto il centro storico: proprio su questa piazza si affaccia il Municipio: la sua sede è in un grande edificio loggiato del 1600 con una balconata aggiunta il secolo successivo. Poco distante si trova invece il Palazzo degli Scaligeri con i suoi archi acuti e le finestre trilobate, la cui costruzione in stile gotico risale al 1300 ed ospita oggi una biblioteca davvero vasta (più di cinquantamila volumi).

Subito dietro al centro si trova la chiesa di San Martino, dopo averla guardata per un attimo ci si accorge che il campanile pende. Proprio il campanile è la struttura più antica di tutta la costruzione e la sua pendenza si era manifestata già nel 1400, ma nonostante ciò non ha mai dato segni di cedimento.

Tornando nella vasta piazza Maggiore non si può non notare la Torre Civica della Porta Vecchia, costruita sui resti di un’antica porta andata distrutta. La torre è alta una ventina di metri ed è composta anche da due grandi blocchi di trachite utilizzati per far da contrappeso all’enorme orologio che occupa buona parte della facciata.

Prima di ripartire continuo la passeggiata tra i vicoli e le strade del centro storico, attraversando la Porta Vecchia si passa sopra al Canale Bisatto e si arriva in un’area con diversi edifici residenziali adornati da numerosi portici.

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